Breve storia di Luigi XIV detto il re sole o il Dio Apollo

Luigi XIV detto il re sole o il Dio Apollo.
Questo sovrano lasciò una traccia indelebile, non solo come politico che
abbia avuto la Francia, lui seppe dare all’epoca non solo quella brutta forma
che assume forma di assolutismo e concentrazione di potere, perché sotto il
suo regno il parlamento parigino fu svuotato di ogni prerogativa e potere,
questa deriva assolutista porterà alla lunga alla mitica rivoluzione francese,
se non ci fosse stata questa grande espressione di libertà saremmo rimasti
indietro di almeno 150 anni, basta vedere l’islam, che non avuto il percorso
storico dell’Europa(umanesimo,Rinascimento, Illuminismo,rivoluzione
francese, come quando avvenne la scoperta dell’America il 12 ottobre
1492,un grave danno per la Repubblica di San Marco,perché i traffici si
spostarono dal Mediterraneo all’Oceano Atlantico e la Spagna nei primi 150
anni fu una potenza indiscussa, ma si trattò di una ricchezza effimere, non
produttiva, perché loro sfruttavano i metalli preziosi dell’Incas-Messico e
degli Aztechi del Perù e delle altre popolazioni delle americhe, l’Hidalgo
trovarono fortuna nel nuovo mondo, gli ebrei e i moriscos furono scacciati,
producendo una povertà della Spagna nel lungo periodo, anche lì ci fu
un’esasperazione dell’assolutismo, dove ogni libertà fu soppressa le Cortes
l’antico parlamento della nobiltà che aveva indirettamente una funzione di
controllo del sovrano spagnolo, spogliato di ogni potere).Il Dio Apollo
introdusse una moda si brillante e godereccia dove i grandi nobili per essere
accettati dal re sole ,in quella specie di Zoo, dove la grande nobiltà spogliata
di ogni potere fu relegata, diventando una comparsa inutile.Nasce a SaintGermain-en-Laye il 5 settembre del 1638, figlio di Luigi XIII e Anna d’Austria,
prende direttamente il potere nel 1661 alla morte del cardinale Mazzarino di
origine abruzzese(italiana), i maligni dicevano che questo cardinale di origine
italiana, delfino del grande cardinale du Plessis de Richieleu(
alcune fonti storiche dicevano che quando era tanto affranto di lavoro nitriva
per le varie stanze del suo palazzo)avesse una relazione con la regina
madre, lui diede alla sua persona un’impostazione prettamente divina, la sua
missione secondo la sua esaltata concezione proveniva da Dio, questa suo
pensiero assolutista era suffragato dai vari pensatori tipo Hobbes, che per
calcolo politico o magari per convinzione sostenevano questa teoria
accentratrice e principalmente autoritaria, questo sovrano come ho già detto
prima annullo di ogni autorità il parlamento di Francia,che era diviso in vari
ordini sociali nobiltà, clero, terzo stato, che era operante dal 1239, il re Sole
uscì vincitore dalla fronda dell’alta nobiltà che voleva influenzare il suo potere
assoluto, sostituendola con dei borghesi a lui fedele che amministravano in
sua vece le varie province del regno e riferivano direttamente al re di ogni
minima cosa avvenisse nel regno, ovviamente tutti ricevevano per la loro
opera titoli nobiliari e onori, la loro funzione di questi amministratori era
giudiziaria,fiscale e di ordine pubblico, spostò la sede da Parigi a Versailles,
per tenere sotto controllo la grande nobiltà dando a loro piacere,feste,cariche
lucrose e generosi appannaggi, tenendola così sotto controllo, fu un grande
mecenate,ma sempre in funzione della sua persona(invitò
musicisti,scultori,pittori , artisti come Molière), che doveva rimanere scolpita
nei secoli successivi, questo stile di vita era molto costoso, addirittura per fare
cassa concesse molti titoli nobiliari a ricchi borghesi e chi aveva una nobiltà di
cento anni, per mantenerla doveva pagare una specie di tributo, questo fa
capire come questo sovrano pur di assicurarsi le risorse finanziarie riccorreva
a qualsiasi stratagemma.Suo grande architetto fu Le Notre, nato a Parigi nel
1613, egli fece i lavori al parco di Versailles i giardini di Viaux-le-Vicomte e
quelli di Clagny, in trent’anni al servizio del re Sole,fece molte opere a
Versailles, ispirate alla divinità del Dio Apollo, creando boschetti, un teatro
d’acqua e molte opere d’arte, alla sua corte visse anche un’artista Jean
Racine, poeta che si era formato alla scuola di Port-Royal, mantenne la sua
fede giansenista, raggiunse la gloria quando scrisse la Ninfa della Senna in
onore della moglie di Luigi XIV, Maria Teresa. Luigi XIV dirigeva il suo regno
da Versailles, il problema che risolse fu quello religioso con l’Editto di
Fointainebleu del 18 ottobre del 1685 revocò l’Editto di Nantes 1598 e
costrinse circa 300000 ugonotti ad emigrare nella Germania
protestante(Brandeburgo,Sassonia),Olanda, Inghilterra,Svezia Colonia del
Capo(Sud-Africa), America settentrionale, non contento di questa repressione
religiosa richiese al Papa Clemente XI, un ‘ulteriore bolla per chiudere il
monastero di Port-Royal, dove si studiava e discuteva di dottrine di
morale,etica,logica e grammatica, ne facevano parte St-Cyran, Arnauld,
nicole e Pascal, così uno dei pochi luoghi di libero pensiero fu chiuso 27
marzo 1708, il potere di questo odioso,arrogante, vanitoso re divenna ancora
più assoluto.Durante i settant’anni di regno il suo esercito passò da 65000
unità del 1667 alle 400000 del 1705, le spese militari aumentarono in maniera
vertiginosa, le truppe vennero dotate di armi costose,le fortezze furono
rafforzate e la marina da guerra aumentò di molto le sue unità. Il 1 novembre
Carlo II, ultimo Asburgo del ramo spagnolo, morì senza lasciare eredi, salì al
trono il nipote il duca d’Angiò, che assunse il nome di Filippo V re di Spagna
fece subito una politica filo-francese, consentendo alle navi francesi e
compagnie commerciali di commerciare con le colonie spagnole d’America,
con grave pregiudizio delle società commerciali e marittime inglesi ed
olandesi , che promossero la lega di Augusta, iniziarono una serie di conflitti
che trascinò la Francia in una folle guerra dall’esito molto incerto 1 la guerra
di devoluzione e la guerra olandese nel 1667 il re di Francia Luigi XIV entrò
in guerra con la Spagna pretendendo i Paesi Bassi cattolici, perché Luigi il re
sole sosteneva che questi territori spettavano alla moglie per successione,
questa guerra durò dal 1667-1668, il 24 maggio il maresciallo de Turenne
conquistò facilmente i Paesi Bassi spagnoli, le altre potenze non potevano
tollerare che la Francia avanzasse minacciosa verso L’Europa centrale,
volevano che quei territori rimanessero nel debole regno di Spagna, così
Olanda, Svezia, e Inghilterra formarono una coalizione contro la Francia ,
dopo sei anni, con la pace di Nimega del 1678 si raggiunse un accordo la
Spagna perdeva alcuni terrori.Dopo alterne vicende si giunse alla pace di
Utrecht e di Rastadt 1713-1714,dove fu raggiunto un accordo Filippo d’Angiò
veniva riconosciuto legittimo re di Spagna con il nome di Filippo V, ma la sua
corona doveva essere separata da quella di Francia, la Spagna cedeva
all’Austria i Paesi Bassi spagnoli, il Regno di Napoli e quello di Sardegna,
nonché il ducato di Milano e lo Stato dei Presidi in Toscana, la Francia
cedeva all’Inghilterra i territori nordamericani di Terranova e la Baia di
Hudson, questi trattati diedero il colpo decisivo alla Spagna come grande
potenza e il tramonto del sogno di Luigi XIV di dominare la scena europea, il
corroborarsi della potenza marittima inglese insieme agli olandesi, che ormai
controllavano le rotte commerciali verso l’America e verso l’Oriente. Nel mese
di agosto del 1715 Luigi XIV iniziò a lamentarsi dei forti dolori provenienti
dalle gambe, i medici di corte non riuscivano a trovare la causa, fu costretto a
non muoversi dal letto da dove continuò a dirigere quel poco di vita di corte
che ne restava, quando i medici riuscirono ad appurare la causa del male era
una cancrena, Luigi XIV morì il 1 settembre 1715, circondato dai suoi
cortigiani il cui stato sociale li consentiva di assistere alla morte di un re
dell’Ancien-Régime tutto incentrato sulla grazia divina.Sposò l’infanta di
Spagna da cui ebbe cinque figli Maria Teresa d’Austria, figlia di Filippo IV
Asburgo e di Elisabetta di Francia(Elisabetta di Borbone, figlia di Enrico IV)
ebbe cinque figli, che perirono tutti prima di lui (Luigi di Francia detto il Gran
Delfino 1661-1711, Maria Teresa1667-1672, Anna Elisabetta 1662-1662,Luigi
di Francia 1667-1683,Maria Anna 1664-1664, nel 1684 sposò in gran segreto
dopo la morte della regina, quindi estese la successione a due dei sette figli
avuti dalla Montespan, Luigi Augusto di Borbone duca del Maine1670-1736,
Luigi Alessandro di Borbone conte di Tolosa, gli successe al trono con il
nome di Luigi XV e sotto la reggenza, fino alla maggiore età del duca Filippo
d’Orleans, nipote e genero del defunto Luigi XIV.La frase che sovente gli
viene attribuita”L’état, c’est moi lo stato sono io, nel senso che lui aveva un
forte senso dello stato, anche quando stava per sospirare rimase celebre la
sua frase(Io me ne vado, ma lo Stato resterà sempre, Luigi re sole fece di
tutto per indebolire la nobiltà di spada dove molti si vantavano di discendere
dai franchi,obbligandoli a servire alla sua corte facendogli spendere tutto il
loro patrimonio, tanto che inseguito il loro tenore di vita dipendeva dalle
cariche che il re apollo dava a loro, modificando in parte il loro rango, nei
confronti del papa fece una politica di contenimento del potere temporale del
pontefice, affermando che la Chiesa di Roma aveva competenza spirituale in
Francia,ma in materia politica non doveva mettere il naso rafforzando quella
posizione gallicana , cioè nazionale della chiesa francese.questa politica
guerrafondaia del re Sole fecero precipitare la Francia nella bancarotta, e
all’applicazione di pesanti imposte sul mondo contadino e sulla provincia, poi
la borghesia che aveva un forte potere economico ma non aveva accesso al
potere politico , detenuto in modo forte dai una ristretta alta nobiltà, che noen
era disposta in nessun modo a condividerlo con il terzo stato, portarono
inevitabilmente alla grande rivoluzione francese.
Luigi XIV e il rapporto con la tavola, questo re era dotato di un grandissimo
appetito, pare dovuto all’intestino più lungo del normale, molti
panettieri,,macellai, pasticceri,rosticcieri,ortolani e cantinieri si stima più di
cinquecento persone che erano a sua disposizione per appagare ogni suo
desiderio, nelle sue serre sperimentali si coltivavano frutti,ortaggi esotici.Uno
degli onori più ambiti dai nobili di Versailles era di assistere al pranzo di
mezzogiorno che lui consumava in pubblico, più che un pranzo possiamo
definirlo una cerimonia, nella quale si sottolineava con ferrea etichetta la
supremazia divina del re, solamente cardinali e principi potevano sedere alla
sua tavola ed era compito degli ufficiali di bocca annunciare le varie pietanze,
ovviamente con voce baritonale, di solito il menù era formato da quattro
minestre, carne di fagiano e pernice,insalata di legumi, castrato in umido,
prosciutto, dolci frutta e uova sode, se alla sera non erano previste feste
divertenti, il re si ritirava nei suoi alloggi,accompagnato dal suono dei violini,
se di notte il sovrano aveva fame i suoi valletti gli lasciavano carni fredde e
pasticcini. In una celebre festa di Versailles diede ordine a Molière di creare
la sceneggiatura di un banchetto campestre che ricordasse, ò i piaceri
dell’isola incantata descritti dall’Ariosto. La giornata iniziò con l’entrata a
cavallo del re, che indossava abiti tempestati di pietre preziose, poi iniziarono
sfilate,corse e danze,quando tutto divenne buio pesto quattromila domestici
forniti di fiaccole portarono gli ospiti verso un recinto di barriere dorate, e
ognuno si trovò in mano girandole d’argento e specchi che riflettevano mille
volte la luce, all’improvviso apparve un gran carro guidato da pan e diana
seguiti da fauni, driadi, mietitori e vendemmiatori, i quali mentre dal terreno si
alzava una piattaforma su cui un’orchestra suonava musiche, disposero
tavole a semicerchio e le riempirono di ogni meraviglia.Vi era la presenza di
piatti d’argento, bicchieri di finissimo vetro veneziano o cristallo di Boemia e
preziosi piatti di porcellana, nel menù di tre servizi, con sessanta portate
ciascuno, figuravano i più deliziosi alimenti provenienti dalle campagne
francesi e foreste francesi: carne di cervo, prosciutti di cinghiale, paté di
fagiano, tartufi, torte ripiene di marmellate, il tutto accompagnato da vini,
sciroppi, bevande profumate e sorbetti, questo scenografico banchetto si
concluse con arance del Portogallo, ciliegie e fragole di serra, comunque a
questo sovrano va riconosciuto il merito della diffusione della cioccolata a
corte, grazie a sua moglie che ne era molto golosa.
Roberto d’Amato, barone di
Villanova, Cassarà, Verdurà ,Bonfiglio, Belriparo,Garagalupo,
Ambosa,Cullisi,Xilinda etc.
FontiAnche il re Sole sorge al mattino.Una giornata di Luigi XIV BEAussant
Philippe;Fazi editore. Lo stato sono io.Luigi XIV e la rivoluzione
monarchica del marzo 1661 autore Rocco giovanni il Mulino di Bologna.
Luigi XIV e la Francia del suo tempo Campbell Peter R.; il Mulino editore.