TEATRO
Rassegna HOME
Intero:
CHF 20.– / LC e LCC CHF 15.–
Ridotto AVS e AI:
CHF 15.– / LC e LCC CHF 10.–
Giovani < 26:
CHF 10.– / LC e LCC CHF 7.–
Prenotazioni:
[email protected] / T. + 41 (0)58 866 48 00
Prevendita:
Sportello Foce
Via Foce 1, 6900 Lugano
Sportello Villa Carmine
Via Trevano 55, 6900 Lugano
Punto Città
Via della Posta 8, 6900 Lugano
VEN 03.03 E SAB 04.03 – 20:30
DOM 05.03 – 18:00
TEATRO FOCE
FREMDE – Radici in tasca
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Di e con: Lea Lechler
Coach artistico: Valentina Bianda
Messa in scena: Daniele Bianco
Produzione: Grande Giro
Co-produzione: ETI, Berlin
Con il sostegno di: DECS, Canton Ticino
Un solo di teatro fisco, prima riflessione scenica
sui significati delle parole tedesche “Heimat”
(patria) e “Fremde” (straniero/estraneo). Danza e
parole per raccontare la vita di Clara: viaggiatrice, per necessità e per desiderio, sempre in bilico
tra il bisogno di stabilirsi e l’inevitabilità della
partenza. Una nomade, una migrante, una memoria, un sogno... Una storia che favorisce l’incontro con noi stessi. Perché siamo tutti “nomadi
della vita” e sappiamo riconoscere la solitudine,
lo smarrimento, il dolore e l’allegria dei ricordi, la
speranza per il futuro e la fatalità dell’esistenza.
“Fremde” è un progetto multiforme che comprende eventi collaterali: laboratori, mostre, dibattiti,
proiezioni.
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VEN 10.03 E SAB 11.03 – 20:30
DOM 12.03 – 18:00
TEATRO FOCE
DIALOGHI SULLE ALTURE
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Concreta
Scritto e diretto da: Diego Willy Corna
Con: Alessandro Boldetti, Cristina Borlotto, Diego
Willy Corna, Moira Dellatorre e la voce di Fernanda Calati
Musiche: Giuseppe Senfett
Scenografia: Irene Agostino
Disegno luci: Matteo Crespi
Trucco: Silvia Rissone Gatti
Tecnici: Andrea Della Neve e Giovanni Cereghetti
Foto: Lara De Maria
Video: Mario Conforti
In “Dialoghi sulle alture” si discute e si parla del
cammino di un uomo, dei suoi percorsi a volte
illogici, visti attraverso gli occhi di alcuni eruditi
che vivono sulle alture. Questi saggi, chiamati
anche tuteli dal nome dei mantelli che indossano, appartengono a una dotta congregazione
esperta nell’esercizio di misteriose discipline
come la letturacieli e l’onironautica. Adam è
l’uomo a cui in una notte buia è stato tolto tutto,
anche la luce da seguire. Viaggiando all’interno
di una valigia incapperà in Arianna, un gomitolo
rosso facilmente irascibile, e dovrà vedersela con
le temibili pantere indaco prima di imboccare la
mulattiera segreta che conduce fino alle alture.
A guidarlo c’è solo il poetico zinzilulare delle
rondini. Cosa lo attende alla meta? Riuscirà ad
ascoltare il canto festoso delle campane delle
alture?
VEN 31.03 E SAB 01.04 – 20:30 TEATRO FOCE
STORIE EROTICOMICHE DA
“LE MILLE E UNA NOTTE”
Anniversario 2017: 30 anni Markus Zohner Arts
Company
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Creazione, regia e interpretazione:
Patrizia Barbuiani, Markus Zohner
Per i suoi 30 anni di attività artistica e teatrale e
dopo innumerevoli tournée in tutto il mondo, la
Markus Zohner Arts Company è felice di presentare il suo classico Storie ErotiComiche da “Le
mille e una notte” di nuovo a Lugano. “Le mille
e una notte”, in arabo “Alf laila waleila”, sono
una raccolta di più di trecento fra fiabe, novelle,
saghe tramandate al principio attraverso l’antica
tradizione orale.
Raccontare una storia è una forma pura di teatro
che non si avvale di effetti, costumi, scenografie
ma esplora il fantastico stimolando l’immaginazione e la fantasia. Parola, gesto, voce, movimento, suoni, unici strumenti teatrali per introdurre al
mondo fantastico delle mille e una notte.
“Il pubblico era entusiasta per questo fuoco
d’artificio di racconti incredibili e per un gioco
teatrale inimitabile. Applausi infiniti per quest’arte
teatrale grandiosa.”
Frankfurter Neue Presse (Francoforte)
“I due teatranti celebravano nelle storie un eccelso esempio di linguaggio del corpo virtuoso e di
un uso estremamente curato della parola. Creavano una trama incredibile e accurata delle storie.
Era pure Arte Teatrale, due maghi del teatro.”
Freie Presse (Germania)
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DOM 02.04 – 16:00 TEATRO FOCE
VEN 07.04 E SAB 08.04 – 20:30 TEATRO FOCE
Favole da Le mille e una notte
Giubileo 2017: 30 anni Markus Zohner Arts
Company
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Creazione, regia e interpretazione:
Patrizia Barbuiani, Markus Zohner
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Agorà Teatro
Di: Olimpia De Girolamo
Regia: Claudio Orlandini
Con: Marzio Paioni
Canzoni e musiche: Gipo Gurrado
C’ERA UNA VOLTA…
Lo spettacolo mantiene come cornice il racconto
di base impregnato sulla figura di Shahrazad e
del sultano Shahriyar e sviluppa altre tre favole
tratte da “Le mille e una notte”: “Zeyn al-Asnam
e il re dei geni”, “Il baule volante” e “Aladino e la
lampada meravigliosa”. Sultani, personaggi curiosi, principesse, mostri malvagi, figure eroiche,
animali saggi appariranno per magia, animeranno e popoleranno le storie attraverso la narrazione ed ci introdurranno nel mondo fantastico di
“Le mille e una notte”. Si sono voluti mantenere lo
spirito delle favole, la trama, i caratteri dei personaggi e si è cercato di approfondire le immagini
spettacolari che sono alla base di questi racconti.
Il mondo arabo de “Le mille e una notte” ci
regala con i suoi mercati, i suoi profumi, i suoi
colori, la sua opulenza uno spaccato di vita quasi
dimenticato, offuscato dalla realtà odierna. Così
fra nomi altisonanti quali Persia, Tataria, Bagdad,
Samarcanda, in bilico fra passato e presente,
rileggiamo una pagina di storia.
Età: per tutti, dai 6 anni
LA MAR
Un uomo vive nell’ultimo avamposto tra terra e
mare su una piccola isola di un golfo del sud. Può
un fascio di luce, trattenere la storia di un uomo
che diventa vecchio ma che si spinge al largo
come quello tanto caro ad Hemingway? L’intermittenza luminosa racconta un viaggio, apparentemente immobile, la visione di un’anima umana,
le paure, le solitudini, la sfida alle convenzioni e
alle dicerie della gente. Racconta soprattutto un
mare vissuto al femminile, dignitoso, nobile, infinito: la mar. Il ritmo del faro si fonde con la musica
e diviene racconto di vita, fatto di luci e di ombre,
come la storia di ciascuno di noi.
© Markus Zohner
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SAB 15.04 – 20:30
DOM 16.04 – 16:00
TEATRO FOCE
SAINT-EXUPÉRY PICCOLO GRANDE PRINCIPE (replica)
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TeatroX – Patrizia Barbuiani
Testo e regia: Patrizia Barbuiani
Interpreti: Yun Huang, Markus Zohner e Patrizia
Barbuiani
“Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry
è l’opera letteraria più tradotta dopo la Bibbia
e il Capitale. È stata tradotta in 288 lingue e
stampata anche in caratteri arabi e cirillici.
Un testo letterario che ha accompagnato e accompagna intere generazioni di lettori, un testo
senza tempo, che parla di amicizia, del senso
della vita, dei primi palpiti d’amore, riscritto con
sensibilità da Patrizia Barbuiani per essere presentato sul palcoscenico.
ll testo creerà il supporto per far interagire lo
scrittore e il suo personaggio, dando vita a un
racconto accattivante di questo aviatore, sognatore e perenne bambino, che è riuscito, con la
sua sensibilità, a creare un racconto universale,
che ha avuto una notorietà internazionale.
Danza, suono, voce, parola, comicità, poesia,
immagini video, per ridare vita e lustro a un’opera conosciuta che verrà ripresentata con nuovi
colori, nuova luce, nuova immaginazione.
VEN 21.04 E SAB 22.04 – 20:30
DOM 23.04 – 18:00
TEATRO FOCE
AMORE RICUCITO
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Officina Teatro
Regia: Gaddo Bagnoli
Con: Mirko D’Urso e Ylenia Santo
Spettacolo vietato ai minori di 16 anni
“Amore ricucito racconta le ossessioni di una
coppia che tenta con ogni mezzo di trasformare la propria storia d’amore nel legame stabile
di una famiglia. Un testo scioccante questo di
Anthony Neilson in cui una donna ed un uomo
intrecciano idiosincrasie e speranze in un partita
a due giocata sulla violenza verbale, su ricatti
psicologici e su improbabili giochi erotici. (...) La
vicenda si sviluppa grazie alla concatenazione
di momenti temporali che si intrecciano senza
un chiaro ordine cronologico, lasciando allo
spettatore il compito di ricomporre l’intera trama.
Un meccanismo che può far soccombere lo spettatore di fronte alla potente morbosità viscerale
di questo lavoro, ma che può anche permettergli
di confrontarsi con il proprio egoismo e con la
quantità e la qualità di amore ch’è disposto a
dare ed a ricevere dagli altri. Questo conflitto
continuo legato all’affettività nei riguardi di chi
amiamo: figli, compagni di vita, genitori, qui si
incontra e si scontra con le radici stesse della nostra umanità. Tra le parole e le azioni disperate
dei due protagonisti, si percepisce un urlo interiore senza suono, che denuncia la nostra attuale e
devastante solitudine.” Gaddo Bagnoli
TEATRO - HOME
VEN 28.04 E SAB 29.04 – 20:30
DOM 30.04 – 18:00
TEATRO FOCE
VEN 19.05 E SAB 20.05 – 20:30
DOM 21.05 – 18:00
TEATRO FOCE
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Teatro d’Emergenza
Scritto e diretto da: Luca Spadaro
Liberamente tratto da: “Una modesta proposta”
di J.Swift, “L’assassinio come una delle belle arti”
di T. De Quincey, “Yossl rakover si rivolge a dio” di
Z. Kolitz
Con: Sebastiano Bottari, Matteo Ippolito, Silvia
Pietta, Massimiliano Zampetti e Valentina Londino
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Femme Théâtrale
Con: Margherita Coldesina
CATTIVERIE
Tre pezzi brevi per capire chi siamo, da dove
veniamo, dove andiamo e per risolvere una volta
per tutte i sempiterni problemi che attanagliano
l’umanità. “Cattiverie” è una commedia, o meglio
un varietà, che racconta il peggio degli uomini e
dell’Umanità e lo fa nel solo modo che ci concede la nostra epoca: con sventata allegria.
Siccome il Teatro ormai è morto (o almeno così ci
hanno detto) agli attori non rimane che gettare
la maschera e occuparsi di massimi sistemi. Dunque in un’ora esatta noi risolveremo i tre grandi
problemi che da sempre attanagliano l’umanità:
la povertà, la violenza dell’uomo sull’uomo e lo
spirito di vendetta. E se la nostra epoca, così
brillante e disincantata, ci ha insegnato qualcosa
è che non c’è nessuna catastrofe tanto grave che
non si possa aggiustare con quattro battute, due
canzoncine e un balletto.
Evento sostenuto da Percento Culturale
Migros Ticino
BERTOLT’S BREAK
Guerra. Sradicamento. Arte: gli scritti dall’esilio
di Bertolt Brecht ispirano questo spettacolo di
teatro canzone che riflette sul rapporto tra arte,
confini e umanità. Tra il 1941 e il 1947, Bertolt
Brecht visse in esilio in California, dove si unì al
circolo di intellettuali tedeschi sfuggiti dalla guerra che gravitava intorno a Santa Monica. Nei sui
lavori, l’esilio si presenta come rottura di un fluire
quotidiano familiare e conosciuto che proietta
gli esuli in un universo geografico e emotivo
sconosciuto, fatto di insicurezze che vanno ad
intaccare il cuore stesso dell’identità personale.
L’esilio è allora una pausa, una sospensione, un
tempo che sembra non-tempo, dove lo sradicamento dell’individuo lo lascia esposto, fragile, in
balia di forze più grandi di sé. La Pausa di Bertolt
esplora questa parentesi nella vita del drammaturgo tedesco attraverso gli occhi di Sibel e Ernst,
due giovani artisti tedeschi che gravitano intorno
al circolo californiano di Brecht e che le circostanze forzano a ridiscutere le proprie ambizioni
e a scendere a compromessi con le pressioni
che la storia stessa ha imposto sulle loro vite.
Tra riflessioni, canzoni e “sentenze” ispirate agli
scritti Brechtiani sull’esilio, nel corso di una lunga
domenica Sibel e Ernst cercano di ricostruire una
propria individualità artistica e umana, identificando nell’abbandono e accettazione dell’oblio
dell’esilio la possibilità di rinascita, dovesse
anche portare al conflitto e, infine, ad un’inevitabile solitudine.
TEATRO - HOME
VEN 26.05 E SAB 27.05 – 20:30
DOM 28.05 – 18:00
TEATRO FOCE
LA CAMERA DI SANGUE
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Cambusa Teatro
Libero adattamento da: Angela Carter
Regia e adattamento teatrale: Laura Pasetti
Con: Elisa Conte, Massimo Leonardo Villucci,
Laura Rullo
Aiuto regia: Margherita Saltamacchia
Scene: Leonardo Modena
Costumi: Simona Paci
Disegno luci: Manuel Frenda
Abbiamo sognato tanto quando da piccoli ci
raccontavano le favole… ma purtroppo ora non
ce lo ricordiamo più! In scena alcuni testi tratti dal
libro di Angela Carter “Camera di sangue”, una
rivisitazione noire delle fiabe classiche. La fiaba
svolge un’azione importantissima nell’anime umana, e non solo in quella dei bambini. Attraverso
la fiaba, una persona adulta può provare a recuperare significati che non erano stati interamente
compresi. Le fiabe creano e risolvono situazioni
di paura, di inadeguatezza, di solitudine, di
mancanza di autostima, sconfiggono angosce e
fanno svanire conflitti e fantasmi; le fiabe trovano
soluzioni miracolose per ogni sofferenza. La maggior parte di noi cela, tra i suoi segreti, la propria
fiaba preferita, fiaba che è spesso paragonabile
alla trama della nostra vita, ai nostri desideri ed
alle nostre nostalgie. Lo spettacolo mette in scena
l’arte dei cantastorie riproducendo la situazione
di questi artisti che facevano teatro nelle corti, nei
villaggi e nelle locande radunando intorno ad un
fuoco il loro pubblico ed incantando con le loro
storie e i loro stornelli grandi e piccini.