progetto di recupero del teatro comunale

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PROGETTO DI RECUPERO DEL TEATRO COMUNALE
Breve sintesi storica
L'attuale Teatro Comunale di Gonzaga in origine fu costruito come "Casa del popolo" ed
inaugurato il 29 ottobre 1905 dall'On. Enrico Ferri, ed ospitava, oltre ad una sala per le
riunioni ed il divertimento, anche lo spaccio di consumo, il forno, gli uffici, la cantina e vari
altri locali.
Nel 1932 il fabbricato fu ceduto al Comune di Gonzaga che mise immediatamente in atto un
progetto di sistemazione ed ampliamento, completato nel 1936. Il progetto, oltre che
soddisfacente dal punto di vista funzionale, era significativo anche dal punto di vista
architettonico e non privo di una sua originalità, essendo ispirato ad un certo ecclettismo, con
uso di particolari in laterizio a vista e cornici in rilievo.
L'uso della sala cinematografica fu intenso, sia come spazio teatrale che come
cinematografico, almeno fino agli anni '50, integrato nella stagione estiva da un politeama
all'aperto adiacente al teatro stesso sul lato ovest. Successivamente vari problemi gestionali
ed il mancato adeguamento alle norme di prevenzione incendi ne imposero la chiusura.
Il progetto di recupero
Il progetto esecutivo, prevede una completa utilizzazione dell'edificio: esso ospiterà la sala
teatrale, destinata ad uso polivalente (teatro, cinema, sala riunioni e conferenze, concerti),
sarà inoltre sede della Scuola di musica e della Associazione Banda di Gonzaga.
Trattandosi di edificio di proprietà pubblica costruito da oltre cinquant'anni, il teatro è tutelato
dalla Legge 1089 del 1939, art. 4, comma 3 e pertanto il progetto di adeguamento è stato
sottoposto all'esame ed approvato da parte della competente Soprintendenza per i Beni
Ambientali ed Architettonici.
Il progetto coglie l'occasione della completa inadeguatezza delle strutture orizzontali esistenti
all'interno dell'edificio e dei problemi di ordine funzionale e di adeguamento alle norme di
prevenzione incendi e di sicurezza in generale, per proporre la collocazione della platea al
piano terra, mentre il primo piano sarà utilizzato dalla balconata e locali accessori; il palco
occuperà il volume corrispondente al piano terra e primo piano. Al secondo piano sarà
realizzata
la
Scuola
di
musica
e
la
sede
della
Banda
musicale.
La modifica distributiva interna non comporta problemi particolari in relazione al rispetto dei
prospetti e dei volumi, risultano valorizzati gli aspetti architettonici più significativi ed in
particolare viene conservata quasi tale e quale la palazzina di facciata, ovviamente
restaurata.
Il progetto prevede l'inserimento degli impianti tecnologici necessari, in particolare centrale
termica, impianti termici e di condizionamento ed impianti elettrici.
Il teatro così recuperato si conferma con un impianto tipico di inizio novecento diviso
architettonicamente in due aree ben distinte, secondo i canoni classici: un'area di adeguate
dimensioni che è impegnata dallo spazio da adibire al palcoscenico, allo spettacolo e ad un
impiego flessibile e multiforme; una seconda area ad uso del pubblico e quindi al servizio
dello spettatore che deve fornire il massimo conforto, rispondere acusticamente in modo
efficiente e rispettare le normative vigenti in materia di prevenzione incendi.
Particolare attenzione in sede progettuale è stata prestata ad accorgimenti per il
superamento delle barriere architettoniche.
Il progetto prevede la creazione di 222 posti a sede in platea e 56 sui palchi.
Suddivisione del progetto in due lotti
Il progetto di recupero del Teatro Comunale di Gonzaga è stato suddiviso in due lotti: A e B.
Il lotto A, per il quale è stato richiesto ed ottenuto contributo FRISL da parte della Regione
Lombardia, riguarda le opere edili principali, mentre il lotto B riguarda gli impianti di
sollevamento, elettrici e termoidraulici, le opere relative alla gestione della sicurezza, gli
arredi, opere di finitura.
L'importo totale dell'opera ammonta a circa 4 miliardi.
I due lotti vengono eseguiti contemporaneamente e sono appaltati alla ditta EDIL ATELLANA
S.c.r l. di Casagiove (CE); l'ultimazione delle opere edili ed impiantistiche è prevista per la
primavera dell'anno 2003; serviranno poi almeno altri 6 mesi per gli arredi fissi e mobili, per
attrezzare il palcoscenico e per tutte le altre dotazioni necessarie ul funzionamento del teatro.
Altri tre mesi serviranno per i collaudi e le autorizzazioni. Pertanto l'ultimazione è prevista per
la primavera 2004.
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