Omar Pedrini, il 12 maggio esce "Come se non ci fosse un domani

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MERCOLEDì 10 MAGGIO 2017
Omar Pedrini, il 12 maggio esce
"Come se non ci fosse un domani":
un album in cui si "parla ai più
giovani e li incita affinché
prendano in mano il loro futuro e
facciano sentire la loro voce"
ANTONIO GALLUZZO
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SPETTACOLINEWS.IT
Esce venerdì 12 maggio il nuovo album di Omar Pedrini "Come se non ci
fosse un domani" a tre anni dal precedente lavoro discografico e segna
un "nuovo inizio" nella vita di Omar Pedrini, quella che lui definisce la sua
terza vita o "terzo tempo", dopo l'ultimo intervento a cuore aperto
dell'ottobre 2014.
Tra le 10 tracce (11 nella versione vinile) ci sono due canzoni "Un gioco
semplice " e "Desperation Horse" che segnano la collaborazione con due
giganti della musica e della poesia mondiale. La prima è Noel Gallagher
che ha donato la sua "Simple game of a genius", canzone uscita
solamente come lato B di un singolo del leader degli Oasis in Giappone,
e inedita nel resto del mondo, il cui testo è stato elaborato in italiano
dallo stesso Omar. L'altra è "Desperation Horse", una canzone nata da un
testo inedito di Lawrence Ferlinghetti editore, poeta, mentore della Beat
Generation, fondatore della City Lights Books nel cuore di San Francisco,
città dove nel 1967 prese il via la "Summer of love". Lo stesso autore ha
donato ad Omar questo testo che lo ha musicato lasciandolo
rispettosamente in inglese. Anche le collaborazioni dal punto di vista
musicale sono due, la prima con la Royal Albert Hall College Orchestra in
"Freak Antoni" e "Angelo ribelle", la seconda con Ian Anderson dei Jethro
Tull in "Angelo Ribelle".
Con questo album, registrato e masterizzato tra le Officine Meccaniche
di Milano, il Poddighe studio di Brescia e Londra, Omar parla ai più
giovani e li incita affinché prendano in mano il loro futuro e facciano
sentire la loro voce.
"L'emozione più grande a Londra fu varcare la porta del prestigioso Royal
Albert Hall College e trovare ragazzi di tutto il mondo in un'unica
orchestra che aspettavano proprio me pronti ad incidere le favolose
session di "Freak Antoni" e "Angelo ribelle". Un grande regalo. Che
emozione sentire tutti quei giovani provenienti da ogni angolo del
mondo suonare la mia musica" racconta Pedrini. "E rendersi conto di
come la musica sia un linguaggio universale che fonde popoli di
estrazioni, culture, nazionalità e religioni differenti. Mr Ian Anderson dei
Jethro Tull, che ho incontrato spesso, ha ascoltato la mia
canzone "Angelo ribelle" grazie ad un amico - prosegue l'artista - e, alla
mia richiesta di una collaborazione, mi ha risposto: "i like it we can do it !"
e così mi ha regalato un assolo con i fiocchi nel suo caratteristico e
famosissimo stile. Mai avrei pensato un giorno di ascoltare quel suono,
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un gigante del rock mondiale nel mio album. Un sogno diventato realtà".
Il disco, musicalmente come nelle liriche senza compromessi, dai forti
contrasti, non conosce vie di mezzo. Le influenze sono quelle degli anni
70 (dai Floyd ai T Rex dalla PFM a Finardi, Graziani, Bennato dai Timoria
al brit rock di Primal Scream Kasabian ai Muse). Basta dare un occhiata
alla track list per rendersi conto già dai titoli della scrittura dei testi, con
tematiche molto forti, di testi "impegnati" alla maniera del cantautorato
più nobile italiano. "Un flusso arrivato inaspettatamente. Carlo mi diceva
di scrivere le parole che emotivamente mi arrivavano alla mente e piano
piano nascevano i testi". "Un flusso di coscienza che credo coincida con
l'elemento psichedelico dell'album, nato come un quadro di Pollock, d
istinto. Più pancia che testa insomma".
Come Se Non Ci Fosse Un Domani
La canzone, così come un po' tutto l 'album che è permeato da un forte
impegno civile, parla della difficile situazione psicologica di chi vive
questi anni in cui la paura, del futuro, ma anche del presente è una
costante data dalle decine di guerre e centinaia di focolai in tutto il
mondo, dagli spostamenti di massa di persone in fuga, da un futuro del
pianeta sempre più incerto a causa dell'inquinamento e dalla crescita di
regimi dittatoriali o di leader politici sempre più aggressivi. Si potrebbe
riassumere nella frase "mi sveglio e sento che ho già paura". Questo
concetto è raccontato con due caratteristiche proprie delle mie canzoni:
l'impegno ma anche l'ironia.
La reazione a tutto questo nella canzone ha due facce diverse della
stessa medaglia: quella della fuga verso nuovi pianeti "fuggiremo su
quelle astronavi, lasceremo gli esseri umani" l'impegno civile "insieme
non avrai più paura" o abbandonarsi e festeggiare tutti insieme in una
sbornia da fine impero, attendendo la fine del mondo in un cosmico rock
party "risvegliamo gli istinti animali finché morte non ci separi".
Nel video c'è un omaggio a Wim Wenders: interpreto, infatti, un "angelo
rock" in un bianco e nero che rimanda al celebre capolavoro del regista
tedesco (e anche un omaggio al mio passato visto che, nel primissimo
videoclip dei Timoria, avevano avuto in regalo un cameo proprio di
Wenders agli albori della carriera nel 1990). L'immagine di un angelo rock
che protegge la giovane modella protagonista si alterna alla psichedelica
colorata della festa allestita con ragazze " body painted " dipinte da
Matteo Guarnaccia, famoso artista milanese papà della psichedelic art in
Italia ma anche all estero (collabora addirittura coi Byrds).
Fuoco a volontà
Un uomo, probabilmente ex alcolista - "demoni chiusi dentro il frigo bar"
- si trova in una stanza di un hotel e non riesce a dormire anche per il
frastuono che arriva dalla strada dove ci sono dei ragazzi fuori da un
locale. Si alza e si affaccia alla finestra: in silenzio osserva le scene tipiche
della notte, tra giovani discotecari, il malcostume e la maleducazione
del nostro "triste tempo". A differenza delle sue altre canzoni stavolta è
lui l'uomo armato. Come ognuno di noi può trasformarsi nell'uomo
armato, la rabbia e la sete di violenza nascosta in noi che esplode. Gli
angeli che vogliono fuggire dalla realtà.
Dimmi non ti amo
L'unica canzone d'amore dell'album, una delle pochissime canzoni
d'amore nella mia lunga carriera che si intitola ironicamente "dimmi non
ti amo "
Un uomo maturo dalle raffinate abitudini è stato sedotto e forse
abbandonato da una giovane ragazza ed entra crisi mentre le sue
certezze vacillano...
È un brano dal gusto elettrorock scarno e dal ritmo ossessivo ottenuto
grazie alla produzione di Roberto Vernetti
Il Cielo sopra Milano
Una canzone d'amore per Milano: la mia città adottiva il cui titolo vede
ancora un omaggio alla Berlino di Wim Wenders.
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Bresciano di nascita, vivo nella metropoli lombarda da due decenni, e la
descrivo nella sua continua evoluzione: è un pò la "Milano che sale" dei
futuristi vista all' ombra dei grattacieli, come la Milano di Boccioni nella
sua opera "la città che sale" (anche il celebre artista era un milanese
d'adozione), quella Milano vista da chi arriva da fuori e ne contribuisce
alla crescita. Non manca anche un certo disincanto di chi conosce bene il
ritmo e le ossessioni della città lombarda. La metropoli e i suoi tic, i
sogni, le delusioni e le speranze.
Un gioco semplice
Questa canzone nasce durante la preparazione di "Che ci vado a fare a
Londra" ( album di tre anni fa che precede questo) quando sono stato
convocato dallo staff italiano degli Oasis per un incontro e un ascolto
nella capitale britannica. Da lì nascerà la collaborazione con la band
mancuniana dei Folks, l'amicizia col loro leader Michael Beasley, il
featuring a Manchester e i viaggi di lavoro e il concerto a Londra al
mitico Water Rats e gli incontri strabilianti alla corte di Noel Gallagher,
idolo di gioventù. Inevitabile un giorno arriva la proposta di una
collaborazione artistica. È Andrea Dulio, il mio manager, che mi dice:
Noel ha scritto una canzone bellissima per il primo album degli " NGHFB
ma non la vuole pubblicare nell'album". Si intitola "Simple game of a
genius", ne hanno fatto soltanto uso come b side del primo singolo per il
mercato giapponese quindi è praticamente un inedito per il resto del
mondo. Ascoltala. Se ti piace ti andrebbe di farne una versione tua, in
italiano ?
Ho toccato il cielo con un dito e dalla collaborazione, sigillo di una bella
amicizia, è nata "Un gioco semplice".
Angelo ribelle
Un intreccio tra sensualità e rivoluzione. Paura del futuro e impotenza di
influenzare chi muove le leve del destino del mondo "guardi il tuo futuro
con le spalle al muro". Con una misteriosa donna nera a fare da danza di
Shiva distruttrice e creatrice, sesso e vita, amore e morte. "Sarà come far
l'amore con il mio dolore" il brano è un invito ai giovani ad alzare la testa
e far sentire la propria voce, senza paura.
Il titolo mi è stato ispirato da due cose, la prima un tatuaggio su una
rivista disegnato sul ventre di una modella raffigurante un angelo con le
ali spiegate, da appassionato mi colpì molto, la seconda all "Angelus
novus" il quadro di Paul Klee che raffigura un angelo che spicca il volo
ma con la faccia rivolta a terra, quasi impaurito. Walter Benjamin, il
grande sociologo ebreo morto suicida per sfuggire al nazismo, ne fece
una celebre interpretazione in cui appunto "l'angelo della storia" ha le ali
impigliate per una violenta tempesta, metafora del futuro.
La musica in chiave prog glam rock è quasi un omaggio ai "Children of
the revolution" dei T REX impreziosito da un epico assolo di flauto di Mr
Jethro Tull Ian Anderson che Omar ha conosciuto e incontrato più volte
e gli ha regalato questo incredibile ed emozionante assolo. Curiosità: la
canzone verrà pubblicata anche sul sito ufficiale dei Jethro Tull.
Desperation Horse
La canzone nasce da una chiamata da San Francisco: "Un giorno ricevo
una chiamata da San Francisco: è Giada Diano, biografa e traduttrice,
amica di Ferlinghetti che mi racconta: "Lawrence dice di aver scritto una
canzone e vuole fartela sentire". Sapevo del multiforme ingegno del 96
enne poeta americano, editore e mentore della Beat Generation, ma una
canzone proprio no...
Spiega Ferlinghetti: "Ero in un bar a fare un reading pochi giorni fa e
indossavo un bel cappello da cow boy. Un ragazzino entra e mi chiede
"sei un cow boy?" ed io risposi di sì, per farlo felice. Allora lui : "ma il tuo
cavallo dov'è? ". "Il mio cavallo non lo vedi ma lo cavalco ogni giorno e si
chiama Desperation." Pensavamo che sarebbe bello farne una canzone
davvero".
Mi sono messo subito al lavoro: ne nasce una canzone alla spaghetti
western un pò Sergio Leone dei nostri tempi, un pò Steve Winn con
quella chitarra dobro che ricorda una cavalcata". A Ferlinghetti è piaciuta
subito e, per rispetto, un pò per gioco e un pò per sfida, ho deciso di non
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tradurla lasciando il testo completamente in inglese.
"Ciò che mi piace di Omar è "che ricorda me da giovane - racconta
Ferlinghetti - il suo suono ribelle risveglia la società sonnolenta e pigra
con la pancia troppo piena".
Ancora lei
Una canzone straziante sulla mancanza di una persona e il bisogno vitale
della sua presenza. Forse una donna, forse un amico o forse la droga. O
forse tutte tre. "Una canzone sulla dipendenza" per una ballad straziante
e intensa.
Freak Antoni
"Una canzone in presa diretta, quasi una instant song. Più cronaca che
poesia". È nata durante il viaggio della speranza in un'ambulanza lanciata
a tutta velocità sulla Brennero per arrivare a Bologna, dove dovevo
essere operato d'urgenza per l'ennesimo problema cardiocircolatorio.
"Un cuore più grande del normale, poetico e terribile allo stesso tempo".
Nel concitato viaggio della speranza ho pensato a come fosse diverso
quel viaggio verso Bologna rispetto a quando negli anni novanta,
all'apice del successo con i Timoria e al fianco dell' amico recentemente
scomparso "Nove" si andava a Bologna, capitale del rock e della vita
studentesca in Italia.
La finii nella mia testa - nella mia stanza del Sant' Orsola di notte
guardando fuori dalla mia finestra a pochi attimi dall'intervento che
durerà 16 ore pensando a quella città che amavamo tanto.
Mancava solo il titolo: ne volevo uno che abbracciasse nel significato
tutta la "mia" Bologna: quella della musica alternativa, degli studenti
universitari, dei mille locali dove si faceva musica, della controcultura,
del teatro e del fermento dei centri sociali, delle osterie, dei cantautori e
degli Skiantos. Ecco, gli Skiantos appunto, nasce così l'omaggio a un
grande della nostra musica, forse sottovalutato, recentemente
scomparso: Freak Antoni.
Sorridimi
La prima canzone scritta per quest'album è stata scelta per chiuderlo
perché è la canzone della volontà e della speranza.
Sorridimi racconta la storia di un padre che teme per il futuro
dell'umanità in un modo senza speranze. Ogni giorno c'è una guerra da
finire per tutti noi ma in quel momento mia figlia si butta nel letto e mi
abbraccia, sorridendo: in quel momento scatta la voglia di riuscire a
cambiare il mondo o anche solo di fermare il tempo. L'amore diventa
obbligatoriamente ottimismo e impegno per amore per i nostri figli. E' il
sorriso di una bambina che ti dà, non si sa come, la forza di cambiare te
stesso e il mondo. "Intanto piano sta morendo questo bellissimo pianeta
blu e poi c'è lei che è venuta al mondo, a testa in giù"...
Musicalmente il brano è in perfetto stile Brit Pop (è infatti nato a
Manchester) quasi un omaggio agli Oasis e ai Beatles. La musica è nata
in inglese come brano per Liam Gallagher che cercava canzoni per il
nuovo album ma, quando una mattina in cui ero un po'di cattivo umore,
Emmadaria mi è saltata nel letto con il suo sorriso ho scritto di getto il
testo. Dovevo vincere le mie paure e affrontare un' altra operazione ma il
cielo mi aveva mandato una bimba: allora dovevo vivere!
Dal 12 maggio Omar Pedrini incontrerà i fan negli store delle principali
città italiane: il 12 maggio a Torino alla Feltrinelli di Piazza CLN 251
h.18.30; il 13 maggio a Brescia alla Feltrinelli di Corso Giuseppe Zanardelli,
3 h.17.00; il 14 maggio a Verona alla Feltrinelli di Via Quattro Spade, 2
h.11.30; 15 maggio a Padova alla Feltrinelli di via San Francesco 7 h. 18.00;
il 16 maggio a Milano a la Feltrinelli di Piazza Piemonte 2 h.18.30; 17
maggio a Bologna alla Feltrinelli di Piazza Ravegnana h. 18.00; 18 maggio
a Firenze Feltrinelli RED di piazza della Repubblica h.18.30; 19 maggio a
Genova Feltrinelli di via Ceccardi 16 h.18.00; il 23 maggio a Roma alla
Feltrinelli di via Appia Nuova 427 h.18.00; il 24 maggio a Bari alla
Feltrinelli di via Melo 119 h.18:30.
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