APPLICAZIONI BIOTECNOLOGICHE DI BATTERI DEL SUOLO R. Alduina, M. Cardinale, A. Contino, M. G. Cusimano, C. Ferraro, G. Gallo, A. Giardina, S. Marineo, P. Quatrini, M. Noto, F. Misuraca e A. M. Puglia. Attinomiceti produttori di antibiotici L’importanza degli attinomiceti è legata fondamentalmente alla loro capacità di produrre antibiotici e altri metaboliti secondari biologicamente attivi. I geni deputati alla biosintesi di un antibiotico sono organizzati in grandi cluster e i ceppi produttori di antibiotici sono difficili da manipolare geneticamente. Abbiamo utilizzato un cromosoma artificiale shuttle (ESAC) per la costruzione di librerie genomiche dei ceppi produttori Planobispora rosea, Nonomuraea sp. ATCC39727 e Amycolatopsis balhimycina, produttori di GE2270, A40926 e balimicina, rispettivamente. I geni biosintetici sono stati identificati e trasferiti nell’ospite modello Streptomyces lividans. L’analisi dell’espressione eterologa mediante RT PCR, analisi proteomica (Fig. 1) e saggi microbiologici ha dimostrato che S. lividans è un ospite adatto all’espressione di geni di attinomiceti per la biosintesi di antibiotici (Alduina et al., FEMS Microbiol Lett. 2003 218:181-6. Alduina et al., Appl. Microbiol. Biotech. in stampa). pH 4 ,5 Le frecce indicano due isoforme del prodotto del gene ORF19 (ABC transporter) di Nonomuraea. 4 ,5 6,0 30- Molecular Weight (kDa) Molecular Weight (kDa) Fig. 1 Elettroferogrammi bidimensionali delle proteine di S. lividans::NmESAC50 (contenente un frammento di 50 kb di DNA di Nonomuraea) e S.lividans::ESAC (controllo). pH 6,0 30- 10- 10- S. livid ans ::ES A C S. lividans ::N mES A C5 0 Gli amminoacidi sono frequentemente precursori di importanti metaboliti secondari. Negli streptomiceti le relazioni esistenti tra metabolismo primario e secondario non sono del tutto chiare e la conoscenza di alcune vie biosintetiche primarie è ancora incompleta. Abbiamo identificato geni di S. coelicolor coinvolti nella biosintesi dell’amminoacido istidina (Marineo et al. Atti 6° convegno FISV 2004) e la loro regolazione è, attualmente, in fase di analisi. Biofertilizzanti per il recupero ambientale Il successo di impianti di rinaturalizzazione di discariche chiuse (Fig. 2) è agevolato se leguminose mediterranee legnose sono inoculate con rizobi e funghi micorrizici arbuscolari (Quatrini et al., Water, Air & Soil Pollution:Focus. 2003 3:189-199). Maggiore accrescimento e sopravvivenza delle piante inoculate sono accompagnati anche da modifiche nella comunità microbica del suolo (Cardinale et al., Appl Environ Microbiol 2004 70: 6147-56). Le potenzialità della tripla simbiosi leguminose mediterranee-rizobi-funghi micorrizici nel recupero ambientale e nella lotta alla desertificazione potrebbero essere sfruttate a pieno disponendo di ceppi di rizobi specifici ed efficienti. Stiamo costruendo una collezione di rizobi di leguminose mediterranee che consta finora di cinquanta isolati da Spartium junceum, Cytisus aeolicus, Anagyris foetida. La sequenza parziale del gene ribosomale 16S indica che gli isolati appartengono alle linee evolutive di Bradyrhizobium e Mesorhizobium. La filogenesi di geni coinvolti nella specificità della simbiosi è coerente con quella delle specie ospiti. Fig. 2 Una vasca chiusa della discarica municipale di Bellolampo (Palermo) prima e dopo l’impianto di rinaturalizzazione con leguminose legnose inoculate con rizobi e funghi micorrizico arbuscolari. Inverno 1999 Primavera 2003 Arthrobacter per il biorisanamento Arthrobacter è un genere noto per le sue spiccate capacità degradative e quindi possibile candidato per il risanamento ambientale. E’ stato selezionato un ceppo di Arthrobacter che degrada l’acido 4-clorobenzoico, un prodotto terminale della degradazione dei bifenili clorurati. Con lo scopo di isolare e caratterizzare l’operone catabolico del 4clorobenzoato è in corso la costruzione di una libreria genomica in un BAC.