Team di Ricerca Responsabile Scientifico_Prof. Gianluca Gatto Assegnista di Ricerca_Alessandro Serpi Assegnista di Ricerca_Ivan Luigi Spano Ph.D. Student_Andrea Mocci Borsista di Ricerca_Andrea Lai Progetto finanziato da INNOVA.RE – POR FESR 2007-2013 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] CUP F25C10001420008 STUDIO DI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE DI DISPOSITIVI PER LA MEDICINA E PER LA SICUREZZA RT1 C6 C1 L1 C13 C14 C3 C4 R1 R2 +12V R3 C7 C18 C19 C20 C8 C15 C16 C17 C5 2 GNDS 1 F1 220V C2 D3 D2 -12V x x GATE R7 R6 C25 R4 R5 GND GNDS GND +12V 7805 L2 IN C21 1 C9 2 OUT GND C11 1 C23 +12V 2 +5V GNDS C22 L3 C10 -12V C24 C12 1 2 2 GND IN -12V -5V 1 SCHEMATIC PROTOTIPO OUT 7905 La necessità di sistemi di alimentazione elettronici in grado di soddisfare le specifiche richieste nel settore elettromedica le sta spingendo il comparto produttivo sia verso la ridefinizione delle configurazioni classiche degli alimentatori elettronici impiegati in questo ambito sia verso l utilizzo delle più moderne tecnologie a semiconduttore. In aggiunta, le caratteristiche dell ambiente di lavoro e l impiego in prossimità del paziente implicano che tali dispositivi debbano essere caratterizzati da elevata affidabilità e rob ustezza nei confronti dei disturbi elettromagnetici ambientali, specie nelle applicazioni in cui l ampiezza dei segnali elettrici impiegati per la diagnostica risulta essere paragonabile al rumore generato dal sistema di alimentazione. Dato il campo di impiego, una delle specifiche più importanti da garantire è la separazione galvanica tra la rete e i circuiti elettrici connessi all apparecchiatura elettromedicale a valle. Quasi nella totalità dei casi questa specifica è soddisfatta mediante l impiego di un accoppiamento trasformatorico, che talvolta è sfruttato per ottenere, a partire da un unico ingresso, più uscite a livelli di tensione differenti, tipicamente necessarie per alimentare le sezioni analogiche e digitali dell apparecchiatura elettromedicale a valle. Le tipologie di convertitori elettronici utilizzate in questo campo possono essere classificate, a seconda della tecnologia impiegata, in due famiglie: convertitori elettronici lineari e switching. Considerata la frequenza di lavoro, la tecnologia switching consente di ridurre pesi e ingombri anche se, a differenza della tecnologia lineare, sono più marcate le problematiche EMC (Electromagnetic Compatibility). Attualmente il comparto produttivo si sta concentrando quasi esclusivamente su questa tecnologia in quanto permette di realizzare soluzioni semplici ed economicamente più vantaggiose. Inoltre, lo sviluppo tecnologico dei materiali a semiconduttore permette di impiegare switch, come quelli al carburo di silicio (SiC), in grado di lavorare ad elevate frequenze di commutazione, ad elevata efficienza e temperatura, con conseguenti progressi sull efficienza e sull ingombro del dispositivo. Tali premesse non possono che giustificare la necessità di uno studio approfondito delle tecnologie a disposizione, ed il conseguente sviluppo di alimentatori elettronici in grado di conseguire il maggior numero di vantaggi. In particolare, considerate le esigenze caratteristiche degli alimentatori per dispositivi elettromedicali discusse nella letteratura scienti fica(isolamento galvanico, compattezza, necessità di configurazioni multi-uscite e/o multi-ingressi, semplicità costruttiva), la configurazione flyback è risultata quella che più risponde alle specifiche e, pertanto, l alimentatore elettronico è stato sviluppato sulla base di questa struttura. ALIMENTATORE ELETTRONICO D1 T1 FIG. 1. SCHEMA CIRCUITALE DEL CONVERTITORE. DISPOSITIVO ELETTROMEDICALE FIG. 2. CIRCUITO STAMPATO DELLE BOARD TEST. La topologia flyback rappresenta una configurazione semplice per via del ridotto numero di elementi (uno switch e un diodo), garantisce l isolamento galvanico mediante accoppiamento trasformatorico ad alta frequenza e consente di ottenere configurazioni multi-uscita e/o multi-ingresso. Con l obiettivo ultimo di realizzare un alimentatore elettronico alimentato dalla rete elettrica e capace di alimentare a sua volta un dispositivo elettromedicale, nello specifico un cardio-impedenzimetro, con diversi livelli di tensione continua (± 12 V e ± 5 V) come rappresentato in Fig. 1, lo studio è stato basato in primo luogo sullo sviluppo di opportune testing board da impiegare per lo sviluppo della configurazione finale del convertitore. Nello specifico, il convertitore di potenza utilizzato nella board di test presenta, come front-end, un ponte di diodi non controllato con filtro capacitivo, mentre il secondo stadio di conversione è composto da un convertitore DC-DC di tipo flyback caratterizzato da un singolo ingresso e da una singola uscita. Il primo stadio ha il compito di fornire una tensione non controllata quasi continua agli stadi posti a valle, mentre il flyback deve garantire al carico una tensione controllata pari a 12V, indipendentemente dalla potenza richiesta ai morsetti di uscita e dalla tensione presente ai morsetti di ingresso. Come riportato in Fig. 2 ed in Fig. 3, a valle di un accurato dimensionamento e scelta della componentistica, è stata realizzata la board di test con l obiettivo primario di individuare la migliore combinazione di switch e diodo sulla base di due differenti tecnologie di semiconduttori: silicio (Si) e carburo di silicio (SiC). Di conseguenza, sono state esaminate, sia dal punto di vista energetico sia dal punto di vista elettromagnetico, quattro differenti configurazioni: switch e diodo entrambi al Si, switch e diodo entrambi al SiC e le due configurazioni miste. In particolare, dal punto di vista energetico, per ciascuna board è stata quantificata sperimentalmente la potenza dissipata dai dispositivi a semiconduttore e valutata l efficienza complessiva in diverse condizioni di carico. La caratterizzazione elettromagnetica ha invece riguardato lo studio delle emissioni radiate (campo elettrico valutato alla quota di 60 cm dal prototipo, campo magnetico prodotto dallo switch e dal diodo) e condotte, studio effettuato nel laboratorio EMC ubicato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell Università degli Studi di Cagliari. Tali attività sperimentali hanno confermato le migliori prestazioni dal punto di vista energetico dei semiconduttori al carburo di silicio, come evidente in Fig. 5 e Fig. 6, e messo in luce l attitudine di questa tecnologia ad essere meno impattante dal punto di vista EMI (Electromagnetic Interference) rispetto alla tecnologia classica al silicio, come riportato in Fig. 7. Inoltre, come raffigurato in Fig. 8, le attività sperimentali hanno messo in evidenza che la board equipaggiata da semiconduttori al carburo di silicio permette di ottenere la maggiore efficienza nelle diverse condizioni di carico in cui sono state condotte le prove (2 W-40 W). In seguito ai risultati dell analisi comparativa effettuata sulle board, la versione finale del convertitore è stata progettata utilizzando esclusivamente switch e diodi al carburo di silicio. Questa ultima differisce soltanto dal punto di vista della circuiteria al secondario del trasformatore rispetto al prototipo impiegato come piattaforma di test per individuare la combinazione migliore tra i componenti analizzati. In particolare, il secondario del trasformatore è caratterizzato da due avvolgimenti che permettono di ottenere in uscita due livelli di tensione simmetrici pari a ±12 V. A partire da questi livelli di tensione, mediante l impiego di due regolatori lineari, sono derivati altri due livelli di tensione di uscita pari a ±5 V. Il prototipo finale del convertitore, mostrato in Fig. 4 , è equipaggiato con uno switch e due diodi, sono inoltre presenti filtri del secondo ordine sulle uscite a ±12 V, un filtro EMI in ingresso, un sistema a resistore NTC (Negative Temperature Coefficient) per la riduzione della corrente di inserzione e di un apposito fusibile per la protezione dai cortocircuiti. Di conseguenza, sul convertitore realizzato sono state condotte delle prove sperimentali orientate a verificare sia le specifiche progettuali imposte sia i limiti normativi nel contesto EMC. Come riportato in Fig. 9, nei test sperimentali sono state valutate le prestazioni dinamiche del convertitore e, inoltre, come riportato in Fig. 10 e in Fig. 11, è stata verificata la conformità della soluzione sviluppata nei confronti dei valori limite imposti dalla norma CEI EN 61000-3-2 per le armoniche di corrente e nei confronti dei limiti di Average (AV) e Quasi Picco (QP) introdotti dalla norma CEI EN 55022 per i disturbi condotti. 2 E60 [dBV] 1 0.5 0 -0.5 -1 80 60 60 40 [%] 1.5 ID [A] 100 80 40 20 -1.5 -2 0 -2.5 2.6 2.55 2.5 2.45 2.4 2.35 2.3 2.25 2.2 2.15 100 300 Frequency [MHz] 2.1 Time [ s] FIG. 5. CORRENTE NEL DIODO: SIC (ROSSO) SI (BLU) Si SiC 500 700 900 sw: SiC d: Si sw: SiC d: SiC sw: Si d: SiC sw: Si d: Si 20 0 0 5 10 15 20 Potenza [W] 25 30 FIG. 10. MISURA DELLE ARMONICHE DI CORRENTE 0 -0.1 Class B Limits 3 60 Level [dBV] 0.1 -12 [V] +12 [V] FIG. 11. RISULTATI DELLE EMISSIONI CONDOTTE 3.5 Amplitude [A] 0.2 +5 [V] Iout[A] 2.5 2 1.5 1 40 20 AV QP -0.2 0.5 1 2 3 4 5 Time [s] 6 7 8 40 FIG. 6. POTENZA PERSA NELLO SWITCH: SIC (ROSSO) SI (NERO) FIG. 7. EMISSIONE RADIATA (CAMPO ELETTRICO) BOARD TEST FIG. 8. EFFICIENZA TOTALE DEI PROTOTIPI FIG. 9. TEST SPERIMENTALI SUL PROTOTIPO FINALE -0.3 0 35 0 0 9 x 10 -4 0 5 10 15 20 25 Harmonic Order 30 35 40 6 7 10 10 Frequency [Hz] FIG. 3. BOARD TEST. FIG. 4. PROTOTIPO FINALE (IN ALTO) E SUO UTILIZZO CON APPARECCHIATURA ELETTROMEDICALE (IN BASSO).