Leggi alcune nozioni sulle punture di insetti e come

Il vaccino va proseguito per 3-5 anni e l'effetto si mantiene solitamente per molti anni dopo la sospensione
della cura. In condizioni particolari può essere effettuato rapidamente in pochi giorni, ma questo metodo va
esclusivamente utilizzato in ospedale, con il bambino ricoverato.
In quali casi bisogna cominciare il "vaccino"?
Nel bambino l'immunoterapia contro il veleno di un insetto va iniziata in caso di reazioni anafilattiche
gravi, ad alto rischio (figlio di agricoltori, apicoltori, bambini che abitano in campagna…).
Nell'adolescente va iniziata anche in caso di reazioni allergiche di medio-alta intensità anche non
tali da mettere a rischio la sopravvivenza del paziente.
PUNTURA D’INSETTI
Gli insetti in grado di aggredire l’uomo sono numerosissimi. I più comuni, soprattutto in un contesto urbano,
sono le zanzare, ma non bisogna trascurare anche quelli che non volano. Tra questi:
CIMICI
PULCI
ZECCHE
Come ridurre al minimo il rischio di essere punti dagli insetti?
Per ridurre al minimo il rischio di essere punti da insetti è utile:
evitare indumenti molto colorati e brillanti (sono attratti dal giallo e dall’arancio). E’
preferibile indossare il bianco; indossare invece vestiti con maniche lunghe,
pantaloni lunghi, calzini e scarpe chiuse;
evitare profumi o lozioni forti; utilizzare lozioni a base di sostanze ad azione repellente per
gli insetti; disporre di insetticidi di pronto e facile impiego;
non lasciare all'aperto cibi di scarto e non sostare in vicinanza di bevande o cibi molto
dolci;
usare cautela quando si cucina o mangia all'aperto, specie nei mesi estivi ed in aperta
campagna;
usare cautela in vicinanza di luoghi che più frequentemente sono sede di nidi di api, vespe e
calabroni come in vicinanza di produttori di miele, in campagna nel periodo di
maturazione della frutta e durante la vendemmia;
far rimuovere nidi di api, vespe o calabroni in vicinanza della casa da personale esperto
Le punture generalmente si verificano sulle zone scoperte (viso, braccia, gambe, addome, ma alcuni tipi
di insetti possono pungere anche dopo essersi infilati sotto i vestiti del malcapitato.
Gli effetti più frequenti derivano dall’inoculazione diretta di sostanze irritanti contenute nella saliva
dell’insetto.
Negli adulti sono comunque necessarie più di 100 punture di api o vespe per una dose di veleno letale. Una
sola puntura non è pericolosa, se non nel caso di soggetti ipersensibili a rischio di reazione anafilattica.
Il trattamento dipende dall’intensità della reazione e quindi dal grado di sensibilizzazione alle sostanze
inoculate dall’insetto.
In caso di una reazione locale modesta basterà una crema anti-infiammatoria anche non steroidea,
mentre in caso di una reazione infiammatoria intensa si devono usare creme al cortisone per un periodo
limitato alla fase acuta o anche antistaminici in compresse.
È assolutamente controindicato l’uso di antiistaminici topici che sono spesso fotosensibilizzanti. Solo
in casi eccezionali con reazioni allergiche generalizzate si deve ricorrere al cortisone per via sistemica.
È molto importante non grattarsi e tagliare regolarmente le unghie corte per prevenire la prurigo e/o
sovrainfezioni batteriche (impetigine).
Che differenza c'è tra reazione "normale" e "reazione allergica" alla puntura di un insetto?
Diversi insetti, pungendo la nostra pelle, iniettano sostanze nocive che provocano bruciore, rossore, dolore e
prurito. Questa reazione è assolutamente normale se localizzata nella sede della puntura e se è limitata
nell'estensione, nella gravità e nella durata.
L'allergia al veleno degli insetti è una reazione anomala ed esagerata alla loro puntura.
È dovuta ad una sensibilizzazione allergica verso alcune componenti del veleno iniettato dall'insetto.
Si parla di allergia al veleno degli insetti quando la reazione locale è eccessiva: troppo estesa,
grave e duratura. In qualche caso viene interessata gran parte di un arto, il rigonfiamento raggiunge un
picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. A volte si presentano anche febbricola,
spossatezza e nausea.
Talvolta, reazioni locali normali si accompagnano a:
reazioni in zone di pelle molto distanti dalla zona della puntura, oppure
reazioni dell'apparato respiratorio (crisi d’asma), oppure
reazioni dell'apparato cardiocircolatorio (grave calo della pressione).
Quali sono gli insetti che provocano più frequentemente allergie?
In Italia gli insetti che provocano più frequentemente allergie sono:
API
CAI – Sezione di Cuneo
III° Corso di alpinismo giovanile 2011
VESPE
CAI – Sezione di Cuneo
III° Corso di alpinismo giovanile 2011
CALABRONI
Quali sono le principali reazioni allergiche al veleno degli insetti?
Le principali reazioni allergiche alla puntura degli insetti sono:
l'orticaria (eruzione cutanea con prurito),
l'angioedema (gonfiore sottocutaneo spesso al volto e alle labbra),
l'edema della glottide (rigonfiamento del laringe all'altezza delle corde vocali che può
impedire anche del tutto il passaggio dell’aria),
l'asma (restringimento improvviso, anomalo e persistente dei bronchi dovuto a spasmo della
parete bronchiale ed abbondante secrezione dì muco),
lo shock anafilattico (grave calo di pressione marcato e persistente).
identificare, se possibile, l'insetto che l'ha causata;
verificare attraverso le prove cutanee l'esistenza di sensibilizzazione allergica verso il veleno di
una o più specie di insetti;
prescrivere i farmaci di pronto impiego da utilizzare in caso di ulteriori reazioni allergiche
scatenate da puntura d’ insetto;
informare ed istruire circa le situazioni a maggiore rischio per la puntura di insetti e su come
evitarle (prevenzione);
informare sulle modalità di impiego dei farmaci di emergenza da usare in caso di reazione
(terapia immediata);
verificare l'indicazione e praticare una immunoterapia specifica che serve a desensibilizzare il soggetto nei
confronti del veleno specifico, agendo in modo da prevenire le reazioni ad eventuali successive punture.
È vero che si può morire per una reazione allergica al veleno degli insetti?
In cosa consiste la visita dall'allergologo?
Purtroppo ogni anno muoiono in Italia per reazioni allergiche al veleno degli insetti da 5 a 20 persone (adulti
e bambini), in genere a causa di un edema della glottide e dello shock anafilattico.
Quanto tempo passa tra la puntura e l'inizio della reazione allergica?
Le reazioni allergiche al veleno degli insetti iniziano in genere dopo pochissimi minuti dalla puntura e
raramente oltre i 30 minuti (ma in alcuni casi le reazioni possono iniziare anche dopo 1 ora dalla puntura). È
buona norma, tuttavia, controllare il bambino per almeno 3-6 ore dopo una puntura di insetto, prima
di escludere la possibile insorgenza di reazioni allergiche gravi.
Quali sono i primi segni dell'insorgere di una reazione anafilattica grave?
L'ostruzione grave e potenzialmente fatale delle vie aeree si manifesta generalmente con:
raucedine,
difficoltà a parlare,
tosse insistente,
soffocamento,
gola serrata.
Quanto è frequente il problema?
Quasi 2 persone su 100 vanno incontro a reazioni allergiche locali quando vengono punte da un insetto.
Fortunatamente tra i bambini è molto più bassa che negli adulti.
La visita dall'allergologo, come per altre allergie, comprenderà:
un colloquio per raccogliere la storia clinica;
un esame obiettivo generale e della sede della reazione allergica in particolare;
i test cutanei (prick test) con diversi estratti di veleno di insetto;
un prelievo di sangue per la determinazione degli anticorpi specifici rivolti contro il veleno
d'insetto;
la prescrizione dei farmaci di intervento immediato e l'informazione circa il loro uso corretto;
una serie di informazioni sulle misure di prevenzione;
la decisione, sulla eventuale necessità di prescrivere la immunoterapia specifica contro il veleno
dell'insetto dimostrato allergizzante;
i test cutanei con veleno di insetti possono talvolta causare una reazione allergica grave; vanno quindi
eseguiti in un servizio allergologico specialistico che abbia la possibilità di ricoverare immediatamente
all'interno di un servizio di rianimazione.
Quali farmaci bisogna somministrare in caso di reazione allergica locale al veleno degli insetti?
In caso di una reazione normale ad una singola puntura di un'ape, vespa o calabrone oltre al ghiaccio ed un
eventuale analgesico si può somministrare un antistaminico per bocca e l’applicazione locale di una pomata
cortisonica.
Il medico, se è necessario, prescriverà una terapia antinfiammatoria a base dì cortisone per bocca per 3-7
giorni.
Quali farmaci bisogna somministrare in caso di reazione allergica grave al veleno degli insetti?
I bambini allergici ad altre sostanze hanno un rischio maggiore di divenire allergici al veleno
degli insetti?
I bambini allergici ad altre sostanze (es. ai pollini, acari, gatto, latte, uovo, etc.) non hanno un rischio
maggiore dei bambini considerati "non allergici" di sviluppare, se punti, una allergia al veleno degli insetti.
Cosa bisogna fare quando si viene punti da un'ape o da una vespa?
In caso di puntura di insetto:
rimuovere immediatamente (entro 20 secondi) il pungiglione, se é visibile, con un
movimento secco e rapido (usando le unghie o pinzette); trascorsi i primi 20 secondi
l'operazione è meno utile perché tutto il veleno é stato ormai liberato;
applicare il freddo (es.: ghiaccio o impacchi freddi);
identificare se possibile l'insetto responsabile;
rivolgersi tempestivamente al medico oppure al pronto soccorso;
pianificare poi una visita specialistica dall'allergologo.
Perché è utile andare dall'allergologo dopo una reazione al veleno di insetto?
L'allergologo, come per altre allergie, effettuerà un colloquio ed una serie di esami con i seguenti obiettivi:
verificare che si tratti di una reazione allergica;
CAI – Sezione di Cuneo
III° Corso di alpinismo giovanile 2011
In caso di reazione anafilattica è essenziale somministrare il più presto possibile e correttamente una dose
di adrenalina per via intramuscolare nella coscia (meglio della via sottocutanea perché agisce più
rapidamente) da ripetere anche dopo 10 min. circa, se necessario.
L'allergologo consiglierà il tipo di adrenalina a pronto impiego che va somministrata al bambino,
specie in condizioni di maggiore rischio, e istruirà i genitori o il bambino su come utilizzarla correttamente.
Esistono preparazioni di adrenalina "pronto-impiego" a forma di penna che premute sulla cute in vicinanza
della puntura inoculano automaticamente l'adrenalina, particolarmente utili per interventi rapidi ed efficaci;
vanno periodicamente rinnovate alla scadenza e portate sempre con sé.
Successivamente sarà opportuno somministrare anche antistaminici e cortisone per via endovenosa o
intramuscolare.
Esiste una terapia per guarire dall'allergia al veleno degli insetti?
L'immunoterapia desensibilizzante (o "vaccino") è altamente efficace contro l'allergia al veleno degli
insetti, specie se si riescono a raggiungere dosi elevate.
L’immunoterapia desensibilizzante consiste nella inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno cui il
bambino è sensibilizzato, partendo da dosi estremamente basse.
Ovviamente si tratta di una procedura non priva di rischi che va condotta in un centro allergologico
altamente specializzato, in grado di condurre la “vaccinazione” in completa sicurezza.
CAI – Sezione di Cuneo
III° Corso di alpinismo giovanile 2011