Large Animals Review, Anno 10, n. 4, Agosto 2004 41 PATOLOGIA DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO DEI CETACEI ODONTOCETI NICOLA ZIZZO, ANTONELLA PERILLO, JOLANDA SEBASTIO Dipartimento Sanità e Benessere Animale - Facoltà di Medicina Veterinaria Bari - Prov. per Casamassima Km 3 - Valenzano (Ba) Riassunto Summary In the 1987-2001 the gastro enteric system of 121 Cetacean Odontoceti belonged of the species T. truncatus, S. coeruoalba, G. griseus, Z. cavirostris was examinaned. The anatomy-histopathologic findings revealed several pathologies such os circle disorders, phlogosis, parasites, neoplasm. In seguito all’adattamento alla vita acquatica nei Cetacei Odontoceti, si è assistito a modificazioni morfologiche esterne del corpo e dell’anatomia dei vari organi che, ha portato l’apparato gastro-enterico ad essere così costituito: – apparato buccale fornito di denti di tipo “monofiodonte” con differenze peculiari secondo le diverse specie; – lingua corta, robusta e liscia con estremità prossimale mobile – esofago dotato di parete muscolare spessa e mucosa con pieghe longitudinali; – stomaco diviso in tre distretti: • I stomaco o anteriore piriforme con funzione meccanica; • II stomaco o chimico, di forma rotondeggiante; • III stomaco o pilorico di forma tubulare allungata, rispettivamente considerati omologhi del fondo dello stomaco e della porzione pilorica dei mammiferi monogastrici. – intestino di lunghezza variabile a seconda delle specie, non distinguibile macroscopicamente nei differenti segmenti; – retto8,9,13. L’apparato gastroenterico è la via d’ingresso di agenti virali, batterici, parassitari, micologici, contaminanti ambientali e corpi estranei; nel presente lavoro descriviamo le principali patologie riscontrate in questo apparato nei cetacei da noi esaminati. MATERIALI E METODI Lo studio retrospettivo è stato condotto tra il 1987 e 2001 su 121 soggetti spiaggiatisi lungo le coste pugliesi (Tab. 1). Dai soggetti sono stati effettuati rilievi segnaletici e morfometrici. Quando possibile si è proceduto all’asportazione di un segmento di mascella comprente i denti allo scopo di determinare l’età dei soggetti. Successivamente all’esame autoptico dopo aver valutato le alterazioni morfologiche sono stati prelevati campioni di tessuto di tutti gli organi esaminati, ponendo particolare attenzione all’apparato gastro-enterico. I campioni fissati in formalina tamponata al 10%, sono stati processati routinariamente, sezionati e colorati con Ematossilina-Eosina, Tricromia di Masson, P.A.S. Tabella 1 Studio retrospettivo condotto tra il 1987 e 2001 su 121 soggetti spiaggiatisi lungo le coste pugliesi Specie Maschi Femmine Tursiops t. 19 10 Stenella c. 47 42 Grampus g. 2 Ziphius c. 1 ALTRE SPECIE Abbiamo esaminato tra il 1987-2001 l’apparato gastroenterico di 121 Cetacei Odontoceti appartenenti alle specie T. truncatus, S. coeruoalba, G. griseus, Z. cavirostris. Gli esami Anatomo-istopatologici hanno messo in evidenza come tutto il canale digerente sia un distretto facilmente esposto a diverse patologie come: disturbi di circolo, lesioni infiammatorie, lesioni parassitarie, neoplasie. 42 Patologia dell’apparato gastro-enterico dei cetacei odontoceti RISULTATI Esame anatomopatologico (Tab. 2) Cavità addominale All’apertura la cavità 77 esemplari presentavano versamento siero-emorragico. Le sierose viscerali, parietali e interviscerali in 21 esemplari erano ricoperte da un essudato sieroso contenente fiocchi di fibrina che, in alcuni, si organizzava in lacinie. Aderenti alla parete del peritoneo parietale, avvolte da una capsula fibrosa, in 24 soggetti erano presenti delle formazioni rotondeggianti, singole o riunite in grappoli, del diametro massimo di 3 cm ognuna delle quali contenente un liquido, citrino e un corpo filiforme riferibile a parassita (Fig. 1). Lungo le inserzioni mesenteriche, in 20 casi, si notava una proliferazione di forma cilindrica, bernoccoluta, del diametro di cm 20x7, che in sezione mostrava colore variegato grigio-giallastro per la presenza di focolai di materiale necrotico-purulento (Fig. 2). FIGURA 1 - Cavità addominale: Monorigma grimaldii. Prime vie digerenti La mucosa della cavità orale, in 23 soggetti, era iperemica. Tre animali presentavano lesioni ulcerose di piccole dimensioni sulla lingua. L’esofago, arrossato in 3 casi, era ricoperto da materiale di colorito giallastro. In una stenella sulla mucosa sono state evidenziate delle psudomembrane biancastre. FIGURA 2 - Cavità addominale: proliferazione mesenterica. Tabella 2 Lesioni anatomopatologiche Specie Sede Patologie T. truncatus S. coeruleoalba G. griseus Z. cavirostris Cavità addominale 21 54 1 1 Versamento siero-emorragico 6 15 – – Lesioni infiammatorie 16 28 – – Lesioni parassitarie Apparato gastroenterico 8 2 10 5 4 15 2 25 10 – – – – – – – – – – – Cavità orale Stomaco meccanico Stomaco chimico Stomaco pilorico Intestino Disturbo di cirolo – 1 1 – Stomaco meccanico Corpi estranei – 3 4 4 9 17 3 1 3 9 42 53 – – – 1 1 3 – – – 1 Lesioni infiammatorie 1 Cavità orale Esofago Stomaco meccanico Stomaco chimico Stomaco pilorico Intestino 6 4 6 6 1 6 42 9 – – – – – – – – Stomaco meccanico Stomaco chimico Stomaco pilorico Intestino Lesioni parassitarie – 1 – – Stomaco meccanico Neoplasie Large Animals Review, Anno 10, n. 4, Agosto 2004 Lo stomaco meccanico in 90 cetacei era vuoto, in 30 conteneva residui di materiale alimentare (lische di pesce, calamari, conchiglie, otoliti). In 1 esemplare abbiamo riscontrato ami da palamito di profondità infissi in tutto lo spessore della parete e, in un altro esemplare pezzi di plastica e legno frammisti ad una massa nerastra simile a catrame che rivestiva una mucosa ispessita e di colorito grigiastro (Fig. 3). In 7 individui parassiti, lunghi 5-10 cm di colorito giallognolo, formavano aggregati rotonteggianti di 2-3 cm di diametro, avvallati con margini sollevati e ispessiti (Fig. 4). In 1 stenella a livello dell’ostio, compreso tra lo stomaco meccanico e il chimico, una proliferazione peduncolata vegetante protrudeva nel II stomaco e ne riduceva il lume (Fig. 5). La mucosa dello stomaco chimico in 35 animali era diffusamente arrossata per fenomeni congestizi di natura fisiologica. In 15 animali si apprezzavano lesioni di tipo infiammatorio caratterizzate da una mucosa iperemica, ricoperta da essudato simil catarrale fluido. Al taglio la mucosa e sottomucosa apparivano ispessite. Inoltre nel lume o sulla sierosa dello stomaco chimico, di 10 animali, aggettavano formazioni nodulari bianco-grigiastre, del diametro massimo di 2 cm in associazione o meno a processi flogistici. Sulla superficie di taglio si notavano aree necrotiche di colorito verdastro circoscritte da tessuto fibroso. Lo stomaco pilorico, in 44 soggetti, presentava pareti assottigliate e una mucosa iperemica con materiale giallastro, cremoso e filante. La presenza, in 8 individui, di ulcere delle dimensioni di circa 0,5 cm erano da correlare alla presenza di Anisakis spp. Inoltre, anche in questo segmento gastrico in 40 animali, nella parete erano presenti noduli sovrapponibili a quelli riscontrati nello stomaco chimico (Fig. 6). Intestino L’intestino, in concomitanza con i versamenti sieroemorragici, presentava una sierosa arrossata. All’apertura del viscere, in 70 casi, la mucosa appariva ricoperta da un materiale mucoide grigio-giallastro, in cui si riconoscevano parassiti dal corpo allungato ed appiattito (Fig. 7). Quest’ultimi quando numerosi, erano responsabili di un aumento di spessore e consistenza della parete e della presenza, nel lume, di un essudato vischioso e denso. In 4 casi abbiamo notato un’enterite emorragica con aree di necrosi. I linfonodi tributari, quando interessati, si presentavano aumentati di volume, succosi e lucenti al taglio con screziature emorragiche; in alcuni di essi, fase di cronicizzazione con superficie di taglio asciutta, senza una netta demarcazione tra corticale e midollare e a volte con aree necrotiche di colore grigio-verdastro. In una stenella sono state rinvenute in sede subcapsulare, formazioni nodulari di colorito bianco grigiastre della grandezza di 0,5 cm calcificate. FIGURA 3 - Stomaco meccanico corpo estraneo. FIGURA 5 - Stomaco meccanico: papilloma. FIGURA 4 - Stomaco meccancio: Anisakis simplex. FIGURA 6 - Stomaco pilorico: Pholeter gastrophilus. ALTRE SPECIE Stomaco 43 44 Patologia dell’apparato gastro-enterico dei cetacei odontoceti Stomaco FIGURA 7 - Intestino: enterite e Diphillobotrium spp. Esami istopatologici (Tab. 3) Cavità addominale L’essudato sulle sierose si era organizzato in tessuto di granulazione o in tessuto fibroso denso. I parassiti invece erano avvolti da una lieve reazione infiammatoria di tipo granulocitario e da una capsula connettivale non molto spessa. La proliferazione localizzata a livello del mesentere era costituita da una spessa capsula connettivale che faceva dipartire dei setti che avvolgevano materiale necrotico. Prime vie digerenti Le ulcere linguali erano costituite da fibrina, granulociti neutrofili e da tessuto di granulazione. Le pseudomembrane comprendevano fibrina, cellule desquamate e granulociti neutrofili che infiltrano la tonaca propria e ife fungine. Nello stomaco meccanico dei soggetti con corpi estranei si evidenziava una modesta essudazione leucocitaria con para e ipercheratosi della mucosa. I parassiti filiformi avevano provocato necrosi della mucosa e sottomucosa, con infiltrazione di elementi granulocitari, tessuto di granulazione e connettivo fibroso cicatriziale. La neoformazione con asse vascolo-connettivale centrale era rivestita da epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato simile a quello circostante. Lo stomaco chimico poteva apparire un epitelio della mucosa sfaldato e lamina propria e sottomucosa infiltrati da leucociti oppure con iperplasia dell’epitelio della mucosa o/e delle ghiandole che in alcuni casi erano strozzate dalla proliferazione di tessuto connettivo (gastrite cronica iperplastica) (Fig. 8). Modesta l’infiltrazione cellulare della lamina propria e sottomucosa. Nei noduli parassitari erano presenti uova a forma similovoidale (a limone), larve di parassita caratterizzate dall’assenza di cavità nel corpo, ed una intensa reazione granulomatosa delimitata da fibroblasti; nelle infestazioni di vecchia data formava una spessa capsula connettivale (Figg. 9-10). In una stenella nella porzione terminale di questo distretto abbiamo riscontrato dei parassiti di forma allungata con corpo ricoperto di spine, simili a quelli che generalmente si trovano nei dotti biliari e pancreatici. Costante nello stomaco pilorico, la presenza di un ispessimento della mucosa con epitelio iperplastico, cellule mucipare ipertrofiche ed infiltrazione granulocitolinfo-plasmacellulare. Tabella 3 Lesioni istopatologiche Specie Sede Patologie T. truncatus S. coeruleoalba G. griseus Z. cavirostris 2 10 5 4 2 15 10 – – – – – – – – – Stomaco meccanico Stomaco chimico Stomaco pilorico Intestino Disturbo di circolo 3 1 – – Esofago Esofagite 3 5 9 12 1 1 1 – Stomaco chimico Stomaco pilorico Gastrite catarrale acuta 1 3 – 1 – – – – Stomaco chimico Stomaco pilorico Gastrite catarrale cronica 4 1 3 6 – – – – Stomaco meccanico Stomaco pilorico Gastrite ulcerativa 8 28 – – Enterite catarrale acuta 7 20 1 1 Enterite catarrale cronica 2 5 1 1 6 – – Linfonodi mesenterici Linfadenite acuta 2 1 – – Linfonodi mesenterici Linfadenite cronica 6 14 – – Cavità addominale Granuloma parassitario Enterite emorragica-emorragica necrotica 45 Intestino CONCLUSIONI A seconda della gravità dell’insulto si è evidenziata una mucosa edematosa ed infiltrata di cellule infiammatorie, con follicoli linfatici iperplastici oppure ispessita e con proliferazione fibroconnettivale delle strutture sottostanti. In pochi casi si è notata una infiltrazione emorragica anche profonda con sfaldamento e necrosi epiteliale. Il nostro studio effettuato su 121 Cetacei Odontoceti di diverse specie, nel periodo compreso tra 1987-2001 ha evidenziato quanto il canale digerente è un distretto facilmente esposto allo sviluppo di diverse patologie (Tabb. 2-3). L’indagine ha potuto mettere in evidenza: in cavità addominale, il versamento siero-emorragico nel 93% era la conseguenza di alterazioni di circolo spesso concomitanti allo spiaggiamento. La flogosi fibrinosa e le aderenze a livello delle sierose nel 29% erano associate alla presenza di granulomi di forma cilindrica, gli stessi ritrovati in presenza di infestazioni parassitarie a carico di alcuni distretti dell’apparato gastro-enterico, da nematodi del genere Anisakis. Le cisti singole o a grappolo aderenti alle pareti della cavità a contenuto liquido con un’appendice filamentosa portante lo scolice, sono state classificate come Monorygma grimaldii.3 Le ulcere della cavità orale nel 3,7% dei casi sono state riscontrate in soggetti in cui è stata diagnosticata una infezione da Morbillivirus ed, in concomitanza nell’esofago di un soggetto si evidenziavano placche biancastre da Candida albicans.4,5 L’apparato gastrico presentava nello stomaco meccanico, nel 2,4% corpi estranei come pezzi di plastica e legno o ami da palamito. Le lesioni necrotico-ulcerative erano nel 8,5% conseguenza di infestazioni da Anisakis simplex.14 Nel 48,5% dei casi lo stomaco chimico mostrava i segni di una flogosi catarrale conseguenza anche della presenza di nematodi. A questo quadro si aggiungeva la presenza di granulomi il cui centro è risultato costituito da uova a forma di limone, con opercolo posto ad una estremità, appartenti alla specie Pholeter gastrophilus.1,11,12 Nello stomaco pilorico oltre ai parassiti presenti negli altri tratti, abbiamo riscontrato la presenza, di Campula spp. con la caratteristica forma allungata, i quali nei dotti biliari e pancreatici, determinavano ispessimento della parete e fibrosi. Le enteriti catarrali, acute o croniche erano la conseguenza dell’azione di Diphillobotrium spp. Nei soggetti affetti da morbillivirus l’azione immunodepressante e l’agonia prolungata, hanno indotto uno stato di dismicrobismo della flora, anch’esso concausa delle flogosi distribuite lungo tutto il tratto gastroenterico. La presenza del papilloma in un solo soggetto esaminato situato al confine tra stomaco meccanico e ghiandolare dimostra come il tratto gastroenterico sia marginalmente interessato da fenomeni neoplastici. L’assenza di alterazioni significative nel i e ii stomaco non ci fa risalire a nessun meccanismo patogenetico scatenante.2,7 Non sono state rilevate lesioni riconducibili all’azione di metalli pesanti o contaminanti ambientali; tuttavia quella alimentare rappresenta la principale via d’ingresso per queste sostanze che, presenti in tracce nel tratto gastroenterico, si accumulano in altri parenchimi. FIGURA 8 - Stomaco chimico: flogosi cronica. FIGURA 9 - Stomcao chimico: uova di Pholeter gastrophilus. Parole chiave Apparato gastroenterico, Cetacei, patologie. Key words FIGURA 10 - Stomcao chimico: parassita, Pholeter gastrophilus. Gastro enteric system, Cetacean, pathologies. ALTRE SPECIE Large Animals Review, Anno 10, n. 4, Agosto 2004 46 Patologia dell’apparato gastro-enterico dei cetacei odontoceti Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Ceroni S., Mariniello L., Matazoi parassiti di Stenella coeruleoalba (Cetacea: Delphinidae) spiaggiata lungo le coste laziali dal 1985 al 1991. 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