LICEO CLASSICO E LINGUISTICO STATALE
ARISTOFANE
Via Monte Resegone, 3
00139 Roma
PROPOSTA PROGETTUALE NELL’AMBITO DELL’INIZIATIVA
LECOSECAMBIANO@ROMA2
IN-BETWEEN
Progetto di prevenzione del bullismo omofobico e della violenza di genere
nella scuola secondaria superiore
Abstract
Un gruppo interclasse di studenti del Liceo Aristofane penserà e allestirà uno spettacolo teatrale sul
tema del bullismo omofobico e della violenza di genere nella scuola superiore. Lo spettacolo sarà
creato nella forma del Teatro Forum, una delle tecniche del Teatro dell’Oppresso, metodo teatrale
ideato dal regista e drammaturgo brasiliano A. Boal negli anni sessanta del ’900. Lo spettacolo sarà
presentato alle classi coinvolte nel progetto e nel corso dell’a.s. 2015-2016, a tutte le classi del
Liceo che ne facciano richiesta.
Contesto
lecosecambiano@roma2 è un progetto di prevenzione del bullismo omofobico e della violenza di
genere nella scuola secondaria di secondo grado proposto dall’Assessorato alla Scuola, Infanzia,
Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale in collaborazione con i Dipartimenti di Psicologia
Clinica e Dinamica e di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione della Facoltà di
Medicina e Psicologia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
L’iniziativa, alla sua seconda edizione, è stata quest’anno orientata a formare i docenti e gli studenti
sui temi del bullismo omofobico, della valorizzazione delle differenze e del rispetto delle
caratteristiche individuali relative all’orientamento sessuale e all’identità di genere. A conclusione
di tale percorso formativo è stato chiesto ai docenti e agli studenti coinvolti di mettere in pratica
quanto appreso ideando un progetto o un’iniziativa da attuare nella propria scuola, volti a prevenire
e a contrastare il bullismo omofobico e la violenza di genere.
Il Liceo Aristofane, partendo dall’esperienza maturata nello scorso anno, ha ritenuto opportuno
orientare la sua azione progettuale su un intervento più articolato e sistematico, pensato anche in
una prospettiva di sviluppo ed implementazione per gli anni a venire.
Premessa
Nel marzo 2015 le classi IFL, IHL e IIIAL hanno compiuto un’esperienza di Teatro Forum
partecipando allo spettacolo Amore mio, evento teatrale dedicato tema della violenza di genere.
Tale iniziativa, tenutasi presso l’aula magna del Liceo Aristofane e svoltasi in collaborazione con
l’associazione teatrale Parteciparte, è stata dettata dalla necessità di sperimentare un metodo
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pedagogico nuovo nella lotta all’omofobia, alla violenza di genere e al razzismo, fenomeni di cui
erano stati riscontrati casi in una delle classi partecipanti al progetto.
Poiché l’esperienza ha prodotto risultati interessanti ed inaspettati, visto l’intenso coinvolgimento di
molti degli studenti partecipanti all’evento ed il feedback estremamente positivo ricevuto dai
ragazzi a posteriori dell’esperienza, si è ritenuto opportuno riproporla in un contesto progettuale
nuovo e più articolato.
Introduzione
Il Teatro Forum è una delle tecniche teatrali create dal regista e drammaturgo brasiliano Augusto
Boal (1931-2009) nell’ambito del cosiddetto Teatro dell’Oppresso (Teatro do Oprimido - TdO),
metodo da lui ideato negli anni ’60 del ‘900 e a lungo sperimentato sia in Sudamerica che in
Europa.
Nel Teatro Forum la vicenda rappresentata sulla scena si interrompe quando essa raggiunge il punto
di massima conflittualità. Una figura specifica, detta jolly, che funge da conduttore del forum e da
intermediario tra gli attori ed il pubblico, invita gli spettatori a proporre delle possibili soluzioni al
conflitto. L’intervento dello spettatore non potrà essere solo verbale ma comporterà l'obbligo di
interpretare la proposta di cambiamento sulla scena insieme agli attori che modificheranno la loro
parte improvvisando sulla base degli stimoli ricevuti dallo spettatore-attore. Questi, entrando in
scena potrà sostituirsi al protagonista o ad un suo aiutante, per trovare soluzioni soddisfacenti e
migliorare la situazione. Potrà anche proporre l’inserimento di nuovi personaggi o interpretare la
parte dell’antagonista o di uno dei suoi alleati. Il jolly, astenendosi dal formulare giudizi, svolgerà
un ruolo maieutico facilitando la partecipazione, il dibattito, l’espressione dei diversi punti di vista,
la riflessione sulle proposte emerse e il loro ulteriore approfondimento.
Augusto Boal, nel creare il suo metodo, si ispirò alla Pedagogia degli Oppressi del brasiliano Paulo
Freire, fondata sul concetto di “coscientizzazione” ovvero sull’attivazione nelle persone destinatarie
dell’intervento educativo di processi di trasformazione della percezione di sé e del proprio ruolo
rispetto alla costruzione della realtà sociale. Secondo Freire, lo strumento di tale processo è il
dialogo, il cui fine è quello di “umanizzare” l’uomo e di promuovere il passaggio da una coscienza
ingenua e fatalista, costruita sulla passività e sulla convinzione dell’impotenza del singolo rispetto
alla trasformazione del mondo, ad una coscienza critica che, preso atto della responsabilità umana
nella costruzione della realtà sociale, induca l’individuo a divenire agente attivo del cambiamento.
Il TdO si basa dunque sull'idea che l'arte non deve limitarsi ad interpretare la realtà ma deve anche
modificarla. Lo spazio teatrale, secondo tale prospettiva, diviene un luogo dove sperimentare le
possibili ipotesi di trasformazione dell’esistente che, una volta elaborate, potranno essere messe in
pratica nella vita reale. Tale fine viene raggiunto attraverso il coinvolgimento diretto dello
spettatore sulla scena, che, in questo modo, è costretto a mettersi in gioco e a confrontarsi
direttamente con il tema oggetto della rappresentazione.
Il TdO, nato come risposta alle situazioni di grave oppressione politica che hanno caratterizzato
alcuni paesi sudamericani nella seconda metà del ‘900, ha conosciuto ampia diffusione anche in
Europa dove è stato applicato soprattutto in campo terapeutico ed educativo.
Descrizione del progetto
Un gruppo di lavoro, costituito da un massimo di dodici studenti appartenenti alle tre classi
coinvolte nel progetto, con l’aiuto di esperti esterni, scriverà e metterà in scena un testo teatrale sul
tema del bullismo omofobico e della violenza di genere. Il testo sarà pensato e realizzato secondo il
metodo del Teatro dell’Oppresso (TdO) di Augusto Boal e, in particolare, secondo la tecnica del
Teatro Forum sopra descritta.
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Parallelamente, le docenti aderenti all’iniziativa svolgeranno in classe, in orario curricolare, attività
laboratoriali sul tema del bullismo omofobico e della differenza di genere. I laboratori saranno
condotti partendo dalle esperienze concrete dei ragazzi ed avvalendosi eventualmente di materiali
didattici di supporto (videoclip, film, canzoni, lavori multimediali realizzati dalle scuole che hanno
partecipato alla precedente edizione del progetto lecosecambiano@roma, ecc.). I temi proposti
saranno oggetto di un dibattito tra gli studenti rispetto al quale il docente svolgerà il ruolo di
facilitatore.
Saranno inoltre organizzate conferenze e workshop sul tema con ospiti ed esperti esterni nel corso
dell’anno scolastico.
Una volta portato a termine il lavoro del gruppo interclasse, si procederà alla presentazione del
medesimo agli studenti delle classi coinvolte nel progetto.
Alla rappresentazione seguirà un dibattito in classe finalizzato a raccogliere le impressioni e i
giudizi dei ragazzi e a commentare con loro l’esperienza.
In un secondo momento lo spettacolo potrà essere proposto a tutte le classi dell’Istituto che ne
facciano richiesta.
Il progetto si concluderà con la valutazione dei suoi risultati pedagogici.
Come fase preliminare al progetto, vista l’impossibilità per l’Istituto di finanziare l’iniziativa, si è
pensato di attuare una campagna di crowdfunding attraverso il portale italiano School Raising. Tale
iniziativa, che vedrà anch’essa il coinvolgimento attivo degli studenti partecipanti al gruppo
interclasse ed eventualmente di altri ragazzi disponibili, comporterà la realizzazione di un video che
pubblicizzi il progetto nonché l’attuazione di una serie di iniziative collaterali di supporto alla
campagna stessa (segnalazione della campagna su social network e siti web di enti ed
organizzazioni attive nel campo della lotta al bullismo omofobico e alla violenza di genere, eventi
ed iniziative in presenza da realizzare a scuola o in altri contesti da definire, ecc.).
Titolo
Il titolo del progetto è stato ispirato dalla formula in-between usata dalla filosofa tedesca Hannah
Arendt nel suo saggio The Human Condition (trad. it. Vita activa. La condizione umana).
Con questa espressione Arendt allude all’identificazione della condizione umana con la dimensione
politica e alla ridefinizione di questa come spazio pubblico intersoggettivo e come comunità da cui
è escluso il dominio.
La condizione umana, in quanto intrinsecamente relazionale, non può trovare compimento in
solitudine ma solo attraverso l’agire comunicativo e nella dimensione intersoggettiva che lo
contraddistingue.
Per Arendt, inoltre, l’essere umano può intervenire sul mondo per modificarlo e di esso può e deve
essere autore, anzi, co-autore insieme agli altri. La trasformazione del mondo deve avvenire come
liberazione dell’uomo dal dominio e, dunque, come critica del pensiero passivo ed inconsapevole di
sé.
La riflessione arendtiana, condensata nella formula in-between, è sembrata appropriata allo spirito
di un progetto che vuole promuovere, attraverso il Teatro dell’Oppresso, la co-azione dei singoli
orientata alla trasformazione della realtà sociale e il superamento della passività e dell’automatismo
del pensiero, anticamera di ogni forma di totalitarismo. L’espressione vuole inoltre evocare la
pluralità delle gradazioni del genere tra i due poli del maschile e del femminile, nonché l’idea
dell’ “essere coinvolti”, dell’ “essere messi in mezzo” e della responsabilità che ognuno deve
assumersi per l’altro.
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Attività didattiche previste
Il presente progetto prevede lo svolgimento delle seguenti attività:
1. incontri pomeridiani del gruppo di lavoro al fine di progettare, attuare e monitorare le
attività previste dal progetto (docenti e gruppo interclasse)
2. progettazione e realizzazione di un prodotto audiovisivo che pubblicizzi il progetto e la
campagna di raccolta dei fondi (docenti e gruppo interclasse)
3. creazione e lancio ella campagna sul portale School Raising
4. progettazione e realizzazione da parte del gruppo di lavoro delle attività di supporto alla
campagna di finanziamento
5. laboratorio pomeridiano di scrittura e allestimento di un testo teatrale (solo gruppo
interclasse con il supporto di docenti ed esperti esterni)
6. rappresentazione dello spettacolo di teatro Forum da parte del gruppo interclasse e
partecipazione ad esso delle classi coinvolte nel progetto (gruppo interclasse e classi
coinvolte nel progetto con il supporto di docenti ed esperti esterni)
7. dibattiti in classe (docenti e classi coinvolte nel progetto)
8. conferenze e workshop con ospiti ed esperti esterni
9. rappresentazione dello spettacolo per le altri classi dell’Istituto che ne facciano richiesta.
Obiettivi generali
Con la presente proposta progettuale si intende attuare un intervento pedagogico inedito finalizzato
a prevenire e a contrastare il fenomeno del bullismo omofobico e della violenza di genere nel Liceo
Aristofane.
Lavorando sulla sensibilità e sui vissuti individuali e di gruppo, piuttosto che sulla trasmissione
passiva e decontestualizzata di concetti e nozioni, si intende attivare un processo di
coscientizzazione che trovi le sue radici nell’esperienza e nella riflessione su di essa.
Inoltre, attraverso la decostruzione degli stereotipi sociali e degli habitus mentali passivamente
acquisiti, si intende attivare un processo di responsabilizzazione rispetto al ruolo che il singolo
individuo svolge nella costruzione della realtà sociale e, conseguentemente, rispetto alla necessità di
partire da sé per operare una trasformazione dell’esistente. A tale scopo, si ritiene fondamentale la
promozione della creatività e della pratica artistica come strumenti di espressione di sé e come
mezzi privilegiati di azione sulla realtà sociale.
Il progetto intende infine stimolare gli studenti a lavorare in un gruppo eterogeneo, ad unire e
coordinare gli sforzi per raggiungere un obiettivo comune, a confrontarsi e ad aprirsi a nuovi
punti di vista, a sperimentare se stessi in nuovi contesti e attività e a compiere all’interno
della scuola un’esperienza concreta di attivismo sociale.
Destinatario
Classi IFL, IHL e IIIAL.
Eventuali altre classi del Liceo che intendano aderire all’iniziativa.
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Fasi di lavoro
Fase preliminare: progettazione (marzo 2015)
La prima fase, già svolta, è stata incentrata sulla definizione e sull’elaborazione dell’idea
progettuale da parte dei docenti e di una rappresentanza di studenti delle classi coinvolte.
Prima fase: reperimento fondi (aprile-maggio 2015)
Attuazione della campagna di crowdfunding attraverso il portale School Raising e realizzazione dei
materiali e delle attività di supporto necessarie a pubblicizzare l’iniziativa.
Seconda fase: formazione (ottobre-novembre 2015)
Corso di formazione destinato al gruppo interclasse a cura dell’associazione Parteciparte. La durata
complessiva del corso sarà di venti ore da svolgersi in orario pomeridiano.
Terza fase: laboratori in classe (ottobre 2015)
Laboratori in classe sul tema dell’omofobia e delle differenze di genere della durata di quattro ore
per classe.
Quarta fase: conferenze e workshop (a.s. 2015-2016)
Conferenze e workshop con ospiti ed esperti esterni da attuarsi nel corso dell’a.s. 2015-2016.
Quinta fase: rappresentazione dello spettacolo (dicembre 2015)
Presentazione dello spettacolo teatrale realizzato da gruppo interclasse alle classi coinvolte nel
progetto.
Sesta fase: dibattito in classe (dicembre 2015)
Dibattito in classe sull’esperienza compiuta.
Settima fase: disseminazione (a partire da gennaio 2015)
Replica dello spettacolo alle classi che ne faranno richiesta.
Ottava fase: valutazione
Valutazione dei risultati pedagogici del progetto a cura dei docenti partecipanti
Nona fase: implementazione
Poiché il progetto intende configurarsi come un modello aperto, flessibile e condivisibile, laddove si
riscontrassero risultati positivi esso potrà costituire un modello progettuale replicabile anche da altri
gruppi di docenti e/o studenti del Liceo Aristofane o anche di altri istituti1, sia applicandolo allo
1 Il presente progetto è tutelato da Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA. La licenza permette di distribuire,
modificare e creare opere derivate dall'originale, ma non a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la
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stesso tema, sia ad altri temi rilevanti sul piano educativo. L’implementazione potrà comportare
aggiustamenti, modifiche o varianti legate ai singoli gruppi e agli specifici argomenti che verranno
affrontati.
Lo spettacolo realizzato, infine, potrà essere presentato dagli studenti dell’Aristofane anche ad altre
scuole eventualmente interessate al progetto.
Budget
Il costo totale del progetto è di 1500 euro lordi così ripartiti:
800 euro lordi: corso di formazione interclasse di 20 ore tenuto dagli esperti dell’associazione
Parteciparte
400 euro lordi: allestimento e rappresentazione dello spettacolo per le tre classi coinvolte nel
progetto cura degli esperti dell’associazione Parteciparte.
300 euro lordi: pubblicità e marketing.
Partner
Associazione Parteciparte.
L’associazione fa parte della Rete Internazionale del Teatro dell’Oppresso (per maggiori
informazioni
sul
metodo
è
possibile
consultare
il
sito
http://www.theatreoftheoppressed.org/en/index.php?useFlash=1).
Contatti:
tel. +39 3349387747
http://www.parteciparte.com
email: [email protected]
Fonti di finanziamento
Il progetto sarà finanziato attraverso una campagna di crowdfunding che verrà lanciata sul portale
italiano School Raising consultabile al sito http://schoolraising.it.
Con il termine crowdfunding (in italiano “finanziamento collettivo” dall'inglese crowd, “folla” e
funding, “finanziamento”) si intende una pratica di microfinanziamento dal basso che consiste in
una raccolta di fondi, generalmente organizzata tramite la rete Internet, destinati a realizzare
progetti ritenuti socialmente rilevanti dalla comunità a cui si indirizza la campagna.
Referenti per il Liceo Aristofane
Prof.ssa Isabella De Vita, docente di Lettere, classi IFL, IHL, IIIAL
email: [email protected]
Prof.ssa Donatella Flandina, docente di Lingua e Letteratura Francese, classi IIIAL
email: [email protected]
paternità dell'opera all'autore e che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi ad ogni
derivato non sarà permesso l'uso commerciale).
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Prof.ssa Edda Pietraforte, docente di Lingua e Letteratura Francese, classi IFL, IHL
email: [email protected]
Referenti per l’associazione Parteciparte
Dott. Olivier Marcor
email: [email protected]
Studenti coinvolti nel gruppo interclasse
Classe IFL: Martina Imparato, Eleonora Piccinini, Lorenzo Marangelo
Classe IHL: Carlotta Gaeta, Luca Impagliazzo, Marco Tordiglione, Martina Vainiglia
Classe IIIAL: Martina De Leonardis, Marzia Di Pietro, Michela Giuffrida, Federica Iodice, Bianca
Gravina
Classe VAL: Veronica Laici
Studenti di altre classi che desiderino partecipare all’iniziativa.
Roma 30 aprile 2015
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