Finalità della mappa. Inquadrare la prima guerra mondiale (cause, effetti, eventi e caratteristiche) all’interno di un contesto temporale e geopolitico più ampio. Cause della prima guerra mondiale Tensioni tra potenze imperiali e nazionali Prima guerra mondiale (28 luglio 1914 - 11 novembre 1918) Effetti della prima guerra mondiale Pace (provvisoria) tra Repubbliche Non esiste una causa ma un insieme di fattori che in modo causale e casuale determinano lo scoppio della prima guerra mondiale. Alcuni di questi fattori sono politici, economici, culturali. - Fattori politici (imperialismo e colonialismo): scontro fra l’Impero russo e l’Impero austriaco per i Balcani, scontro fra l’Impero tedesco e la Francia per l’Alsazia e la Lorena, scontro fra l’Impero tedesco e la Gran Bretagna per la corsa agli armamenti navale, declino dell’Impero ottomano e irrigidimento dei blocchi contrapposti (Impero austriaco e tedesco contro Impero russo, Francia e Gran Bretagna). - Fattori economici (capitalismo): politici, militari, industriali e uomini della finanza sono attratti dalle possibilità di carriera, successo e ricchezza offerte dalla guerra. - Fattori culturali (etica del sacrificio e nazionalismo): ampie frange della popolazione vedono la guerra come un dovere patriottico, un evento liberatorio dalla mediocrità della realtà quotidiana, il sacrificio necessario per la piena realizzazione personale e nazionale. L’evento scatenante fu l’assassinio dell’erede al trono asburgico (giugno 1914), l’Arciduca Francesco Ferdinando. - Partecipanti: triplice alleanza (impero austro-ungarico, tedesco e ottomano) contro triplice intesa (Francia, Gran Bretagna e impero russo), sostenuta da Serbia e Giappone. Nel 1915 la Bulgaria entra in guerra con l’alleanza, mentre l’Italia si schiera con l’intesa (interventisti e neutralisti), a fianco della quale entreranno nel conflitto anche la Romania (1916) e, nel 1917, gli Stati Uniti, la Cina e la Grecia. - Caratteristiche: la guerra coinvolge un enorme numero di persone civili e militare (oltre otto milioni di morti e oltre venti milioni di feriti gravi e mutilati) sono usati nuovi armamenti (armi automatiche, mitragliatrici, armi chimiche, aerei da guerra, carri armati, sottomarini). La strategia militare si modifica durante il conflitto, da rapida guerra di movimento a logorante guerra di posizione combattuta nelle trincee attraverso la tecnica dell’assalto. I fronti del combattimento sono principalmente tre: occidentale in Francia, orientale in Russia e italiano. La politica economico (agricoltura e industria) diviene interventista, sotto controllo dello Stato e dell’esercito. - Eventi principali: dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia (28 luglio 1914). Patto di Londra (aprile 1915), sconfitta della Russia nelle battaglie di Tannenberg e dei Laghi Masuri (1915), sconfitte della Francia a Verdun e sul fiume Somme (1916), blocco navale degli inglesi nel mare del Nord (1916), rivoluzione russa (febbraio e ottobre del 1917), Caporetto (ottobre 1917), pace di Brest-Litovsk tra Germania e Russia (marzo 1918), 18 punti di Wilson (gennaio 1918), battaglia di Amiens (agosto 1918) e di Vittorio Veneto (ottobre 1918, crisi finale dell’Austria-Ungheria), armistizio austriaco di Villa Giusti (novembre 1918), ammutinamento della flotta tedesca, proclamazione della Repubblica (fine dell’impero tedesco) e armistizio (11 novembre 1918). Sconfitta della Germania. - Conferenza di Pace: nel gennaio del 1919 inizia a Parigi la conferenza di pace che porterà a vari trattati, tra cui il Trattato di Versailles del giugno seguente, punitivo e umiliante verso la Germania: restituisce alla Francia l’Alsazia e la Lorena; cede alla Polonia il corridoio polacco per accedere al porto di Danzica (Alta Slesia, Posnania, Pomerania); abbandona le colonie in Africa e Oceania; riparazioni economiche (risarcimento per i danni subiti dai paesi vincitori); clausole militari (abolizione del servizio di leva, smilitarizzazione dei confini francesi, rinuncia alla marina da guerra, limite di centomila uomini per l’esercito). - Nuove Repubbliche: la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico porta alla formazione della Repubblica d’Austria, dell’Ungheria (privata della Slovacchia e della Croazia). Cechi, slovacchi e sudeti (popolazione tedesca) confluiscono nella Repubblica di Cecoslovacchia. Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro danno vita alla Jugoslavia. L’Impero Ottomano è quasi ridotto ormai a uno Stato nazionale turco. A seguito del trattato di Brest-Litovsk si formano le Repubbliche indipendenti di Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania. Repubblica socialista di Russia. Indipendenza dell’Irlanda (1921). - Società delle nazioni: nasce a tutela dei trattati senza i paesi sconfitti e la Russia (non viene riconosciuta come Repubblica socialista), abbandonata nel 1920 dagli Stati Uniti (l’avevano promossa), viene egemonizzata da Gran Bretagna e Francia.