Orientamento Orientarsi vuol dire saper riconoscere un punto cardinale Come si puó riconoscere un punto cardinale? Bussola Sole Orologio Stelle BUSSOLA Tacca di mira Ago Magnetico Cerchio graduato Ci indica il Nord Magnetico Ci fornisce l’Azimut SOLE Est alle 6 del mattino * Sud alle 12 * Ovest alle 18 * * È esatto con ora solare e nei giorni dell’equinozio OROLOGIO Non vale con orologio digitale !!! Occorrono le lancette Posizionare la lancetta delle ore in direzione del sole considerando sempre l’ora solare Dividere l’ora di osservazione per due e si ottiene la direzione del Nord (ricordarsi che le ore devono essere espresse nelle 24 ore) STELLE La Stella Polare ci indica il Nord La Stella Polare appartiene alla costellazione dell’Orsa Minore (nell’emisfero boreale) Individuare la costellazione: dell’Orsa Maggiore di Cassiopea La BUSSOLA 8 2 4 5 3 9 1 6 7 8 1) Ago magnetico (il rosso indica il Nord) 2) Quadrante girevole con goniometro 3) Freccia direzione Nord 4) Freccia direzione di marcia 5) Tacca di lettura azimut 6) Parallele meridiane 7) Righello mm 8) Scalimetri 9) Lente di ingrandimento6 AZIMUT Nord L’azimut è l’angolo misurato in direzione oraria tra il Nord e la nostra direzione di marcia. (ricordarsi la differenza tra Nord Geografico e Nord Magnetico - Declinazione Magnetica) ALTIMETRO L’altimetro ci fornisce l’indicazione della quota in cui ci troviamo Funziona come un barometro L’uso combinato di carta topografica, bussola ed altimetro ci facilita l’orientamento e il riconoscimento della zona in cui ci troviamo L’altimetro ci fornisce inoltre indicazioni di previsione metereologica SCHIZZO di ROTTA Unendo le informazioni di Carta Topografica, Bussola ed Altimetro, prima di effettuare un rilevamento posso preparare a casa uno schema che mi guidi durante l’itinerario. Questo schema si chiama Schizzo di Rotta Esempio: da quota 1663 a Malga Fiorentina Punto Tornante a Quota 1663 1^ Ponte 2^ Ponte Malga Fiorentina Quota Dislivello Distanza Pendenza % Tempo 1663 m 1693 m 1763 m 1799 m --30 m 70 m 36 m --400 m 500 m 400 m --8% 14% 9% Annotazioni --- Sentiero in partenza sulla sx a strada in salita 5 min Seguire la mulattiera 8 min Seguire la mulattiera 5 min Si arriva alla Malga Azimut --56° 358° 322° Introduzione Cartografia Scala numerica - Scala grafica Foglio – Quadrante – Tavoletta SISTEMA U.T.M. (Universal Trasversal Mercatore) I meridiani dividono la superficie terrestre in 60 fusi di 6° ciascuno. Il fuso 1 va da 180° a 174°. il fuso 30 da 6° a 0° e così via. l’Italia è interessata dai fusi 32, 33 e 34 L’Italia cade nelle Fasce S e T. Ulteriore suddivisione in 20 fasce, limitate da paralleli, dell’ampiezza di 8° di latitudine ed individuate da lettere alfabetiche. Le lettere A e B sono per le calotte polari. Le zone vengono ulteriormente suddivise in QUADRANTI di 100 Km di lato. Vengono individuati da una coppia di lettere, la prima delle quali indica la colonna, la seconda la riga. O da un numero progressivo che troviamo a margine sul reticolato chilometrico L’Italia rientra nei fusi 32 e 33 e nelle fasce S e T I due meridiani centrali sono a 9° e 15° ad est di Greenwich Una piccola parte della penisola salentina ricadrebbe nel fuso 34 Si adotta perciò un allargamento dei fusi di 30’ Il sistema utilizzato viene definito di Gauss-Boaga. 12 Il sistema di Gauss-Boaga Designazione di un punto (coordinate) dalla carta topografica: 1. 2. 3. 4. Designazione della zona Identificazione del quadrato di 100km di lato Leggere il primo meridiano ad Ovest del punto Misurare in ettometri la distanza tra il punto e il meridiano ad Ovest 5. Leggere il primo parallelo a Sud del punto 6. Misurare il ettometri la distanza tra il punto e il parallelo a Sud Le coordinate del punto sono: 33TTM843494 33T TM 84 3 49 4 Distanza reale e Distanza planimetrica Pendenza del terreno • Una buona carta deve sempre riportare la scala, che comunque si può ricostruire a partire da qualcosa che si sa sul territorio. • Sulla base del denominatore della scala le carte geografiche si dividono in quattro gruppi: – Scala maggiore di 1: 10000 (es. 1: 5000) planimetrie (geometri, catasto) – Da 1: 10 000 a 1: 150 000 / 1: 200 000 carte topografiche – Da 1: 150 000 a 1 : 1 000 000 carte corografiche – Scala minore di 1 : 1 000 000 carte geografiche in senso stretto (al loro interno ci sono anche i planisferi o mappamondi) • Quanto più grande è il denominatore tanto più piccola è la scala • Quanto più piccolo è il denominatore tanto più grande è la scala Esistono varie carte con diverso dettaglio di scala Carta corografica 1:250.000 1 cm =250.000 cm cioè 1 cm = 2,5 Km Carta topografica Planimetria 1:25.000 1 cm =25.000 cm cioè 1 cm = 250 m 1:10.000 1 cm =10.000 cm cioè 1 cm = 100 m I simboli cartografici Una carta geografica, oltre ad essere ridotta e approssimata, è anche simbolica, perché i vari elementi fisici ed antropici presenti sulla Terra, come rilievi, mari, fiumi, città, colture, ecc., vengono rappresentati con SEGNI CONVENZIONALI o con colori il cui significato è spiegato da una legenda apposta ai margini della carta. Tra i simboli più comuni meritano particolare attenzione quelli relativi alla rappresentazione del rilievo: • Il tratto forte (curve di livello o curve altimetriche) consiste in linee molto marcate, che con il loro aspetto sinuoso simulano l’andamento delle catene montuose principali, diventando più spesse là dove i rilievi assumono maggiore estensione. Di solito sulla carta vengono anche segnate le quote più significative. • Il tratteggio consiste nel disporre affiancati dei trattini a forma di triangolo isoscele allungato, orientati nel senso della massima pendenza, diventando quindi più grossi e più fitti là dove il pendio è più ripido. • Lo sfumo consiste nel mettere in risalto le parti prominenti di un rilievo con un’ombreggiatura di uno stesso colore più o meno estesa, a seconda della pendenza. • Le tinte altimetriche consistono in colori che variano con l'aumentare dell'altezza, e si usano di solito negli atlanti scolastici. In genere si usa il verde per le pianure al di sotto dei 200 m, il marrone chiaro per le zone comprese tra 200 e 500 m, il marrone più scuro per le zone che vanno da 500 a 1.500 m ed il rosso cupo per le zone più elevate. la carta topografica che ci da tutte le informazioni utili 19 Curve di livello (1) Le curve di livello (dette anche isoipse, dal greco isos =“uguale”e iupsos = “altezza”) sono linee che uniscono tutti i punti aventi la stessa altezza sul livello del mare. Esse costituiscono il sistema più perfetto per rappresentare i rilievi e vengono usate nelle carte a grande scala, come quelle topografiche Curve di livello (2) Curve di livello (3) Hanno due proprietà • Equidistanza: esprime il dislivello che sulla superficie terrestre esiste tra due curve successive ed è un elemento costante • Intervallo: è la distanza che intercorre tra due curve successive sulla carta ed è un elemento variabile in rapporto alla ripidità dei pendii. Ne deriva che quanto più l'intervallo è minore, cioè dove le isoipse risultano più ravvicinate, tanto più la pendenza è accentuata. Inoltre è facile dedurre che le isoipse, se hanno un andamento regolare, indicano un rilievo con morfologia dolce; se presentano un andamento tortuoso, invece, sottintendono una morfologia accidentata Curve di livello (4) Carte tematiche (1) • le carte tematiche forniscono informazioni particolari per scopi specifici, rappresentando la distribuzione geografica di uno o più fenomeni di particolare interesse (cioè la distribuzione di attributi) • le carte tematiche hanno come base la cartografia generale a cui vengono sovrapposte le informazioni specifiche richieste • le informazioni della cartografia generale possono essere secondarie, poiché risultano prevalenti le finalità specifiche della carta Carte tematiche (2) • Carte per la pianificazione urbanistica/territoriale • Carta della densità abitativa • Carta dell’uso del suolo • Carta archeologica e dei monumenti • Carta del rischio sismico • Carta geologica • Carta delle risorse minerarie • Carta della vegetazione • Carte automobilistiche • Carte dei sentieri • Carte turistiche • … Carte tematiche (3) • il numero di soggetti che si possono rappresentare con carte tematiche è diverso a seconda degli scopi • ciò definisce le diverse tipologie di carte tematiche • inoltre, le carte tematiche possono avvalersi di: - differenti scale di rappresentazione - svariati simboli e modi di raffigurazione dei fenomeni - possibilità di visualizzare i fenomeni con schemi Carte tematiche (4) • nella realizzazione di una carta tematica, occorre fare particolare attenzione alla simbologia che verrà usata per la visualizzazione delle informazioni tematiche • la simbologia va scelti con cura e adeguata alla scala della carta di supporto • se la simbologia del tema non rispetta la scala della cartografia di base occorre che le sovrimpressioni non mascherino né rendano meno intelligibili le informazioni fondamentali fornite dal supporto cartografico • nelle carte tematiche assume particolare importanza la legenda che è la chiave di lettura delle informazioni specifiche rappresentate CARTA TURISTICA Mandello Lario Scala 1: 50.000 CARTA TOPOGRAFICA URBANA Touring Club Italiano CARTA TURISTICO-STRADALE Courmayeur - Monte Bianco Scala 1: 115.000 CARTA STRADALE Levante ligure Scala 1: 250.000 De Agostini per Quattroruote ATLANTE GEOGRAFICO Genova Scala 1: 450.000 CARTA DEL RISCHIO GEOMORFOLOGICO Genova Voltri Scala 1: 10.000 Piano di Bacino CARTA DEI VINCOLI PAESAGGISTICI S. Vincenzo, Sassetta, Campiglia Marittima Piano Territoriale di Coordinamento Provincia di Livorno Scala 1: 25.000 CARTA DEL RISCHIO DI INCIDENTE INDUSTRIALE RILEVANTE Piano Provinciale di Protezione Civile Scala 1: 50.000 (Foglio – Nuova serie) CARTA DEL SISTEMA INSEDIATIVO Piano Provinciale di Protezione Civile Scala 1: 50.000 CARTA DI PRESCRIZIONI E VINCOLI EDILIZI PRG Novara 2003 (centro storico) Scala 1: 2.000 (Mappa)