Valenza dei parametri
Le lagune come la Sacca di Goro, le Valli costiere come l area di Comacchio e le zone
litoranee in prossimità dei fiumi presentano una variabilità assai elevata dei principali
caratteri chimico fisici ed idrologici sia in termini spaziali che temporali in quanto zone di
unione tra l ambiente di terra e di mare. In questi ambienti si viene ad instaurare una
situazione ambientale di transizione con trasformazioni da zone prettamente
dulciacquicole a zone prettamente marine con progressivo mescolamento e presenza di
gradienti di salinità e densità con conseguente ampia variabilità delle condizioni
ambientali. La variabilità dei parametri fisico-chimici, climatici e morfologici di questi
ambienti è tale che ogni area costituisce un ambiente a se stante con caratteristiche
peculiari. Si rende quindi necessario il monitoraggio in continuo dei principali parametri
chimico fisici.
Tale attività, indirizzata prevalentemente allo studio e al controllo sull ecosistema,
rappresenta un efficace strumento per la conoscenza della dinamica degli equilibri
dell ambiente lagunare e un valido supporto alla gestione ed alla pianificazione di nuovi
interventi.
Ossigeno
I principali fattori fisici, chimici o biologici responsabili di variazioni della concentrazione
dell ossigeno nell acqua sono: temperatura, salinità, correnti di marea, attività fotosintetica.
La solubilità dell ossigeno cala all aumentare della temperatura, a temperature più alte
l energia delle molecole di ossigeno è maggiore e queste tendono a sfuggire alla
soluzione passando all atmosfera. Inoltre, a parità di temperatura, la quantità di ossigeno
disciolto diminuisce all aumentare della salinità, quindi le acque dolci sono in generale più
ricche di ossigeno di quelle salate. Le correnti di marea determinate dal vento provocano il
rimescolamento delle acque, favorendo così lo scambio di ossigeno tra aria e acqua. Allo
stesso modo la solubilità dell ossigeno è favorita dal moto ondoso che, aumentando la
superficie di contatto tra aria e acqua, aumenta la quantità di ossigeno che dall atmosfera
passa in soluzione. L ossigeno disciolto nell acqua dipende sia dall interscambio gassoso
che avviene attraverso la superficie di contatto acqua aria, sia dalla fotosintesi compiuta
dai vegetali marini. Tanto più intensa è l attività fotosintetica tanto maggiore è la quantità di
ossigeno rilasciata e viceversa. E preferibile che la percentuale di ossigeno disciolto non
scenda sotto il 40% e quando questo accade è importante verificare che i picchi più bassi
vengano toccati nelle ore notturne e che il parametro nelle ore diurne si alzi, in accordo
coi fenomeni fotosintetici.
pH
Il pH è un valore numerico che indica l acidità di una soluzione; i suoi valori vanno da 0
(massima acidità) a 14 (assenza di acidità o massima basicità). Un pH inferiore a 7 è
indice di acidità, valori superiori, invece, sono indice di basicità; il valore intermedio, 7,
rappresenta il cosiddetto pH neutro. In ambienti naturali (fiumi, lagune, valli, mari) il pH
non varia da 0 a 14 ma rimane compreso in un intervallo di poche unità attorno al valore di
neutralità. L acqua marina ad esempio, a causa della sua composizione, legata alla
presenza di sali, ha un pH compreso tra 8 e 8,5. Il pH dell acqua è un parametro molto
importante per valutare lo stato dell ecosistema lagunare e vallivo e valori compresi tra 6 e
9 sono in genere compatibili con la vita degli organismi acquatici. In genere, valori inferiori
a 6 e superiori a 9 si manifestano in conseguenza di scarichi di sostanze inquinanti acide o
basiche e possono avere effetti letali sulla flora e la fauna locali. In linea di massima un pH
inferiore alla norma indica che sono in atto fenomeni di decomposizione di sostanze
organiche. Generalmente vi è contemporanea presenza di cattivi odori, (dovuti all acido
solfidrico), e bassissima concentrazione o totale assenza di ossigeno disciolto nell acqua.
Per contro un pH superiore alla norma può essere indice della presenza di grosse fioriture
algali che consumando CO2 disciolto determinano lo spostamento dell equilibrio dei
carbonati.
Salinità
La salinità viene definita come il peso dei sali disciolti in 1.000 parti di acqua di mare,
ovvero grammi per chilogrammo. L'acqua contiene "sali" disciolti sotto forma di ioni. L unità
di misura utilizzata nelle presentazioni grafiche è il psu (Practical Salinity Unit - unità di
misura standard ottenuta misurando la conducibilità). Una salinità di 35 psu è tipica
dell acqua di mare, valori superiori sono tipici di ambienti ipersalati, come le saline.
L acqua dolce presenta salinità tra 0 - 0,5 psu. La salinità di un mare o di una laguna
dipende da diversi fattori, tra cui gli apporti di acqua dolce e l entità dell evaporazione a cui
la salinità è direttamente legata. Infatti se l evaporazione supera le precipitazioni la salinità
tende ad aumentare e viceversa cala se l evaporazione è scarsa. In mare aperto la salinità
rimane costante nel tempo, mentre in ambienti chiusi come le lagune e le valli può variare
in relazione agli apporti di acqua dolce. E importante ricordare che la salinità è uno dei
fattori che regolano la solubilità dell ossigeno nelle acque: a parità di temperatura l acqua
dolce contiene più ossigeno dell acqua salata.
Temperatura
La temperatura dell acqua è un parametro fondamentale che presenta grandissime
escursioni nell'arco dell'anno. Tale parametro, non solo per la Sacca di Goro ma per tutti i
corpi idrici, è un indicatore di estrema importanza che necessita di un controllo costante.
L unità comunemente usata è il grado centigrado (°C). Le variazioni di temperatura
influiscono notevolmente sulle caratteristiche chimiche e fisiche dell acqua e presentano
numerosi effetti sulla flora e la fauna. Risultano essere direttamente legati alla
temperatura, la densità dell acqua, il pH, la solubilità di gas come l ossigeno e la solubilità
dei sali. Sugli esseri viventi ed in particolare per i pesci e gli altri animali acquatici le
variazioni di temperatura influenzano la riproduzione, la sopravvivenza delle larve e degli
stadi giovanili, l accrescimento, la velocità del nuoto e le migrazioni. La temperatura è un
fattore molto importante per le popolazioni di molluschi che rappresentano il fulcro
dell economia della Sacca; dalla temperatura dipende non solo la vitalità dei molluschi, ma
tutti i processi metabolici che li riguardano. In genere i molluschi tollerano molto bene
temperature comprese fra gli 11 °C e i 21 °C; (intervallo che non determina problemi di
sopravvivenza e vitalità) in questo caso però gioca un ruolo determinante l ossigeno
disciolto nel mezzo acquoso in cui si trovano; un aumento della temperatura dell acqua
superiore ai 21 °C influisce negativamente sulla quantità di ossigeno disciolto, al contrario,
temperature inferiori hanno un influenza positiva in quanto fanno aumentare la quantità di
ossigeno disciolto.
Marea E Correnti
La Marea è un fenomeno ciclico esteso a tutta l Idrosfera, generato dalla
forza di attrazione della luna e del sole sulle masse d acqua, è
caratterizzato dal periodico oscillare del livello marino con alternanza di
flusso e di riflusso, l alta marea e la bassa marea.
L ampiezza di marea corrisponde al dislivello compreso tra i due limiti di
alta e bassa marea.
In relazione alle posizioni di luna e sole la marea massima si ha dopo le
fasi di luna piena e nuova e viene detta marea sigiziale
Per misurare e registrare le oscillazioni di marea si ricorre al mareografo.
Il correntometro invece permette di misurare la direzione e l intensità della
corrente marina.
Risulta molto importante tenere sotto controllo anche correnti e maree in
un ambiente come la Sacca, caratterizzato da una scarsa circolazione
idrodinamica, in modo da poter intervenire adeguatamente per migliorare lo
scambio idrico tra ambiente interno ed esterno.
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