Sezione B Le soluzioni UNITÀ 7 Elementi, composti e soluzioni Qualcosa in più L’ossigeno disciolto: un indice della salute dell’acqua un indice della salute dell’acqua Tra i gas presenti nell’acqua, l’ossigeno riveste un ruolo fondamentale per la vita dei pesci, degli animali in genere e delle piante. La quantità di ossigeno disciolto è perciò un importante indicatore del livello di inquinamento di un corso d’acqua, dato che esso viene consumato nelle reazioni di demolizione delle sostanze organiche: se la quantità di ossigeno è scarsa, le sostanze organiche si trasformano in prodotti nocivi e maleodoranti. Da dove viene l’ossigeno disciolto nell’acqua Quanto ossigeno si scioglie nell’acqua L’ossigeno presente nell’acqua proviene dalla produzione fotosintetica delle piante acquatiche e dall’areazione degli strati superficiali dell’acqua. Il vecchio proverbio contadino: “quando l’acqua ha fatto tre salti è già pura”, indica bene il meccanismo di riareazione dell’acqua. L’arricchimento di ossigeno è infatti favorito dal mo- La quantità di ossigeno che si scioglie nell’acqua dipende dalla temperatura: maggiore è la temperatura e minore è la quantità di ossigeno che si può sciogliere in un dato volume di acqua. Se l’aumento di temperatura si verifica in un corso d’acqua già contaminato da sostanze organiche, l’ossigeno disciolto diminuirà rapidamente sia per la diminuita solubilità in acqua sia perché le reazioni di degrado delle sostanze organiche, che consumano ossigeno, saranno notevolmente accelerate. Alcuni corsi d’acqua hanno un contenuto di ossigeno disciolto soddisfacente durante l’inverno, mentre d’estate questo è notevolmente ridotto. Alla temperatura di 20 °C possono essere disciolti al massimo 9,1 mg/L di O2 (100% di saturazione); valori inferiori al 75% di saturazione (6,8 mg/L O2) sono indice di inquinamento. Valori vicini al 100% di saturazione indicano processi di natura fotosintetica, quindi una massiccia presenza di alghe. I valori ottimali sono quindi compresi tra 6,8 e 9,1 mg/L di O2 disciolto. Come si determina il contenuto di ossigeno vimento turbolento dell’acqua, come quello che si verifica nei vortici e nelle cascate. In queste situazioni aumenta il contatto con l’aria e quindi maggiori quantità di ossigeno passano in soluzione. Tutto ciò lo si verifica facilmente nelle acque correnti. Nei laghi, il fenomeno del rimescolamento è più lento, per alcuni una sola volta all’anno, per cui nei periodi di stagnazione è facile che in profondità, dove non c’è contatto con l’aria, si instaurino fenomeni di tipo putrefattivo a causa della scarsità di ossigeno presente. La concentrazione dell’ossigeno disciolto in un’acqua si può determinare mediante un kit di reagenti. Il campione viene trattato in sequenza con una serie di soluzioni che interagiscono con l’ossigeno presente. Le quantità di reagenti utilizzate danno una misura dell’ossigeno presente nell’acqua. 1. Da che cosa dipende la presenza dell’ossigeno nell’acqua? 2. Perché d’estate nei corsi d’acqua è disciolta una minore quantità di ossigeno? 3. È più facile inquinare un fiume, un lago o uno stagno? Perché?