SALICACEAE Divisione: Spermatophyta Sottodivisione:Angiospermae Classe: Dicotyledones Famiglia: Salicaceae Generi: Populus (pioppio), Salix (salice) Le Salicaceae sono una famiglia di Angiosperme che comprende, nella flora italiana, i generi Salix e Populus presenti soprattutto nelle associazioni vegetali lungo i corsi d'acqua. La tassonomia di questa famiglia è complessa: il sistema di Cronquist pone la famiglia nell'ordine delle Salicales con soli 3 generi (Salix, Populus e Chosenia) e circa 350 specie. La classificazione filogenetica dell'APG espande moltissimo i limiti delle Salicaceae includendo 57 differenti generi. Le Salicaceae (flora italiana) comprendono essenze legnose (alberi o arbusti) diffuse nelle regioni temperate. Sono predominanti nell'emisfero boreale mentre mancano in Oceania ed Antartide. In pianura Padana è diffusa la coltura del pioppo canadese (P. canadensis). Altre specie vengono coltivate a scopo ornamentale, come il salice piangente (Salix babylonica) e il pioppo cipressino, probabilmente una varietà di Populus nigra. Le foglie delle Salicacee hanno distribuzione spiralata e sono provviste di stipole. I fiori sono riuniti in amenti unissesuali (eretti in Salix e pendenti in Populus ) portati su individui diversi (piante dioiche). L'impollinazione avviene per anemogamia ma, spesso, anche per entomogamia. I frutti sono delle capsule che portano molti semi provvisti di ciuffi di peli (per la disseminazione). Polline di Populus sp. Polline di Salix Polline: il POPULUS appare inaperturato, apolare, sferoidale, di 25-30 µm di diametro. L’esina è sottile, microreticolata e granulata, fragile e che tende facilmente a lacerarsi. L’intina è leggermente ispessita e, a volte, distaccata dall’esina con formazione di una corona circolare evidente attorno al granulo. I pollini si rinvengono da febbraio ad aprile. Il SALICE appare trizonocolporato, isopolare, oblato-sferoidale, 16-25µm di diametro. L’esina è sottile, reticolata, con lumina di varia grandezza e che si restringono verso i margini dei colpi formando il caratteristico margo. I colpi sono lunghi, ampi ed acuminati, per cui la zona polare libera è ridotta. L’intina è sottile. I pollini si rinvengono da marzo a maggio. Allergie da polline: generalmente, l’importanza allergologica di tali pollini è scarsa. Esistono possibilità solo di qualche reazione crociata fra i pollini del salice e quelli del pioppo. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli POPULUS (pioppio) (Foto da www.legambientearcipelagotoscano.it) Il termine "pioppo" deriva dal latino e, secondo una diceria romana riportata dagli antichi, sarebbe da legare a popolus "popolo" perché la sua folta chioma mossa dal vento produce un brusio che ricorda quello della folla. Il Populus è un genere di piante arboree, che raggiungono i 30 metri di altezza, e che comprende una trentina di specie comunemente note come pioppi, originarie soprattutto dell'emisfero settentrionale. In Italia vegetano spontanee 4 specie, distinguibili principalmente per i diversi caratteri delle foglie. Le foglie delle Salicacee hanno distribuzione spiralata e sono provviste di stipole. Sono tutti alberi a rapido accrescimento, ma poco longevi che richiedono molta luce. prediligono terreni fertili, umidi a sufficienza, ma non amano il ristagno dell'acqua e i terreni troppo duri: il Pioppo nero (P. nigra), il Pioppo bianco (P. alba), il Pioppo tremolo (P. tremula), il Pioppo gatterino (P. canescens). Vegetano bene lungo le sponde di corsi d’acqua, ai margini dei boschi. In natura il pioppo può arrivare a vivere fino a 200-400 anni. I pioppi prediligono crescere con i loro simili; tuttavia crescono bene anche con altre specie, come ad esempio i salici. Foglie di P.nigra (Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario) Foglie di P. alba (Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario) Foglie: semplici, decidue e disposte in modo alterno sui rami, con pagine superiori di colore verde scuro e quelle inferiori più chiare. Le foglie del P. alba sono di forma ovale o palmata e con la pagina inferiore biancastra, mentre quelle del P. nigra sono di forma triangolare, dentellate e appuntite, di colore verde brillante nella pagina superiore e opache in quella inferiore. Fiori: unisessuali; i fiori spuntano prima delle foglie e sono disposti in amenti separati su alberi diversi: gli amenti maschili, rossastri, lunghi da 5 a 9cm, hanno fiorellini molto fitti e numerosi stami, quelli femminili sono esili, lunghi anche 12 cm, di colore giallo– verde e con fiorellini più radi. Frutti: dalle infiorescenze femminili si sviluppano delle capsule glabre di forma ovoidale. La capsula, a maturità, si apre in due parti e lascia uscire numerosi e piccolissimi semi provvisti di una lunga peluria cotonosa di colore bianco, questi si diffondono con il vento. I frutti spesso possono generare allergie a causa del polline. Portamento: il pioppo nero appare di forma piramidale o arrotondata con fusto diritto e portamento eretto, che può raggiungere i 25 m. di altezza e 1 m. di diametro. La sua corteccia è marrone-grigia, liscia in gioventù che diventa poi ruvida e screpolata in ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli vecchiaia. Le sue gemme sono vischiose ed assumono un gradevole profumo balsamico. I rami giovani possono essere sia rossastri che verdi e a seconda della varietà. Il pioppo bianco che, in condizioni ottimali, può raggiungere anche 30 m. di altezza e un diametro di 1,20 m, è di bell'aspetto e molto decorativo, con chioma arrotondata e fusto sia dritto sia ramificato che sinuoso. Ha rami robusti che partono a breve altezza dal terreno e , la corteccia di colore da bianca a grigioverdastra è liscia da giovane e diventa ruvida col passare del tempo. In Italia si trova sulle Alpi fino a 1200 m. di altitudine e sugli Appennini fino a amenti femminili 1400 m. (Foto da www.wikipedia.org) Usi: importante nell'arboricoltura da legno: viene infatti impiegato per vari usi come la fabbricazione di fogli e pannelli di compensato, cassette da imballaggio, carta, fiammiferi. Apprezzato anche per motivi ornamentali, viene impiegato nei parchi, nei giardini e nei viali delle città in filari come frangivento. La forma più conosciuta, alta e affusolata, è quella degli esemplari Strutture del P. Nigra maschi. Inoltre, dalle gemme del pioppo, le api (Foto da www.meemelink.com) elaborano la propoli, utilizzata in farmaceutica. Stradivari con questa sostanza rivestiva i suoi violini. SALIX (salice) Il genere Salix appartiene alla famiglia delle Salicaceae. Originario dell'Europa, Asia e Nord America, comprende circa 300 specie delle regioni temperato-calde dei due emisferi di alberi, arbusti e piante perenni legnose o fruticose, generalmente Il salice d’inverno a foglia caduca; le specie (Foto da www.wikipedia.org) arboree arrivano ai 20 m di altezza; tra gli arbusti, in particolare, vi è il gruppo dei vimini, caratterizzati da rami molto lunghi e flessibili. La (Foto da www.wikipedia.org) distinzione tra le varie specie è piuttosto difficile anche per la (Foto da www.wikipedia.org) facilità con cui generano ibridi tra loro. In Italia le specie indigene sono circa 40, ma le combinazioni ibride tra queste sono più di 200. Prediligono terreni alluvionali, umidi; generalmente a foglie caduche, con fiori maschili e femminili portate su piante separate. Tra le specie arboree più importanti ricordiamo: il S. bianco (S. alba), il S. Foglia di S. babylonica (salice piangente) fragile (S. fragilis) ed il Salicone (S. caprea); tra (Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario) ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli quelle arbustive: il Salice da vimini (S. viminalis) e ceste (S. triandria), il Salice odoroso(S. pentandra), il Salice piangente (S. babylonica). Foglie: semplici, alterne, con forme che vanno dall’ovale a lanceolato, decidue, penninervie, sottili e finemente seghettate, colore verde chiaro. Fiori: unisessuali, su piante diverse: le infiorescenze maschili sono costituite da amenti color giallastro e lunghi 4-5 cm; quelle femminili sono verdastre e corte. Le piante sono dioiche. Fioritura subito prima della emissione delle foglie tra marzo e maggio. Frutti: capsule glabre, sessili, che si aprono a maturità in due valve liberando numerosi semi cotonosi facilmente trasportati dal vento. Portamento: arboreo e arbustivo; fusto diritto e Amenti Salix sinuoso, altomaschili fino adi10 m, corteccia bruno-rossastra; chioma emisferica. (Foto da www.wikipedia.org) Usi: come pianta ornamentale nei giardini o per decorare grandi vasche, stagni e le rive dei corsi d'acqua. Il legno bianco, tenero, leggero, pieghevole, poco resistente, si presta per realizzare casse da imballaggio, attrezzi e sculture, per la produzione di truciolati e cellulosa, utilizzato come combustibile e per fornire un carbone per la preparazione della polvere pirica. La corteccia di quasi tutte le specie contiene: tannini che vengono utilizzati per la concia del pellame e salicina un tempo usata come sostanza medicinale. Le foglie come foraggio per gli ovini. I vinchi vengono impiegati in agricoltura per legare le viti, mentre i vincastri sono utilizzati per realizzare cesti, stuoie, oggetti vari. Vengono preparati anche decotti dalla corteccia dei ramoscelli e dagli amenti fioriti con proprietà medicinali. Le specie più rappresentative sono: il salice bianco (S. alba), specie igrofila presente lungo i corsi d’acqua e coltivata per la produzione di vimini; la varietà tristis per il suo aspetto piangente è coltivata come pianta ornamentale; il salice piangente (S. babylonica) presente in parchi e giardini a (Fotoda dawww.upload.wikimedia.org) www.wikipedia.org) (Foto scopo ornamentale; il salicone (S. caprea), impiegato per il consolidamento di scarpate e rive. Calendario pollinico delle Salicaceae: medie mensili biennio 2007-2008 STAZ. PORTICI 2,50 0,50 ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli dic nov ott set ago lug 0,00 giu dic nov ott set ago lug giu mag apr mar feb 0,00 1,00 apr 0,50 1,50 mag 1,00 2,00 feb 1,50 mar 2,00 gen n° pollini/mc aria 2,50 gen n° pollini/mc aria STAZ. NAPOLI STAZIONE CASTELVOLTURNO STAZ. POLICASTRO 10,00 2,00 dic nov ott set lug ago 0,00 giu dic nov ott set lug ago giu apr mag mar feb gen 0,00 4,00 apr 0,50 6,00 mag 1,00 8,00 feb 1,50 mar 2,00 gen n° pollini/mc aria n° pollini/mc aria 2,50 N.B. Nel grafico relativo alla stazione di Policastro la concentrazione delle Salicaceae risulta più elevata: la scala delle ordinate raggiunge valore di “10” rispetto al “2,5” valevole per le altre stazioni. ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli