Parte speciale B: Rosmarino (Carlo Zucca)

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Rosmarinus officinalis L.
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Rosmarinus officinalis: descrizione Botanica
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FAM. LABIATE: famiglia vegetale formata da circa 3000 specie erbacee ed
arbustive , distribuite nelle regioni temperate , dei 2 emisferi terrestri . Molte
specie possiedono peli ghiandolari in cui si trovano olii volatili, che
conferiscono alle specie qualità aromatiche molto apprezzate. Il nome è
determinato dalla forma dei fiori, i cui petali sono fusi in maniera particolare
originando una porzione tubolare, diretta o ricurva , ed una porzione espansa ,
bilabiata e divisa in 4 globi. Alcune specie di questa famiglia, proprie di
ambiente deserti o aridi elaborano una notevole quantità di olii volatili nelle
foglie o nelle altre parti della pianta e hanno grande interesse economico.
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Rosmarinus officinalis: descrizione Botanica
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AMBIENTE: nasce nelle regioni
Mediterranee. In Italia nasce
spontaneamente solo lungo le coste
tirreniche e nel basso Adriatico. Il
rosmarino oltre che ad essere utile è
anche decorativo. Il suo più grande
handicap è la scarsa resistenza al clima
rigido. Esso cresce meglio in un terreno
sabbioso. Il rosmarino ama un terreno
leggero e ben drenato.
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DIMENSIONE: il rosmarino è un
arbusto sempre-verde con altezza media
di 90 cm ma può crescere fino a 1,5 m.
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Rosmarinus officinalis: descrizione Botanica
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RADICE: resistente e profonda, ancora la pianta al terreno
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FUSTO: legnoso, marrone; nuovi getti grigio-verdi
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FOGLIE: le foglie sono sessili ( prive di picciolo) o lineari: la parte
superiore è verde-scuro e lucido quella inferiore è bianco coperto di peluria.
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FIORE: bilabiato-tubolare piccolo azzurro-pallido in grappoli, fioriscono
solitamente da metà primavera ai primi giorni d'estate. In posizioni
particolarmente riparate possono farlo ad intermittenza per tutto l'anno. Stami
4 e ovario supero.
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SEME: piccolo e nero.
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Rosmarinus officinalis: conservazione
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MODALITA' DI CONSERVAZIONE
ESSICCAZIONE: il rosmarino va essiccato all'ombra. I rametti del rosmarino
devono rimanere in una sala asciutta e ventilata. Quando sono quasi
completamente appassiti, bisogna legarli, lenti, in piccoli mazzi da appendere
perché altrimenti assumeranno odori di muffa.
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Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive
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DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE: la biomassa (il meno
legnosa possibile) viene fatta distillare per produrre l’olio essenziale; la resa
teorica dell’ O.E. di rosmarino è dell’ 1%.
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PRICIPI ATTIVI: dal rosmarino si ottiene un olio essenziale costituito da
Borneolo, Confora e Pinene.
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Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive
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La distillazione in corrente di vapore per ricavare oli essenziali dalle droghe si
effettua con un alambicco formato da una caldaia in cui viene posta l’acqua
per la generazione del vapore e nella parte superiore da un cestello forato
contenente la droga, non a contatto con l’acqua; l’apparecchio deve essere
chiuso ermeticamente per non far fuoriuscire i vapori e collegato, mediante un
raccordo, con un refrigerante raffreddato ad acqua per la condensazione dei
vapori. L’acqua, riscaldata, evapora, attraversa la droga, provoca
l’evaporazione dei principi attivi volatili; i vapori attraversano il refrigerante,
condensano e vengono infine raccolti in un recipiente dove si separano
dall’acqua per il differente peso specifico.
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L’ olio essenziale di Rosmarinus officinalis (chemotipo a verbenone) presenta
marcati effetti di regolazione dell’ attività epatica, con un effetto depurante sul
sangue particolarmente indicato nei casi di dislipidemie.
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Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive
Distillazione in corrente di vapore
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Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive
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ESTRAZIONE CON SOLVENTI: sono processi che trovano il loro più largo
impiego nel campo analitico; l’apparecchio più comune è il Soxhlet. Esso
effettua estrazioni a caldo delle droghe, quindi non è adatta per
l’estrazione dei principi attivi tremolabili.
La parte propriamente detta Soxhlet è costituita da tre tubi di vetro:
La camera di estrazione, in cui si pone un ditale di carta porosa (nel quale si
pone la droga).
Il sifone che, collegando la camera al pallone permette il passaggio
dell’estratto (il ditale deve essere più alto del sifone esterno e sollevato
rispetto al fondo).
Il tubo di passaggio vapori.
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Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive
Soxhlet
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Scaldando il solvente all’ebollizione i
vapori salgono attraverso il tubo, si
condensano nel refrigerante, ed il
condensato ricade nella miscela da
estrarre (cimette fiorite). Quando il
liquido (nel ditale) raggiunge il livello
del sifone, viene automaticamente
travasato nel pallone, ed il processo
ricomincia. Il processo non è continuo,
ma consiste in una serie di estrazioni
che si susseguono automaticamente.
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Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive
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LA MACERAZIONE: le foglie e le cime fiorite raccolte fra maggio e giugno,
vengono tritate e messe in una soluzione idroalcolica di circa 65°. La
macerazione prosegue per circa 3 settimane e alla fine si spreme e si filtra.
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TINTURA: 20 g in 100 ml di alcool tra 60 e 70 gradi ( a macero per 5
giorni ).Si usa a gocce su un cucchiaino di zucchero (quando è pronta per l'uso
deve essere conservato in vasetti di vetro scuro ) .
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TINTURA VINOSA: 2 g in 100 ml di vino ( a macerare per 5 giorni ) bere un
bicchierino dopo i pasti.
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Rosmarinus officinalis
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PROPRIETA'
Batteriostatiche (cioè combatte lo sviluppo dei batteri); tonico stimolanti (cioè
dà energia); anti infiammatorie; stimolante digestivo e per quanto già detto,
regolatrice della flora batterica.
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Rosmarinus officinalis
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DALLA CULTURA POPOLARE SI TRAMANDA
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Si tramanda che nel 1500 la tintura del rosmarino era chiamata anche Acqua
della Regina d'Ungheria, perché era stata suggerita alla Regina da un Angelo
per guarire dalla potagia. Il rosmarino era uno dei 4 ingredienti dell'aceto " dei
quattro ladri" inventato nel 1630 perché credevano che cospargendosene, si
salvassero dal contagio della peste. Il rosmarino una volta veniva usato anche
per scaramanzia, si pensava che servisse per ripararsi dalle forze maligne e
contro le malattie; infatti fecero molti utensili con il rosmarino.
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Rosmarinus officinalis
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LE APPLICAZIONI SUGGERITE OGGI RIGUARDANO
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LA MEDICINA: l'olio essenziale contro le nevralgie e come tonico stimolante
negli stati di debilitazione generale. Per dolori muscolari, contusioni e
reumatismi sono indicati impacchi con foglie fresche.
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ASSOCIAZIONI: Melissa - Menta - Ribes Nero - Quercia.
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Nei disturbi dell'apparato gastrointestinale. Una tazzina di infuso dopo i pasti.
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ASSOCIAZIONI: Carciofo - Elicriso - Melissa - Tarassaco - Camomilla.
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Come diuretico: bere l'infuso.
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ASSOCIAZIONI: Betulla - Ribes Nero - Tarassaco - Veiga d'Oro.
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Rosmarinus officinalis
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Nelle piante, le cellule che immagazzinano le essenze, possono trovarsi in
qualsiasi parte della pianta, : nel fiore, nelle foglie, nelle gemme, nei semi, nei
frutti ed anche nel legno e nelle radici.
Facendo sia massaggi ed inalazioni con oli essenziali, si esercita una grande
azione preventiva, i globuli bianchi subiscono una grande stimolazione ; in
questo modo l'organismo viene stimolato a potenziarsi e di conseguenza a
difendersi da solo dalle infezioni.
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