Rosmarinus officinalis L. 1 Rosmarinus officinalis: descrizione Botanica • FAM. LABIATE: famiglia vegetale formata da circa 3000 specie erbacee ed arbustive , distribuite nelle regioni temperate , dei 2 emisferi terrestri . Molte specie possiedono peli ghiandolari in cui si trovano olii volatili, che conferiscono alle specie qualità aromatiche molto apprezzate. Il nome è determinato dalla forma dei fiori, i cui petali sono fusi in maniera particolare originando una porzione tubolare, diretta o ricurva , ed una porzione espansa , bilabiata e divisa in 4 globi. Alcune specie di questa famiglia, proprie di ambiente deserti o aridi elaborano una notevole quantità di olii volatili nelle foglie o nelle altre parti della pianta e hanno grande interesse economico. 2 Rosmarinus officinalis: descrizione Botanica • AMBIENTE: nasce nelle regioni Mediterranee. In Italia nasce spontaneamente solo lungo le coste tirreniche e nel basso Adriatico. Il rosmarino oltre che ad essere utile è anche decorativo. Il suo più grande handicap è la scarsa resistenza al clima rigido. Esso cresce meglio in un terreno sabbioso. Il rosmarino ama un terreno leggero e ben drenato. • DIMENSIONE: il rosmarino è un arbusto sempre-verde con altezza media di 90 cm ma può crescere fino a 1,5 m. 3 Rosmarinus officinalis: descrizione Botanica • RADICE: resistente e profonda, ancora la pianta al terreno • FUSTO: legnoso, marrone; nuovi getti grigio-verdi • FOGLIE: le foglie sono sessili ( prive di picciolo) o lineari: la parte superiore è verde-scuro e lucido quella inferiore è bianco coperto di peluria. • FIORE: bilabiato-tubolare piccolo azzurro-pallido in grappoli, fioriscono solitamente da metà primavera ai primi giorni d'estate. In posizioni particolarmente riparate possono farlo ad intermittenza per tutto l'anno. Stami 4 e ovario supero. • SEME: piccolo e nero. 4 Rosmarinus officinalis: conservazione • • MODALITA' DI CONSERVAZIONE ESSICCAZIONE: il rosmarino va essiccato all'ombra. I rametti del rosmarino devono rimanere in una sala asciutta e ventilata. Quando sono quasi completamente appassiti, bisogna legarli, lenti, in piccoli mazzi da appendere perché altrimenti assumeranno odori di muffa. 5 Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive • DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE: la biomassa (il meno legnosa possibile) viene fatta distillare per produrre l’olio essenziale; la resa teorica dell’ O.E. di rosmarino è dell’ 1%. • PRICIPI ATTIVI: dal rosmarino si ottiene un olio essenziale costituito da Borneolo, Confora e Pinene. 6 Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive • La distillazione in corrente di vapore per ricavare oli essenziali dalle droghe si effettua con un alambicco formato da una caldaia in cui viene posta l’acqua per la generazione del vapore e nella parte superiore da un cestello forato contenente la droga, non a contatto con l’acqua; l’apparecchio deve essere chiuso ermeticamente per non far fuoriuscire i vapori e collegato, mediante un raccordo, con un refrigerante raffreddato ad acqua per la condensazione dei vapori. L’acqua, riscaldata, evapora, attraversa la droga, provoca l’evaporazione dei principi attivi volatili; i vapori attraversano il refrigerante, condensano e vengono infine raccolti in un recipiente dove si separano dall’acqua per il differente peso specifico. • L’ olio essenziale di Rosmarinus officinalis (chemotipo a verbenone) presenta marcati effetti di regolazione dell’ attività epatica, con un effetto depurante sul sangue particolarmente indicato nei casi di dislipidemie. 7 Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive Distillazione in corrente di vapore 8 Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive • • • • ESTRAZIONE CON SOLVENTI: sono processi che trovano il loro più largo impiego nel campo analitico; l’apparecchio più comune è il Soxhlet. Esso effettua estrazioni a caldo delle droghe, quindi non è adatta per l’estrazione dei principi attivi tremolabili. La parte propriamente detta Soxhlet è costituita da tre tubi di vetro: La camera di estrazione, in cui si pone un ditale di carta porosa (nel quale si pone la droga). Il sifone che, collegando la camera al pallone permette il passaggio dell’estratto (il ditale deve essere più alto del sifone esterno e sollevato rispetto al fondo). Il tubo di passaggio vapori. 9 Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive Soxhlet • Scaldando il solvente all’ebollizione i vapori salgono attraverso il tubo, si condensano nel refrigerante, ed il condensato ricade nella miscela da estrarre (cimette fiorite). Quando il liquido (nel ditale) raggiunge il livello del sifone, viene automaticamente travasato nel pallone, ed il processo ricomincia. Il processo non è continuo, ma consiste in una serie di estrazioni che si susseguono automaticamente. 10 Rosmarinus officinalis: tecniche estrattive • LA MACERAZIONE: le foglie e le cime fiorite raccolte fra maggio e giugno, vengono tritate e messe in una soluzione idroalcolica di circa 65°. La macerazione prosegue per circa 3 settimane e alla fine si spreme e si filtra. • TINTURA: 20 g in 100 ml di alcool tra 60 e 70 gradi ( a macero per 5 giorni ).Si usa a gocce su un cucchiaino di zucchero (quando è pronta per l'uso deve essere conservato in vasetti di vetro scuro ) . • TINTURA VINOSA: 2 g in 100 ml di vino ( a macerare per 5 giorni ) bere un bicchierino dopo i pasti. 11 Rosmarinus officinalis • • PROPRIETA' Batteriostatiche (cioè combatte lo sviluppo dei batteri); tonico stimolanti (cioè dà energia); anti infiammatorie; stimolante digestivo e per quanto già detto, regolatrice della flora batterica. 12 Rosmarinus officinalis • DALLA CULTURA POPOLARE SI TRAMANDA • Si tramanda che nel 1500 la tintura del rosmarino era chiamata anche Acqua della Regina d'Ungheria, perché era stata suggerita alla Regina da un Angelo per guarire dalla potagia. Il rosmarino era uno dei 4 ingredienti dell'aceto " dei quattro ladri" inventato nel 1630 perché credevano che cospargendosene, si salvassero dal contagio della peste. Il rosmarino una volta veniva usato anche per scaramanzia, si pensava che servisse per ripararsi dalle forze maligne e contro le malattie; infatti fecero molti utensili con il rosmarino. 13 Rosmarinus officinalis • LE APPLICAZIONI SUGGERITE OGGI RIGUARDANO • LA MEDICINA: l'olio essenziale contro le nevralgie e come tonico stimolante negli stati di debilitazione generale. Per dolori muscolari, contusioni e reumatismi sono indicati impacchi con foglie fresche. • ASSOCIAZIONI: Melissa - Menta - Ribes Nero - Quercia. • Nei disturbi dell'apparato gastrointestinale. Una tazzina di infuso dopo i pasti. • ASSOCIAZIONI: Carciofo - Elicriso - Melissa - Tarassaco - Camomilla. • Come diuretico: bere l'infuso. • ASSOCIAZIONI: Betulla - Ribes Nero - Tarassaco - Veiga d'Oro. 14 Rosmarinus officinalis • • Nelle piante, le cellule che immagazzinano le essenze, possono trovarsi in qualsiasi parte della pianta, : nel fiore, nelle foglie, nelle gemme, nei semi, nei frutti ed anche nel legno e nelle radici. Facendo sia massaggi ed inalazioni con oli essenziali, si esercita una grande azione preventiva, i globuli bianchi subiscono una grande stimolazione ; in questo modo l'organismo viene stimolato a potenziarsi e di conseguenza a difendersi da solo dalle infezioni. 15