ANATOMIA ARTO INFERIORE tensore della fascia lata piccolo gluteo medio gluteo grande gluteo piriforme bicipite femorale semimebranoso semitendinoso gracile adduttore breve adduttore lungo grande adduttore tensore della fascia lata sartorio QUADRICIPITE : RETTO FEMORALE, VASTO INTERMEDIO, VASTO MEDIALE, VASTO LATERALE tricipite della sura : gemelli e soleo plantare tibiale posteriore tibiale anteriore Piccolo gluteo Il muscolo piccolo gluteo è un muscolo piatto dalla forma triangolare. Si trova profondamente rispetto al muscolo medio gluteo ed è coperto dalla fascia glutea profonda. Origina dalla faccia esterna dell'ileo (davanti alla linea glutea anteriore) e dal labbro esterno della cresta iliaca. Le sue fibre convergono obliquamente verso il basso e si inseriscono sulla superficie anteriore del grande trocantere femorale. Agisce in sinergia con il muscolo medio gluteo abducendo e intraruotando il femore. La sua potenza è circa tre volte inferiore rispetto a quella del muscolo medio gluteo. E' innervato nervato dal nervo gluteo superiore (L4-S1). (L4 ORIGINE Davanti alla linea glutea anteriore e dall'estremità anteriore del labbro esterno della cresta iliaca INSERZIONE Superficie ant. del grande trocantere del femore AZIONE Abduce e ruota internamente la coscia (femore) INNERVAZIONE NERVO GLUTEO SUPERIORE del plesso sacrale (L4-S1) Medio gluteo Il muscolo medio gluteo è un muscolo piatto, robusto e dalla forma triangolare, situato nella regione glutea sopra il muscolo piccolo gluteo e sotto al muscolo grande gluteo . E' coperto dalla fascia glutea profonda, un spesso foglietto che copre anche il piccolo gluteo . Origina dalla faccia glutea dell'ala iliaca, tra la linea glutea anteriore e posteriore, dal labbro esterno della cresta iliaca, dalla spina iliaca anteriore superiore e dalla fascia glutea profonda. I suoi fasci muscolari convergono a ventaglio e si inseriscono sulla faccia esterna del grande trocantere, incappucciandolo. Con i suoi 40 cm 2 di superficie il muscolo medio gluteo è il principale abduttore della coscia. Ha inoltre altre azioni secondarie dipendenti dal tipo di fibre muscolari reclutate. e. In particolare le fibre anteriori, con la loro azione, flettono e ruotano internamente la coscia mentre le fibre posteriori estendono ed extraruotano la coscia. Mantiene l'equilibrio trasversale del bacino in caso di appoggio unilaterale ed ha quindi un u ruolo importante nella deambulazione. E' innervato dal nervo gluteo superiore (L4,L5,S1) ORIGINE Tra le linee glutee anteriore e posteriore dell'anca, labbro esterno della cresta iliaca, spina iliaca anteriore superiore INSERZIONE Faccia esterna del grande trocantere AZIONE Abduce la coscia. Le fibre anteriori flettono e ruotano internamente la coscia; le fibre posteriori estendono ed extraruotano la coscia. INNERVAZIONE Nervo gluteo superiore (L4,L5,S1) Grande gluteo Il muscolo grande gluteo è il più superficiale e sviluppato dei muscoli della regione glutea (66 cm 2 di sezione). E' coperto dalla fascia glutea superficiale e in posizione eretta riveste la tuberosità ischiatica (mentre nella posizione seduta la lascia libera). In relazione alla sua origine si distinguono due parti, una superficiale ed una profonda. La parte superficiale origina dal labbro esterno estern della cresta iliaca, dalla spina iliaca posteriore superiore, dalla fascia toracolombare (o lombodorsale), dalla faccia posteriore dell'osso sacro e dal coccige. La parte profonda origina origina dall'ala dell'ileo, dietro la linea glutea posteriore, dal legamento sacrotuberoso (o sacroiliaco) e dalla fascia del muscolo medio gluteo . Questi numerosi fasci convergono verso il basso per inserirsi nei pressi della line aspra del femore. In particolare la sua parte prossimale si irradia nel tratto ileotibiale della fascia lata mentre la parte distale si inserisce alla tuberosità glutea (ramo (ramo laterale della linea aspra del femore). Il grande gluteo è il muscolo più potente del corpo (34Kgm per un accorciamento di 15 cm), il più grosso e naturalmente il più forte (238 Kg). E' costituito prevalentemente (50%) da fibre di tipo I (a contrazione lenta), per il 20 % da fibre di tipo IIa (a velocità di contrazione intermedia) e per il 30% da d fibre di tipo IIb (a contrazione veloce). Il muscolo grande gluteo non è un muscolo strettamente posturale, non viene coinvolto molto nella camminata ma solo nella estensione forzata dell'anca come nella corsa, nella scalata o nel sollevarsi dalla posizione seduta. Con la sua azione estende e ruota lateralmente (extraruota) il femore. A causa delle sue diverse inserzioni può funzionare sia come adduttore che come abduttore. La parte superiore (che si irradia nella fascia lata) abduce, mentre la parte inferiore (che si inserisce alla tuberosità glutea), la più sviluppata delle due, adduce. E' innervato dal nervo gluteo inferiore(L5, S2). ORIGINE Parte superficiale: dal labbro l esterno della cresta iliaca, dalla spina iliaca posteriore superiore, dalla fascia toracolombare (o lombodorsale), dalla faccia posteriore dell'osso sacro e dal coccige. Parte profonda: dall'ala dell'ileo, dietro la linea glutea posteriore, dal legamento lega sacrotuberoso (o sacroiliaco) e dalla fascia del muscolo medio gluteo . INSERZIONE Tuberosità glutea (parte prossimale) e tratto ileoileo tibiale fascia lata (parte distale). AZIONE Estende, adduce e ruota esternamente la coscia. Con i suoi fasci superiori abduce INNERVAZIONE NERVO GLUTEO INFERIORE del plesso sacrale (L5, S2) Piriforme Il muscolo piriforme è situato in parte all'interno e in parte all'esterno della pelvi. E' generalmente costituito da tre o più più ventri che originano dalla faccia anteriore dell'osso dell' sacro, lateralmente rispetto ai forami sacrali anteriori e dal margine della grande incisura ischiatica. Le sue fibre si dirigono obliquamente verso il basso attraversando il grande forame rame ischiatico e inserendosi con un unico tendine sulla parte interna dell'apice del grande trocantere. In posizione eretta funziona da rotatore esterno (extrarotatore), da abduttore e partecipa alla retroversione del bacino (a inserzione fissa sul femore sposta la base del sacro in avanti e l'apice indietro rispetto alle ali iliache) e alla stabilizzazione dell'anca. Nella fase di appoggio, quando l'arto inferiore è sottoposto al carico, il piriforme si contrae per contrastare la brusca rotazione interna interna del femore. Sebbene esista una grande variabilità individuale il piriforme prende sempre e comunque contatto con il nervo sciatico, il nervo più grande del corpo umano che innerva i principali muscoli della coscia, dell'anca e del ginocchio. Un'ipertrofia fia del muscolo piriforme e/o una sua infiammazione dovuta a sovraccarichi ripetuti o improvvisi causa in molti casi una compressione del nervo sciatico. Questa compressione causa la comparsa della cosiddetta sindrome del piriforme, che può scatenare forti dolori e parestesie (formicolii) alla regione glutea, alla coscia e alla gamba. In questi casi è possibile trarre sollievo da esercizi di allungamento muscolare che prevedano la l flessione, l'adduzione e la contemporanea rotazione interna dell'anca. E' innervato dal plesso sacrale (L5-S2) (L5 ORIGINE Faccia anteriore dell'osso sacro e margine della grande incisura ischiatica INSERZIONE Parte interna dell'apice del grande trocantere AZIONE Abduce e ruota esternamente la coscia (femore), partecipa alla retroversione delbacino INNERVAZIONE Plesso sacrale (L5-S2) S2) Bicipite femorale Il muscolo bicipite femorale occupa la regione posteriore e laterale della coscia ed è composto da due capi, uno lungo ed uno breve. Il capo lungo origina dalla parte superiore della tuberosità ischiatica con un capo comune al muscolo semitendinoso . Il capo breve origina dal terzo medio del labbro laterale della linea aspra del femore e dal setto intermuscolare laterale. I due capi convergono in un unico ventre che si inserisce sulla testa della fibula, sul condilo laterale della tibia e sulle partii contigue della faccia della gamba. Con la sua azione flette e ruota esternamente la gamba ed estende la coscia. E' l'unico rotatore esterno dell'articolazione del ginocchio ed è antagonista di tutti i rotatori interni. Come tutti gli altri flessori della gamba contrasta l'elevazione dell'arto inferiore a gamba tesa e la flessione del busto in avanti (sempre a gamba tesa). Il capo lungo insieme al semitendinoso ed al semimembranoso costituisce il gruppo muscolare denominato ischiocrurali . Questi tre muscoli conddividono: origine (tuberosità ischiatica), innervazione (nervo tibiale), biarticolarità e funzione (flessoria della gamba ed estensoria della coscia). E' innervato dal nervo tibiale (capo (capo lungo) e dal nervo peroniero comune (capo breve) (L4-S1). (L4 ORIGINE Capo lungo: parte superiore della tuberosità ischiatica Capo breve: labbro laterale della linea aspra del femore e dal setto intermuscolare laterale INSERZIONE Con un tendine comune sul processo stiloideo della testa della fibula, sul condilo laterale della tibia e sulle parti contigue della faccia della gamba AZIONE Flette e ruota esternamente la gamba, estende la coscia INNERVAZIONE NERVO TIBIALE (capo lungo) e NERVO PERONIERO COMUNE (capo breve) (L4-S1) (L4 Semitendinoso Il muscolo semitendinoso è un muscolo superficiale situato nella parte postero mediale della coscia. E' carnoso nella sua parte superiore e tendineo in quella inferiore. Origina dalla tuberosità ischiatica con un tendine comune al capo lungo del bicipite femorale e termina sul lato mediale della tibia. Distalmente unisce il suo tendine anteriormente con quello del sartorio e lateralmente con quello del gracile,, costituendo la zampa d'oca superficiale. E' in rapporto con il grande gluteo e con la fascia femorale posteriormente, grande adduttore e semimembranoso anteriormente. Con la sua azione flette ed intraruota la gamba (a ginocchio flesso); estende ed adduce la coscia. Insieme al semimembranoso ed al capo lungo del bicipite femorale costituisce il gruppo muscolare denominato ischiocrurali. ischiocrurali Questi tre muscoli conddividono: origine (tuberosità ischiatica), innervazione (nervo tibiale), biarticolarità icolarità e funzione (flessoria della gamba ed estensoria della coscia). E' innervato dal nervo tibiale (L4-S1) (L4 ORIGINE Tuberosità ischiatica INSERZIONE Parte superiore della faccia mediale della tibia AZIONE Estende e adduce la coscia; flette e ruota internamente (a ginocchio flesso) la gamba INNERVAZIONE NERVO TIBIALE (L4-S1) (L4 Gracile o Retto interno Il muscolo gracile è un muscolo biarticolare, biarticolare, appiattito e nastriforme che occupa la porzione mediale della coscia. È ricoperto dalla fascia femorale ed è posto in profondità rispetto ai muscoli adduttore lungo e grande . Origina nei pressi della sinfisi pubica in corrispondenza della faccia anteriore della branca ischiopubica. Si inserisce sulla faccia mediale della tibia ed il suo tendine distale, insieme a quelli del muscolo semitendinoso e sartorio, costituisce la zampa d'oca superficiale. E' il più mediale mediale e superficiale degli adduttori, nonché l'unico che agisce su due articolazioni diverse. Con la sua azione adduce e flette lievemente la coscia, flette e intraruota (ruota medialmente) medi la gamba a ginocchio flesso. E' innervato dal ramo anteriore del nervo otturatorio del plesso lombare (L2-L4). L4). ORIGINE Faccia anteriore della branca ischiopubica INSERZIONE Parte superiore della faccia mediale della tibia AZIONE Adduce e flette lievemente la coscia, flette e ruota internamente la gamba INNERVAZIONE NERVO OTTURATORIO del plesso lombare (L2-L4) (L2 Adduttore breve Il muscolo adduttore breve è un muscolo dalla forma triangolare che origina dalla porzione mediale della faccia anteriore del ramo superiore del pube e dalla porzione superiore della faccia anteriore della branca ischiopubica. Si inserisce sul terzo superiore super del labbro mediale della linea aspra del femore. È posto in profondità rispetto all' all'addutore lungo e con la sua azione adduce, flette ed extraruota debolmente la coscia. E' innervato dal ramo anteriore del nervo otturatorio del plesso lombare (L2 (L2-L4). ORIGINE Faccia anteriore del ramo superiore del pube e dalla faccia anteriore della branca ischiopubica INSERZIONE Labbro mediale della linea aspra del femore AZIONE Adduce e ruota esternamente la coscia. Partecipa alla flessione della coscia sul bacino INNERVAZIONE Nervo otturatorio del plesso lombare (L2-L4) (L2 Adduttore lungo Il muscolo adduttore lungo è un muscolo piatto dalla forma triangolare. Origina dalla faccia anteriore del ramo superiore del pube e si inserisce sul terzo medio della linea aspra del femore. Superficialmente è rivestito dalla fascia femorale e con la sua azione adduce e ruota esternamente (extraruota) la coscia, può inoltre intervenire nella flessione della coscia sul bacino. E' il più superficiale ed anteriore dei muscoli adduttori della coscia. E' innervato dal ramo anteriore del nervo otturatorio del plesso lombare (L2-L4) (L2 ORIGINE Faccia anteriore del ramo superiore del pube (tra tubercolo e sinfisi) INSERZIONE Terzo medio della linea aspra del femore AZIONE Adduce e ruota esternamente la coscia. Partecipa alla flessione della coscia sul bacino INNERVAZIONE Nervo otturatorio del plesso lombare (L2-L4) (L2 Grande adduttore Posto profondamente rispetto agli altri adduttori il grande adduttore è un muscolo piatto dalla forma triangolare che occupa con la sua base tutta l'altezza della linea aspra del femore. Origina dalla faccia anteriore della branca ischiopubica e dal ramo dell'ischio fino alla tuberosità ischiatica. Il suo grande ventre muscolare scende sul lato mediale del femore e si divide in due parti. Una parte si inserisce sul labbro mediale della linea aspra, l'altra parte come tendine al tubercolo adduttorio dell'epicondilo icondilo mediale. La superficie anteriore del muscolo è in rapporto con gli adduttori lungo e breve e con il sartorio . Oltre ad essere il più profondo tra i muscoli adduttori dell'anca è anche il più potente. Con la sua azione ruota internamente la coscia. Può intervenire nella flessione flessione e con le fibre di provenienza dalla tuberosità ischiatica nell'estensione. E' innervato dal nervo otturatore e nervo tibiale dell'ischiatico L2-S1 L2 ORIGINE Faccia anteriore della branca ischiopubica e dal ramo dell'ischio fino alla tuberosità ischiatica INSERZIONE Labbro mediale della linea aspra fino all'altezza del tubercolo del grande addutore dell'epicondilo mediale AZIONE Adduce e ruota all'interno la coscia INNERVAZIONE Nervo otturatore e nervo tibiale dell'ischiatico L2-S1 L2 Il muscolo tensore della fascia lata è un muscolo fusiforme situato nella regione antero-laterale antero della coscia. Origina dall'estremità anteriore del labbro esterno della cresta iliaca, dalla spina iliaca anteriore superiore (e dalla incisura sottostante) e dalla faccia superficiale del muscolo medio gluteo. Si inserisce al condilo laterale della tibia tib con un tendine che all'unione del terzo superiore con il terzo medio della coscia si fonde con la fascia femorale formando il tratto ileotibiale. Con la sua azione tende la fascia lata e abduce la coscia. Essendo un muscolo biarticolare ha anche una debole azione estensoria della gamba sulla cosia. Contribuisce a mantenere il valgismo fisiologico del ginocchio e una sua lesione o debolezza può comportare la comparsa di varismo. E' innervato dal nervo gluteo superiore L4-S1 L4 ORIGINE Estremità anteriore della cresta iliaca, spina iliaca anteriore superiore, faccia superficiale del muscolo medio gluteo, fascia glutea profonda INSERZIONE Al condilo laterale della tibia con un tendine che nel tragitto si fonde con la fascia femorale formando il tratto ileotibiale AZIONE Tende la fascia lata; flette, abduce e ruota internamente la coscia; estende (debolmente) la gamba sulla coscia INNERVAZIONE Nervo gluteo superiore del plesso sacrale (L4, L5, S1) Semimembranoso Il muscolo semimembranoso è costituito nel suo terzo superiore da una larga lamina tendinea. E' posto in profondità rispetto al muscolo semitendinoso ed origina dalla tuberosità ischiatica iatica ( lateralmente e prossimalmente all'origine del bicipite femorale e del semitendinoso ) . Il suo tendine di origine si divide sotto il legamento collaterale tibiale in tre tr fasci che terminano su tibia e femore. La prima parte (discendente) si dirige in avanti per inserirsi sulla parte posteriore del condilo mediale della tibia. La seconda parte del tendine (ricorrente) risalendo verso il condilo laterale del femore forma il legamento popliteo. La terza parte (anteriore) si irradia nella parte anteriore del condilo mediale della tibia (tendine riflesso). Questa suddivisione in tre parti dell'inserzione può essere nominata zampa d'oca profonda. Il semimembranoso è un muscolo biarticolare che con la sua azione flette e intraruota la gamba, estende, intraruota e adduce la coscia. Nell'azione di corsa ha un ruolo ruolo di antagonista puro durante la parte finale della flessione della coscia sul bacino bacino a busto flesso. La violenta contrazione eccentrica che si verifica in questa fase sottopone il semimembranoso ad un elevato rischio traumatico. Insieme al semitendinoso ed al capo lungo del bicipite femorale costituisce il gruppo muscolare denominato ischiocrurali . Questi tre muscoli condividono: origine (tuberosità ischiatica), innervazione (nervo tibiale), biarticolarità e funzione (flessoria della gamba ed estensoria della coscia). E' innervato dal nervo tibiale (L4-S1). (L4 ORIGINE Tuberosità ischiatica INSERZIONE Con un fascio sulla parte posteriore del condilo mediale tibiale (tendine riflesso e discendente), con un altro forma il legamento popliteo obliquo, con un altro terminaa sulla parte anteriore del condilo mediale della tibia (tendine ricorrente) AZIONE Estende e adduce la coscia; flette e ruota internamente (a ginocchio flesso) la gamba INNERVAZIONE NERVO TIBIALE (L4-S1) (L4 Tensore della fascia lata Il muscolo tensore della fascia lata è un muscolo fusiforme situato nella regione antero-laterale antero della coscia. Origina dall'estremità anteriore del labbro esterno della cresta iliaca, dalla spina iliaca anteriore superiore (e dalla incisura sottostante) e dalla faccia superficiale del muscolo medio gluteo. Si inserisce al condilo laterale della tibia con un tendine che all'unione del terzo superiore con il terzo medio della coscia si fonde con la fascia femorale formando il tratto ileotibiale. Con la sua azione tende la fascia lata e abduce la coscia. Essendo sendo un muscolo biarticolare ha anche una debole azione estensoria della gamba sulla cosia. Contribuisce a mantenere il valgismo fisiologico del ginocchio e una sua lesione o debolezza può comportare la comparsa di varismo. E' innervato dal nervo gluteo superiore L4-S1 ORIGINE Estremità anteriore della cresta iliaca, spina iliaca anteriore superiore, faccia superficiale del muscolo medio gluteo, fascia glutea profonda INSERZIONE Al condilo laterale della tibia con un tendine che nel tragitto si fonde con la fascia femorale formando il tratto ileotibiale AZIONE Tende la fascia lata; flette, abduce e ruota internamente la coscia; estende (debolmente) la gamba sulla coscia INNERVAZIONE Nervo gluteo superiore del plesso sacrale (L4, L5, S1) Sartorio Il sartorio è un muscolo superficiale situato nella regione anteriore della coscia. Origina dalla spina iliaca anteriore superiore e le sue fibre si dirigono obliquamente verso il basso fino a raggiungere la tuberosità tibiale. Biarticolare e nastriforme, si inserisce sulla tibia tramite un tendine comune ai muscoli gracile e semitendinoso che, a causa della forma, prende il nome di zampa d'oca. Incrociando il muscolo addutore lungo, chiude in basso il triangolo femorale di Scarpa che è delimitato superiormente dal legamento inguinale. In questa fossa decorrono il nervo e i vasi femorali. Ricopre inoltre il canale degli adduttori, addu un tragitto muscolomembranoso situato nella parte inferomediale della coscia che da passaggio ai vasi femorali e al nervo safeno. Con la sua azione flette, extraruota e abduce la coscia. Flette e ruota internamente la gamba (a ginocchio flesso) collaborando ollaborando con gli altri muscoli della zampa d'oca. Questo muscolo partecipa in modo decisivo all'accavallamento degli arti inferiori ed il nome sartorio deriva proprio dalla sua capacità di far raggiungere la posizione seduta "a gambe accavallate" tipica dei sarti. Il sartorio,il muscolo più lungo del corpo umano, è innervato dal nervo femorale (L1-L3). (L1 ORIGINE Spina iliaca anteriore superiore INSERZIONE Estremità superiore della faccia mediale della tibia AZIONE Flette la gamba e la coscia; abduce e ruota esternamente la coscia; ruota internamente la gamba (a ginocchio flesso) INNERVAZIONE NERVO FEMORALE (L1-L3) (L1 Quadricipite E' il muscolo più voluminoso della regione anteriore e, come il suo nome può far dedurre, è composto da quattro capi: retto femorale vasto mediale vasto laterale vasto intermedio Tre di questi muscoli sono no monoarticolari: vasto mediale (o interno), vasto laterale (o esterno), vasto intermedio Un solo muscolo è biarticolare: retto femorale (o anteriore). Con le sue fibre forma una specie di manicotto attorno alla diafisi del femore. È incrociato superficialmente dal sartorio.. Nella parte media e inferiore è ricoperto dalla fascia femorale e si mette in rapporto con i muscoli posteriori della coscia e con gli adduttori I quattro capi convergono in basso e a livello del ginocchio si raccolgono in un tendine apparentemente comune, ma formato dalla sovrapposizione di tre lamine. La lamina superficiale è la continuazione del retto femorale. Quella intermedia appartiene ai vasti mediale e laterale. Quella profonda al vasto intermedio. intermedio A livello della patella, la maggior parte delle fibre tendinee trova inserzione nella patella ed alcuni fasci si fissano al margine infraglenoideo della tibia. Distalmente alla patella questi fasci tendinei continuano nel legamento patellare patellare e si inseriscono alla tuberosità tibiale. La sua azione principale è quella di estendere il ginocchio; il retto femorale partecipa anche alla flessione della coscia. E' innervato nervato dal nervo femorale L2-L4. L2 Tricipite della sura Il muscolo tricipite della sura è il più superficiale dei muscoli della regione posteriore della gamba. Come indica il suo nome, è formato da tre ventri muscolari: il soleo il gastrocnemio (formato a sua volta da due ventri carnosi chiamati gemelli). Questi muscoli convergono in un unico un tendine, detto calcaneare o d'Achille,, che si inserisce nel terzo medio della faccia posteriore del calcagno. Il tricipite della sura, nel suo insieme, in è il muscolo che permette la flessione plantare. Contraendosi, è quindi in grado di solevare il corpo nella stazione eretta e nella deambulazione. Tutti i movimenti che comportano una estensione del piede associata ad una estensione del ginocchio implicano mplicano l'azione del tricipite della sura. Questo muscolo è anche il più forte supinatore del piede. Nel corpo umano, rappresenta uno dei pochi esempi di leva del secondo grado (vantaggiosa), ed è per questo in grado di sviluppare forze particolarmente elevate e (vedi: leve e biomeccanica). Il muscolo plantare Il muscolo plantare è un muscolo sottile e gracile posto in profondità sulla regione posteriore dell'articolazione del ginocchio . Può mancare nel 5-10% 5 10% dei casi. Origina a livello del ramo laterale della line aspra del femore e dalla capsula articolare del ginocchio. Il suo tendine terminale è particolarmente lungo e decorre verso il basso tra il muscolo gastrocnemio e il muscolo soleo aderendo al margine mediale del tendine calcaneale (tendine di Achille) e terminando sulla faccia postero-mediale del calcagno. Con la sua azione lavora in sinergia con il muscolo tricipite della sura (flette plantarmente il piede e partecipa alla flessione della gamba). E' innervato dal nervo tibiale (L4-S1). (L4 ORIGINE ramo laterale della line aspra del femore e capsula articolare del ginocchio INSERZIONE faccia postero-mediale mediale del calcagno AZIONE Simile al tricipite della sura : flette plantarmente il piede ede e partecipa alla flessione della gamba INNERVAZIONE Nervo tibiale (L4-S1) S1) Tibiale posteriore Il muscolo tibiale posteriore è un muscolo profondo della regione posteriore della coscia. Origina dal labbro inferiore della linea obliqua e dalla faccia posteriore della tibia, dalla parte superiore della membrana interossea, dalla faccia mediale della fibula f e dai setti intermuscolari circostanti. E' situato in profondità rispetto al soleo e ai muscoli flessore lungo delle dita e dell'alluce. Contrae inoltre rapporti con le facce posteriori posterior della fibula e della tibia. Continua con un tendine che decorre dietro il malleolo mediale e che si divide in due fasci: il fascio mediale, più robusto si fissa alla tuberosità dell'osso navicolare (o scafoide), il fascio larerale, più debole si inserisce inseris alle tre ossa cuneiformi. Agisce flettendo plantarmente (estendendo) il piede e partecipa ai movimenti di adduzione (supinazione) e rotazione interna del piede. Con il piede fissato al suolo avvicina la gamba al calcagno. E' innervato dal nervo tibiale iale (L4-L5) (L4 ORIGINE Origina dal labbro inferiore della linea obliqua e dalla faccia posteriore della tibia, dalla parte superiore della membrana interossea, dalla faccia mediale della fibula e dai setti intermuscolari circostanti INSERZIONE Tubercolo dello scafoide, 3 cuneiformi, 2°-4° 2° metatarsale AZIONE Estende (flette plantarmente), adduce (supina) e partecipa ai movimenti di rotazione interna del piede. INNERVAZIONE Tibiale (L4, L5) Tibiale anteriore Il muscolo tibiale anteriore è il più mediale dei quattro muscoli anteriori della gamba. Origina su una larga superficie della faccia laterale della tibia ( condilo laterale e metà superiore della faccia laterale della tibia), dalla porzione superomediale della membrana interossea, dalla fascia crurale e dal setto intermuscolare. Il ventre muscolare, scolare, di forma triangolare, termina in un tendine che si inserisce sulla faccia plantare dell'osso cuneiforme mediale e dell'osso metatarsale. Contrae rapporti superficialmente con la fascia crurale, profondamente con la membrana interossea, medialmente con la tibia e lateralmente con i muscoli estensori delle dita e dell'alluce . Con la sua azione flette dorsalmente, adduce (supina) e ruota il piede. E' innervato dal peroniero profondo (L4-L5) (L4 ORIGINE Condilo laterale (tubercolo del Gerdy) e metà superiore della faccia laterale della tibia, porzione superomediale della membrana interossea, fascia crurale, setto intermuscolare INSERZIONE Tubercolo del primo cuneiforme e base del primo metatarsale AZIONE Flette dorsalmente, adduce (supina) e ruota medialmente il piede INNERVAZIONE Nervo peroneo profondo (L4-L5) (L4