teatro bonci catalogo CESENA STAGIONE 2015/2016 Presentazione stagione 2015 2016 SABATO 10 OTTOBRE 2015 ORE 21 CARISSIMI PADRI... ALMANACCHI DELLA “GRANDE PACE” (1900-1915) Il gran valzer dei sonnambuli Per un esame di (in)coscienza del mondo di ieri Atelier a cura di Claudio Longhi assistente alla regia Giacomo Pedini con Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo con Olimpia Greco alla fisarmonica e con 150 cittadini Comune di Cesena, Emilia Romagna Teatro Fondazione il progetto rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della prima Guerra mondiale curato dalla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle celebrazioni “Renato Serra e La Grande Guerra 1915 2015” realizzato in collaborazione con Biblioteca Malatestiana, Teatro Bonci, Centro Cinema Città di Cesena, Conservatorio “Bruno Maderna” con il contributo di Banca di Cesena, Gruppo Hera, APT Servizi Regione Emilia Romagna A conclusione di un percorso durato sei mesi il progetto Carissimi Padri...Almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915) invita i cittadini di Cesena - adulti e ragazzi, delle scuole come delle associazioni più diverse - a recitare all’interno del Teatro Bonci, guidati da Claudio Longhi e dai suoi nove interpreti. Una serata per ripercorrere, nelle forme immediate del teatro, il folle cammino verso la Grande Guerra dell’Europa, con le sue metropoli e con le sue tante province, dei suoi potenti addormentati e dei suoi sognanti intellettuali, grazie anche alla voce vieppiù limpida e - solo all’apparenza - distaccata del classicissimo Renato Serra. teatrobonci.it | carissimipadri.it 2 teatro bonci catalogo 2015-2016 Bonci, passione e fascino senza tempo Nel 2016 il Teatro Bonci compirà 170 anni: venne inaugurato, infatti, il 15 agosto 1846, imponendosi subito - grazie al lavoro dell’architetto Vincenzo Ghinelli - come uno straordinario esempio di teatro all’italiana. Da allora la storia di Cesena si è indissolubilmente legata a quella del suo Teatro, non solo perché il palcoscenico e la platea del Bonci hanno fatto da cornice ad alcuni dei momenti più importanti della vita cittadina, ma perché in questo lungo tempo l’attività teatrale è diventata un pilastro irrinunciabile della cultura cesenate. In attesa di festeggiare questo speciale anniversario con iniziative specifiche - prima fra tutte il sospirato recupero all’attività culturale del Ridotto del Teatro - già ora avviamo idealmente le celebrazioni nel modo più semplice, e al tempo stesso più significativo, e cioè alzando il sipario su una nuova stagione, la centosettantesima dall’inaugurazione. Nel corso di questa storia ultrasecolare, ci sono stati profondi mutamenti, e non sono mancati i periodi difficili. Ma il Bonci è rimasto sempre fedele alla sua vocazione, pur dimostrando la capacità di trasformarsi e di saper dialogare con le nuove espressioni del linguaggio drammaturgico. E anche quest’anno si presenta puntuale all’appuntamento con il pubblico proponendo, ancora una volta, un ricco cartellone fatto di oltre 30 titoli che spaziano dalla prosa all’essai, dai concerti alla danza, dalla ricerca al teatro musicale, per un totale di oltre settanta serate. Comune denominatore, in questo ampio e variegato ventaglio di proposte, la qualità: sul palcoscenico cesenate sono attesi alcuni degli spettacoli più interessanti della scena italiana, con la presenza di grandi interpreti - da Toni Servillo a Marco Paolini, da Ottavia Piccolo a Eros Pagni, da Adriana Asti a Luigi Lo Cascio, solo per citarne alcuni - e la firma di registi di primo piano, a partire dal compianto Luca Ronconi, di cui andrà in scena Danza macabra, uno degli ultimi spettacoli da lui realizzati prima della morte; ma c’è spazio anche per nuovi progetti che hanno come protagonisti personaggi emergenti e compagnie innovative. E ci sarà modo anche di sperimentare un nuovo modo di vivere il Teatro, con alcuni spettacoli che accoglieranno in Palcoscenico non solo gli interpreti, ma anche il pubblico. Dopo 170 anni di storia, il Bonci è pronto a rinnovare insieme al suo pubblico il gioco meraviglioso della scena, rinnovando anche se stesso. Paolo Lucchi Sindaco di Cesena Christian Castorri Assessore alla Cultura teatro bonci catalogo 2015-2016 3 Teatro Bonci: 170 anni di una storia che si rinnova La stagione teatrale 2015-16 del Teatro Bonci ci proietta in un doppio anniversario: 170 anni dalla inaugurazione del Teatro e 20 anni dalla riapertura del suo breve restauro, il 25 gennaio 1996. Se ha un senso ricordare e celebrare questi due importanti avvenimenti è per sottolineare l’importanza che il nostro Teatro ha avuto sia nella nostra città, che in Italia, assumendo da subito un ruolo importante nella lirica e nel melodramma per poi trovare una sua definitiva vocazione nell’ambito della prosa dal Novecento ai giorni nostri. Cesena con le sue amministrazioni e i suoi cittadini ne ha sempre saputo custodire l’identità, la funzione civica, curandone immediatamente il restauro all’indomani del secondo conflitto bellico, ma anche, a metà degli anni ’90 del secolo scorso, per rinnovarne nella continuità la fruizione. Questi anniversari devono essere celebrati tramite la nuova funzione che il Teatro Bonci è chiamato ad assumere dal 2015: essere Teatro Nazionale nell’ambito della Fondazione Emilia Romagna Teatro (ERT) che lo gestisce, e di cui il Comune di Cesena è socio fondatore. Nasce dunque una nuova idea di istituzione, come ente catalizzatore e propulsore di domande e espressioni artistiche, in un flusso di energia tanto integrato nel territorio della regione Emilia-Romagna quanto proiettato in traiettorie internazionali. Questo nuovo ruolo non poteva non avere riflessi sul cartellone della stagione, ricco come sempre di appuntamenti di qualità, con 8 produzioni teatrali di ERT, di cui una al debutto nazionale - Fedra per la regia di Andrea De Rosa - e l’idea di occupare spazi inediti all’interno del Teatro. Non è un caso che tre dei cinque spettacoli di teatro contemporaneo saranno rappresentati con il pubblico sul Palcoscenico del Bonci: qui, infatti, si configura un nuovo spazio di visione, che per le sue caratteristiche risponde perfettamente alle esigenze di alcune produzioni artistiche, ideate per una prospettiva diversa da quella del teatro all’italiana, più ravvicinata e intima. Il Bonci diviene, così, ancora di più un teatro aperto a tutte le molteplici espressioni dello spettacolo. Questa novità si aggiungerà all’annunciato recupero del Ridotto del Bonci che consentirà alla città di fruire di ulteriori spazi per la cultura e lo spettacolo dal vivo. Ma il Bonci è il teatro della città e per questo deve sapere proporre generi diversi per incontrare un pubblico con interessi e aspettative differenti ma sempre attento alla offerta di qualità. Per questo nei 33 titoli, per un totale di 73 serate di spettacolo, accanto agli 8 appuntamenti della prosa troviamo le conferme della rassegna d’essai, la danza con titoli della tradizione e le eccellenze contemporanee, i concerti che confermano una collaudata formula di contaminazione fra la classica e la più avan- 4 teatro bonci catalogo 2015-2016 zata musica crossover, il già ricordato teatro contemporaneo e una sezione di teatro musicale che viene riproposta per l’occasione. Il cartellone tuttavia non esaurisce l’attività del Teatro Bonci, che si svolge per tutto l’anno senza soluzione di continuità come ha dimostrato il 2015. L’idea di mettere a disposizione della città le risorse artistiche e professionali di ERT e del Bonci con il progetto Carissimi Padri, proponendo performance anche al di fuori dello spazio teatrale e coinvolgendo il pubblico in un Atelier su Renato Serra e la Grande Guerra, ne è un chiaro esempio. A questo si aggiunga la straordinaria esperienza del Teatro ragazzi, forte di un pubblico dei 14.000 studenti, il Festival Nazionale del Teatro Scolastico, vero e ormai unico punto di riferimento italiano per il teatro che nasce dalle scuole, e il concorso di critica teatrale per le scuole superiori, “Teatro in Classe”. Il teatro non è solo rappresentazione, ma anche partecipazione attiva del suo pubblico. Questo è il modo migliore per continuare a frequentarlo e custodirne l’eredità. Daniele Gualdi Presidente Emilia Romagna Teatro - Teatro Nazionale teatro bonci catalogo 2015-2016 5 Il Bonci, un Teatro “nazionale, regionale, personale” Le parole chiave di questa stagione, che inaugura in tutti i Teatri di ERT un nuovo percorso da “Teatro Nazionale”, sono come non mai identificative del ruolo e della storia recente del Teatro Bonci di Cesena. NAZIONALE, per l’obiettivo di costruire di anno in anno programmazioni valide in assoluto, con una loro identità visibile anche da punti di vista e riferimento diversi da quelli locali; REGIONALE, per il ruolo che il Teatro Bonci svolge, per la capacità di attrazione di un pubblico non solo cittadino e per l’originalità delle proposte, in un ambito regionale e soprattutto nel territorio romagnolo, nella Città metropolitana che l’Area Vasta delle province romagnole sta definendo; PERSONALE, perché da molti anni gli spettatori del Bonci possono scegliere tra forme di abbonamento fissate e definite secondo un progetto, secondo un’idea proposta dal Teatro stesso (prosa, essai, teatro contemporaneo, concerti, danza, teatro musicale e poi le varie sommatorie di questi segmenti fondamentali, fino al Bonci omnibus) oppure possono personalizzare, con totale libertà di scelta, il proprio abbonamento, il proprio anno teatrale, preferendo in questo caso una delle varie forme flessibili per trarre dal programma le serate più vicine ai propri gusti. Il cartellone che proponiamo risponde a questi requisiti, a questo ambizioso progetto, a questa volontà di mantenere alto il livello di qualità e di ribadire un’offerta che tenta di essere originale e interessante per chi ama il Teatro, senza steccati di genere e di linguaggi? La risposta naturalmente la daremo tutti insieme al termine della stagione. Certo in alcuni settori abbiamo dovuto “inventare soluzioni” perché le risorse non sono più quelle che consentono la programmazione costante di eventi di grande visibilità: la rinuncia alla Sinfonica è dolorosa ma inevitabile; il blocco dei prezzi; la scelta di mantenerli mediamente bassi è una doverosa attenzione al difficile momento economico vissuto dal Paese e quindi da un pubblico “popolare” quale il Bonci si vanta di avere, anche se naturalmente questa valutazione non facilita i bilanci; le difficoltà che alcuni settori del mercato teatrale stanno vivendo nel percorso di ricambio generazionale di artisti e di idee non favorisce l’ampiezza delle scelte di programmazione; la criticità che il “teatro contemporaneo”, il teatro d’artista, sta vivendo per esaurimento delle sue potenzialità espressive, non consente la diffusione ad una vasta platea delle tematiche più vicine alla sensibilità e ai problemi della contemporaneità. Ma siamo convinti di avere proposto un cartellone di spicco, da leggere nella sua totalità perché rigoroso nelle linee costruttive, da vivere nei suoi singoli episodi perché ciascuno spettacolo è frutto di una ricerca artistica importante e costituisce un evento di per sé. 6 teatro bonci catalogo 2015-2016 Abbiamo speso tutte le migliori risorse artistiche di ERT che nella prima parte di stagione si succedono, quasi a rappresentare un laboratorio di idee e di progetti: gli spettacoli di prosa più attesi, dal debutto assoluto di Fedra alla ripresa di Ti regalo la mia morte, Veronika, le collaborazioni con altre realtà del teatro contemporaneo, a cominciare proprio dalle storiche Compagnie cesenati, fino ad un appuntamento di teatro musicale con la Traviata. Si manifestano così le varie anime di ERT che confluiscono in un progetto comune, come deve essere per una prospettiva di Teatro Nazionale dove le varie idee di teatro, le varie poetiche, si integrano, si completano, senza confliggere, esprimendo ciascuna appieno la propria sensibilità. È il caso del progetto speciale Carissimi Padri che apre la stagione del Bonci, coinvolgendo in un ruolo attivo centinaia di cittadini e di appassionati di teatro e aprendo le porte del Teatro ad un fresca e vivace teatralità di attori emergenti e qualificati, la cui formazione si deve alle migliori Accademie Nazionali. La seconda parte della stagione, collocata nel 2016, è degna del duplice anniversario del Bonci: il 170° della sua inaugurazione e il 20° della riapertura dopo i lavori di restauro. Se ne parlerà doverosamente per l’intero anno, con una serie di appuntamenti speciali che avranno il clou in estate e in autunno, ma qui è sufficiente sfogliare le schede che seguono per apprezzare il tentativo di offrire un quadro complessivo di tutte le forme di teatro che il Bonci ha praticato nel corso dei decenni della sua storia, in alcuni casi raggiungendo i vertici più alti della produzione teatrale di oggi. Ci si potrebbe soffermare su ciascuno ma lo spazio non lo consente: possiamo solo segnalare la presenza di grandi artisti del palcoscenico, di regie di valore internazionale (ricordiamo una delle ultime di Luca Ronconi, da poco scomparso), di voci soliste nella musica e nella danza (da Al Di Meola a Paolo Fresu che suonerà in onore del concittadino Marco Tamburini), ma crediamo non occorra dilungarsi: ciascuno spettatore del Bonci ha l’esperienza e la competenza per valutare, per apprezzare e per scegliere al meglio all’interno di un programma così vasto e vario. Il Bonci sarà presente ancora una volta con la propria storia e la propria personalità: si apriranno, in occasione di un compleanno così importante, gli spazi museali allestiti nel corso degli anni recenti, con un lavoro costante e certosino, che stanno trasformando tutti i luoghi del Bonci, anche quelli più nascosti, e non deputati ad una funzione specifica, in un Museo (nel senso contemporaneo del termine) di se stesso: sarà possibile rivivere spettacoli e volti, ascoltare le voci degli artisti, rivivere momenti salienti, rileggere testi e materiali, essere guidati negli spazi più affascinanti, in attesa che il Ridotto del Teatro venga restituito alla vita culturale della città e quindi che questo progetto di apertura del Teatro possa essere completato in spazi più ampi e idonei. Franco Pollini Direttore del Teatro Bonci teatro bonci catalogo 2015-2016 7 prosa Gli spettacoli serali iniziano alle ore 21, le pomeridiane della domenica alle ore 15.30 GIANNI FARINA fotografato da Luca Del Pia PROSA DA GIOVEDÌ 19 A DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 FEDRA dalla “Phaedra” di Seneca regia Andrea De Rosa con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducci scene e costumi Simone Mannino luci Pasquale Mari suono G.U.P. Alcaro Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Stabile di Torino PRIMA NAZIONALE Il tema fondamentale del personaggio e della tragedia di Fedra è l’amore. Ma bisogna intendere bene di che tipo di amore si tratta. La parola latina che Seneca adopera più spesso per descrivere lo stato d’animo di Fedra è furor, che significa pazzia ma anche, e in misura ugualmente importante, passione violenta, delirio amoroso, desiderio sfrenato. Una visione dell’amore che ci invita a cancellare le incrostazioni romantiche e sentimentali che su questo tema si sono depositate. L’amore è qui inteso, letteralmente, come qualcosa da cui si viene posseduti, un virus che inizia a riprodursi nel corpo senza il nostro assenso. Ma la malattia è solo una parte del furor da cui Fedra è presa. L’altra è l’eccitazione, l’esaltazione, la promessa di felicità che le viene dal pensiero di poter godere del corpo del figlio e di poter condurre con lui una vita piena di forza giovanile e di passione selvaggia, fatta di caccia alle bestie feroci, di amore della natura, di corsa a perdifiato nei suoi adorati boschi. Di fronte a questo personaggio e alla sua tragedia - in questo consiste ancora oggi la sua attualità - siamo costretti a indietreggiare, ad abbandonare le nostre superficiali certezze di uomini moderni per porci, ancora una volta, la domanda che Platone si fa nel Simposio: che cos’è l’amore, chi è Eros? Fedra, adattamento dalla tragedia di Seneca, è diretta da un regista coraggioso, capace di visioni sorprendenti della tradizione, come Andrea De Rosa. Laura Marinoni, sensibile e vibrante, in scena accanto a Luca Lazzareschi, dà corpo alla protagonista. emiliaromagnateatro.com teatro bonci catalogo 2015-2016 9 PROSA DA GIOVEDÌ 10 A DOMENICA 13 DICEMBRE 2015 TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA di Federico Bellini e Antonio Latella liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano regia Antonio Latella con Monica Piseddu e (in ordine alfabetico) Valentina Acca, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa scene Giuseppe Stellato costumi Graziella Pepe musiche Franco Visioli luci Simone de Angelis ombre Altretracce assistente alla regia Brunella Giolivo Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito di Progetto Prospero Stratificata e dissonante, e mai riproduttiva, è la regia di Latella, che si conferma padrone d’un teatro che non c’è. “La Repubblica” Partendo dall’ultima tra le protagoniste del suo cinema, Veronika Voss, diva del Terzo Reich sul viale del tramonto, Antonio Latella dedica un omaggio imponente e visionario al cineasta tedesco Rainer Fassbinder e al suo variegato universo femminile che compone, forse, un’unica, grande opera in cui sguardo dell’artista e biografia personale tendono a coincidere. Monica Piseddu è la sua interprete “in stato di grazia”. La scena, splendida, di un candore abbacinante, è la mente sconvolta di Veronika, vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli: azioni e personaggi sono apparizioni, parti di un’allucinazione in cui realtà e finzione divengono indistinguibili. Lacerante è la discesa nella psiche devastata di una donna tradita dall’intensità delle proprie emozioni, in cui, inevitabilmente, il bianco della morfina trasforma anche i sentimenti in merce di scambio o illusorie gratificazioni, deforma ogni percezione fino a rendere accettabile persino la morte, come nuova possibilità o liberazione. Veronika compie un viaggio complesso e affascinante, entrando e uscendo continuamente da se stessa, dall’immaginario di Fassbinder, da questo spettacolo: alla fine avrà incontrato i suoi spettatori, le altre eroine del cinema fassbinderiano ma, soprattutto, il suo regista, vittima forse, di un identico dramma. emiliaromagnateatro.com 10 teatro bonci catalogo 2015-2016 DA GIOVEDÌ 21 A DOMENICA 24 GENNAIO 2016 LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO di Claudio Fava uno spettacolo di Alessandro Gassmann con Anna Foglietta e Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Giorgia Boscarino, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Sabrina Knaflitz, Gaia Lo Vecchio, Liborio Natali, Olga Rossi ideazione scenica Alessandro Gassmann costumi Mariano Tufano musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi disegno luci Marco Palmieri Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile dell’Umbria Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. Alda Merini, “La pazza della porta accanto” Un commovente testo di Claudio Fava racconta l’appassionata storia d’amore tra Alda Merini e un giovane paziente dell’ospedale psichiatrico in cui la poetessa è stata ricoverata: ripercorre la drammaticità di un’esistenza profondamente segnata dal dolore, in perenne conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature. A dare voce e volto alla “poetessa dei navigli” e ai suoi toccanti versi, è Anna Foglietta che si cala con talento nei panni della Merini giovane, già donna complessa e dal carattere malinconico. La scena, in contrappunto alla visionaria immaginazione della protagonista, evoca tutta la claustrofobia di un reparto psichiatrico. È in questo spazio abitato da figure “diverse” che lo sguardo acuto e partecipe di Alessandro Gassmann dirige un lavoro che saprà emozionare il pubblico. teatrostabilecatania.it | teatrostabile.umbria.it teatro bonci catalogo 2015-2016 11 PROSA DA GIOVEDÌ 11 A DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 7 MINUTI di Stefano Massini uno spettacolo di Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo e Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Balkissa Maiga, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Corallo, Arianna Ancarani, Stella Piccioni scenografia Gianluca Amodio costumi Lauretta Salvagnin light designer Marco Palmieri musiche originali Aldo & Pivio De Scalzi videografie Marco Schiavoni foto di scena Ombretta De Martini aiuto regista Emanuele Maria Basso Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale 90 minuti filati di coinvolgente tensione e crescente suspense che il finale non delude. “La Stampa” 7 minuti parla di lavoro, di donne, di diritti: undici operaie riunite in un consiglio di fabbrica raccontano, con le loro diverse personalità, le paure per il futuro nostro e dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. Il testo si basa su un episodio realmente accaduto in una fabbrica tessile dell’Alta Loira nel 2012: le undici rappresentanti delle operaie sono chiamate a votare “sì o no” alla unica, apparentemente innocua, richiesta della nuova proprietà per salvare posti di lavoro e condizioni attuali. “Sì o no”, non solo per decidere la sorte di tutte le operaie della fabbrica, ma anche di chissà quante altre fabbriche nell’Europa della grande crisi. Il linguaggio di Massini è vero, coinvolgente, preciso nel descrivere i rapporti e i percorsi di vita di queste donne che tentano disperatamente di reagire all’incertezza del futuro. Ottavia Piccolo affrontata con appassionata adesione il personaggio di Blanche, la portavoce che ha trattato con i dirigenti: una “madre coraggiosa” e riflessiva che indica una via non scontata. La presente radicalità della questione del lavoro ha spinto Massini - pluripremiato drammaturgo e nuovo direttore del Piccolo Teatro di Milano - a scrivere questo documento lucido e essenziale. Gassmann lo traduce in uno spettacolo incalzante, di forte tensione etica, che commuove e fa riflettere. emiliaromagnateatro.com 12 teatro bonci catalogo 2015-2016 DA GIOVEDÌ 25 A DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016 I RUSTEGHI di Carlo Goldoni con (in odine alfabetico) Alessandro Albertin, Alberto Fasoli, Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, Cecilia La Monaca, Michele Maccagno, Maria Grazia Mandruzzato, Margherita Mannino, Giancarlo Previati, Francesco Wolf regia Giuseppe Emiliani scenografia Federico Cautero costumi Stefano Nicolao disegno luci Enrico Berardi musiche Massimiliano Forza arrangiamenti Fabio Valdemarin Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale Una commedia di rara felicità espressiva, di straordinaria abilità scenica. Una esplosione gioiosa d’inventiva ad ogni gesto e battuta. Goldoni affonda il bisturi sulla città che lo circonda, utilizzando con consumata maestria tutte le risorse del suo laboratorio drammaturgico e della sua lingua straordinaria. La mano esperta di Giuseppe Emiliani dirige per questo allestimento un gruppo di attori veneti “specializzati” nel repertorio del grande commediografo. L’azione si concentra in un lasso di tempo minimo (una mezza giornata) che subisce una accelerazione impercettibile ma costante fino alla frenesia della scena finale e si svolge tutta in interni, gli unici spazi possibili per i quattro rusteghi: quattro uomini di piglio gretto e conservatore alle prese con un eros inquieto e perturbante, con famiglie difficili da governare e con affari ancora prosperi ma già minacciati di crisi. Ambiguità, insicurezza, irresolutezza, nevrosi caratterizzano questi despoti improbabili, arroccati nella difesa a oltranza del passato contro ogni minaccia di novità: netta è la polemica di Goldoni con il conservatorismo ormai rozzo della classe cui appartiene. Il mercante lucido e avveduto, che per anni, nei panni di Pantalone, aveva impersonato il prototipo di un individuo socialmente responsabile, aperto e illuminato, si è ormai svilito a una caricatura di se stesso. Ma il carnevale, che si svolge per le vie della città, alla fine irrompe nelle stanze serrate e austere dei rusteghi, con tutta la sua carica di comicità trasgressiva. teatrostabileveneto.it teatro bonci catalogo 2015-2016 13 PROSA DA GIOVEDÌ 10 A DOMENICA 13 MARZO 2016 IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ di Eduardo De Filippo con Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Dely De Majo, Rosario Giglio, Luca Iervolino, Cecilia Lupoli, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro regia Marco Sciaccaluga scene Guido Fiorato costumi Zaira de Vincentiis musiche Andrea Nicolini luci Sandro Sussi Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Napoli Superbo allestimento, personaggi vivi e plausibili, eccellentemente resi. “La Stampa” Commedia complessa, Il Sindaco del rione Sanità, mescolando comico e tragico, realismo e simbolismo, intendeva, secondo le parole di Eduardo, “dare una precisa indicazione alla giustizia”: il protagonista, Antonio Barracano, è un personaggio ambiguo, allo stesso tempo capo camorra e idealista, una specie di Robin Hood degli ignoranti, la cui grandezza sta proprio nella capacità di intrecciare male e bene. “Don Antonio” dice Eduardo “è un visionario che cerca di ristabilire nel mondo un ordine andato fuori sesto”. Frutto dell’immaginazione del suo autore, il personaggio è, però, ispirato a una persona vera, che De Filippo conobbe, come rivelò in una intervista del 1978: ”Si chiamava Campoluongo. Venivano da lui a chiedere pareri su come si dovevano comporre le vertenze nel quartiere Sanità e lui andava”. Magnanimo e duro, severo e affettuoso, amato in famiglia e rispettato nel quartiere, capace di farsi giustizia da sé e tuttavia ossequioso verso la legge. Lo recita in modo impeccabile Eros Pagni che, diretto dalla regia sicura di Marco Sciaccaluga, toglie a questa figura la patina di bonarietà e macchiettismo per assumere una durezza e una tagliente coerenza di stampo classico. teatrostabilegenova.it | teatrostabilenapoli.it 14 teatro bonci catalogo 2015-2016 DA GIOVEDÌ 31 MARZO A DOMENICA 3 APRILE 2016 DANZA MACABRA di August Strindberg traduzione e adattamento Roberto Alonge regia Luca Ronconi con Adriana Asti, Giorgio Ferrara, Giovanni Crippa scenografia Marco Rossi costumi Maurizio Galante luci A. J. Weissbard suono Hubert Westkemper Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Spoleto57 Festival dei 2Mondi con la collaborazione di Mittelfest 2014 Spettacolo raffinato, un arguto teatro di morti viventi che si divorano. “La Repubblica” Danza macabra di Strindberg racconta il feroce duello, senza esclusione di colpi, di due coniugi giunti al venticinquesimo anniversario, confinati in un’isola nella cui guarnigione lui è capitano: l’arrivo di un amico di vecchia data, testimone sbalordito, rompe la noiosa routine scatenando nella coppia atteggiamenti di reciproca crudeltà. Nel testo, interpretato da sempre come un exemplum della vita coniugale vissuta come inferno domestico, si confrontano e si scontrano, da un lato, la natura satanica della moglie, Alice, e, dall’altro lato, il carattere vampiresco del marito, il Capitano, che cerca di succhiare la vita del secondo uomo, Kurt, psicologicamente fragile e remissivo. Una lettura attenta del dramma consente, però, di prendere atto che, più semplicemente, siamo di fronte all’inferno domestico di una coppia per niente infernale. La vicenda inizia e finisce su toni e timbri di misurata cordialità coniugale. È solo con l’arrivo del terzo personaggio che cominciano le tensioni. Il Capitano e Alice sono come una coppia di attori, tranquilli, quando non c’è pubblico, e subito eccitati dalla presenza di uno spettatore. Ma la fuga finale di Kurt riporta la coppia al punto di partenza, alla calma quotidianità che la accompagna da tanti anni. Sull’elegante scena noir, la divertita regia di Ronconi proietta una storia infernale ma risibile, accentuando i lati grotteschi e smisurati del dramma di Strindberg con humor demoniaco e uno spassoso gioco al massacro fra i “mostri” Asti e Ferrara. metastasio.it teatro bonci catalogo 2015-2016 15 PROSA DA GIOVEDÌ 7 A DOMENICA 10 APRILE 2016 QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO di Luigi Pirandello drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi regia Federico Tiezzi scene Marco Rossi costumi Gianluca Sbicca e Giovanna Buzzi luci Gianni Pollini con Nicola Ciaffoni, Valentina Cardinali, Francesca Ciocchetti, Francesco Colella, Elisa Fedrizzi, Elena Ghiaurov, Gilberto Giuliani, Luigi Lo Cascio, David Meden, Sandra Toffolatti, Massimo Verdastro, Marouane Zotti Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Federico Tiezzi dirige Luigi Lo Cascio nella terza delle commedie che fanno parte della cosiddetta “trilogia del teatro nel teatro”. Il testo si basa, come avviene anche per molti altri drammi di Pirandello, su una novella: Leonora addio! del 1910, in cui si racconta di Mommina, innamorata del Trovatore di Verdi e tenuta prigioniera dalla gelosia del marito Rico Verri. Ma il soggetto vero del testo è l’imprevedibilità di ciò che accade sulla scena quando si inizia a provare uno spettacolo e un regista/demiurgo entra in conflitto con attori/ creature. Gli attori sono gli insetti che un regista entomologo studia sotto la sua lente d’ingrandimento. La natura di Questa sera si recita a soggetto consente di pensarlo come un grande trattato di regia, un “sistema di sistemi” teatrali, una relazione di diverse funzioni registiche. Molti teatri sono, infatti, contenuti in questo testo: il teatro brechtiano, quello naturalistico, la farsa, il dramma sentimentale, l’opera lirica, fino ai presagi del teatro di poesia di Eliot e Pasolini. Hinkfuss, il regista mago al quale gli attori si ribellano, compone un trattato matematico sulla regia, intesa come ciò che apre ferite all’interno di un testo. Una sorta di Galileo novecentesco che scrive sulla pagina bianca del palcoscenico la sua tesi scientifica su cosa sia il teatro. Caratteristiche della commedia sono la decostruzione del linguaggio, la frantumazione delle frasi, l’inciampo del periodo, l’esplosione della sintassi: una speciale malattia affligge i personaggi, specchio di quella crisi economica e sociale che frantumò il mondo a partire dall’anno in cui questo testo fu scritto, il 1929. piccoloteatro.org 16 teatro bonci catalogo 2015-2016 essai Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 PASCAL RAMBERT fotografato da Luca Del Pia ESSAI SABATO 20 E DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016 BALLATA DI UOMINI E CANI dedicata a Jack London di e con Marco Paolini musiche originali composte da Lorenzo Monguzzi con Angelo Baselli e Gianluca Casadei ed eseguite da Lorenzo Monguzzi chitarra e voce e Angelo Baselli clarinetto con la partecipazione straordinaria di Roberto Abbiati consulenza e concertazione musicale Stefano Nanni animazione video di Simone Massi disegno luci Daniele Savi e Michele Mescalchin Michela Signori - Jolefilm Magistrale. “Corriere della Sera” Nell’immaginario collettivo è questo il grande Nord: storie a 50 gradi sotto lo zero, boschi e cieli candidi, distese ghiacciate, slitte e uomini con i loro cani. Storie di un sodalizio antico fra spietati avventurieri e mezzi lupi. Come un folksinger contemporaneo, Paolini ci guida, questa volta, nella selvaggia Alaska di Jack London, un mondo che ha il sapore avventuroso dell’infanzia e, allo stesso tempo, della dura legge per la sopravvivenza. Una cosmografia in cui l’uomo è al centro di una natura magnifica e estrema. Brani di tre racconti celebri, Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco, in cui uomini e cani sono coprotagonisti, si intrecciano alla biografia dello scrittore statunitense, che nella sua breve vita fu vagabondo, lavandaio, pugile e cercatore d’oro. Con le ballate musicate e cantate da Lorenzo Monguzzi, voce de “I Mercanti di Liquore”, Paolini dà vita a un canzoniere teatrale che rapisce il pubblico e lo tiene in silenzioso ostaggio per due ore di spettacolo, senza interruzione. È tutta sua, infatti, la capacità di trascinare sul palco paesaggi e eventi così lontani e farli apparire vicini, a sé e alla platea che l’ascolta. E dal racconto di questa vita selvatica scaturiscono riflessioni sull’esistenza presente e sul senso del “confine” per l’uomo contemporaneo. jolefilm.com 18 teatro bonci catalogo 2015-2016 MARTEDÌ 15 E MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016 TONI SERVILLO LEGGE NAPOLI testi di Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano, Antonio De Curtis (Totò), Michele Sovente con Toni Servillo Teatri Uniti Una esperienza unica. “il Manifesto” Con questo toccante omaggio alla cultura partenopea Toni Servillo, fuoriclasse del teatro e del cinema italiani, si immerge nella sostanza verbale di poeti e scrittori che di Napoli hanno conosciuto bene la carne e il cuore. È il ritratto di una città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, divisa fra l’estrema vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno. Dieci poeti e scrittori, testimoni della città nel passato e nel presente, che offrono il quadro sintetico di una realtà impietosa, ai limiti del paradosso. Accanto a poemetti ormai considerati fra i grandi classici del Novecento come Lassamme fa’ a Dio di Salvatore Di Giacomo e De Pretore Vincenzo di Eduardo De Filippo, due liriche di Ferdinando Russo, ‘A Madonna d’‘e mandarine e E’ sfogliatelle, e l’attualissima Fravecature di Raffaele Viviani; la sanguigna e veemente invettiva de A sciaveca di Mimmo Borrelli e la lingua contemporanea, colta ed allusiva di Litoranea di Enzo Moscato, tagliente riflessione sulle contraddizioni e sul degrado di Napoli. Assolutamente inedite e composte per la circostanza sono O vecchio sott’o ponte di Maurizio De Giovanni, che racconta l’inumano dolore per la perdita di un figlio, e Sogno napoletano di Giuseppe Montesano, in cui, dichiarata la dimensione onirica, l’apocalisse lascia il passo ad un salvifico, auspicato, risveglio delle coscienze. Entrambe si infrangono nella successiva sequenza, aspra e feroce, di Napule, crudo ritratto della città scritto da Mimmo Borrelli. Novanta intensi minuti che l’attore conclude con ‘A livella di Totò, Primitivamente di Raffaele Viviani, ‘Nfunno di Eduardo De Filippo e Cose sta lengua sperduta di Michele Sovente. teatriuniti.it teatro bonci catalogo 2015-2016 19 ESSAI MARTEDÌ 12 APRILE E MERCOLEDÌ 13 APRILE 2016 LO STRANIERO, UN’INTERVISTA IMPOSSIBILE tratto da “L’Etranger” di Albert Camus con Fabrizio Gifuni suoni G.U.P. Alcaro ideazione e regia Roberta Lena riduzione letteraria Luca Ragagnin costumi Roberta Vacchetta Circolo dei lettori Bisognava esserci, per ammirare l’immenso potere seduttivo corporeo di Fabrizio Gifuni che per 75 minuti leggeva Lo straniero di Camus. Le emozioni del testo ricadevano fiammanti in platea. “Corriere della Sera” “Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so”: il folgorante incipit de Lo straniero di Albert Camus, è la prima frase che Fabrizio Gifuni pronuncia in questo omaggio al romanzo cardine dell’esistenzialismo. Vestito di bianco, reso abbacinate dalle luci, circondato da microfoni ad asta, Gifuni è lo straniero Meursault che racconta se stesso e la sua vita con un tono svagato ma attento, annoiato ma partecipe, toni che rispecchiano il linguaggio di Camus né popolare né letterario, il suo stile asciutto ed essenziale. Lo straniero è uno sguardo sull’assurdità del destino e sull’estraneità dell’essere umano al mondo: obbligato a constatare che qualsiasi scelta si rivela inadeguata, l’uomo si scopre straniero a se stesso, paralizzato dalla crudeltà, irrazionale e ineluttabile, delle cose della vita. Meursault, impiegato di origine francese ad Algeri, è l’indifferente che non sa scegliere, che vive trascinato dagli eventi, che uccide senza una ragione plausibile, che non sente emozioni e sentimenti. Un uomo che vive l’assurdo della vita stretta tra l’indifferenza della natura e il destino certo di morte, sepolto nell’apatia di giornate che scorrono senza motivo, un essere povero e nudo che rifiuta un’ipotesi religiosa consolatoria, abbracciando con coscienza la fine. Un uomo al quale non resta che la verità di essere come è, e viene condannato per questo più che per un assassinio. fabriziogifuni.it 20 teatro bonci catalogo 2015-2016 Abbonati in anticipo | prosa e essai GIOVEDÌ 28 GENNAIO ORE 21 VENERDÌ 29 GENNAIO ORE 21 SABATO 30 GENNAIO ORE 21 ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. PATRIMONI ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. RIVOLUZIONI ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. TEATRO DOMENICA 31 GENNAIO 2016 ORE 15.30 TRITTICO COMPLETO (FUORI ABBONAMENTO) ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE. PATRIMONI. RIVOLUZIONI. TEATRO FESTA DEL TEATRO IN OCCASIONE DEL VENTENNALE DALLA RIAPERTURA DOPO IL RESTAURO (1996-2016) ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE Patrimoni. Rivoluzioni. Teatro di Paolo Di Paolo regia Claudio Longhi scene Guia Buzzi costumi Gianluca Sbicca con Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo Emilia Romagna Teatro Fondazione Una “maratona” di spettacoli - da vedere in tre serate diverse oppure tutti insieme la domenica pomeriggio - conclude il percorso cesenate del progetto Carissimi Padri…Almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915), a cura del regista e docente universitario Claudio Longhi, che, da aprile scorso, ha coinvolto il Comune di Cesena, la Biblioteca, il Centro Cinema, il Conservatorio, scuole e associazioni, oltre a vari sponsor, in un lungo cammino, fatto di spettacoli e riflessioni condivise assieme a numerosi cittadini, sul grottesco e folle mondo che andò alla Grande Guerra. È possibile raccontare oggi cosa, cent’anni fa, ha spinto il mondo alle soglie dell’annientamento, determinando lo scoppio della prima Guerra mondiale? È difficile, forse, ma ci si può provare. Come? Intrecciando affari, arte, filosofia, politica, passioni e religione. Inseguendo per ogni angolo dell’Europa e del pianeta un pugno di uomini, piccoli piccoli, persi in un labirinto di destini incrociati in cui la sorte del singolo si intreccia al futuro delle nazioni. Il capitalismo quasi impazzito, le utopie socialiste, le smanie nazionaliste, l’ingordigia colonialista, il cristianesimo disorientato: tutto va impastato, magari in una saga familiare, coi suoi padri e i suoi figli, e gli intrusi, sempre pronti a bussare alla porta, sparigliando le carte del giuoco. Meglio farlo però in tre serate, per non affaticare troppo lo spettatore. Un trittico, sì: tre capitoli del tutto autonomi, tre differenti sguardi gettati sullo stralunato mondo della belle époque. E per non giustificare o nobilitare, ciò che non può essere giustificato o nobilitato, sarà bene ricorrere a un pizzico di comicità…alla lezione del grande varietà! E perché poi raccontare queste storie, vecchie di un secolo fa? Semplice: perché la mostruosità non si ripeta. Attento, o tu che guardi, e manda a mente… emiliaromagnateatro.com | carissimipadri.it teatro bonci catalogo 2015-2016 21 teatro contemporaneo NANNI GARELLA fotografato da Luca Del Pia TEATRO CONTEMPORANEO MARTEDÌ 24 NOVEMBRE 2015 ORE 21 LUS un concerto di Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato testo Nevio Spadoni musica Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato Ermanna Montanari voce Luigi Ceccarelli live electronics Daniele Roccato contrabbasso regia Marco Martinelli spazio scenico e costumi Margherita Manzelli, Ermanna Montanari disegno abito di Bêlda Margherita Manzelli animazione dello sfondo con opere originali di Margherita Manzelli a cura di Margherita Manzelli, Alessandro e Francesco Tedde regia del suono Marco Olivieri disegno luci Francesco Catacchio Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Teatro delle Albe - Ravenna Teatro Rapisce, questo spettacolo formidabile. “Left” Ermanna Montanari e Luigi Ceccarelli hanno realizzato pagine indimenticabili di teatro in musica, da L’Isola di Alcina a La mano, spettacoli del Teatro delle Albe che hanno segnato la storia del teatro italiano negli ultimi due decenni. Ora si cimentano con Lus (luce), un poemetto di Nevio Spadoni in lingua romagnola, dedicato a Bêlda, veggente e guaritrice delle campagne romagnole di inizio Novecento. Figura potente di donna vittima dell’ipocrisia del paese, che nell’orgoglioso grido di rivolta contro la codardia degli uomini si permette un maleficio di morte ai danni di un “pretaccio”, colpevole di aver disseppellito la madre di lei. Il testo/ preghiera/ maledizione di Spadoni si sposa con un’architettura sonora originale realizzata da Ceccarelli e Roccato (contrabbassista solista e compositore, una delle voci più originali e prestigiose della scena musicale internazionale), nell’alchimia di tre figure che in scena duellano con i loro “strumenti”: la voce caleidoscopica della Montanari, il computer per l’elaborazione elettronica in tempo reale di Ceccarelli, il contrabbasso di Roccato. Diretto da Marco Martinelli, Lus è un concerto che racconta, senza raccontare, la magia incantatoria dei suoni, antica come il mondo, incarnata con forza nel nostro presente, nelle “facce”, malate e istupidite, disegnate ad acquerello da Margherita Manzelli. emiliaromagnateatro.com | teatrodellealbe.com teatro bonci catalogo 2015-2016 23 TEATRO CONTEMPORANEO PALCOSCENICO DEL TEATRO (POSTI LIMITATI) DA GIOVEDÌ 26 A SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ORE 21 LA PRIMA, LA MIGLIORE testo e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari e Davide Berardi Emilia Romagna Teatro Fondazione Con il pensiero rivolto a un tempo in stato di crisi, quello attuale, in cui dominano il senso di precarietà e l’assenza di prospettive individuali e collettive, Berardi e Casolari dedicano uno spettacolo a un evento storico accaduto esattamente cento anni fa: la Grande Guerra. La drammaturgia originale, liberamente ispirata al romanzo confessione Niente di nuovo sul fronte occidentale di Eric Maria Remarque, racconta la follia, il potere, le barbarie, il sacrificio e l’orgoglio di quei giorni bui, per capire l’uomo contemporaneo e la nostra società. La sostiene, in scena, la travolgente energia di Gianfranco Casolari. La prima, la migliore è la prima Guerra mondiale. Quella che, nata da un attentato di natura nazionalista e indipendentista ai danni di un impero centrale, coinvolse in una catastrofe per oltre cinque anni il mondo intero. La guerra in cui l’Italia entrò un anno dopo, 1915, per ripicca o per timore o forse ancora per convenienza tradendo i propri alleati, Germania e impero austro-ungarico e combattendo al fianco di Inghilterra e Francia, riportando circa 1 milione di caduti sul campo. Un’intera generazione sacrificata, immolata in onore di un’ideologia propagandata a furor di popolo. Tre soldati in trincea: un capitano, un caporale ed un soldato semplice, rimasti da soli a fare la guerra contro il resto del mondo. Nonostante la condizione miserabile in cui sono ridotti, le dinamiche fra i tre uomini non sembrano cambiare, finché uno solo resterà in vita. Parallela a questa storia, la quarta figura, femminile, interpreta i vari ruoli che la donna ha avuto durante la guerra. emiliaromagnateatro.com 24 teatro bonci catalogo 2015-2016 Teatro Bonci calendario 2015 2016 piazza Guidazzi, Cesena biglietteria 0547 355959 | fax 0547 355910 [email protected] | www.teatrobonci.it OTTOBRE TEATRO CONTEMPORANEO SABATO 10 OTTOBRE 2015 ORE 21 MARTEDÌ 24 NOVEMBRE 2015 ORE 21 ingresso gratuito PRESENTAZIONE STAGIONE 2015 2016 LUS CARISSIMI PADRI… ALMANACCHI DELLA “GRANDE PACE” (1900-1915) Il gran valzer dei sonnambuli Per un esame di (in)coscienza del mondo di ieri Atelier a cura di Claudio Longhi TEATRO MUSICALE DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 ORE 21 Inaugurazione stagione 2015-2016 ABSCHIED musiche per Renato Serra di Claudio Scannavini, Marco Taralli, Gustav Mahler Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena NOVEMBRE PROSA GIOVEDÌ 19 - SABATO 21 NOVEMBRE 2015 ORE 21 DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 ORE 15.30 FEDRA dalla “Phaedra” di Seneca regia Andrea De Rosa PRIMA NAZIONALE un concerto di Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato testo Nevio Spadoni regia Marco Martinelli Teatro delle Albe TEATRO CONTEMPORANEO PALCOSCENICO DEL TEATRO GIOVEDÌ 26 - SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ORE 21 LA PRIMA, LA MIGLIORE testo e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari DICEMBRE ABBONATI IN ANTICIPO musica e danza SABATO 5 DICEMBRE 2015 ORE 21 KAROL KAMINSKI violino ARNOLD GNIWEK piano in collaborazione con Associazione Polonia e Consolato Generale di Polonia in Milano TEATRO CONTEMPORANEO DOMENICA 6 - MARTEDÌ 8 DICEMBRE 2015 ORE 20.30 TEATRO COMANDINI (CORTE DEL VOLONTARIATO 22) nell’ambito di Màntica GOLA in tre movimenti concezione e direzione di Chiara Guidi in collaborazione con Alessandro Scotti cura del suono Giuseppe Ielasi Socìetas Raffaello Sanzio teatro bonci catalogo 2015-2016 I PROSA CONCERTI GIOVEDÌ 10 - SABATO 12 DICEMBRE 2015 ORE 21 DOMENICA 13 DICEMBRE 2015 ORE 15.30 SABATO 9 GENNAIO 2016 ORE 21 TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA di Federico Bellini e Antonio Latella liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano regia Antonio Latella TEATRO MUSICALE VENERDÌ 18 DICEMBRE 2015 ORE 21 TRAVIATA ovvero La signora delle camelie di Nanni Garella da Alexandre Dumas e Giuseppe Verdi DANZA DOMENICA 27 DICEMBRE 2015 ORE 21 IL LAGO DEI CIGNI MICHELE CAMPANELLA pianoforte JAVIER GIROTTO sax soprano e baritono Musique sans frontières Maurice Ravel & Claude Debussy DANZA SABATO 16 GENNAIO 2016 ORE 21 TOSCA X coreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei musica Giacomo Puccini Compagnia Artemis Danza/ Monica Casadei PROSA GIOVEDÌ 21 - SABATO 23 GENNAIO 2016 ORE 21 DOMENICA 24 GENNAIO 2016 ORE 15.30 LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO Ballet of Moscow - Russian New Classical di Claudio Fava uno spettacolo di Alessandro Gassmann DANZA CONCERTI LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2015 ORE 21 (FUORI ABBONAMENTO) MARTEDÌ 26 GENNAIO 2016 ORE 21 LA BELLA ADDORMENTATA Ballet of Moscow - Russian New Classical PAOLO FRESU QUINTET Serata dedicata a Marco Tamburini GENNAIO TEATRO MUSICALE MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2016 ORE 15.30 MY FAIR LADY adattamento e regia di Corrado Abbati Compagnia Corrado Abbati II teatro bonci catalogo 2015-2016 ABBONATI IN ANTICIPO prosa e essai DANZA GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2016 ORE 21 PRIMO SPETTACOLO VENERDÌ 29 GENNAIO 2016 ORE 21 SECONDO SPETTACOLO SABATO 30 GENNAIO 2016 ORE 21 TERZO SPETTACOLO DOMENICA 31 GENNAIO 2016 ORE 15.30 TRITTICO (FUORI ABBONAMENTO) MERAVIGLIA ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE Patrimoni. Rivoluzioni. Teatro di e con Marco Paolini di Paolo di Paolo regia Claudio Longhi FEBBRAIO VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016 ORE 21 Sonics ESSAI SABATO 20 - DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016 ORE 21 BALLATA DI UOMINI E CANI dedicata a Jack London CONCERTI MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 ORE 21 AL DI MEOLA Elysium & more CONCERTI PROSA LUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016 ORE 21 GIOVEDÌ 25 - SABATO 27 FEBBRAIO 2016 ORE 21 DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016 ORE 15.30 AVISHAI COHEN TRIO From Darkness DANZA SABATO 6 FEBBRAIO 2016 ORE 21 LEGO PASSO A DUE ANTITESI Compagnia Aterballetto PROSA GIOVEDÌ 11 - SABATO 13 FEBBRAIO 2016 ORE 21 DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 ORE 15.30 7 MINUTI di Stefano Massini uno spettacolo di Alessandro Gassmann teatro bonci catalogo 2015-2016 I RUSTEGHI di Carlo Goldoni regia Giuseppe Emiliani MARZO DANZA SABATO 5 MARZO 2016 ORE 21 PUZZLE Kataklò Athletic Dance Theatre PROSA GIOVEDÌ 10 - SABATO 12 MARZO 2016 ORE 21 DOMENICA 13 MARZO 2016 ORE 15.30 IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ di Eduardo De Filippo regia Marco Sciaccaluga III ESSAI CONCERTI MARTEDÌ 15 - MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016 ORE 21 VENERDÌ 15 APRILE 2016 ORE 21 TONI SERVILLO LEGGE NAPOLI LONDON BRASS con Toni Servillo CONCERTI VENERDÌ 18 MARZO 2016 ORE 21 STEFAN MILENKOVICH violino ARCHI DEL CONSERVATORIO “B. MADERNA” PROSA GIOVEDÌ 31 MARZO - SABATO 2 APRILE 2016 ORE 21 DOMENICA 3 APRILE 2016 ORE 15.30 DANZA MACABRA di August Strindberg traduzione e adattamento Roberto Alonge regia Luca Ronconi APRILE PROSA GIOVEDÌ 7 - SABATO 9 APRILE 2016 ORE 21 DOMENICA 10 APRILE 2016 ORE 15.30 QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO programma speciale per il trentennale della fondazione dell’ensemble TEATRO CONTEMPORANEO PALCOSCENICO DEL TEATRO LUNEDÌ 18-SABATO 23 APRILE 2016 ORE 21 PORPORA rito sonoro per cielo e terra testi scritti e recitati da Mariangela Gualtieri musiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battaglia regia scene e luci Cesare Ronconi Teatro Valdoca TEATRO CONTEMPORANEO PALCOSCENICO DEL TEATRO SABATO 30 APRILE - DOMENICA 1 MAGGIO 2016 ORE 17, ORE 19 E ORE 21 nell’ambito di Puerilia FAVOLE GIAPPONESI ideazione, regia e voce narrante Chiara Guidi musica originale eseguita dal vivo Giuseppe Ielasi Socìetas Raffaello Sanzio di Luigi Pirandello drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi regia Federico Tiezzi ESSAI MARTEDÌ 12 - MERCOLEDÌ 13 APRILE 2016 ORE 21 LO STRANIERO, UN’INTERVISTA IMPOSSIBILE tratto da “L’Etranger” di Albert Camus con Fabrizio Gifuni ideazione e regia Roberta Lena IV teatro bonci catalogo 2015-2016 TEATRO CONTEMPORANEO TEATRO COMANDINI (POSTI LIMITATI) DA DOMENICA 6 A MARTEDÌ 8 DICEMBRE 2015 ORE 20.30 NELL’AMBITO DI MÀNTICA GOLA in tre movimenti concezione e direzione di Chiara Guidi in collaborazione con Alessandro Scotti cura del suono Giuseppe Ielasi aiuto regia Chiara Savoia Socìetas Raffaello Sanzio Gola è una performance in tre movimenti ispirata alla novella di Cechov L’angoscia. La doula è la serva che ascolta. Questo il primo movimento. La cavallina di Cechov, l’unica capace di accogliere le confidenze del vecchio vetturino Jona Potàpov, a una settimana dalla morte del figlio, è il secondo movimento. A lei, nella stalla, il padre riesce a cantare la propria tristezza. La voce di Ewa è il terzo movimento. In Bosnia è in corso un processo di riconoscimento. Quasi trentamila persone sono scomparse durante la guerra negli anni ‘90 e non tutti i corpi sono stati trovati nelle fosse comuni. È stato necessario scendere, sollevare, ricomporre, riconoscere, nominare per restituire i morti alle famiglie. E seppellirli. Questo il lavoro di Ewa, per molti anni. Di fronte alla forza tragica della realtà, il teatro s’ interroga. Porta alla luce? Come poter rispondere a questa domanda. In Gola il teatro interviene al di là del problema estetico. Si tratta di toccare, con lo sguardo aptico della tragedia, la pena dell’eroe. Di porsi in presenza di quelli che agiscono e che soffrono. Di restituire loro un presente, che è il tempo della scena, e di dar loro una voce, quella dell’artista, che cicatrizza in un corpo unico l’ascolto, il dolore, e la cura. raffaellosanzio.org teatro bonci catalogo 2015-2016 25 TEATRO CONTEMPORANEO PALCOSCENICO DEL TEATRO (POSTI LIMITATI) DA LUNEDÌ 18 A SABATO 23 APRILE 2016 ORE 21 PORPORA rito sonoro per cielo e terra con Stefano Battaglia e Mariangela Gualtieri regia scene e luci di Cesare Ronconi testi scritti e recitati da Mariangela Gualtieri musiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battaglia Teatro Valdoca/ Emilia Romagna Teatro Fondazione con il sostegno di Comune di Cesena/ Emilia Romagna Teatro Fondazione con il contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena “Questo inedito rito sonoro nasce dall’incontro fra un musicista ed una poeta, ma potremmo anche dire dall’incontro fra due musicisti, perché la poesia, come sappiamo, è inscindibile dalla musica. Ho ascoltato Stefano Battaglia per la prima volta nella chiesa di Bose, in uno di quei luoghi della terra protesi verso qualcosa che non è solo terrestre, e ne sono rimasta incantata. Poi, conoscendo meglio il suo lavoro, mi ha sorpreso quanto abbia indagato la poesia, dai Sonetti a Orfeo di Rilke a Pasolini, col verso come elemento al centro dell’ispirazione musicale. L’incontro mi è parso il compimento di qualcosa che da tempo era in cammino. E subito è nata l’urgenza di tentare un sodalizio, non solo con me ma col nostro teatro, dunque con la scrittura scenica di Cesare Ronconi, con la tradizione musicale del Teatro Valdoca. Porpora è per me il colore dei doni, il colore della festa e delle vesti magnifiche, il colore degli antichi solenni riti. E questo ci piacerebbe che fosse: un dono, un tempo in cui vivere un volo, un rito di conciliazione dell’umano con la terra e col cielo. Un rito sonoro spalancato dunque sul mondo, sulle facce del mondo, con i loro tormenti e splendori, ma senza paura di sondare una più lunga gittata, fino al cielo, fino a dove spazio e tempo si accucciano e ci lasciano per un istante intuire ciò a cui poesia, musica e silenzio, in fine, conducono”. Mariangela Gualtieri teatrovaldoca.org | stefanobattaglia.com 26 teatro bonci catalogo 2015-2016 PALCOSCENICO DEL TEATRO (POSTI LIMITATI) SABATO 30 APRILE E DOMENICA 1 MAGGIO 2016 ORE 17, ORE 19 E ORE 21 NELL’AMBITO DI PUERILIA FAVOLE GIAPPONESI Chiara Guidi ideazione, regia, scene e costumi voce narrante Chiara Guidi musica originale Giuseppe Ielasi Enrico Malatesta percussioni, dispositivi di playback Giuseppe Ielasi strumenti elettroacustici Natàn Santiago vibrafono e flauti 10 figuranti Ljubljana Puppet Theater Festival, Socìetas Raffaello Sanzio 50 persone al centro di un palcoscenico, al centro di un bosco, per ascoltare una fiaba musicale adatta agli adulti e ai bambini dai 6 anni. I bambini guideranno gli adulti in un bosco, vibrante di luce e di suoni, e sceglieranno un posto. Lì siederanno a terra e, stando fermi, cercheranno con lo sguardo la voce che racconta, la musica che suona. Però, nel bosco fitto fitto, gli occhi non possono vedere tutto. Lì, nel posto che hanno scelto, l’orecchio si allunga, si piega, mette a fuoco quanto accade nello spazio e vede più degli occhi. Il bosco è colmo di presenze incredibili. Che sfuggono! Perché figure misteriose appaiono quando gli occhi sono qui e non là e ciò che s’intravede è veloce come un lampo. Tutto appare e scompare senza dirci da dove viene e dove va, lasciando comunque nell’aria profumi. Occorre stare fermi e aspettare che qualcosa accada…come quando, sdraiandoci in un bosco, vediamo l’improvviso passaggio di un uccello che, per un attimo, canta per noi. E mentre stiamo lì, nel nostro posto, una voce racconta favole tratte dal repertorio giapponese. Non hanno il lieto fine e, dove incominciano, là finiscono. Apparentemente non succede nulla. Sembra che non sia successo nulla e il protagonista, alla fine, si trova come quando la storia è iniziata. Ma davvero non è avvenuto nulla? La favola apre un varco, come una lama di luce tra gli alberi. Poi si chiude. Scompare. raffaellosanzio.org teatro bonci catalogo 2015-2016 27 concerti Tutti i concerti iniziano alle ore 21 ANTONIO LATELLA fotografato da Luca Del Pia CONCERTI SABATO 9 GENNAIO 2016 MICHELE CAMPANELLA pianoforte JAVIER GIROTTO sax soprano e baritono Musique sans frontières Maurice Ravel & Claude Debussy PROGRAMMA M. RAVEL PAVANE POUR UNE INFANTE DÉFUNTE C. DEBUSSY SUITE BERGAMASQUE C. DEBUSSY RÊVERIE C. DEBUSSY CHILDREN’S CORNER M. RAVEL MIROIRS distribuito da Parmaconcerti Due mondi a confronto: il rigore della musica classica e la libertà dell’improvvisazione jazz. Michele Campanella, maestro del piano, grande, perfetto interprete della musica colta, dialoga con uno strepitoso sassofonista, l’argentino Javier Girotto. Passionale, eccellente improvvisatore di tango e jazz. L’ambito di incontro è particolare: Ravel e Debussy, due compositori non a caso definiti “impressionisti” per la raffinatezza estrema delle dinamiche, la rarefazione delle atmosfere, le armonie sospese che generano una fortissima espressività. Non è la musica classica che si fa tentare dalla forma libera del jazz, né il jazz che va a insidiare la sobria eleganza della classica. La novità sta proprio qui: non c’è compromesso, tantomeno un tentativo di ibridazione, ma semplicemente un dialogo tra due voci diverse ed evidentemente compatibili. Le scelte musicali del programma permettono a Campanella e Girotto di esplorare quella sottile linea di confine tra il jazz e alcune espressioni della musica classica dei primi del Novecento: un periodo in cui i due generi crescevano e si evolvevano parallelamente, osservandosi e studiandosi con reciproca curiosità. La stessa curiosità che ha permesso a due musicisti, cresciuti in percorsi diversi, di sperimentare un linguaggio nuovo, sans frontières. Musique sans frontières è uscito in album per CAMJAZZ il 18 novembre 2014. michelecampanella.org | javiergirotto.com teatro bonci catalogo 2015-2016 29 CONCERTI MARTEDÌ 26 GENNAIO 2016 IN OCCASIONE DEL VENTENNALE DELLA RIAPERTURA DEL TEATRO DOPO IL RESTAURO PAOLO FRESU QUINTET Serata dedicata a Marco Tamburini Paolo Fresu tromba, flicorno e effetti Tino Tracanna sax tenore e soprano Roberto Cipelli pianoforte e piano elettrico Attilio Zanchi contrabbasso Ettore Fioravanti batteria distribuito da Pannonica Cosa dire ancora sul quintetto più famoso d’Italia? attraverso riflessi, rimandi ed intrecci solletica l’inconscio, svela altri percorsi possibili della nostra mente e del nostro cuore. “All About Jazz” La sua tromba si è fatta amare dal pubblico di tutto il mondo: partito a 11 anni da una piccola banda musicale sarda, Paolo Fresu è arrivato sui palchi di 5 continenti, accanto ai più grandi nomi della musica afroamericana degli ultimi trent’anni. Oggi si esibisce in circa 200 concerti all’anno. Il quintetto nasce nel 1984 per volontà di Fresu e Roberto Cipelli e oggi, che fa a pieno diritto parte della storia del moderno jazz italiano, festeggia, con la stessa originale formazione, i trent’anni di vita. 1985: la rivista americana “Cadence” indica Ostinato del Paolo Fresu Quintet come uno dei più interessanti dischi dell’anno. 1990: il quintetto vince il premio “Top jazz” della rivista “Musica jazz” come miglior gruppo italiano e come miglior disco (“Premio Arrigo Polillo” per Live in Montpellier). 1995: il disco Night on the City inciso per la francese Owl vince il premio “Choc” della rivista francese “Jazzman” e fa guadagnare a Paolo Fresu i premi dell’Academie du Jazz di Parigi e il prestigioso “Django d’Or” come miglior musicista jazz d’Europa. 2014: il nuovissimo capitolo di questa straordinaria carriera si chiama ¡30!, ovviamente in riferimento ai tre decenni d’arte vissuti insieme dai cinque musicisti. Molti amanti della sua musica sostengono: “Paolo ha tanti incredibili progetti ma...il quintetto resta sempre il quintetto!”. Il concerto è dedicato al trombettista cesenate Marco Tamburini, che nella sua carriera ha suonato anche al fianco di Fresu. Fra i due era nata una fraterna amicizia. paolofresu.it 30 teatro bonci catalogo 2015-2016 LUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016 AVISHAI COHEN TRIO From Darkness Avishai Cohen contrabbasso Nitai Hershkovits pianoforte Daniel Dor batteria concerto organizzato da Kino Music srl Come performer live, Cohen è difficile da battere. “LondonJazz” La sua reputazione è cresciuta costantemente negli ultimi due decenni e oggi l’israeliano Avishai Cohen è considerato uno dei più grandi bassisti al mondo. Ma è come compositore che la sua affermazione musicale è stata maggiore. Con il trio porta in concerto alcune delle sue composizioni originali e dei nuovi arrangiamenti, presentando i pezzi dell’ultimo album, From Darkness, uscito a febbraio 2015, così come alcuni dei brani più amati dal pubblico, tratti dai precedenti dischi e dai suoi concerti live. Ad accompagnarlo, due giovani talenti israeliani: Nitai Hershkovits, il pianista dalle dita d’oro che ha riempito di grazia la musica di Cohen a partire dall’album in duo Duende (EMI/ Blue Note, 2012), in cui ha dimostrato tutta la sua maestria; Daniel Dor, alla batteria, di recente definito “inarrestabile”, entrato a far parte del mondo musicale di Cohen alla fine del 2013. Suonano insieme un jazz esplosivo e caldo, mentre gli assoli di Cohen fanno spettacolo e la sua voce crea un’atmosfera commovente, profondamente romantica. Avishai Cohen ha portato il suo strumento, il contrabbasso, alle luci della ribalta, componendo sotto l’influenza di un’ampia gamma di suggestioni stilistiche e culturali: dal jazz del suo mentore, Chick Corea, che l’ha lanciato su scala mondiale, ai ritmi afrocaraibici, dalla musica folk israeliana alle tradizioni mediorientali fino alle melodie sefardite, la sua musica continua ad allargare le frontiere del jazz. avishaicohen.com teatro bonci catalogo 2015-2016 31 CONCERTI MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 IN OCCASIONE DEL 170° DELLA INAUGURAZIONE DEL TEATRO (1846-2016) AL DI MEOLA Elysium & more Al Di Meola chitarra Peo Alfonsi seconda chitarra Peter Kaszas percussioni concerto organizzato da Kino Music srl Con una carriera lunga 40 anni, l’italo-americano Al Di Meola è da molti considerato come il miglior chitarrista jazz al mondo. Chiamato a 19 anni da Chick Corea per la registrazione dell’album Return to Forever, che lo ha affermato come astro nascente grazie a una strabiliante tecnica unita a uno stile inconfondibile, tre anni dopo ottiene il successo come solista con il pioneristico Elegant Gypsy; nel 1980 il suo travolgente Super Guitar Trio, con Paco De Lucia e John McLaughlin, trionfa sui palchi internazionali. A meno di un anno di distanza, l’album Friday Night in San Francisco diviene una pietra miliare e supera i due milioni di copie vendute. Sono degli anni ‘90 le variazioni sul Tango dell’ultimo grande Astor Piazzolla, che ha avuto su Al Di Meola un’influenza enorme negli ultimi vent’anni. Tantissime le sue collaborazioni con musicisti del calibro di Luciano Pavarotti, Paul Simon, Phil Collins, Santana, Larrv Coryell, Steve Winwood, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Gonzalo Rubalcaba, Jaco Pastorius, Les Paul, Jean-Luc Ponty, Steve Vai, Frank Zappa, Milton Naciemento, Egberto Gismonti, Jimmy Page, Tony Williams, Stanley Clarke, Stevie Wonder, Irakere. Dopo aver registrato 21 album, vinto 3 dischi d’oro e venduto 6 milioni di copie, Di Meola continua a mettere alla prova se stesso e la sua musica. Nel 2015 si dedica all’uscita del nuovo album Elysium, che presenta in tournée in Nord America e in Europa. Contiene pezzi storici di Lennon e McCartney, il Tango di Piazzolla e nuove composizioni. Il titolo allude al ’luogo della felicità perfetta’, uno stato di grazia che oggi il grande musicista sta vivendo. aldimeola.com 32 teatro bonci catalogo 2015-2016 VENERDÌ 18 MARZO 2016 STEFAN MILENKOVICH violino ARCHI DEL CONSERVATORIO “B. MADERNA” Concertatore Paolo Chiavacci PROGRAMMA J. S. BACH CONCERTO IN LA MINORE BWV 1041 PER VIOLINO, ARCHI E BASSO CONTINUO W. A. MOZART CONCERTO N. 5 IN LA MAGGIORE KV 219 “TURCO” PER VIOLINO ED ORCHESTRA A. DVORAK SERENATA PER ARCHI Premiato come Artista serbo del secolo (2002) e Brand Personality of the Year (2010), Stefan Milenkovich è un violista unico, di straordinaria creatività. La sua filosofia musicale, così come il suo stile di vita, è una vera definizione di eclettismo: esplora il patrimonio classico e contemporaneo e, in generale, l’esperienza umana, perseguendo un collegamento diretto ed empatico con il pubblico, a cui regala performance divertenti, coinvolgenti e piene di energia. Milenkovich è stato un enfant prodige a livello internazionale. Solista in orchestra dall’età di 6 anni, a 10 anni si è esibito per il Presidente statunitense Ronald Reagan, in un concerto di Natale a Washington DC. L’anno successivo, ha suonato per Mikhail Gorbachev, a Belgrado, e a 14 anni per Papa Giovanni Paolo II. All’età di 16 anni ha festeggiato il suo millesimo concerto a Monterrey, Messico. Entro i 17 anni, aveva vinto lo “Young Concert Artists International Competition” (USA), così come il “Concorso Internazionale di Violino di Indianapolis” (USA), il “Concorso Queen Elisabeth” (Belgio), l’”Hannover Violin Competition”, il “Tibor Varga” (Svizzera), il “Lipizer” di Gorizia e il “Paganini” di Genova, il “Ludwig Spohr” (Germania) e il “Menuhin Competition Yehudi” (Inghilterra). Ha collaborato come solista con le più grandi orchestre del mondo. Impegnato in varie cause umanitarie, nel 2003 gli è stato attribuito a Belgrado il riconoscimento Most Human Person. Ha partecipato a numerosi concerti patrocinati dall’UNESCO a Parigi. Dedito anche all’insegnamento, nel 2002 è stato assistente di Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York, prima di accettare l’attuale incarico di Professore di violino all’Università dell’Illinois Urbana - Champaign (USA). stefanmilenkovich.com teatro bonci catalogo 2015-2016 33 CONCERTI VENERDÌ 15 APRILE 2016 LONDON BRASS programma speciale per il trentennale della fondazione dell’ensemble PROGRAMMA classico J. DOWLAND/ AIRS AND DANCES JOHN SMITH HIS ALMAIN, FORTUNE, DAMES AND A SQUIRE, IN (ARR. R. HARVEY) DARKNESS LET ME DWELL, MY LADY HUNSDON’S PUFFE G. GABRIELI SONATA PIAN E FORTE J. S. BACH HERZ UND MUND UND TAT UND LEBEN, BWV 147 TRADITIONAL ENGLISH GREENSLEEVES A. VIVALDI (ARR. R. HARVEY) WINTER FROM “LE QUATTRO STAGIONI” W. LUTOSLAWSKI MINI OVERTURE B. BRITTEN FANFARE FOR ST EDMUNDSBURY O. MARSHALL BUSH BABY PARTS 1 & 2 G. CROSSE PEACE OF BRASS F. LISZT HUNGARIAN RHAPSODY NO 2 London Brass è distribuito in Italia da Studiomusica Il loro suono è semplicemente irresistibile. “Financial Times” L’ensemble di ottoni più famoso al mondo nel 2016 festeggerà 30 anni di attività: stiamo parlando del versatile ed eclettico London Brass. I membri di questo gruppo sono degli straordinari virtuosi, che assemblano con la sapienza di un alchimista varie esperienze musicali, classiche, jazz e pop, con un repertorio che spazia dalla musica veneziana di Giovanni Gabrieli a Freddie Mercury. Si sono esibiti nelle più importanti sale da concerto del mondo tra cui: Lincoln Center di New York, Suntory Hall di Tokyo, Royal Albert Hall (BBC Proms) di Londra, Teatro alla Scala di Milano. Nel 2002, in occasione della celebrazione del “Queen’s Jubilee”, hanno suonato, in diretta radiofonica mondiale, dalla St. Paul Cathedral di Londra. Fondato nel 1986 da alcuni dei membri dello storico Philip Jones Brass Ensemble, a metà degli anni novanta il gruppo ha inserito nel proprio organico due musicisti jazz (tromba e trombone), aprendosi così a nuove sonorità, con una solida ancora nelle sue radici classiche. Grazie a questa apertura, compositori come Django Bates, Mike Gibbs, Mark Anthony Turnage, Michael Nyman e Richard Rodney Bennett hanno scritto nuovi lavori per l’ensemble, che ha potuto collaborare anche con musicisti del calibro di Louis Hardin e John Surman. I London Brass suonano su strumenti Yamaha. londonbrass.net 34 teatro bonci catalogo 2015-2016 danza Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 CLAUDIO LONGHI fotografato da Luca Del Pia DANZA DOMENICA 27 DICEMBRE 2015 IL LAGO DEI CIGNI musiche di Pyotr Ilyich Tchaikovsky coreografie Marius Petipa solisti principali Tckachenko Maksim, Tomashek Viktor, Aleksander Stoyanov, Artem Horoshiliov, Ekaterina Khukar, Ekaterina Berezina, Elena Koziubira, Vorobiova Olga, Vorobiova Aleksandra, Kristina Tchachenko, Viktoria Moldova direttore del Corpo di ballo Timur Gareev coreografo e Maître principale Yuri Shaprunov luci Toma Evgenii costumista Bashaeva Zakia Ballet of Moscow - Russian New Classical Per il Teatro Bonci è diventata ormai una tradizione: il periodo natalizio si festeggia nella magica atmosfera del grande balletto russo. Il 27 dicembre a far sognare grandi e piccini sarà Il lago dei cigni, il primo dei due titoli presentati dal Ballet of Moscow - Russian New Classical. Il lago dei cigni, oggi forse il balletto più famoso al mondo, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino: la trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. L´atmosfera lunare che accompagna l´apparizione di Odette, il doppio ruolo di Odette e Odile, cigno bianco e cigno nero, l´eterna lotta fra il Bene e il Male, costituiscono gli elementi di un incanto senza tempo. Il Russian New Classical è una giovane compagnia privata fondata all’inizio del 2001 a Mosca con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo. Il Corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La Compagnia si avvale anche di prestigiose collaborazioni con étoile provenienti dai migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg. L’attuale direttore artistico è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Novosibirsk. moscowballet.eu 36 teatro bonci catalogo 2015-2016 LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2015 (FUORI ABBONAMENTO) LA BELLA ADDORMENTATA musiche di Pyotr Ilyich Tchaikovsky coreografie Marius Petipa solisti principali Tckachenko Maksim, Vorobiova Olga, Aleksander Stoyanov, Artem Horoshiliov, Ekaterina Khukar, Ekaterina Berezina, Elena Koziubira direttore del Corpo di ballo Timur Gareev coreografo e Maître principale Yuri Shaprunov luci Toma Evgenii costumista Bashaeva Zakia Ballet of Moscow - Russian New Classical Tra i capolavori della coreografia ottocentesca, La bella addormentata è considerato uno dei più grandi balletti della Russia imperiale e rappresenta il vertice dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, che accorda il massimo risalto alla danza pura. Ripercorrendo la vicenda della principessa Aurora, caduta in un lungo sonno a causa del crudele sortilegio della strega Carabosse, il balletto si chiude con l’immancabile lieto fine, in cui il principe, dopo averla salvata, danza con la sua futura sposa, nel celebre passo a due. Il Russian New Classical è una giovane compagnia privata fondata all’inizio del 2001 a Mosca con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo. Il Corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La Compagnia si avvale anche di prestigiose collaborazioni con étoile provenienti dai migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg. L’attuale direttore artistico è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Novosibirsk. moscowballet.eu teatro bonci catalogo 2015-2016 37 DANZA SABATO 16 GENNAIO 2016 TOSCA X coreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei musica Giacomo Puccini elaborazione musicale Luca Vianini assistente alle coreografie Camilla Negri Compagnia Artemis Danza/ Monica Casadei coproduzione Lugo Opera Festival, Festival La Versiliana in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna, AMAT & Teatro dell’Aquila/ Comune di Fermo con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna-Assessorato alla Cultura, Provincia di Parma Sorprendente, ammaliante. “Il Sole 24 ore” Con ToscaX Monica Casadei inaugura il nuovo progetto dedicato a Giacomo Puccini, interpretando la celeberrima opera lirica con segno impetuoso e empatia intellettuale. Prosegue il dialogo appassionato con la grande tradizione dell’opera che la coreografa ferrarese, affiancata dalla compagnia Artemis Danza, da qualche tempo conduce, attraverso il linguaggio fisico e fortemente emotivo della sua danza. Non ci sono, al centro dello spettacolo, la storia d’amore fra Tosca e il pittore rivoluzionario Cavaradossi, lo sviluppo canonico della trama né lo spartito lirico dell’opera: concentrando l’attenzione sull’acmè del dramma che esplode nel secondo atto, meno melodico ma più intrigante, la Casadei ha scelto come nucleo focale il rapporto fra vittima e carnefice che nasce tra Tosca e il barone Scarpia, il capo della polizia sfrenatamente innamorato di lei. Tanto dominante è la figura del barone, crudele e sadica, quanto inerme e vulnerabile quella della protagonista. Su questo binario tematico il compositore Luca Vianini ha rielaborato la partitura originale dell’atto (presente come registrazione della Royal Opera House, voce di Angela Gheorghiu), caratterizzata da incisi taglienti e armonie dissonanti, inserendo tracce contemporanee e reiterando alcune parole chiave in loop. Coreografie energiche e fulminee, toniche e nervose corrispondono all’azione drammatica concitata e al ritmo musicale impetuoso, costruendo un’atmosfera quasi da thriller, che si proietta su una scena tenebrosa con costumi in pelle nera e bande fetish. Una danza corale, gonfia di impulsi e passioni, istintiva e a tratti selvaggia, convive con gli assoli delicati e intimistici riservati all’eroina pucciniana. artemisdanza.com 38 teatro bonci catalogo 2015-2016 SABATO 6 FEBBRAIO 2016 LEGO coreografia, allestimento e costumi di Giuseppe Spota musiche Ezio Bosso, A Filetta, Jóhann Jóhannsson, Olafur Arnalds/ Nils Frahm luci Carlo Cerri - video e sound design OOOPStudio realizzazione costumi Francesca Messori - Sartoria Aterballetto PASSO A DUE ANTITESI coreografia di Andonis Foniadakis musiche Gian Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi, Giuseppe Tartini sound design Julien Tarride costumi di Kristopher Millar & Lois Swandale luci di Carlo Cerri realizzazione costumi Sartoria Aterballetto Compagnia Aterballetto direzione artistica Cristina Bozzolini Ponti, legami, strade da seguire per cercare se stessi, per cercare amore, amicizia, famiglia, vita. Eventi che stabiliscono unioni, che si trasformano in altri eventi. Lego, la nuova coreografia creata dal giovane, talentuoso, Giuseppe Spota per Aterballetto, racconta la necessità suprema e ineluttabile di camminare, di realizzare, passo dopo passo, la via da percorrere, di comprendere coloro che ne faranno parte. È il disegno di una grande mappa: strade e dedali che si intersecano, si incontrano e scontrano, che indicano la direzione ed il movimento, che creano relazioni casuali o volontarie. “Ho costruito il pezzo” - afferma il greco Foniadakis a proposito di Antitesi - “combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta”. La coreografia si nutre di antico e di attuale mettendo in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto. Barocca e contemporanea, la musica scelta lega tra loro vari compositori italiani, al di là delle barriere temporali, nella condivisione sottotraccia di un dna che si fa avvertire come peculiare del nostro paese. Pergolesi, Scarlatti, Tartini convivono e collidono con Giacinto Scelsi e Fausto Romitelli, offrendo alla danza un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nello spazio tra aggressività e dolcezza. Antitesi è in programma al Piccolo Teatro di Milano per EXPO. aterballetto.it teatro bonci catalogo 2015-2016 39 DANZA VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016 MERAVIGLIA creato e diretto da Alessandro Pietrolini coreografie aeree Ileana Prudente costumi Ileana Prudente e Irene Chiarle disegno luci Niki Casalboni e Alessandro Pietrolini Sonics produzione e distribuzione Fanzia Verlicchi per Equipe Eventi sas Coreografie suggestive, splendidi costumi, numeri mozzafiato. “La Stampa” Meraviglia è lo spettacolo più famoso della compagnia torinese Sonics: acrobati volanti, portatori di adrenalina e emozioni, che arrivano per la prima volta a Cesena dopo aver incantato le platee di mezzo mondo, dall’Europa all’America fino al Medio Oriente, resi celebri da eventi come la Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006 e la Cerimonia di Inaugurazione dello Stadio Olimpico di Kiev per gli Europei di Calcio del 2012. La perfezione del gesto atletico nella loro performance si trasforma in vere e proprie poesie di corpi e tutta la genialità del nouveau cirque si fonde con la danza acrobatica per trasportare il pubblico di tutte le età in un viaggio meraviglioso, negli spazi infiniti della fantasia umana. Sospesi in aria tra corde, cerchi metallici e teli colorati, i danzatori disegnano stupefacenti scene volanti, con una serie di acrobazie mozzafiato e creative coreografie. Meraviglia è una favola moderna dove animali, fiori e altre creature bizzarre fanno capolino dalla scena per entrare a pieno titolo nel mondo onirico di chi assiste a questo spettacolo magico. Il pubblico prova un brivido dall’inizio alla fine e, senza un momento di stanchezza, resta per 80 minuti a bocca aperta a godersi il gioco spettacolare tra corpi e colori, imponenti macchine sceniche e sfide alla legge di gravità. Nati nel 2001 da un’idea di Alessandro Pietrolini e Ileana Prudente, i Sonics continuano a riempire i teatri, i cieli e le piazze con i loro leggeri acrobati, dando vita, ogni volta, ad eventi irripetibili. E quando lo spettacolo finisce resta una sola domanda: è stato sogno o realtà? sonics.it 40 teatro bonci catalogo 2015-2016 SABATO 5 MARZO 2016 PUZZLE una creazione Kataklò Athletic Dance Theatre ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli interpreti Maria Agatiello, Claudia Cavalli, Giulio Crocetta, Eleonora Guerrieri, Serena Rampon, Stefano Ruffato, Marco Zanotti Kataklò Athletic Dance Theatre in collaborazione con MITO s.r.l. promozione e distribuzione Progetti Dadaumpa s.r.l. Un’ondata di freschezza che ha stregato il mondo. “La Repubblica” Grazie all’inconfondibile e spettacolare fusione di danza, atletismo acrobatico, mimica e humor, la ricercata scrittura coreografica di Kataklò compone scenari surreali, azzera la gravità, crea illusioni e sfida l’immaginazione, superando ogni confine. Dopo l’enorme successo di pubblico e critica ottenuto nelle più importanti città del mondo, continua, per il quarto anno consecutivo, la tournée di Puzzle, lo show che ha travolto il pubblico italiano e internazionale con la sua ondata di energia. Fortemente voluto da Giulia Staccioli - ideatrice di Kataklò dopo l’esperienza da ginnasta olimpica e la formazione nella troupe dei Momix - Puzzle è una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche della compagnia e ideazioni dei danzatori, che hanno ricevuto, per questa creazione collettiva, “licenza di fantasia”. Apice scenico di un lungo percorso, lo spettacolo mescola singole idee per ottenere un’alchimia perfetta, scommettendo sulla diversità e la varietà espressiva, con registri che vanno dal teatro alla danza fino all’acrobatica. Un mix in cui le competenze di tutti gli artisti coinvolti si esprimono pienamente. Fra le più importanti occasioni in cui la compagnia si è esibita, la rappresentazione di fronte a Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù (2003), le Olimpiadi di Sydney (2000), la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Torino (2006), il Fringe Festival di Edimburgo (2006 e 2009), il Capodanno di Hong Kong (2007), il 60nnale dell’Assemblea Regionale Siciliana (2007), le Olimpiadi della Cultura a Pechino (2008). kataklo.com teatro bonci catalogo 2015-2016 41 Abbonati in anticipo | musica e danza SABATO 5 DICEMBRE 2015 KAROL KAMINSKI violino ARNOLD GNIWEK piano in collaborazione con Associazione Polonia e Consolato Generale di Polonia in Milano PROGRAMMA H. WIENIAWSKI POLONEZ D DUR OP. 4 E A DUR OP. 21 K. SZYMANOWSKI TRE CAPRICCI DI PAGANINI / TRZY KAPRYSY PAGANINIEGO/ 20, 21, 24 OP. 40 G. BACEWICZ CAPRICCIO POLACCO/ KAPRYS POLSKI F. CHOPIN BALLADA G-MOLL OP. 23 J. BRAHMSSONATA PER VIOLINO E PIANOFORTE D-MOLL/ SONATA NA SKRZYPCE I FORTEPIAN D-MOLL Karol Kamiński ha iniziato a suonare il violino all’età di 7 anni. La sua musicalità e le sue competenze sullo strumento sono stati notati da tutti i professori con cui ha studiato. Formatosi con noti maestri polacchi come Pawel Puczek e Urszula Pietrzyk-Szlegier, ha partecipato a corsi di perfezionamento con Philippe Graffin, Krzysztof Wegrzyn, Roland Baldini, Yair Kless, Piotr Tarcholik. Diplomato nel 2012 alla Accademia Musicale Karol Szymanowski di Katowice con il più alto riconoscimento, ha lavorato in seguito con l’Orchestra da Camera Slesiana. Ha partecipato a vari festival europei, oltre che in Polonia, in Svezia, Germania e Italia. Ha vinto il 1° premio al concorso “Luigi Zanuccholi” a Sogliano al Rubicone, nella categoria musica da camera. È stato finalista in vari concorsi nazionali polacchi. Arnold Gniwek è un pianista molto apprezzato per le sue esuberanti e giovanili interpretazioni, per l’eccezionale attenzione ai dettagli e le sfumature del suo stile. Nel marzo 2012 ha debuttato con un recital presso la Steinway Hall di Detroit, negli Stati Uniti. Si è esibito in tutta la Polonia, in Spagna, Francia, Germania, Svezia, Slovacchia, Ucraina e Italia. È stato diretto da direttori d’orchestra del calibro di Krzysztof Penderecki, Massimiliano Caldi, Szymon Kawalla. Diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Musica Karol Szymanowski di Katowice, ha partecipato ai master class di Wojciech Switała, Kevin Kenner, Dang Thai Son, Lee Kum Sing, Fabio Bidini, Viera Nossina, Adam Wodnicki e Anthony Spiri. 1 ° premio al Concorso Internazionale di Musica a Sogliano al Rubicone, ha vinto anche numerosi concorsi in patria. arnoldgniwek.com | facebook.com/AssociazionePolonia 42 teatro bonci catalogo 2015-2016 teatro musicale GABRIELLA CASOLARI GIANFRANCO BERARDI fotografati da Luca Del Pia TEATRO MUSICALE DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 ORE 21 INAUGURAZIONE STAGIONE 2015 2016 ABSCHIED musiche per Renato Serra di Claudio Scannavini, Marco Taralli, Gustav Mahler eseguite dall’Ensemble “Metamorphosen” del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena Maestro concertatore Paolo Chiavacci pianoforte Luigi Tanganelli lettura di brani dall’”Esame di coscienza di un letterato” di Renato Serra multimedia a cura del Dipartimento Nuove Tecnologie del Conservatorio in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena Proseguendo nell’originale progetto di costruire proprie produzioni musicali, il Teatro Bonci ha promosso, nell’ambito delle celebrazioni serriane, la realizzazione da parte del Conservatorio di Cesena di un concerto in forma di spettacolo. Il titolo, Abschied, rimanda all’opera di Gustav Mahler Il canto della terra, composta tra il 1908 e il 1909, per orchestra sinfonica e due cantanti. I movimenti sono 6 per altrettanti lieder, l’ultimo dei quali, Der Abschied, eseguito in questo concerto, è una patetica e dolente dichiarazione di addio e di morte. I compositori Claudio Scannavini e Marco Taralli, docenti del Conservatorio di Cesena, nell’elaborare una composizione originale hanno inserito un riferimento significativo al capolavoro di Mahler, che rappresenta un presagio dell’imminente conflitto e della rovina che la guerra stava per portare in tutta Europa. Altri importanti inserimenti nel testo musicale sono realizzati attraverso la lettura di brani dell’Esame di coscienza di un letterato di Renato Serra e l’uso di tecnologie multimediali curate dal Dipartimento Nuove Tecnologie del Conservatorio di Cesena. La composizione è eseguita dall’Ensemble “Metamorphosen” del Conservatorio di Cesena, guidata dal Maestro concertatore Paolo Chiavacci. L’allestimento costituito prevalentemente da un’accurata regia scenotecnica e illuminotecnica provvede a facilitare la fruizione di un’affascinante e originale partitura musicale, composta per l’occasione. conservatoriomaderna-cesena.it 44 teatro bonci catalogo 2015-2016 VENERDÌ 18 DICEMBRE 2015 ORE 21 TRAVIATA ovvero La signora delle camelie opera in due atti e quattro quadri di Nanni Garella tratta da “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas e da “La traviata” di Giuseppe Verdi elaborazione musicale Claudio Scannavini direttore Massimiliano Carraro Orchestra del Teatro Comunale di Bologna con i cantanti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna: Marianna Mennitti, Luciana Pansa, Néstor Losán, Michele Patti, Giovanni Maria Palmia, Nicolò Donini regia Nanni Garella scene Antonio Fiorentino costumi Claudia Pernigotti luci Gigi Saccomandi regista assistente Gabriele Tesauri Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Bologna L’immensa popolarità della Traviata, il suo essere indissolubilmente legata al nome delle più celebri dive del bel canto, fa a volte dimenticare come rappresenti per Verdi un traguardo del suo itinerario creativo verso l’integrazione tra opera e dramma parlato. Non a caso, dunque, Nanni Garella ha pensato a uno spettacolo dove si coniugano prosa e lirica. Il sipario si apre su un dramma in prosa ispirato a La signora delle camelie di Dumas (da cui è tratta l’opera verdiana) interpretato da giovani attori. Una piccola orchestra in buca accompagna con discrezione la recitazione. All’improvviso, preparata da un crescendo dell’orchestra, da una concitazione lirica e ritmica nella recitazione, esplode la prima aria da La traviata di Giuseppe Verdi. E così scopriamo che quei giovani in scena non sono solo attori, ma veri cantanti, le cui voci spiegate punteggiano il dramma nei momenti più intensi. Come in un musical, ai brani recitati si alternano le arie cantate: un impeto di puro melodramma cresce, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in un esercizio di ascolto e di abbandono, di attenzione allo svolgimento del dramma e di partecipazione emotiva alle profondità musicali dei sentimenti. L’elaborazione musicale è del compositore Claudio Scannavini, anche docente al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. emiliaromagnateatro.com teatro bonci catalogo 2015-2016 45 TEATRO MUSICALE MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2016 ORE 15.30 MY FAIR LADY testi e liriche di Alan Jay Lerner musiche di Frederick Loewe su licenza esclusiva di Tams-Witmark Music Library, INC. - New York adattamento e regia Corrado Abbati scene Stefano Maccarini coreografie Giada Bardelli costumi Artemio Cabassi Compagnia Corrado Abbati My Fair Lady è uno dei musical più famosi, tradotti ed amati nel mondo, così come la sua versione cinematografica del 1964, con Audrey Hepburn e Rex Harrison, che fece incetta di “Oscar”. Tutti ricordano le sue musiche, gli eleganti costumi e la storia romantica. La sceneggiatura, costruita sul Pigmalione di George Bernard Shaw, assicura un divertimento frizzante ed avvincente, di prima classe: la giovane fioraia Eliza per scommessa diventa una gran dama, grazie alle cure del professor Higgins, di cui si innamora perdutamente. I numeri ballati, le tante e splendide canzoni (da La rana in Spagna a Vorrei danzar con te), il bel canto, la recitazione sciolta e la raffinatezza dei costumi e della scena, pervadono l’opera di un’atmosfera di gioia tutta da godere. La gioia rapisce solisti, ensemble e spettatori, perché My Fair Lady è una favola possibile e per questo ci ispira e ci fa sperare. Questa edizione, curata dal maestro italiano del teatro musicale, Corrado Abbati, accompagna la favola di Eliza con ritmo serrato, dialogo brillante, movimenti coreografici energici e corali e favolosi costumi. Su una scena capace di sottolineare sia i momenti burleschi che quelli romantici, il ruolo principale è quello della musica: a lei si deve una buona parte di quel miracolo che è My Fair Lady, un classico che continua ad essere giovane e seducente, due ore di divertimento dal vivo, che sapranno coinvolgere il pubblico. inscena.it 46 teatro bonci catalogo 2015-2016 SOCI FONDATORI CON IL SOSTEGNO DI MEDIA PARTNER STAMPA grazie a Imperabit concept store di Cesena per la gentile concessione dei manichini nella foto di copertina Teatro A. Bonci piazza Guidazzi, Cesena FC palcoscenico 0547 355911 biglietteria 0547 355959 fax 0547 355910 [email protected] Emilia Romagna Teatro Fondazione Ufficio Teatro Bonci via Aldini 22, Cesena FC direzione 0547 355723 ufficio 0547 355724 - 14 - 33 fax 0547 355720 | [email protected] www.teatrobonci.it | www.emiliaromagnateatro.com In copertina Andrea De Rosa fotografato da Luca Del Pia Pietro Babina Gianfranco Berardi / Gabriella Casolari Pippo Delbono Andrea De Rosa Gianni Farina Nanni Garella Antonio Latella Cesare Lievi Claudio Longhi Marco Martinelli Snejanka Mihaylova Anna Peschke Valeria Raimondi / Enrico Castellani Pascal Rambert Levan Tsuladze Enzo Vetrano / Stefano Randisi EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE una regione dal vivo. www.emiliaromagnateatro.com