CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE DEGLI INSEDIAMENTI EDILIZI
Edilizia Religiosa
Edilizia religiosa: categoria edilizia che comprende gli edifici destinati al culto e le relative strutture di
servizio; ne fanno anche parte gli organismi propri della vita comunitaria degli ordini religiosi e di
supporto alle loro attività. In relazione alla conformazione degli edifici, l'edilizia religiosa può
essere semplice o complessa.
BENI COMPLESSI
OGTT Tipo:
Cimitero - maqbar (plur. maqabir): luogo destinato alla sepoltura dei morti. In genere le tombe sono
sotto terra ma talvolta ci possono essere dei mausolei a cupola qubba (pl. qibab), conosciuti col
nome di murabit - marabut e corrispondenti alla sepoltura di un santo. Nei cimiteri antichi é
presente un certo numero di steli funerarie di interesse storico ed artistico per l'epigrafia. Esistono
anche cimiteri privati rawda (pl. riyad).
Insediamento religioso complesso - gami': insediamento edilizio che comprende gli edifici destinati al
culto e le relative strutture di servizio nella generalità dei casi costituito da: moschea, scuola
coranica e minareto. Può presentarsi in forma aggregata o a corpi di fabbrica separati.
Luogo per l'insegnamento coranico - madrasa (plur. madaris): edificio isolato o annesso alla moschea
provisto spesso di stanze dormitorio per gli studenti e di una sala di preghiera.
Monastero o Convento - ribat : dimora religiosa di monaci guerrieri e posto fortificato di frontiera o
lungo i confini (Dar al-Harb). Usato a sua volta come luogo per l'insegnamento coranico e come
caravanserraglio.
OGTQ Qualificazione del tipo:
Chiesa - kanisa: edificio religioso cristiano.
Luogo di preghiera all'aperto - musalla: moschea all'aperto, delimitata da un recinto e con un mihrab
per indicare la direzione verso La Mecca.
Luogo solitario - halwa (plur. halve): edificio isolato con funzione di scuola coranica isolata o
romitaggio.
Sede di confraternita - zawiya (plur. zawaya - zaviye): piccola moschea, luogo dove si trova la sepoltura
di un santo oggetto di un culto speciale e talvolta luogo per ospitare extra-muros dei viaggiatori. La
zawiya può trovarsi in un centro urbano o isolata e sparsa sul territorio.
BENI INDIVIDUI O COMPONENTI
OGTT Tipo:
Battistero: edificio destinato alla celebrazione del battesimo, isolato rispetto alla basilica o alla chiesa, di
solito la cattedrale, ma assai vicino ad essa, spesso antistante la facciata o connesso al
quadriportico. Di norma si tratta di un edificio a pianta centrale (quadrata, circolare o poligonale,
specialmente ottagona) dotato talvolta di un deambulatorio. Dal XIV secolo divenne una cappella
incorporata nella chiesa.
Bab: indica comunemente il termine di porta, inteso sia come porta urbana o porta di accesso ad una
costruzione. In genere la porta principale di ingresso alla moschea ha un aspetto imponente e
monumentale per dimensioni e decorazione.
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Dizionario dei termini architettonici - Edilizia religiosa
Bayt as-salat: sala di preghiera costituita da oiù navate separate tra di loro da elementi di supporto
colonne o pilastri, surmontati da una o più serie di archi che uniscono questi supporti. la pianta é
variabile in funzione della forma della moschea, ma tutte le navate sviluppano preferibilmente in
orizzontale e sono parallele o perpendicolari al muro qibla.
Bayt al-mal: chiosto posto all’interno o all’esterno della Grande Moschea contenente il tesoro pubblico.
Campanile a vela: costruzione costituita semplicemente da un muro isolato o sovrastante una facciata,
traforato da archetti, nella cui luce sono installate le campane.
Campanile: costruzione a torre, attigua alla chiesa o facente corpo con essa, destinata a contenere nella
sua parte terminale le campane (cella campanaria).
Cappella - zawiya: edificio di limitate dimensioni a carattere religioso, anche votivo, compreso in un
organismo architettonico maggiore e più complesso (palazzo, castello, cimitero, chiesa ); in questo
secondo caso (quando è compreso in un organismo architettonico maggiore) è però definibile, con
più precisione, oratorio.
Chiesa - kanisa: edificio destinato al culto cristiano. Può essere a forma di basilica, a croce greca o latina
e a pianta centrale.
Haram: il termine indica genericamente il luogo sacro, santuario.
Maqsura: spazio delimitato da un recinto, generalmente di legno, posto nella navata principale, nel
mezzo
della parete qibla, riservato al principe.
Mida’a: luogo deputato alle abluzioni rituali, é presente in tutte le moschee e può trovarsi all’esteno nel
sahno comunque nei pressi dell’ingresso alla sala di preghiera. Il mida’a può essere collegato ad
una fontana - fawwara - sabil, a bacini d’acqua, sorente o cisterna - birke, o a delle canalette che
prendono acqua da un pozzo - bir - bi’r.
Mihrab: piccola nicchia presente all’interno della moschea, sulla parete sud, può essere a pianta semicircolare, talvolta a fondo piatto o geometrico. Incavata nel muro, di piccole dimensioni, é spesso
più decorata dell’edificio. Sormontata da mezza cupola semplice o a conchiglia e sorretta talvolta
da piccole colonne e incorniciata da decori parietali, pannelli di legno o stucco ad intaglio con
disegno geometrico, da rivestimento ceramico, da decoro calligrafico - scrittura araba
monumentale con carattere cufico - riproducenti sure del Corano o facenti riferimento alla
costruzione dell’edificio.
Minbar: pulpito in legno o in muratura, posto a destra del mihrab, dal quale il capo spirituale o l’Imam
rivolge la predica ai fedeli. Tale suggesto rialzato su alcuni gradini presenta una decorazione
particolarmente sultuosa e raffinata.
Minareto - manar-minara (plur. minare): costruzione a torre, attigua alla moschea o facente corpo con
essa, dalla sua parte terminale il muezzin - mu'addin invita alla preghiera cinque volte al giorno.
Nelle moschee primitive o nei casi in cui non esiste il minareto si fa ricorso ad una scala -ma'dana,
annessa alla moschea, da dove il mu'addin rivolge l'invito alla preghiera.
Moschea -gami’a - masged: luogo di culto per i Musulmani. Luogo di riunione, di prostrazione e di
adorazione dove si raccolgono i fedeli per recitare la preghiera cinque volte al giorno. Esse sono
conosciute come Moschea del Venerdi o Grande Moschea - Gami’a al-Kabir, grande abbastanza
da contenere tutta la popolazione per la preghiera del venerdì - hotba, e da altre più piccole e
numerose chiamate semplicemente masged, (più il nome di un santo o di un luogo), consacrate al
rito delle preghiere quotidiane. La pianta può essere quadrata, rettangolare, trapezoidale o do
forma irregolare variamente articolata, nel Nordafrica sono in buona parte ipostile. 4242424242
Moschea presenta in ge42424242cortile in4242ae la sala di preghiera - bayt as-salat o haram. L’ingresso
alla moschea é possibile su tre lati e mai sul lato sud che presenta sul muro esterno una piccola abside - qibla,
in corrispondenza all’interno della nicchia mihrab cui i fedeli si rivolgono per la preghiera poiché indica la
direzione verso la Città Santa - La Mecca. La sala di preghiera può presentare più navate e transetto, in
genere, la navata centrale é più larga e più alta delle navate laterali, tutte parallele al muro di
fondo sud o talvolta trasversali. Nella navata principale contradistinta dalla presnza del mihrab
può trovarsi anche la maqsura spazio riservato al principe o all’Imam, un transetto o trono il
minbar, posto sulla destra del mihrab, sul quale sale l’Imam per pronunciare la preghiera e il
discorso rituale. La zona del mihrab costituisce la parte più decorata dell’edificio, può presentare
una copertura a cupola ed é finemente decorata con pitture, stucchi, ceramica invetriata o elementi
a stalattite il muqarnas. Il sahn é circondato da uno o più colonnati riwaq, le cui arcate poggiano
su colonne, pilastri o su entrambi. In quasi tutte le moschee esiste uno spazio riservato alle donne.
All’interno o all’esterno della moschee esiste uno spazio riservato alle abluzioni rituali il mida’a.
Ogni moschea é affiancata da uno o più minareti - manara.
Qibla: piccola abside all’esterno della moschea, sul muro sud, posta ad indicare la direzione della Mecca.
CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE DEGLI INSEDIAMENTI EDILIZI
Riwaq: galleria o porticato che corre lungo il sahn, é costituito da una o più gallerie parallele ai muri che
le portano. Le arcate, una o più sovraposte, poggiano su colonne o pilastri, e il loro interasse é
determinato dall’imposta dell’arco (taq) che vi si appoggia. La forma dell’arco varia da arco a tutto
sesto, arco acuto, arco a ferro di cavallo, a ferro di cavallo leggermente acuto, arco lobato o
polilobato.
Sacrario - haram: luogo deputato alla conservazione di oggetti o memorie venerate. E' detto anche di
edificio consacrato alla memoria di persone che sono oggetto di comune venerazione.
Sahn: cortile o patio, spazio all’aperto nelle moschee. Si estende davanti alla sala di preghiera, può essre
di forma quadrata o rettangolare più o meno regolare. E’ circondato dal riwaq due o più gallerie
coperte (mujannabat) che corrono su due o tre lati e sul quale si apre, lungo tutta la parete qibla, la
sala di preghiera (bayt as-salat).
Santuario - bayt al-maqdis: luogo venerato per la presenza di sante reliquie o per il ricordo di eventi
miracolosi, che diviene quindi meta di pellegrinaggio.
Saqf: tetto, soffitto. Il tetto della moschea può essere piano e o a terrazza, ricoperto da cupole, più o meno
grandi a secondo del numero e della loro grandezza, che a volte possono ricoprire tutta o in parte la
superficie della moschea. La cupola può essere liscia, a costoloni, o ad altro decoro geometrico,
talvolta rivestita di ceramica. Poggia su un tamburo d i forma e dimensioni variabile. Il soffitto che
copre le navate può essere ordito con travi e cassettoni di legno scolpito o dipinto, rivestito di
stucco o semplicemente intonacato.
Sinagoga - kanisa: tempio ebraico, originariamente simile per struttura architettonica alle basiliche
cristiane, poi via via influenzato dai modelli delle moschee mussulmane.
OGTQ Qualificazione del tipo:
basilica (rif. Chiesa): luogo di riunione e di culto cristiano il cui ingresso è sempre sul lato corto, con
asse ottico centrato sull'altare. La basilica paleocristiana riprende, trasformandoli, gli elementi
della basilica civile romana. A pianta rettangolare, consta di tre o cinque navate che si arrestano a
tre quarti della lunghezza dell'edificio; la navata centrale sfocia nell'abside dove è posto l'altare,
la cattedra episcopale e talvolta un presbiterio che può essere recinto ed inoltrarsi nella navata
(schola cantorum ). Sotto l'abside può trovarsi una cripta. Il transetto divide la parte dedicata ai
fedeli dalla zona cerimoniale dando così alla pianta forma di croce. Antistante è il quadriportico
o atrio (cortile porticato) per i catecumeni che però si riduce talvolta ad un unico lato in facciata
(nartece) o ad una edicola sul portale (protiro). Fino all'XI secolo avanzato l'ambiente della
basilica era coperto a capriate nude o rivestite di tavole lignee; più tardi venne sovente coperto a
volta. Il tipo basilicale, planimetricamente semplice, subì le elaborazioni continue
dell'architettura occidentale, sia nell'involucro esterno che nell'articolazione dello spazio interno.
cattedrale (rif. Chiesa): chiesa episcopale, in cui cioè il rito è officiato dal vescovo. Il nome deriva dalla
cattedra episcopale.
collegiata (rif. Chiesa): chiesa di un collegio religioso (capitolo), non cattedrale ma spesso aperta al
pubblico.
duomo (rif. Chiesa): chiesa principale della città. Qualora sorga in una località che sia sede vescovile,
coincide in genere con una cattedrale.
fortificata (rif. Chiesa): chiesa che, avendo anche scopi di difesa, è dotata delle corrispondenti opere (ve
ne sono di forme diverse).
gami’ (plur. gawami): Moschea del Venerdì dove si tiene l’hotba.
gami’ al-kabir: Grande Moschea o moschea principale.
masged (plur. masagid): moschea di quartiere.
masged- e game: moschea congregazionale.
masged- e han: moschea alloggio, moschea ritiro.
musalla: luogo di preghiera all’aperto.
PNT Pianta
Pianta: disposizione, secondo una sezione orizzontale, di una struttura edilizia o di una parte di essa. In
base alla conformazione perimetrale la pianta può essere: a croce latina e greca; a configurazione
geometrica (quadrata, ellittica, rettangolare, ovale, circolare, poligonale). Riguardo allo schema
di sviluppo la pianta può essere: anulare, assiale, centrale, composita, composta, polilobata,
radiale e regolare.
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Dizionario dei termini architettonici - Edilizia religiosa
PNTS Schema:
a croce e cupola (rif. chiesa): chiesa la cui pianta è a croce greca, con crociera coperta a cupola. I bracci
della croce possono essere anch'essi coperti da cupole, di pari ampiezza o minori, oppure con volte
a botte. Mediante spazi ausiliari ricavati agli angoli della croce può anche divenire, verso l'esterno,
quadrata, avendosi così la tipica pianta a croce inscritta o a "quinconce".
a croce inscritta o a quinconce (rif. Chiesa): vedi a croce e cupola.
a croce: pianta consistente nell'incrocio di quattro corpi di fabbrica ortogonali: si dice "a croce latina"
quando un corpo è sensibilmente più lungo degli altri; "a croce greca " quando i quattro corpi sono
di uguale lunghezza.
a pilastri murali (rif. Chiesa): chiesa a navata unica, con contrafforti o pilastri murati arretrati, tra i
quali si creano spazi interni destinati a cappelle; il sistema a pilastri murali abolisce così le navate
laterali. Fu impiegato frequentemente nel Rinascimento e nel Barocco.
a tetraconco: vedi polilobata.
a triconco: vedi polilobata.
a trifoglio: vedi polilobata.
ad aula unica (rif. Chiesa): chiesa caratterizzata da una pianta priva di navate laterali. Frequente nel
primo medioevo, nel medioevo maturo e tardo questo tipo di pianta venne adottata solo per chiese
di piccole dimensioni; si impose sempre di più dal medioevo in poi.
anulare: di pianta radiale nella quale si ritrovano elementi strutturali sviluppati su uno schema
concentrico.
assiale: di pianta caratterizzata dalla corrispondenza o simmetria tra le varie parti rispetto ad un asse di
solito longitudinale e mediano.
centrale: di pianta in cui tutte le parti sono relazionate ad un centro, a differenza delle costruzioni a
pianta assiale, linearmente disposte. La forma della pianta è una figura geometrica regolare
(cerchio, ellisse, quadrato, quadrangolo regolare, croce greca) e gli spazi annessi, come
deambulatori, cappelle, vestiboli, sono subordinati allo spazio centrale, anche nella forma della
copertura.
composito: di pianta formata da più parti eterogenee.
composto: di pianta formata da più parti omogenee.
polilobato: di pianta formata da un insieme di absidi ad assi convergenti. La pianta si dice bilobata,
trilobata (trifoglio), quadrilobata, etc. qualora presenti due, tre, quattro, etc. absidi (anche triconca
e tetraconca).
quadrato (rif. Chiesa): schema planimetrico risultato dall'incrocio della navata centrale con il transetto;
verso l'XI secolo infatti la crociera, di pianta quadrata, viene delimitata rispetto alla navata, al
transetto e al coro (che devono avere ora tutti la stessa altezza) mediante quattro archi di volta
uguali. Tale quadrato, così sottolineato, diviene modulo o unità di misura di tutto l'edificio,
definendo in un primo tempo l'ampiezza delle campate della navata e conducendo, più tardi, al
sistema obbligato.
radiale: di pianta nella quale gli elementi strutturali principali convergono verso un centro.
regolare: di pianta che soddisfa presupposti di ordine geometrico assunti come norma.
sistema obbligato (rif. basilica): schema planimetrico della basilica romanica, fondato su un modulo che
ne governa ogni parte, offerto dallo schema quadrato in base alla crociera del transetto. Alla
campata quadrata della navata centrale corrispondono, nelle navate laterali, due campatelle quadre
ampie la metà; il quadrato del coro e i bracci del transetto presentano campate identiche a quelle
dell'incrocio. Mediante il sistema regolare della configurazione delle campate tutti gli archi di volta
possono assumere sesto semicircolare. I sostegni principali della navata centrale si alternano, nel
sistema obbligato, con quelli circolari.
sostegni alternati (rif. basilica): l'alternarsi in ritmo regolare di pilastri e colonne (o colonne binate)
legato, nella basilica romanica, dal sistema obbligato.
PNTF Forma:
greca (rif. centrale): vedi a croce.
latina: vedi a croce.
circolare (rif. centrale): vedi Pianta.
CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE DEGLI INSEDIAMENTI EDILIZI
ellittica (rif. centrale): vedi Pianta.
ovale (rif. centrale): vedi Pianta.
poligonale (rif. centrale): vedi Pianta.
quadrata (rif. centrale): vedi Pianta.
rettangolare (rif. regolare): vedi Pianta.
PNTE Dati icnografici significativi:
abside: struttura architettonica a pianta semicircolare, poligonale, lobata e spesso trilobata, coperta da una
semicupola (detta conca o catino), che si apre nel fondo del muro perimetrale di un edificio, in
particolare di una chiesa. Di norma si apre sul fondo della navata centrale della chiesa, contenendo
il coro dietro l'altare. La si trova tuttavia anche sul fondo delle navate laterali e del transetto. In
alcune chiese si hanno più absidi delle stesse dimensioni: si parla di "doppia abside" nel caso siano
due contrapposte; nel caso siano tre, come nelle chiese romaniche, si parla di "abside triconca".
absidiola: piccola abside, di solito relazionata ad un'abside principale. Spesso le absidiole sono disposte
radialmente e cingono l'abside e il deambulatorio interno, determinando così la cerchia delle
cappelle intorno al coro.
ardica: breve portico addossato alla facciata esterna delle basiliche ravennati con absidiole laterali. Vedi
anche nartece.
cantoria: nelle chiese, balconata per i cantori. A partire dal XVI secolo viene unificata con la tribuna
dell'organo.
capocroce: parte esterna della chiesa, dietro l'altare, solitamente occupata dalla zona terminale del coro e
dall'abside, con o senza la cerchia delle cappelle.
cappella: spazio di limitate dimensioni destinato al culto religioso o al seppellimento dei morti, compreso
in un organismo architettonico maggiore e più articolato: basilica, cattedrale, duomo, collegiata,
etc. Dal X secolo fino ad epoca barocca diventa frequente la presenza di cappelle radiali
nell'abside delle chiese (cerchia delle cappelle) e tra i contrafforti delle navate laterali. no.
Nellcella (rif. Monastero): nei monasteri, ciascuna delle piccole stanze in cui vivono i religiosi.
cerchia delle cappelle: vedi absidiola e cappella.
chiostro (rif. Monastero): sorta di cortile porticato o quadriportico, spesso raddoppiato e
taÊ
e piÚ
ma rettangolare, quadrata od anche, in epoca barocca, variamente
articolata. Collega la chiesa di un monastero alla sala capitolare e alle zone della vita comunitaria
(clausura ); può servire da camposanto. E' dotato di un pozzo centrale e spesso viene sistemato a
giardino. Lo si ritrova annesso anche alle cattedrali.
igiosi.
cerchia delle cappelle: vedi absidiola e cappella.
chiostro (rif. Monastero): sorta di cortile porticato o quadriportico, spesso raddoppiato e
taÊ
e piÚ
ma rettangolare, quadrata od anche, in epoca barocca, variamente
articolata. Collega la chiesa di un monastero alla sala capitolare e alle zone della vita comunitaria
(clausura ); può servire da camposanto. E' dotato di un pozzo centrale e spesso viene sistemato a
giardino. Lo si ritrova annesso anche alle cattedrali.
ppella.
chiostro (rif. Monastero): sorta di cortile porticato o quadriportico, spesso raddoppiato e
taÊ
e piÚ
ma rettangolare, quadrata od anche, in epoca barocca, variamente
articolata. Collega la chiesa di un monastero alla sala capitolare e alle zone della vita comunitaria
(clausura ); può servire da camposanto. E' dotato di un pozzo centrale e spesso viene sistemato a
giardino. Lo si ritrova annesso anche alle cattedrali.
clausura (rif. Monastero): zona del monastero accessibile solo ai monaci; è costituita dai loro alloggi
(celle) e dal chiostro comunicante con la chiesa.
confessione: forma arcaica di cripta costituita da una piccola cella sotterranea sotto l'altare maggiore, che
contiene la tomba del martire o le reliquie di un santo titolare o fondatore della chiesa.
coro: parte della chiesa dietro l'altare maggiore in cui siedono i cantori. Nelle chiese conventuali è
riservata ai religiosi. E' generalmente arredato, lungo le pareti, da file di sedili (stalli) di legno
intagliato o intarsiato.
cripta: ambiente sotterraneo, di solito posto sotto la zona del presbiterio, dove vengono custodite reliquie
sacre o inumati martiri e santi. Viene realizzato tramite una volta sostenuta da colonne e, in epoca
romanica ma ancor più nelle cattedrali gotiche, assume proporzioni architettoniche grandiose,
articolandosi in vari ed ampi locali.
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Dizionario dei termini architettonici - Edilizia religiosa
crociera: spazio definito dall'incrocio tra la navata e il transetto di una chiesa, sottolineato
dall'accentuazione dei pilastri angolari e mediante l'arco trionfale; è coperto da un tiburio, spesso
anche in forma di cupola.
deambulatorio: nelle chiese romaniche e gotiche, prolungamento a forma circolare e poligonale delle
navate laterali oltre il transetto, che arriva fino a racchiudere il coro e a formare un corridoio o
ambulacro. E' talvolta fiancheggiato da cappelle radiali sul lato esterno.
dormitorium (rif. Monastero): in origine, grande ambiente comune al piano superiore del monastero;
nel tempo viene ripartito in celle.
elemosiniere (rif. Monastero): stanza del monastero nella quale si distribuisce l'elemosina.
endonartece: vedi nartece.
esonartece: vedi nartece.
galilea: specie di ampio vestibolo situato davanti alla chiesa in complessi conventuali monastici, destinato
originariamente ai penitenti.
matroneo: loggiato interno collocato sopra ciascuna navata laterale e aperto sulla navata centrale. Nelle
basiliche paleocristiane e in numerose chiese medievali era lo spazio riservato alle donne.
nartece: nelle chiese paleocristiane e bizantine, atrio coperto e separato dalla navata interna della chiesa
mediante colonnato, cancelli o pareti. Era destinato ai penitenti, ai battezzandi e ai catecumeni. E'
detto "esonartece" quando si trova all'esterno della facciata, cui si appoggia come porticato aperto;
se è situato all'interno, si definisce "endonartece".
navata centrale: vedi navata.
navata laterale: vedi navata.
navata: spazio longitudinale in cui è suddiviso l'interno della chiesa, definito da colonne o pilastrini
allineati reggenti trabeazioni o arcate. In genere si hanno tre o cinque navate; quella centrale è
quasi sempre più alta e più ampia delle laterali, che sono simmetriche. La navata si divide in
"campate".
oratorio: piccola cappella privata o riservata in una chiesa, nella quale può comunicare, mediante una
finestra, col coro al piano delle tribune.
pontile: elemento posto tra il coro e la navata centrale delle chiese conventuali, delle collegiate e delle
cattedrali, in cui separa lo spazio destinato al clero (presbiterio ) da quello dei laici. Presenta uno o
due accessi e un palco, agibile mediante gradini, per la lettura del Vangelo. Peculiare
dell'architettura tardoromanica e gotica, venne poi sostituito dal pulpito.
presbiterio: spazio attorno all'altare riservato al clero. Si trova sul fondo della navata centrale ed è
concluso dall'abside. E' separato dal resto della chiesa da plutei e transenne negli edifici più
antichi, da colonnine e pilastrini dall'età rinascimentale in poi. Può essere sopraelevato quando
sopra di esso si inserisce la cripta.
protiro: nelle chiese paleocristiane e romaniche, piccolo avancorpo dinnanzi al portale, generalmente
coperto da una volta a botte sostenuta da due pilastrini o colonnine, spesso poggianti su animali
stilofori, e lasciato aperto sui fianchi.
refettorio (rif. Monastero): ambiente destinato alla consumazione dei pasti e collocato nel lato sud del
chiostro; può dividersi in due parti di cui una riservata ai monaci degli ordini maggiori oppure
sdoppiarsi in un refettorio estivo e in uno, più piccolo, invernale.
sacrestia: ambiente adiacente al coro nel quale vengono conservate le suppellettili liturgiche e i paramenti
sacri.
sala capitolare (rif. Monastero): sala del capitolo (l'assemblea di un determinato ordine o
congregazione) di un monastero, spesso a doppia navata e destinata alle riunioni dei monaci.
santuario: nelle chiese cristiane, spazio ove sorge l'altare, in parte identico al coro o al presbiterio.
schola cantorum: zona del presbiterio limitata da una balaustra di transenne, riservata ai cantori o ad
altri partecipanti ai riti.
sottochiesa o succorpo: sorta di confessione più vasta della cripta: non conduce ad un luogo di interesse
storico ma è solo l'ambiente ove si venera qualche reliquia.
transetto: corpo trasversale all'asse principale della chiesa che si inserisce tra le navate e l'abside o il
coro terminale. Mediante il transetto la pianta assume la forma di una croce latina e al punto
d'incrocio si costituisce la crociera.
tribuna: intero spazio del presbiterio con il seggio vescovile ma anche l'abside con le cappelle che ne
dipartono. Inoltre può indicare la galleria interna posta sulle navate laterali e aperta sulla navata
centrale riservata a gruppi di fedeli (di solito le donne: matroneo). Spostata verso la zona di
accesso della chiesa, si ha talvolta la tribuna dell'organo e la tribuna dei cantori (cantoria).
CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE DEGLI INSEDIAMENTI EDILIZI
triforio: nelle chiese romaniche e gotiche, galleria sovrastante le navate laterali, aperta sulla navata
centrale mediante trifore.
GLOSSARIO
a gradoni: tipo di basilica in cui le navate (tre o
cinque) sono di altezza digradante verso
l'esterno.
acquasantiera: vaschetta, spesso in marmo,
presso l'ingresso di una chiesa, contenente
l'acqua santa; solitamente ha forma di piatto,
bacile o conchiglia e viene fissata a parete o a
un pilastro o in una nicchia.
altare: luogo della mensa eucaristica, eretto
all'interno della chiesa. L'altare maggiore
(altare del Signore, contrapposto agli altari
laterali dedicati ai Santi) si trovava, nella
basilica paleocristiana, nel presbiterio
antistante l'abside; solo più tardi fu inserito,
arretrandolo, nell'abside. L'altare sorse spesso
sulla tomba di un martire. Consiste oggi, di
regola, in una lastra di pietra in un solo pezzo
(mensa) posta su di un rialzo, con una predella
ove sale il celebrante; presenta un frontale
detto palio, è sostenuto da uno o più stipiti ed
è sormontato da una elevazione, detta “grado”,
contenente il ciborio per le suppellettili sacre.
I tipi di altare cattolico, tradizionalmente, sono
quattro: "a mensa", costituita da una lastra
sostenuta da un piedritto centrale o quattro
angolari; "a cofano", con mensa appoggiata su
di un parallelepipedo; "a blocco", con unico
piedritto di sostegno, di solito addossato alla
parete; a sarcofago, in cui la mensa poggia su
di un sarcofago.
ambone: palco di lettura, rialzato di vari
gradini, nel presbiterio della basilica
paleocristiana e protomedioevale. Nel caso di
due amboni, quello di sinistra (con due
scalinate, una pedana e un candelabro
pasquale di pietra) era detto l'"altare
dell'Evangelo"; quello di destra, più piccolo,
l'"altare dell'Epistola".
ancona o pala d'altare: tavola dipinta o
scolpita, posta sull'altare, con inquadratura
architettonica terminata in alto a centina o ad
angolo acuto. Può essere anche a vari
scomparti (polittico).
antependio: rivestimento decorativo della parte
anteriore dell'altare, che può essere in
materiale prezioso, tessuti ricamati, marmi o
stucchi. Vedi anche palio.
arco trionfale: arcone o arco di volta traverso,
che in una chiesa medioevale separa la navata
dalla crociera.
arcosolio: sepoltura in uso specie nelle
catacombe, consistente in una nicchia, per lo
più a forma di arco, scavata nel muro, nella
quale veniva incassato il sarcofago.
baldacchino: coronamento posto sopra la
cattedra episcopale, l'altare, il tabernacolo o
il pulpito, derivante dal baldacchino orientale
in stoffa, sorretto da aste.
cattedra: seggio del vescovo con baldacchino,
posto nel presbiterio della cattedrale.
Originariamente era collegata dietro l'altare
maggiore, al centro della parete ricurva
dell'abside. Più tardi si spostò, dinnanzi
all'altare, sul lato dell'Evangelo.
ciborio: edicola in pietra, con colonnine e
frontone, di forma rotonda, quadrata o
poligonale, a forma di baldacchino, collocata
sopra l'altare maggiore e spesso riccamente
decorata. Il termine è anche sinonimo di
"tabernacolo".
cimborio: termine di origine spagnola indicante
una lanterna sul transetto o una costruzione a
torretta sulla sommità della chiesa, atta ad
illuminarne l'interno.
cippo: tronco di colonna o di pilastro avente
funzione celebrativa o commemorativa.
cofano, altare a: vedi altare.
dossale: parte posteriore dell'altare cristiano; il
termine indica anche l'ornamento che lo
sovrasta. Si chiama dossale anche la parte
frontale dell'altare poiché, secondo la prassi
liturgica, il sacerdote officiava rivolto verso i
fedeli.
epistola, lato dell' parte destra dell'interno di
una chiesa per chi guardi verso l'altare.
evangelo, lato dell': parte sinistra dell'interno di
una chiesa per chi guardi verso l'altare.
fonte battesimale: vasca di pietra o di metallo,
di forma quadrata, circolare o poligonale,
contenente l'acqua per battezzare. Di solito
situata nella chiesa stessa, in una sede
appartata, la si può anche trovare in
un'apposita cappella prossima all'ingresso
della chiesa o in un edificio a parte detto
"battistero".
frontale: parte anteriore dell'altare. Vedi anche
dossale.
grado: vedi altare.
loculo: vano murario destinato ad una singola
sepoltura, praticato sotto il pavimento e nelle
pareti di determinati luoghi (chiese o cimiteri).
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maggiore, altare: vedi altare.
mandorla: nicchia o formella a forma di
mandorla, che circonda la figura del Cristo
giudice in trono, frequente specialmente
nell'arte medioevale.
misericordia: piccola mensola fissa del sedile
rialzabile di uno stallo del coro, per consentire
l'appoggio a chi dovesse rimanere a lungo in
piedi, usata in epoca gotica.
nicchia, tomba a: tomba a parete inserita in una
nicchia, usata specialmente nelle catacombe.
Quando è posta orizzontalmente è detta
"tomba a mensa"; quando è conclusa ad arco è
detta arcosolio.
palio o paliotto: rivestimento dell'altare;
originariamente è un paramento in tessuto
pendente dalla mensa; più tardi però è anche il
rivestimento intorno agli stipiti, realizzato in
legno o metallo nobile; dal IX secolo in poi si
trova soltanto sul frontale dell'altare
(antependio).
pergula: elemento architettonico, posto al
termine del presbiterio nella chiesa
paleocristiana, costituito da una serie di
colonne poggianti su un parapetto (pluteo o
transenna) e collegate da un architrave dal
quale pendono, generalmente, lampade e
festoni.
piede: vedi pulpito.
pluteo: lastra in marmo o pietra (anche legno o
metallo) usata come elemento delle recinzioni
(recinto
dell'altare,
schola
cantorum,
presbiterio) nelle chiese paleocristiane e
medioevali. A differenza della transenna non
è traforato ma, generalmente, decorato a
rilievo.
portale nunziale: portale "degli sposi" situato
sul lato nord delle chiese medioevali, dotato di
vestibolo, dinnanzi al quale il sacerdote
celebrava i matrimoni. Le decorazioni della
porta, sia sullo specchio che sulla strombatura,
sono allegoriche della cerimonia nuziale.
predella o suppedaneo: piattaforma sotto
l'altare, rialzata di tre o cinque gradini, il più
alto dei quali è dotato di pedana di legno.
pulpito esterno: pulpito per l'esibizione di
reliquie e per la predica, posto sulla parete
esterna dell'edificio (di solito nei santuari di
pellegrinaggio) e raggiungibile dall'interno
della chiesa o mediante una scala esterna.
pulpito: elemento architettonico della chiesa
cristiana, consistente in una specie di balcone
sopraelevato in marmo, pietra o legno,
destinato al predicatore; sporge nella navata
fuori dal presbiterio ed è retto da un piede
costituito solitamente di piccoli pilastri o
colonnine su leoni stilofori. Lo sporto del
pulpito è detto tazza ed è protetto con una
balaustrata; sono ambedue spesso decorati e
sormontati da un baldacchino a tettoia.
recinto dell'altare: parapetto in pietra, legno o
metallo (balaustrata, pluteo, transenna) per
delimitare l'ambito dell'altare riservato al
clero (presbiterio) dallo spazio accessibile ai
fedeli.
retablo: tipo di ancona situato o sulla parte
superiore della mensa oppure su una propria
predella dietro l'altare. Il retablo romanico
può essere in pietra, metallo oppure in legno;
in alto ha una terminazione orizzontale o
semicircolare. Dal retablo dipinto si sviluppa
l'altare ad ante dotato di uno stipo in legno o
pietra e di una o più ante lignee mobili con
rappresentazioni dipinte o ad intaglio. Nel
tardo gotico fu provvisto di una cornice
architettonica con pilastrini, ghimberghe e
pinnacoli. Dal XVI secolo fino al barocco si
impose la forma del retablo fisso o ancona, nel
quale si rinunciava alle ante e la pala d'altare
veniva architettonicamente incorniciata in
forma di edicola.
sacrario: nelle chiese cattoliche, vaschetta che
raccoglie l'acqua usata per le purificazioni o i
resti di oggetti benedetti ridotti in cenere.
salienti, facciata a: facciata di una chiesa il cui
profilo segue le linee oblique, a diverse
altezze, che definiscono l'altezza delle navate
interne.
sarcofago: urna di pietra o di marmo, spesso
decorata da rilievi, usata nell'antichità classica
e nel medioevo come custodia e/o monumento
del defunto.
sedilia: seggi posti sulla parete sud del coro, di
solito in numero di tre, destinati all'officiante,
al diacono e al suddiacono.
sepolcro: monumento, generalmente di notevoli
dimensioni e valore artistico e storico, eretto
per custodire i resti di persone illustri defunte
o anche solamente a scopo commemorativo. Il
termine è di tono più qualificato rispetto al più
corrente "tomba".
stallo: sedile di legno con spalliera e braccioli,
generalmente decorato a intarsio, intagliato o
scolpito, disposto in file simmetriche ai lati del
coro.
tabernacolo: nicchia o edicola per la
conservazione
dell'ostia
consacrata.
Anticamente si trovava spesso nella parete
nord del coro; era di solito modellato in pietra
e, nel tardo gotico, si articolò, come il pulpito,
con piede, tazza e baldacchino. Divenne poi
una sorta di tempietto minuscolo sopra
l'altare. In epoca gotica, il termine è anche
sinonimo di costruzione dotata di colonne e
copertura a cuspide, contenente all'interno
un'immagine o una statua.
CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE DEGLI INSEDIAMENTI EDILIZI
tazza: vedi pulpito.
tomba: luogo di sepoltura costruito, talvolta,
con particolari intenti di monumentalità
architettonica.
tornacoro: alta recinzione a grata che separa la
zona della chiesa destinata al clero
(presbiterio presso l'altare maggiore), e più
tardi il coro (abside), da quella accessibile ai
fedeli. I tornacori sono nella maggior parte dei
casi in pietra e, nei cori cinti dal
deambulatorio, avvolgono il coro stesso
giungendo ad altezza d'uomo.
torretta campanaria: torretta, di solito in
legno, posta sul culmine di un tetto, contente
una campana (frequente nell'architettura
dell'ordine
cistercense
che
vietava
l'edificazione di campanili).
transenna: setto divisorio costituito da una
grata traforata, di solito in marmo, in uso fin
da epoca romana, adottata poi nelle chiese
paleocristiane, analogamente al pluteo, come
recinto di spazi riservati.
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