PROGETTO SPINGI PESARO RELAZIONE DEL BORSISTA

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PROGETTO SPINGI PESARO
RELAZIONE DEL BORSISTA: DAVIDE MAZZOLI
SOGGETTO OSPITANTE: ASSOCIAZIONE ZERO CROSSING
“Musica e giovani musicisti:
mappatura e messa in rete dei giovani musicisti e degli spazi destinati alla musica dal vivo”
Da Febbraio di quest’anno ho preso parte al progetto SPINGI PESARO, finanziato del Comune di
Pesaro, dalla provincia in collaborazione con ANCI e Presidenza del consiglio dei ministri,
dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale.
Il mio compito prevede due principali mansioni: sono stato prima incaricato di sviluppare una
mappatura dei musicisti che collaborano con realtà e/o vivono nella città di Pesaro, e poi ho
individuato alcuni edifici adatti allo sviluppo musicale e culturale della città.
Con questa mia relazione, intendo offrire al lettore una panoramica dei risultati ottenuti.
Nella prima parte, analizzeremo le risposte fornite al questionario. Come si potrà notare, ho
riportato alcune personali considerazioni che spero possano essere di aiuto al miglioramento del
debole rapporto musicisti-amministrazione comunale.
Nella seconda parte, invece, presenterò la mia nuova proposta di un possibile luogo adibito alla
cultura musicale. Sulla base di motivazioni che presenterò in seguito, ho infatti individuato nell’ ex
sede del Job di Pesaro in via Fermo una location che risponde perfettamente alle necessità di
spazio richieste dai diversi generi di musicisti e dai diversi tipi di eventi quali concerti anche di
larga scala.
QUESTIONARIO
Per prima cosa ho sviluppato un questionario rivolto ai musicisti (consultabile QUI), costruito sulla
base di tre indici di classificazione: le generalità, i contatti e il grado di esperienza di ogni musicista.
Inoltre, ho inserito alcuni quesiti riguardanti le aspettative e la situazione attuale degli spazi
destinati alla musica e ai giovani musicisti nella città di Pesaro, i quali ad analisi completata sono
risultati essere i più interessanti.
Innanzitutto, voglio porre attenzione sulla scarsa partecipazione all’indagine da me condotta. Sono
stati contattati oltre 300 musicisti, band e associazioni legate alla “filiera “ musicale, attraverso email, messaggi privati sui social media e anche telefonate.
Si è riscontrata una certa difficoltà nella fase di sollecito delle risposte, risultate comunque poche
e al di sotto delle aspettative.
Occorrerebbe capire se la scarsa attenzione al questionario sia imputabile ad una disaffezione nei
confronti dell’amministrazione comunale (giudicata non sufficientemente attiva in questo campo
e pertanto non credibile per un cambiamento dello stato delle cose), oppure alla mancata
attenzione del mondo musicale ai temi trattati, a causa di canali informativi attivati non del tutto
idonei.
Ad ogni modo sono emersi risultati importanti che illustrò di seguito.
Qui di seguito riporto le domande fondamentali con le relative risposte più ricorrenti.
- Suoni per professione o a livello amatoriale?
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62% Musicista professionista
38% Musicista amatoriale
- Hai una sala prove?
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25% No, non ho una sala prove
35,7% Si, ho una sala prove privata personale
21,4% Si, ho una sala prove privata condivisa
3,6% Si, ho una sala prove pubblica
32,1% No, non ho una sala prove
- Hai in mente spazi della città che ritieni possano essere utilizzati o meglio sfruttati per lo studio e
lo sviluppo dell'attività musicale?
Le risposte a questa ultima domanda sono state varie, ma reputo che sia importante ai fini della
presente relazione riportare alcune di esse. La maggioranza degli intervistati ha individuato i
seguenti spazi: il Campus, l’ex Bramante, gli Orti Giuli e la Palla di Pomodoro. Altri hanno citato
quasi tutti i luoghi della città dove si è già svolta attività musicale (conservatorio, parco Miralfiore,
Stazione Gauss, Baia Flaminia, Piazza Europa, Mercatino delle erbe, Palazzo Ricci…) e altri luoghi
da riqualificare della città (ex Bramante, istituto postelegrafonici, ex carcere minorile…).
- Come ti immagini uno spazio dedicato ai giovani musicisti della città?
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21% Comodo, Ben Attrezzato
11% Ben Gestito
9% Economico
8% Con spazio concerti
6% Buono Stato, sempre aperto
5% Isolato
4% Versatile, Tutti i generi
2% Grande, Dinamico, Pubblicizzato
- Che cosa suggeriresti per sviluppare la vocazione musicale della città?
Anche in questo caso, le risposte sono state molto varie e mi limito a citare le risposte più
ricorrenti in un breve riassunto.
Un numero cospicuo degli intervistati chiede lo sviluppo dell’attività concertistica della città. Sia
nei locali, tramite agevolazioni, accordi con la SIAE e permessi, che tramite la creazione di festival,
spazi per concerti e concerti in cui far esibire musicisti noti al grande pubblico ma anche giovani
realtà musicali della città che difficilmente trovano spazi a loro dedicati. Alcuni propongono la
costituzione di nuove sale prova, dove le band e i singoli musicisti possono esercitarsi e conoscersi
a vicenda, creando così un importante network di idee e un centro di aggregazione giovanile. C’è
chi propone la creazione di un tavolo di confronto tra le realtà della città (musicisti, gestori di
locali, pittori, scultori…) per ragionare insieme nuove idee.
PROPOSTA
La parte finale del mio lavoro consiste nel formulare una proposta di intervento pratica per
cercare di colmare quelle che sono le esigenze dei musicisti della città.
Dopo aver analizzato le risposte ai questionari, io credo che risulti necessario fornire un polo di
incontro per i musicisti e le realtà musicali della città. In quella che è “la città della musica” le
scuole di musica sono numerose e gli appassionati, come i musicisti professionisti, non mancano,
tuttavia, come è possibile riscontrare dalla lettura dei risultati ottenuti, quasi la totalità di essi
lamenta l’assenza di adeguati spazi dedicati allo sviluppo e alla promozione della propria musica.
Uno dei luoghi che credo possa essere adatto allo scopo è l’ex sede del Job di Pesaro in via Fermo.
L’edificio in questione presenta, infatti, numerosi vantaggi tra cui:
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Lontananza da centri abitati;
Conformazione dell’edificio ottimale, con stanze già predisposte e della giusta dimensione;
Presenza di una reception e di spazi confortevoli;
Possibilità di parcheggio e di carico/scarico;
Facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e ben collegato tramite la pista ciclabile;
L’area fa parte di una zona disagiata.
Dato l’ampio spazio all’interno dell’edificio preesistente è possibile ricavare delle sale prova per le
band e sale studio per i singoli musicisti. è già presente una sala grande, la quale è ottimale come
spazio concerti e sala prove per grandi formazioni (orchestre e grossi allestimenti), nonché per
masterclass con artisti di livello e spazio per mostre e installazioni.
Inoltre, ritengo che durante il periodo estivo l’arena del parco Miralfiore dovrebbe essere sfruttata
maggiormente. Pensata per eventi all’aperto, essa presenta infatti, un palco e le relative tribune
che dimostrano una conformazione perfetta per la creazione di un teatro importante di festival di
livello nazionale ed internazionale.
COME REALIZZARE
Per la realizzazione dell’idea da me sopra esposta propongo, oltre ad un progetto che possa
sfruttare i fondi europei e una parte di finanziamenti comunali, anche la creazione di un progetto
di crowdfounding al quale, non solo i musicisti e gli appassionati di musica pesaresi possano
partecipare, ma l’intera comunità cittadina. Supportato da un lavoro di sensibilizzazione verso la
causa, il sistema di crowfunding porterebbe a due conseguenze: da una parte, tutte le persone
appassionate di musica potrebbero sviluppare uno spazio, che sentirebbero proprio e quindi
sfruttarlo a pieno e con più convinzione; dall’altra parte, il crowfunding permetterebbe di
coinvolgere l’intera città, rendendo così vitale e florida, anche agli occhi dei meno appassionati, la
nomea di città della musica che la nostra città si è giustamente conquistata.
Mi auguro, e credo, che questa breve relazione possa portare ad un risultato concreto e tangibile
per Pesaro, che possa dare risposta a tutte e esigenze dei musicisti della Città.
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