L’opera lirica o melodramma viene riscoperta a Firenze nel 1600 da un gruppo di letterati e musicisti che si ritrovarono in casa del Conte Giovanni De Bardi, da cui il nome del gruppo che viene chiamato appunto “Camerata De Bardi o Camerata Fiorentina. Questo gruppo di studiosi riscoprì una forma di teatro greco nella quale gli attori non parlavano ma cantavano tutto il testo teatrale. La misero in scena e, visto il successo riscontrato, decisero di comporre opere nuove con questo stile. Da questo momento i musicisti italiani sono sempre stati considerati i migliori in questo settore e quindi chiamati anche all’estero ad inaugurare e a dirigere i teatri imperiali e le scuole di musica. (Francois Lully in Francia, Antonio Salieri in Austria e un gruppo di musicisti italiani per l’inaugurazione del teatro imperiale di S. Pietroburgo). Anche Mozart, che di certo non aveva bisogno di imparare a comporre, venne in Italia per perfezionare il suo stile con quello italiano. Proprio per questo ebbe degli incontri con un’insegnante di armonia del Conservatorio di Bologna (Padre Giovanbattista Martini). Le prime opere, come dal nome: melodramma, erano drammatiche ossia con finale di morte mentre nell’800 (romanticismo) si inizia anche in Italia, in quanto all’estero era già in uso, la composizione di opere buffe (con finale in gloria). L’OUVERTURE E’ un brano musicale eseguito dall’orchestra quando il sipario è ancora chiuso. Per questo, nel 1700, il brano iniziava con accordi molto sonori perché doveva far capire alla gente che stava per iniziare l’opera. Nel 1800 questa funzione non necessitava più perché il gusto musicale della gente si era raffinato e l’utilizzo dell’illuminazione a gas portava ai medesimi risultati. L’ouverture è strutturata con i temi musicali più importanti udibili all’interna dell’opera: è quindi un’anteprima dell’opera stessa. COSA SERVE PER FARE UN’OPERA Un paroliere che, prendendo spunto da un romanzo o una storia reale o fantastica, stende un libretto in versi con tutte le parole che saranno poi cantate dai cantanti in scena. Un musicista che scriva la musica ispirandosi alle parole del libretto. Nel libretto si può trovare: 1. Il titolo e gli autori 2. L’epoca 3. L’ambientazione 4. La trama 5. I personaggi 6. Il tipo di voce per ciascun personaggio Il regista è il responsabile dei movimenti scenici dei cantanti Maestro concertatore è colui che prova con cantanti, musicisti e coro. Maestro accompagnatore sostituisce l'orchestra durante le prime prove. Maestro suggeritore (rammentatore) e colui che suggerisce ai cantanti le parole dimenticate.