apprendimento e Memoria

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Lezione n.13.4
Funzioni cognitive
Basi neurali della memoria
© G. Cibelli, 2006
Fisiologia del Sistema Nervoso
Lezione n.13.4
The mollusk Nervous System
Pre- and post-synaptic cells identified by
morphological, electrophysiological and
immunological criteria can be plated in
culture where they form active chemical
synapses showing the same biochemical
and electrophysiological features as in
vivo
© G. Cibelli, 2006
Fisiologia del Sistema Nervoso
Lezione n.13.4
Immunocytochemistry and
electrophysiology
In order to establish an in vitro
neuronal network, Helix pomatia
metacerebral giant cell (C1) and the
B2 target neuron were cocultured
B2
Chemical connection between C1
and B2 neurons in culture was
tested by electrophysiologic
measurements
© G. Cibelli, 2006
C1
Fisiologia del Sistema Nervoso
Le forme semplici dell’apprendimento implicito
determinano modificazioni nell’efficacia della
trasmissione sinanptica
Questo circuito semplificato presenta gli elementi chiave
interessati nel riflesso di retrazione delle branchie ed i siti
del circuito a livello dei quali si manifesta il processo
dellʼabitudine. Nel circuito ci sono circa 24 neuroni
sensitivi (meccanocettori) localizzati nel ganglio
addominale che innervano la cute del sifone. Queste
cellule sensitive utilizzano come neurotrasmettitore il
glutammato e vanno a terminare su un gruppo di 6
motoneuroni che innervano le branchie e su parecchi
gruppi di interneuroni eccitatori (Ecc) ed inibitori (in) che
contraggono sinapsi con i motoneuroni. La stimolazione
ripetuta del sifone determina una depressione della
trasmissione sinaptica tra i neuroni sensitivi e motori,
nonché fra alcuni interneuroni e le cellule effettrici
L’abitudine determina una depressione della
trasmissione sinaptica
Lʼabitudine a lungo termine del riflesso di retrazione delle branchie trova un
corrispettivo a livello cellulare in una notevole depressione dellʼefficacia delle
sinapsi interposte fra i neuroni sensitivi ed i motoneuroni
Confronto dei potenziali sinaptici di un neurone sensitivo e di
un motoneurone in un animale di controllo (non addestrato)
ed in un animale sottoposto ad abitudine a lungo termine.
Nellʼanimale abituato il potenziale sinaptico del motoneurone
non è più rilevabile anche una settimana dopo
lʼaddestramento.
Percentuale media delle connessioni fisiologicamewnte
attive in tempi diversi negli animali abituati dopo un
addestramento che ha determinato la comparsa di abitudine
a lungo termine
La sensibilizzazione determina un’esaltazione
della trasmissione sinaptica
La sensibilizzazione a breve termine del
riflesso di retrazione delle branchie in
Aplysia
comporta
la
facilitazione
presinaptica
La sensibilizzazione del riflesso si può
ottenere applicando uno stimolo nocivo ad
una parte del corpo, come la coda. Gli
stimoli portati sulla coda attivano i neuroni
sensitivi che eccitano gruppi di interneuroni
facilitanti. Le cellule facilitanti, alcune delle
quali impiegano la serotonina come
neurotrasmettitore,
prendono
contatto
sinaptico con le terminazioni dei neuroni
sensitivi che innervano la cute del sifone e
vi determinano unʼesaltazione della
liberazione del neurotrasmettitore per
facilitazione presinaptica
Lʼazione della 5-HT e di altri neurotrasmettitori
facilitanti determina un aumento della liberazione
del neurotrasmettitore, modulando direttamente
il processo di liberazione e provocando la
chiusura di canali per il K+, che determina infine
un aumento della durata del potenziale di azione
ed un conseguente aumento dellʼingresso di
Ca2+ attraverso un canale specifico. La 5-HT
provoca questi effetti interagendo con un
recettore che si lega ad una proteina-G capace
di aumentare lʼattività dellʼadenilil-ciclasi (via 1).
La 5-HT aumenta anche la disponibilità del
neurotrasmettitore mobilizzando le vescicole
sinaptiche dal pool stazionario a quello
facilmente liberabile a livello delle zone attive ed
aumenta anche direttamente del dispositivo
molecolare
preposto alla liberazione del
neurotrasmettitore per esocitosi (via 2). La 5-HT
provoca altresì lʼapertura dei canali Ca2+ di tipo L
(via 3). La seconda e la terza cia sono
espressione dellʼattività congiunta della proteinchinasi AMPc-dipendente e della protein-chinasi
C che è una seconda chinasi attivata dalla 5-HT.
La sensibilizzazione a lungo termine comporta
una facilitazione delle connessioni fra neuroni
sensitivi e motoneuroni
Tipici potenziali sinaptici di un neurone sensitivo del sifone e di un motoneurone delle branchie in un animale di
controllo ed in un animale sottoposto ad addestramento per lʼacquisizione di una sensibilizzazione a lungo
termine attraverso stimolazione della coda
I dati rappresentano la mediana della durata
della retrazione del sifone, che viene utilizzata
per valutare lʼintensità del riflesso
Valori della mediana dellʼampiezza dei potenziali
postsinaptici (PSP) di un motoneurone delle
branchie isolato dal gruppo degli animali di controllo
e di un altro motomneurone isolato dagli animali
sensibilizzati
Diagramma schematico dei due principali gruppi di modificazioni che hanno
luogo nei neuroni sensitivi del riflesso di retrazione delle branchie e che
accompagnano lo sviluppo di una memoria a lungo termine dovuta a
sensibilizzazione in Aplysia: (1) attività persistente della protein-chinasi A e (2)
modificazioni morfologiche.
La facilitazione a breve termine comporta la modificazione covalente di proteine preesistenti (vie 1 e 2). Queste
proteine così modificate determinano la chiusura di canali k (via 2) e aumentano sia la disponibilità che la liberazione
del neurotrasmettitore (via 1).
La facilitazione a lungo termine richiede la sintesi di nuove proteine.
L’abitudine a lungo termine e la sensibilizzazione
comportano modificazioni strutturali nelle terminazioni
presinaptiche dei neuroni sensitivi
Lʼabitudine a lungo termine determina la perdita di
contatti sinaptici mentre la sensibilizzazione porta ad
un loro aumento
Gli istogrammi mettono a confronto il numero delle
terminazioni presinaptiche osservate negli animali di
controllo con quelli che si osservano negli animali di
controllo con quelli che si osservano negli animali che
hanno acquisito unʼabitudine ed una sensibilizzazione a
lungo termine
Condizionamento classico del riflesso di
retrazione delle branchie in Aplysia
Il diagramma illustra le vie nervose interessate nel condizionamento. Un colpo
applicato alla coda (SI) eccita i neuroni facilitanti che entrano in contatto con le
terminazioni presinaptiche dei neuroni sensitivi che innervano il mantello ed il sifone.
Ciò configura il fenomeno della sensibilizzazione. Tuttavia, quando la via che
proviene dal mantello viene attivata da uno SC immediatamente prima di uno SI, nei
neuroni sensitivi del mantello insorgono modificazioni che li inducono a rispondere in
maniera amplificata a successive stimolazioni che provengono dagli interneuroni
facilitanti della via SI. Questo è il meccanismo del condizionamento classico; esso
amplifica la risposta della via SC e la limita a questa stessa via.
Il condizionamento classico modifica
l’attività di singole cellule
Due neuroni sensitivi vengono stimolati lʼuno indipendentemente dallʼaltro. La
stimolazione del neurone sensitivo che innerva il mantello (SC+) è accompagnata con lʼSI
(un colpo applicato alla coda), mentre la stimolazione del neurone sensitivo che innerva il
sifone (SC-) non è accoppiata con lʼSI. Dopo lʼaddestramento il potenziale postsinaptico
eccitatorio evocato dal neurone sensitivo accoppiato era molto più ampio di quello
evocato dal neurone non accoppiato
Modello molecolare delle attività sinaptiche che
stanno alla base del condizionamento classico
Nella via non accoppiata (SC-) il neurone sensitivo non è attivo prima che lo SC
venga presentato e, di conseguenza, i suoi canali Ca2+ sono chiusi quando viene
presentato lo stimolo incondizionato (SI)
Nella via accoppiata (SC+) il neurone sensitivo è già attivo per via di SC e perciò i
suoi canali Ca2+ sono aperti quando viene presentato lʼSI. Il Ca2+ intracellulare si lega
alla calmodulina ed interagisce con lʼadinilil-ciclasi, che va incontro ad una
modificazione di conformazione che ne esalta la capacità di sintetizzare lʼAMPc in
risposta alla serotonina liberata dalla via che media lʼSI. Le aumentate quantità di
AMPc attivano una quantità maggiore di protein-chinasi AMPc-dipendente, il che
conduce ad una liberazione di neurotrasmettitore che è molto maggiore di quella che
sarebbe stata liberata se gli stimoli non fossero stati accoppiati.
Potenziamento a lungo termine (LTP)
nell’ippocampo
Lʼippocampo possiede tre vie afferenti
principali. La via perforante (1) che
proviene dalla corteccia entorinale, forma
connessioni eccitatorie con i granuli
presenti nel giro dentato. Gli assoni dei
granuli formano le fibre muscoidi (2).
Questa via entra in connessione con le
cellule piramidali dellʼarea CA3
dellʼippocampo. Le cellule CA3 proiettano
alle cellule piramidali di CA1 attraverso le
collaterali di Schaeffer (3).
Gli effetti del potenziamento a lungo termine di
una cellula del campo CA1 dell’ippocampo
Nel grafico è riportato lʼandamento (velocità di sviluppo) di un potenziale
postsinaptico eccitatorio della cellula. Lʼandamento del potenziale è un indice
dellʼefficacia sinaptica. I potenziali postsinaptici eccitatori (EPSP) sono stati
registrati extracellularmente. Ogni 10 secondi veniva erogato uno stimolo test. Per
evocare il potenziamento a lungo termine venivano applicati, alle collaterali di
Schaeffer, due treni di stimoli della durata di un secondo, alla frequenza di 100 Hz,
separati lʼuno dallʼaltro da un intervallo di 20 secondi. LʼLTP che veniva generata
aveva una durata di parecchie ore.
Il potenziamento a lungo termine nel campo CA1
dell’ippocampo presenta i caratteri della cooperatività,
dell’associatività e della specificità
Nella figura è rappresentata una cellula piramidale che riceve afferenze sinaptiche rispettivamente deboli
e forti da due fascetti di fibre collaterali di schaeffer.
A. La stimolazione tetanica delle sole afferenze deboli non determina la comparsa di potenziamento a
lungo termine in questa via.
B. La stimolazione tetanica congiunta sia delle afferenze deboli che di quelle forti determina la comparsa
di potenziamento a lungo termine in entrambe le vie.
C. La stimolazione tetanica delle sole afferenze forti determina la comparsa del, potenziamento a lungo
termine in questa via ma non in quella delle afferenze deboli
Il modello dell’induzione del potenziamento a
lungo termine: trasmissione sinaptica normale
Nel corso della normale trasmissione
sinaptica
a
bassa
frequenza,
il
glutammato liberato dalle terminazioni
presinaptiche agisce sia sui recettori
NMDA che su quelli non.NMDA (Q/K).
Na+ e K+ tuttavia passano soltanto
attraverso i recettori-canali non-NMDA in
quanto, a livello di riposo del potenziale
di membrana, i canali-recettori NMDA
non bloccati dal Mg2+.
Il modello dell’induzione del potenziamento a
lungo termine: induzione di LTP
Quando la membrana postsinaptica viene
depolarizzata dallʼazione dei recettori-canali nonNMDA, come accade nel corso della stimolazioni
tetaniche che danno origine al potenziamento a
lungo termine . La depolarizzazione toglie il
blocco degli Mg2+ ai canali NMDA. Ciò consente
il flusso di Na+, K+ e Ca2+ attraverso questi
canali. Lʼaumento di Ca2+ che ne consegue a
livello delle spine dendritiche attiva le chinasi
calcio-dipendenti (calcio-calmodulina e la chinasi
C) che determinano la comparsa di LTP.
Quando è stato indotto un LTP, la cellula
postsinaptica libera un segnale retrogrado , che
probabilmente agisce sulle chinasi presenti nella
terminazione presinaptica, e da origine al
persistente aumento della liberazione di
neurotrasmettitore che è alla base del
prolungarsi nel tempo dellʼLTP.
Sezione trasversa di ippocampo di
cervello di ratto
LTP nelle sinapsi delle fibre muscoidi
dell’ippocampo di ratto
Varietà di relazioni sinaptiche in
funzione della modificazione dell’attività
Eventi responsabili dell’induzione
della LTP e della LTD
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