Curriculum scientifico prof . Maria Teresa Muciaccia Maria Teresa Muciaccia fin dall'inizio della sua attivita' svolge ricerca nell'ambito della Fisica Nucleare delle Alte Energie. E' professore ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Bari, responsabile da molti anni di un gruppo di ricerca sperimentale finanziato dall'INFN. Attualmente, come Responsabile Nazionale dell'esperimento OPERA, cura il coordinamento dei nove gruppi italiani che partecipano all'esperimento nell'ambito di una grande collaborazione internazionale europea e giapponese. Da parecchi anni e' Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Fisica dell'Universita' di Bari, ora diventato Scuola di Dottorato in Fisica. E' coautrice di oltre un centinaio di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. I principali esperimenti cui ha partecipato, svolti nell'ambito di collaborazioni internazionali e realizzati al CERN, hanno fatto generalmente uso di tecniche visuali: - Esperimenti per lo studio delle interazioni forti con ricerca e classificazione di nuove particelle elementari. Questa serie di esperimenti ha fatto uso della camera a bolle 2m del CERN e di fasci di pioni di energie intorno ai 10 GeV. Il gruppo di Bari, in cui la prof. Muciaccia allora operava, ha svolto in sede una ampia attivita' di misura delle interazioni prodotte e di analisi di canali esclusivi. I risultati ottenuti sono di notevole interesse nell'ambito delle problematiche di tipo spettroscopico sviluppate in quegli anni, fra i piu' interessanti prodotti a Bari la determinazione dello spin-parità della f0 e della B-. - Esperimenti per lo studio delle interazioni deboli con studio e misura di interazioni da neutrini. Questa serie di esperimenti realizzati con le camere a bolle giganti Gargamelle e BEBC del CERN, facendo uso di fasci di neutrini e antineutrini alle energie dapprima del PS e quindi dell'SPS, sono stati fra i piu' interessanti per la Fisica delle Alte Energie degli anni '70. Dopo la scoperta delle correnti neutre nel '73 venne sviluppata al CERN un'ampia campagna di esperimenti condotti in camere a bolle giganti, volti a studiare in dettaglio le caratteristiche del neutrino e piu' in generale delle interazioni deboli. Purtroppo l'improvvisa e non riparabile rottura di Gargamelle fermo' questa serie di studi, ma furono egualmente numerose le grandezze fondamentali misurate, basti ad esempio ricordare lo studio del decadimento inverso del mu, misura di valore assoluto. - Esperimenti per lo studio di quark pesanti realizzati con fasci di pioni al CERN. In questa fase l'interesse del gruppo di Bari si sposto' su una differente tecnica visuale attraverso l'uso di emulsioni nucleari. Maria Teresa Muciaccia si occupo’ della preparazione delle nuove macchine di misura, necessarie per questi esperimenti che prevedevano per la prima volta l'uso di pacchetti di emulsione esposti perpendicolarmente al fascio. Furono questi i primi esperimenti di tipo “ibrido”, poiche’ accanto all’analisi delle emulsioni nucleari, l’apparato sperimentale sfruttava rivelatori elettronici per il trigger e la localizzazione degli eventi. Vennero così sviluppate analisi originali e assai soddisfacenti. Di grande interesse i risultati ottenuti con questa tecnica nello studio di canali esclusivi, in particolare l'osservazione diretta del beauty con il suo decadimento e lo studio del Ds, con la prima determinazione al mondo della sua costante di decadimento psedoscalare. Entrambi ottenuti al CERN nell'esperimento WA75. - Esperimenti pilota per la ricerca del plasma di quark e gluoni. La novita' della problematica ed il suo evidente interesse di carattere fondamentale suggerirono un impegno su questa linea di ricerca. Furono utilizzati per la prima volta fasci relativistici di ossigeno, zolfo e piombo nella serie di esperimenti svolti con il rivelatore HELIOS e parallelamente con l'esposizione di emulsioni usate come tracciatore. I risultati ottenuti consentirono i primi studi sistematici di questo genere di problemi, fornendo in particolare gli andamenti in psuedorapidita' delle interazioni a differente centralita' e lo studio delle prime 'segnature' previste dai modelli fenomenologici. Venne cosi' aperta la strada a nuovi sviluppi, in corso ancora oggi, per la preparazione di ALICE a LHC. - Esperimenti per la ricerca di oscillazioni di neutrino. In relazione ad osservazioni sperimentali che mostravano in piu' settori una carenza di neutrini attesi, venne ripresa sul finire degli anni '80 l'ipotesi di oscillazioni di neutrino, in aperto contrasto con il Modello Standard legato ad un neutrino a massa nulla. Riprendendo le problematiche sui neutrini gia’ studiate con gli storici esperimenti realizzati in Gargamelle, Maria Teresa Muciaccia, con il suo gruppo, si dedico’ a questa nuova linea di ricerca che si poneva appunto 'oltre il Modello Standard'. Fu ideato il primo esperimento di tipo short base-line realizzato al CERN: CHORUS. L'esperimento fu progettato all'inizio degli anni '90, periodo in cui alcune predizioni teorizzavano oscillazioni nu-mu nu-tau dovute a neutrini con masse dell'ordine di qualche eV. Il rivelatore, instrumentato con una importante parte in fibre ottiche per la prima localizzazione dei vertici di interazione, si avvaleva poi di un bersaglio costituito da emulsioni nucleari e di calorimetri e spettrometri per la misura delle caratteristiche delle tracce prodotte. Scopo dell'esperimento era la rivelazione degli eventi con produzione di tau. Le oscillazioni non poterono essere rivelate essendo troppo alta (rispetto a quella in successivi esperimenti determinata) la differenza di massa dei neutrini cui CHORUS era sensibile. Ma l'esperimento pote' comunque migliorare i limiti allora noti della probabilità di oscillazione per alti valori di differenze di massa e produsse un’ ampia messe di risultati nello studio dei charm prodotti da neutrino. Sulla scia di questo esperimento e dei risultati successivamente ottenuti, e' attualmente in corso l'esperimento OPERA, cui partecipa il gruppo guidato da Maria Teresa Muciaccia. Nell'ambito di una collaborazione internazionale è stato realizzato, nelle sale sotterranee dei laboratori del Gran Sasso, il complesso rivelatore caratterizzato da un bersaglio altamente segmentato di Pb/Emulsione. Il fascio CNGS, appositamente disegnato e realizzato, fornisce i neutrini mu in arrivo dal CERN per interagire con il bersaglio. Scopo di OPERA e' la rivelazione diretta di neutrini tau, cosi' da stabilire senza ambiguita’ il tipo di oscillazione dei neutrini: si tratta dell'unico esperimento al mondo in grado di effettuare una simile osservazione. Questo progetto, particolarmente complesso e originale, ha richiesto lo sviluppo e la messa a punto di una serie di importanti innovazioni, sia nel campo della robotica che nel settore dei controlli di macchine on-line. Molti sviluppi vengono condotti in sede, con importanti realizzazioni locali. L'esperimento ha cominciato la presa dati nell'estate del 2008 e la continuera' per cinque anni in modo da accumulare una statistica significativa, ma i primi attesissimi risultati potrebbero aversi gia’ nel 2010. Cur