Dipartimento sanità
Bachelor of Science
in Ergoterapia
Tesi di Bachelor 2011
Morena Burri
Bachelor of Science in Ergoterapia
Tesi di Bachelor 2011
L’intervento ergoterapeutico cognitivo
nell’ambito della demenza e nella malattia
di Alzheimer negli stadi medio e
medio-grave
Relatrice:
Rita Pezzati
1. Sguardo dell'oblio
2. Molecola di APP
3. Scissione dell'APP
4. Placca β-amiloide
5. Proteina Tau
6. Iperfosforilazione
Didascalia immagine 1. Il volto scelto non rispecchia gli stadi di
malattia presi in esame, ma è stato selezionato in quanto
significativo per le emozioni che suscita il suo sguardo,
riscontrabile nei malati di Alzheimer allo stadio grave.
Didascalia immagine 2. Proteina di membrana APP.
Didascalia immagine 3. Le placche amiloidi sono depositi extra
cellulari che si formano quando intervengono gli enzimi beta e
gamma secretasi che scindono l'APP.
Didascalia immagine 4. I frammenti di beta-amiloide vengono
liberati all'esterno delle cellule, si aggregano ad altre molecole
e cellule, dando origine alle placche dense che non si sciolgono
e si ammassano attorno ai neuroni.
Didascalia immagine 5. I neuroni sani hanno una struttura di
supporto interna: i microtubuli, la Proteina Tau ne stabilizza le
sub-unità. I microtutubuli veicolano i nutrienti e le molecole
dal corpo cellulare dei neuroni ai terminali assonali e viceversa.
Didascalia immagine 6. La Proteina Tau si trasforma, le sue
unità danno origine ai grovigli neurofibrillari, i microtubuli si
disgregano. Ne consegue il cattivo funzionamento della
trasmissione fra neuroni ed infine la loro morte.
E’ importante che gli anziani conservino il loro sapere e l’autonomia. Bisogna valorizzare i loro ricordi per una miglior qualità di vita, in particolare quando essa non si
conclude a casa e viene intaccata l’identità come nell’Alzheimer. Si è voluto dare voce
e visibilità agli ergoterapisti geriatrici che in Ticino lavorano negli Istituti, occupandosi
anche di demenze. Gli interventi raccontati sono stati avvalorati da riscontri acquisiti
in letteratura, per dimostrare che gli ergoterapisti operano basandosi su criteri scientifici, applicando modelli/valutazioni dell'ergoterapia e metodi di comprovata utilità.
Abstract
Background
Fra i trattamenti ergoterapici per promuovere l'autonomia degli anziani
in casa di riposo, vi è l'intervento cognitivo. In Ticino gli ergoterapisti
hanno da poco iniziato a fare il loro ingresso nelle case di riposo.
Obiettivi
Valutare se le competenze degli ergoterapisti nell'intervento cognitivo,
per persone colpite da demenza e Alzheimer agli stadi medio e mediograve, siano sufficientemente conosciute nelle case di riposo ticinesi, o
se sia necessario potenziarne l'offerta. Al contempo si desidera mettere
in luce quali siano i limiti all'operato degli intervistati in ambito
cognitivo; se le persone affette da demenza e Alzheimer vengano loro
indirizzate solo nelle fasi più gravi; quali sono gli interventi che gli
intervistati prestano attualmente e che sono documentati in letteratura
per la loro efficacia; quali sono le attività, i mezzi, i metodi ed i modelli
concettuali adottati dagli ergoterapisti per l'intervento destinato alla
casistica scelta.
Risultati
E' emersa la necessità d'incrementare l'informazione sull'ergoterapia per
potenziare i trattamenti cognitivi.
Discussione
I trattamenti degli intervistati trovano un buon riscontro in letteratura.
Secondo gli intervistati risultano applicabili l'Occupational Performance
Model (Australia) ed il suo strumento di valutazione P.R.P.P., il Canadian
Model of Occupational Performance ed il suo strumento di valutazione
C.O.P.M., seppur impiegato in maniera adattata, ed i sei livelli del
Modello delle Disabilità cognitive di Allen. Le principali limitazioni
sarebbero la carente informazione di colleghi e medici; la scarsa
prescrizione, in particolare agli stadi lieve e grave; la bassa percentuale
d'impiego e la mancanza di adeguati spazi fisici.
Metodo
La costruzione della tesi qualitativa è avvenuta analizzando la
letteratura e le statistiche dell'Associazione Alzheimer Svizzera. La
raccolta dei dati è avvenuta tramite un'intervista semi-strutturata,
sostenuta da tutti e nove gli ergoterapisti che attualmente offrono
interventi cognitivi per le demenze nelle case di riposo ticinesi.
Titolo completo tesi di Bachelor: "L'intervento ergoterapeutico cognitivo
nell'ambito della demenza e nella malattia di Alzheimer negli stadi
medio e medio-grave: un'offerta di prevenzione da potenziare nelle
case di riposo ticinesi?"
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Stefania Galli, Monica Perini
Bachelor of Science in Ergoterapia
Tesi di Bachelor 2011
La Pet Therapy applicata all’ergoterapia per
il miglioramento dello stato psico-fisico
delle persone affette da disturbi d’ansia
Relatore:
Matthias Möller
1. La Pet Therapy
Gli animali domestici possono essere utilizzati nel trattamento
ergoterapico di pazienti affetti da disturbi d'ansia.
L'argomento affrontato nella tesi di Bachelor ci ha sempre incuriosite perché
entrambe amiamo gli animali. Abbiamo perciò pensato a come gli animali domestici
possano essere utilizzati in ambito ergoterapico. Le nostre esperienze personali ci
hanno indotte infatti a supporre che l'animale domestico possa apportare benefici
all'essere umano. Con questo lavoro vorremo confermare la nostra ipotesi
scientificamente.
Abstract
Il tema della tesi tratta la possibilità di applicare i principi della Pet
Therapy in ambito psichiatrico e più specificatamente nel trattamento
ergoterapico di pazienti affetti da disturbi d'ansia.
Obiettivi
Ampliare le nostre conoscenze sul trattamento ergoterapico in ambito
psichiatrico.
Acquisire una conoscenza approfondita della Pet Therapy e una
maggior conoscenza riguardo i disturbi d'ansia.
Comprendere i principi e gli obiettivi della Pet Therapy, per collegarli a
quelli dell'ergoterapia ed introdurli nel trattamento per persone affette
da disturbi d'ansia.
Riflettere se in un futuro la Pet Theray applicata all'ergoterapia, in
particolare nell'ambito psichiatrico, sia introducibile.
Le parole chiave utilizzate per la ricerca degli articoli scientifici sono le
seguenti: Occupational Therapy, Pet Therapy, Animal-Assisted Therapy,
Anxiety disorders, Psychiatric Problems, Psychiatry, Zoo anthropology,
Psychiatric patiens.
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Metodo
Inizialmente sono stati ricercati ed analizzati articoli scientifici che
comprovassero i benefici della Pet Therapy. In seguito é stata svolta una
revisione della letteratura basata sui testi trovati concernenti la Pet
Therapy, l'intervento ergoterapico in psichiatria e i disturbi d'ansia. È
stato utilizzato questo procedimento per affermare che la Pet Therapy
può essere integrata nel trattamento ergoterapico di pazienti affetti da
disturbi d'ansia. Per approfondire il tema della Pet Therapy, é stata
organizzata un'intervista rivolta ad un ergoterapista che integra il cane
nei suoi trattamenti.
Conclusioni
In base ai risultati ottenuti possiamo affermare che la Pet Therapy può
essere applicata all'ergoterapia nel trattamento di persone affette da
disturbi d'ansia, ottenendo dei benefici a livello fisico, psichico e sociale.
Geraldine Tenchio
Bachelor of Science in Ergoterapia
Tesi di Bachelor 2011
“Lavorire”: lavorare per guarire.
Revisione della letteratura sull’efficacia del
reinserimento professionale con persone
affette da schizofrenia
Relatore:
Matthias Möller
1. "Lavorire"
Quando il lavoro non si presenta quale sinonimo di stress e
nervosismo, bensì diviene strumento terapeutico per favorire
la reintegrazione di persone affette da schizofrenia.
Le motivazioni personali che hanno spinto alla realizzazione di questa ricerca
trovano le loro radici all'interno dell’attualità politica Svizzera e si legano al contempo
al mio particolare interesse nei confronti della psichiatria. Grazie alla quinta revisione
dell'assicurazione invalidità mi sono posta la questione di quale ruolo potesse avere
l'ergoterapista nel riabilitare il beneficiante al lavoro, ancor più se affetto dalla
patologia di schizofrenia.
Abstract
Questo lavoro si occupa di fornire una presentazione e approfondimenti
inerenti al tema del reinserimento professionale ergoterapico di
persone affette da schizofrenia, con l’ausilio di una revisione della
letteratura ad esso collegata.
Al quesito, se tale tipologia di riabilitazione, risulti essere efficace, la
risposta è affermativa. Sebbene vi possano essere molteplici fattori che
influenzano l’esito della terapia, come la ri-acutizzazione dei sintomi, la
ri-ospedalizzazione, la scelta dei metodi utilizzati, l’ambiente sociale, la
motivazione personale,la remunerazione, è possibile affermare che, sulla
base dei testi considerati, le persone colpite da schizofrenia rispondono
positivamente al trattamento.
Il lavoro è inoltre supportato da temi che forniscono una base teorica
quale riferimento introduttivo (definizioni di ergoterapia, schizofrenia e
attività lavorativa); in particolare viene preso in considerazione un
metodo di riabilitazione professionale (Vocational Rehabilitation) e il
concetto di lavoro combinato alla patologia della schizofrenia.
Segue una parte di analisi oggettiva degli articoli scientifici corredati da
una valutazione soggettiva degli stessi, che scaturisce infine in proposte
e implicazioni possibili per il futuro della professione dell’ergoterapista.
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