Il Genoma mitocondriale (mtDNA) umano Il genoma umano 23 coppie di cromosomi + mtDNA http://www.ncbi.nlm.nih.gov/genome/guid e/ Nucleo della cellula 1 Autosomi Localizzato nei mitocondri 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 DNA mitocondriale mtDNA 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 X DNA nucleare 3,2 x 109 bp Y 16569 bp Cromosomi sessuali (sequenziato “completamente” nel 2001) (sequenziato completamente nel 1981) • Genoma circolare extra-nucleare di 16569 coppie di basi (bp) DNA mitocondriale umano (mtDNA) DNA mitocondriale umano (mtDNA) di controllo 1 Regione (16024-00576) • Filamento leggero-L – ricco in citosine • Filamento pesante-H – ricco in guanine • Regione codificante (37 geni) – 2 rRNA (12S e 16S) – 22 tRNA – 13 proteine (OXPHOS) • • • • ND1-ND6 e ND4L (complesso I: NADH-Ubichinone ossidoreduttasi) Cyt b (complesso III: ubichinolo-citocromo b ossidoreduttasi) COI-COIII (complesso IV: citocromo c ossidasi) ATP 6, ATP 8 (complesso V: ATP sintetasi) I complessi della catena respiratoria nel mitocondrio Regione di controllo (16024-00576) ITH1 tRNA Phe ITL HSP1 LSP nt 500 – – – – TFAM TFAM TFAM nt 400 CSB 3 CSB 2 CSB 1 TFAM nt 300 TFAM OH OH nt 200 tRNA Pro nt 100 nt 16000 HVS-III HVS-II HVS-I (438–576) (44–340) (16024–16400) HVS-I (16024 - 16400) HVS-II (00044 - 00340) HVS-III (00438 – 00576) CSB1, CSB2, CSB3 • sequenze conservate – Origine di replicazione filamento H Replicazione dell’mtDNA • La replicazione è semi-conservativa ed indipendente dalla fase del ciclo cellulare – il turn-over dei mitocondri richiede sintesi del DNA anche in cellule in G0 mentre l’nDNA si replica solo in fase S • Coinvolte: – DNA polimerasi g, Fattori TF, RNA primers – no proofreading • • Il modello classico della replicazione del DNA mitocondriale (Clayton) descritta nell’Uomo (valido per tutti i Vertebrati) La modalità di replicazione secondo il modello è asincrona – entrambi i filamenti si replicano come leading strand, ma in tempi diversi, formando una struttura detta D-loop (ansa) – dapprima inizia a replicarsi il filamento pesante (da OH) – l’origine del filamento leggero entra in funzione quando la replicazione del filamento H giunge a tre quarti, dove incontra una struttura a forcina che viene riconosciuta dalla DNA polimerasi, attivando una particolare primasi ->inizio replicaz. • Modello alternativo: nei mammiferi è stata proposta una modalità bidirezionale sincrona di replicazione, che parta contemporaneamente dalla regione OriH, oppure nelle immediate vicinanze (Holt et al.2000; Bowmaker et al.2003). Replicazione dell’mtDNA (basi molecolari) • La replicazione di entrambe le eliche richiede la presenza di RNA primer di innesco. A livello dell' OH i primer sono prodotti dall'RNA polimerasi mitocondriale, mentre a livello dell'OL sono prodotti da una RNA primasi specifica. • L’RNA polimerasi ha bisogno di TFAM per aprire il DNA, e due fattori TFBM. • Si può formare una struttura ibrida a tripla elica (R-loop), su cui agisce una endoribonucleasi (Mitochondrial RNA-processing, MRP) che la processa a livello delle CSB (conserved sequence blocks). La proteina MRP lascia un primer per la DNA polimerasi γ (POLG) – Questa è formata da due subunità, quella maggiore ha attività polimersica ed esonucleasica 3’5’, che inizia la replicazione del filamento pesante. La subunità minore aumenta la processività • Intervengono proteine accessorie, come un’importante DNA elicasi (TWINKLE) e una Topoisomerasi che mantiene aperto il DNA – che deve rimanere svolto a lungo dato il sistema di replicazione – chiamata mtSSB (single strand binding protein), che presenta un’elevata similarità di sequenza con l’omologa in E. coli. Replicazione dell’mtDNA (basi molecolari) Regione di controllo (16024-00576) ITH1 tRNA Phe ITL HSP1 LSP nt 500 – – – – TFAM TFAM TFAM nt 400 CSB 3 CSB 2 CSB 1 TFAM nt 300 TFAM OH OH nt 200 nt 100 nt 16000 HVS-III HVS-II HVS-I (438–576) (44–340) (16024–16400) HVS-I (16024 - 16400) HVS-II (00044 - 00340) HVS-III (00438 – 00576) CSB1, CSB2, CSB3 • sequenze conservate – – – – – tRNA Pro LSP promotore filamento L HSP1 primo promotore filamento H ITL sito d’inizio della trascrizione per L ITH1 sito maggiore d’inizio della trascrizione per H TFAM siti di legame per fattore di trascrizione mitocondriale A • • Si osservano deviazioni dal codice genetico universale in molti gruppi tassonomici. Il codice genetico universale è mantenuto nei protisti (es. Reclinomonas americana) e nelle piante. La deviazione più frequente si osserva per in codone UGA che invece di essere un codone di stop codifica per il Triptofano. Variazione nel codice genetico barriera al trasferimento ulteriore di geni dal genoma mitocondriale a quello nucleare Mutazione e Fissazione • Gli “errori” nella trasmissione genetica – – – – Mutazioni puntiformi Inserzioni Delezioni Riarrangiamenti di vario tipo sono alla base dei processi evolutivi che da una forma di vita primitiva hanno prodotto la diversità delle forme di vita attuali • La fissazione all’interno di una popolazione può risultare da: – selezione naturale • capacità differenziata di riproduzione di individui geneticamente distinti (o genotipi) all’interno di una popolazione determinata dal proprio livello di adattamento all’ambiente rispetto ad altri individui della stessa specie • contrasta la fissazione di mutazioni svantaggiose; favorisce la fissazione di mutazioni vantaggiose e non ha alcuna influenza sulle mutazioni neutrali – deriva genica casuale (neutral genetic drift) • può produrre la fissazione di mutazioni neutrali attraverso un processo stocastico per cui la frequenza dell’allele mutato può aumentare nel tempo in seguito ad un processo di tipo esclusivamente casuale Mutazioni del DNA mitocondriale Il DNA mitocondriale può andare incontro a mutazioni genetiche di due categorie riarrangiamenti strutturali o mutazioni puntiformi. I riarrangiamenti strutturali osservati riguardano spesso delezioni più raramente duplicazioni derivate da eventi di ricombinazione fra molecole diverse Per quanto riguarda le delezioni, il D-loop viene sempre conservato, in quanto indispensabile per la replicazione. Si possono avere mutazioni puntiformi, generalmente sostituzioni o delezioni di singoli nucleotidi. Singole mutazioni possono causare la perdita di funzionalità del tRNA. Mutazioni del DNA mitocondriale Somatiche Numerose, non vengono trasmesse alla generazione successiva Rilevanti per la salute solo quando si accumulano in grande quantità Aumentano con l’età Sia mutazioni puntiformi che delezioni Conseguenze differenti nei diversi tessuti (cervello, muscolo) Germinali Rare e vengono trasmesse alla generazione successiva Polimorfismi o mutazioni patogene Mutazioni della linea germinale Mutazioni neutrali Possono essere perse per deriva genetica Possono fissarsi e raggiungere frequenze polimorfiche • Secondo la definizione classica di polimorfismo l’allele più raro dovrebbe avere una frequenza minima pari a 1% Esistono da molto tempo Omoplasmia Mutazioni “lievi” Non riducono significativamente la fitness dell’individuo Possono fissarsi Mutazioni lievi + Mutazioni somatiche Effetti clinici Mutazioni “gravi” Effetti clinici Eliminate per selezione Eteroplasmia Eventi recenti PATOLOGIE ASSOCIATE ALL’mtDNA 1555A->G DEAFNESS (aminoglycosides) D-loop T F D cyt. b mutations MYOGLOBINURIC MYOPATHY Cyt.b L 12S P V 3243A->G MELAS CPEO DDM E ND6 tRNA-Ile mutations CARDIOPATHY ND5 16S 3460G-A 11778G->A 14484T->C LUUR LCUN SAGY H LHON ND1 Q I M ND4 A N ND4L R ND3 G C ND2 Y SUCN W COIII COI tRNA-Ser mutations DEAFNESS D COII K E PEO, KSS, Pearson E T I O N ATPase6/8 8344A->G MERRF 8993T->G NARP/MILS I meccanismi associati sono tuttora spesso sconosciuti Mutazioni nei geni coinvolti nella sintesi proteica A1555G nel gene per l’rRNA 12S Sordità neurosensoriale non sindromica di tipo familiare A3243G nel gene per il tRNALeu(UUR) MELAS - Encefalomiopatia mitocondriale con acidosi lattica ed episodi di ictus CPEO - Sindrome esterna progressiva cronica di oftalmoplegia (paralisi dei muscoli oculari) Cardiomiopatia (elevata % mutante) Diabete senile e sordità (bassa % mutante) A8344G nel gene del tRNALys MERRF - epilessia mioclonica con le fibre rosse “stracciate” e progressivo indebolimento muscolare T4291C nel gene tRNAIle Vasta gamma di disordini metabolici quali epilessia, ipercolesterolemia e ipomagnesemia (Wilson et al. 2004) Mutazioni missenso ND1-G3460G; ND4-G11778A e ND6-T14484C LHON - neuropatia ottica di Leber ND6-G14459A: Distimia (nevrosi depressiva) in associazione con la LHON ATP6-A8993G in funzione del livello di eteroplasmia: NARP – sindrome con neuropatia, atassia e retinite pigmentosa Degenerazione maculare, ritardo mentale etc. MILS - sindrome di Leigh ad eredità materna (grave forma di NARP) DELEZIONI CPEO - oftalmoplegia (paralisi dei muscoli oculari) esterna cronica progressiva KSS - sindrome di Kearn-Sayre (oftalmoplegia, retinite pigmentosa e miopatia cardiaca) Sindrome di Pearson (anemia sideroblastica, pancitopenia ed insufficienza del pancreas esocrino con malassorbimento intestinale) Neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) colpisce generalmente uomini tra i venti e i trent’anni fu descritta nel 1871 da Theodore Leber (oculista tedesco) colpisce prima un occhio con comparsa di uno scotoma centrale in poche settimane, poi l’altro, dopo 1-2 mesi dopo alcune settimane di peggioramento nella fase acuta, la funzione visiva si stabilizza e soltanto in rari casi la vista può migliorare o riprendersi in buona parte in alcuni casi si ha un esordio più fulmineo descritte mutazioni mitocondriali associate alla LHON solo tre sono comuni: la G3460A-ND1, la T14484C-ND6 e la G11778A-ND4 del complesso I altre mutazioni, inizialmente associate alla patologia, sono in realtà dei polimorfismi popolazionistici tra i fattori ambientali predisponenti la malattia, o che possono determinare una certa variabilità clinica: • forte consumo di tabacco e di alcolici Trasmissione materna Modelli di studio della genetica mitocondriale “CIBRIDI” di cellule di mammifero in coltura • È interessante studiare le interazioni tra genoma mitocondriale e nucleare • A questo scopo vengono prodotte e analizzate linee transmitocondriali, in cui il DNA mitocondriale proviene da un’altra linea cellulare • Giuseppe Attardi ottenne linee ρ0, ovvero prive di mtDNA trattando con etidio bromuro (concentrazione nanomolare) cellule in coltura. – Questo è un forte inibitore della DNA polimerasi mitocondriale (γ), e porta pertanto nel tempo a completa deplezione di mtDNA • Non tutti i tipi cellulari rispondono allo stesso modo con trattamento con etidio bromuro, alcune DNA polimerasi γ sono meno sensibili a questo inibitore – cellule ρ0 hanno nuove esigenze nutrizionali • richiedono un maggiore apporto di glucosio, di piruvato per riossidare il NADH ridotto durante la glicolisi, e pirimidine – specialmente Uracile (nucleotide Uridina monofosfato UMP)– neosintetizzate nel mitocondrio. Citoplasto • Piastrine • Sinaptosomi (terminali presinaptici isolati da tessuto omogeneizzato) • Enucleazione fisica o chimica (es. actinomicina D, un antibiotico prodotto dallo Streptomyces, si lega alla doppia elica del DNA)