INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) Ministero della Salute Farmaci Antinfiammatori Inibitori Specifici Della COX-2 19 Luglio 2002 Prima Parte Seconda Parte Terza Parte Quarta Parte file:///A|/Coa00.htm [22/07/2002 7.57.48] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) COX-2 Recentemente (il 1 giugno 2002) la prestigiosa rivista BRITISH MEDICAL JOURNAL ha pubblicato un editoriale riguardante i FARMACI ANTINFIAMMATORI INIBITORI SPECIFICI DELLA COX-2 (COX-2) sollevando importanti questioni in merito all'interpretazione dei risultati e al profilo etico-deontologico di alcuni sperimentazioni cliniche. In questa sezione del sito e' riportata una sintesi di articolo, che puo' essere letto in originale all'indirizzo http://bmj.com/cgi/content/full/324/7349/1287. questo Si riportano anche sinteticamente i punti principali elaborati da un gruppo di lavoro australiano (Australian COX-2 Specific Inhibitors Prescribing Group) relativo alle considerazioni per una corretta prescrizione e un utilizzo sicuro dei COX-2. Il Ministero della Salute, nel proporre all'attenzione degli operatori sanitari questo materiale, sottolinea l'importanza di un attento controllo, all'atto della prescrizione, di tutti quei fattori che possono esporre i pazienti ad un maggior rischio di reazioni avverse, soprattutto a carico dell'apparato gastrointestinale, cardiovascolare e renale. Cio' e' particolarmente importante per tutti quei farmaci che come i COX-2 sono largamente utilizzati nella popolazione generale: i principi attivi Celecoxib e Rofecoxib sono stati prescritti nel 2001 per circa 5 milioni di confezioni ciascuno, con aumenti, rispetto al 2000, del 265% e del 99% rispettivamente. Il Ministero della Salute sta collaborando con gli altri Paesi Europei e con l'Agenzia Europea per la Valutazione dei Medicinali (EMEA) per una rivalutazione complessiva del profilo beneficiorischio dei COX-2, i cui risultati saranno tempestivamente messi a disposizione della classe medica. Si raccomanda che la prescrizione e l'utilizzo di questi prodotti avvenga nel rispetto delle indicazioni terapeutiche, delle controindicazioni e delle avvertenze speciali e precauzioni di file:///A|/coa0.htm (1 di 2) [22/07/2002 7.58.03] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) impiego contenute nelle schede tecniche delle relative specialita' medicinali. Le specialita' medicinali contenenti gli inibitori della COX-2 sono le seguenti: Arofexx, Artilog, Artrid, Celebrex, Coxxil, Solexa e Vioxx. file:///A|/coa0.htm (2 di 2) [22/07/2002 7.58.03] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) NEWSLETTER CANADESE DI REAZIONI AVVERSE Volume 12 - numero 2 - aprile 2002 INIBITORI SELETTIVI DELL'ENZIMA COX-2: SOSPETTE REAZIONI CARDIOVASCOLARI/CEREBROVASCOLARI AVVERSE Si ritiene che gli antinfiammatori non steroidei (FANS) esercitino i loro effetti farmacologici attraverso l'inibizione dell'enzima ciclo-ossigenasi (COX). Sono state identificate 2 isoforme dell'enzima COX, cioe' COX-1 e COX-2. Le prostaglenadine prodotte dall'enzima COX-1 giovano un ruolo chiave nell'aggregazione piastrinica e sono tra i fattori di mantenimento della barriera che costituisce la mucosa gastrointestinale. Anche se l'enzima COX-2 provoca la sintesi dei mediatori del dolore, dell'infiammazione e della febbre, ha un ruolo fisiologico in numerosi tessuti, tra i quali l'apparato riproduttore delle donne, il rene e l'endotelio vascolare. Tutti i FANS inibiscono le due isoforme dell'enzima COX, ma con grado variabile. Alle dosi terapeutiche utilizzate contro l'atrite, gli inibitori selettivi della COX-2 non inibiscono l'enzima COX-1. Si ritiene che il Rofecoxib e il Celecoxib sono inibitori selettivi dell'enzima COX-2. E' stato dimostrato che il meloxicam inibisce la COX-2 in diversi sistemi IN VITRO e EX-VIVO, mentre l'inibizione della COX-1 e' legata al dosaggio ed e' incompleta alle dosi anti-infiammatorie. Non e' stata osservata alcuna inibizione importante dell'aggregazione piastrinica alle dosi terapeutiche di meloxicam. TABELLA 1: SEGNALAZIONI DI SOSPETTE REAZIONI AVVERSE CARDIOVASCOLARI/CEREBROVASCOLARI ASSOCIATE AGLI INIBITORI SELETTIVI DELL'ENZIMA COX-2 RIPORTATI ALLE AUTORITA' CANADESI A PARTIRE DALLA DATA DI COMMERCIALIZZAZIONE FINO AL 12 OTTOBRE 2001* VARIABILE Data di commercializzazione in Canada file:///A|/coa1.htm (1 di 5) [22/07/2002 7.58.03] CELECOXIB 19 aprile 1999 ROFECOXIB 8 nov. 1999 MELOXICAM 26 sett. 2000 INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) N. totale delle segnalazioni di reazioni avverse 528 348 28 N. totale delle segnalazioni di sospette reazioni cardiovascolari/ cerebrovascolari(*) 70** 68*** 2**** Precedenti malattie cardiovascolari Nessun precedente di malattia cardiovascolare 42 36 -- 21 22 1 7 10 1 Precedenti sconosciuti Nota: COX = ciclo-ossigenasi * Questi dati non permettono di determinare l'incidenza delle reazioni avverse perche' non e' stato tenuto conto ne' della durata di esposizione al farmaco dei pazienti, ne' del periodo di commercializzazione del farmaco. (*) Non sono state incluse le segnalazioni di perche' non e' stata definita la diagnosi. dolore al ** Limiti di eta' da 4 a 96 anni, eta' media di 66 anni (eta' conosciuta in tre casi); 38 donne, 31 uomini (sesso conosciuto in un caso). petto non non *** Limiti di eta' da 36 a 90 anni, eta' media di 68,5 anni (eta' non conosciuta in 10 casi), 39 donne, 25 uomini (sesso non conosciuto in quattro casi). **** Eta' di 53 e 55 anni; 2 donne. Una recente meta-analisi ha mostrato che l'uso degli inibitori selettivi dell'enzima COX-2 puo' provocare un aumento del numero di incidenti cardiovascolari. Contrariamente all'inibizione piastrinica prodotta dagli inibitori della COX-1, gli inibitori selettivi dell'enzima COX-2 non hanno questa caratteristica antitrombotica. E' stata formulata l'ipotesi che gli inibitori della COX-2 riducono la produzione di prostaciclina vasodilatrice e antiaggregante e possono modificare l'equilibrio emostatico in favore di uno stato protrombotico, provocando un aumento degli file:///A|/coa1.htm (2 di 5) [22/07/2002 7.58.03] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) eventi trombotici cardiovascolari. Non e' noto, tuttavia, se gli effetti cardiovascolari siano comuni a tutti gli inibitori selettivi della COX-2. I pareri divergono in merito alla metodologia e all'interpretazione della meta-analisi sopra riportata. Le analisi dei dati di farmacovigilanza basati sulle segnalazioni spontanee di reazioni avverse registrate nella banca dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' indicano che il rishcio di eventi indesiderati renale e cardiovascolari (insufficienza cardiaca, ipertensione) associati a l'uso di Rofecoxib puo' essere molto piu' alto di quello associato a Celecoxib e ad altri FANS (diclofenac e ibuprofene). L'interpretazione dell'analisi dei dati ottenuti dalle segnalazioni spontanee di reazioni avverse ha molti limiti che devono essere tenuti in considerazione. La tabella 1 riassume le reazioni avverse cardiovascolari/cerebrovascolari sospetti associati a rofecoxib, a celecoxin e a meloxicam segnalati all'autorita' canadese a partire dalla data di commercializzazione fino al 12/10/2001. Trali eventi cardiovascolari o cerebrovascolari segnalati si contano 7 decessi per celecoxib e 9 per rofecoxib. La maggior parte di questi pazienti riportavano diverse reazioni avverse, problemi di salute preesistenti, o prendevano altri farmaci contemporaneamente. La tabella 2 presenta i tipi di reazioni cardiovascolari/cerebrovascolari segnalati. Le reazioni avverse della tabella 2 rappresentano le segnalazioni sospette di farmacovigilanza, che generalmente sottostimano i rischi associati ai farmaci. TABELLA 2: SEGNALAZIONI DELLE SOSPETTE REAZIONI AVVERSE CARDIOVASCOLARI/CEREBROVASCOLARI ASSOCIATE AGLI INIBITORI SELETTIVI DELL'ENZIMA COX-2 RIPORTATE ALLE AUTORITA' CANADESI A PARTIRE DALLA DATA DI COMMERCIALIZZAZIONE FINO AL 12 OTTOBRE 2001* FARMACO; N. DI REAZIONI TIPO DI REAZIONE CELECOXIB ROFECOXIB Aumento della pressione arteriosa 20 21 1 Insufficienza cardiaca globale 7 17 -- Infarto del miocardio(*) 8 9 -- file:///A|/coa1.htm (3 di 5) [22/07/2002 7.58.03] MELOXICAM INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) Angina -- 2 -- 20 -- 9 9 -- Eventi cerebrovascolari con coagulo ematico 1 -- -- Eventi tromboembolici(****) 8 -- -- Travaso pericardico 1 -- -- Endocardite 1 -- -- Rottura dell'aneurisma dell'aorta 1 -- -- Vasculopatia 3 -- -- Problemi di frequenza e ritmo cardiaci(**) Eventi cerebrovascolari 24 attribuibili a emorragia o a cause non precisate(***) * Questa tabella presente le reazioni avverse ed ogni segnalazione puo' riportare piu' di una reazione. Questi dati non permettono di determinare l'incidenza delle reazioni avverse perche' non e' stato tenuto conto ne' della durata di esposizione al farmaco dei pazienti, ne' del periodo di commercializzazione del farmaco. (*) Compreso ischemia del miocardio. (**) Compreso arresto cardiaco, aritmia cardiaca, fibrillazione atriale, fibrillazione ventricolare, arresto cardiaco, malattie al seno, tachicardia, tachicardia ventricolare, palpitazioni, bradicardia. (***) Compreso eventi cerebrali vascolari, attacco di emorragica, ischemia transitoria. (****) Compreso embolia polmonare, trombosi trombosi venosa al braccio, embolia degli periferica. venosa arti, apoplessia profonda, ischemia Quando si tratta di stabilire se questi effetti cardiovascolari sono legati agli inibitori dell'enzima COX-2, e' necessario tenere file:///A|/coa1.htm (4 di 5) [22/07/2002 7.58.03] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) conto di piu' fattori, quali precedenti trattamenti, la prevalenza di malattie cardiovascolari nella popolazione per la quale i farmaci sono indicati e l'uso concomitante di farmaci che possono causare reazioni cardiovascolari o interazioni tra farmaci. Visto che alcuni pazienti che hanno problemi cardiovascolari sono trattati con anticoagulanti (warfarin), e' necessario agire con prudenza al fine di prevenire complicazioni emorragiche, come le emorragie cerebrovascolari legate all'uso concomitante degli inibitori della COX-2. Su 7 casi di decesso associati a celecoxib, ci sono stati 2 casi di emorragia cerebrale in pazienti che assumevano contemporaneamente warfarin. Ci possono essere delle interazioni farmacocinetiche tra celecoxib e meloxicam e warfarin, dal momento che tutti questi farmaci seguono la stessa via metabolica (l'isoenzima CYP2C9). Il Rofecoxib, metabolizzato principalmente dagli enzimi citosolici piuttosto che dagli isoenzimi del citocromo P450, puo' avere un diverso meccanismo di interazione con il warfarin. E' possibile ottenere altre informazioni su queste e altre interazioni nella monografia canadese sugli inibitori selettivi della COX-2. Sono necessari studi piu' approfonditi per valutare i rischi cardiovascolari degli inibitori della COX-2. Nel frattempo, e' necessario agire con prudenza nel prescrivere questi farmaci a pazienti a rischio di malattia cardiovascolare. Si consiglia ai pazienti di segnalare con urgenza al loro medico sintomi di insufficienza cardiaca (es. soffio corto, edema degli arti inferiori, fatica), di dolore al petto o di ipertensione. E' necessario valutare attentamente i vantaggi in funzione dei possibili rischi che possono insorgere nel paziente in seguito all'uso degli inibitori della COX-2. file:///A|/coa1.htm (5 di 5) [22/07/2002 7.58.03] INIBITORI DELLA COSX-2 23/07/2002 (Livello 2) GLI INIBITORI SELETTIVI DELLA COX-2 SONO SUPERIORI AI TRADIZIONALI FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI Un'analisi puntuale dello studio CLASS indica che cio' potrebbe non essere vero. L'editoriale si riferisce alla pubblicazione, nel mese di settembre 2000, su JAMA dei risultati dello studio CLASS (Celebrex Long term Arthitis Safety Study). Questa sperimentazione, ampiamente pubblicizzata, concluse che un inibitore selettivo della COX-2 (celecoxib) era associato ad una minore incidenza di complicanze gastrointestinali rispetto ai tradizionali farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). In particolare nello studio furono confrontati i tassi di incidenza, per il celecoxib e per un tradizionale farmaco antinfiammatorio non steroideo, delle complicanze ulcerose a carico del tratto gastrointestinale superiore clinicamente rilevanti (emorragie, perforazione o ostruzione) e delle ulcere sintomatiche durante I PRIMI SEI MESI di trattamento. Cio' che venne pubblicizzato molto meno furono i numerosi successivi rilievi sollevati in merito alle conclusioni dello studio CLASS. Nel mese di agosto 2001, un articolo apparso nel Washington Post e due lettere pubblicate su JAMA nel mese di novembre 2001 avevano infatti attirato l'attenzione sul fatto che altre informazioni piu' complete, disponibili alla Food and Drug Administration, contraddicevano le conclusioni dello studio. L'articolo che presentava i risultati del CLASS in realta' si riferiva all'analisi combinata dei risultati dei primi SEI MESI di due sperimentazioni separate e di piu' lunga durata. I protocolli di queste sperimentazioni differivano notevolmente rispetto all'articolo pubblicato relativamente al disegno, alla definizione degli esiti, alla durata del follow up ed all'analisi. Gli eventi primari prestabiliti erano infatti le complicanze ulcerose e le ulcere non sintomatiche, in entrambe le sperimentazioni, e la durata del follow up era originariamente stabilita in 15 e 12 mesi rispettivamente. UNA ANALISI DEI DATI DELLA SPERIMENTAZIONE SECONDO LE MODALITA' ORIGINARIAMENTE PREVISTE HA EVIDENZIATO IN REALTA' UN NUMERO SIMILE DI COMPLICAZIONE ULCEROSE NEI GRUPPI MESSI A CONFRONTO file:///A|/coa2.htm (1 di 3) [22/07/2002 7.58.05] INIBITORI DELLA COSX-2 23/07/2002 (Livello 2) (CELECOXIB E FANS TRADIZIONALE). Quasi tutte le complicanze ulcerose che si sono verificate durante la seconda meta' delle sperimentazioni sono state riscontrate tra i pazienti che assumevano celecoxib. Quando veniva utilizzata una definizione alternativa di complicanze ulcerose (definita precedentemente dalla Food and Drug Administration), veniva riscontrato un trend non significativo a favore di diclofenac. Questi risultati chiaramente contraddicono le conclusioni pubblicate e, nonostante il fatto che queste informazioni fossero gia' disponibili quando l'articolo venne inviato per la pubblicazione, gli autori non fecero riferimento ad essi nell'articolo. A fronte delle perplessita' e dei rilievi di parte del mondo scientifico gli autori fornivano per queste gravi irregolarita' delle risposte inadeguate e tali da non giustificare i cambiamenti apportati A POSTERIORI al disegno, alla definizione degli esiti e all'analisi dello studio CLASS. Gli autori peraltro non fornivano una spiegazione convincente per aver considerato come periodo di follow up sei mesi anziche' il periodo originariamente previsto. Gli autori infatti affermavano che si era registrato un notevole tasso di abbandoni per eventi avversi gastrointestinali durante la seconda parte della sperimentazione, per lo piu' tra i gruppi che assumevano farmaci antinfiammatori non steroidei e che questi pazienti presentavano un rischio maggiore di sviluppare complicanze ulcerose. In realta' il numero assoluto di abbandoni e ritiri, sia complessivamente che a causa di eventi avversi gastrointestinali, cresceva gradualmente senza mostrare nessun aumento improvviso dopo sei mesi, e i tassi di pazienti ritirati si mantenevano per lo piu' costanti nei diversi gruppi di trattamento durante tutto il periodo di follow up. I risultati viziati pubblicati nell'articolo originale hanno avuto grande diffusione attraverso l'acquisto dall'editore di circa 30.000 ristampe dell'articolo riguardante lo studio CLASS. L'ampia diffusione dello studio e i continui riferimenti sono andati di pari passo con l'incremento delle vendite di celecoxib, da 2.023.00 dollari nel 2000 a 3.114.000 dollari nel 2001. Pubblicare e distribuire dati a breve termine eccessivamente ottimistici avvalendosi di cambiamenti a posteriori al protocollo, e omettendo dati deludenti a lungo termine di due sperimentazioni che coinvolgevano molti soggetti, e' fuorviante. mentre alcuni dei problemi relativi al CLASS furno parzialmente discussi in diverse riviste, non venne enfatizzato quanto realmente la sperimentazione fosse viziata e come fossero inadeguate le giustificazioni degli autori. Pertanto, molti medici potrebbero ancora fidatsi del CLASS file:///A|/coa2.htm (2 di 3) [22/07/2002 7.58.05] INIBITORI DELLA COSX-2 23/07/2002 (Livello 2) senza trovare alcun riferimento a queste anomalie. A noi risulta che la maggior parte crede ancora ai risultati della pubblicazione originali. Ad esempio, la maggior parte dei 58 medici che nel dicembre 2001 hanno frequentato un seminario sull'artrosi a Berna, in Svizzera, non si era ancora resa conto che lo studio CLASS presentava gravi vizi. PETER JUNI SENIOR RESEARCH FELLOW Departments of Rheumatology, and Social and Preventive Medicine, University of Berne, 3010 Berne, Switzerland ([email protected]) 1288 BMJ VOLUME 324 1 JUNE 2002 bmj.com file:///A|/coa2.htm (3 di 3) [22/07/2002 7.58.05] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) POSITION STATEMENT AUSTRALIAN COX-2 SPECIFIC INHIBITORS (CSI) PRESCRIBING GROUP CONSIDERAZIONI PER UNA CORRETTA PRESCRIZIONE E UN UTILIZZO DEGLI INIBITORI SPECIFICI DELLA COX-2 SICURO L'"Australian COX-2 Specific Inhibitors (CSI) Prescribing ha elaborato i seguenti punti: Group" * Gli inibitori specifici della COX-2 sono equivalenti ai antinfiammatori non steroidei (FANS) come antinfiammatori; * I COX-2 e i FANS modificano i sintomi ma decorso della malattia muscoloscheletrica; non farmaci agenti modificano il * I COX-2 non eliminano il verificarsi di ulcere o relative gravi complicanze, tuttavia rispetto ai FANS sono associati a un numero considerevolmente minore di ulcere peptiche a un numero leggermente inferiore di sintomi del tratto gastrointestinale superiore e, in base alle reazioni pubblicate, a minori complicanze gastrointestinali superiori gravi, in particolare sanguinamento; * I COX-2 e i FANS hanno effetti simili sulla funzione sulla pressione sanguigna; * Rimane COX-2; renale oggetto di discussione la sicurezza cardiovascolare e dei * E' necessario considerare la comorbilita' e la coprescrizione di altri farmaci prima di iniziare una terapia con COX-2 (o FANS); * I pazienti ai quali sono stati prescritti COX-2 (o FANS) dovrebbero essere visitati entro poche settimane dall'inizio della terapia per valutarne l'efficacia, identificare eventuali reazioni avverse e determinare la necessita' di continuare la terapia. file:///A|/coa3.htm (1 di 2) [22/07/2002 7.58.06] INIBITORI DELLA COX-2 23/07/2002 (Livello 2) file:///A|/coa3.htm (2 di 2) [22/07/2002 7.58.06] Home Page Giofil.it http://www.giofil.it/ [22/07/2002 7.58.18]