Progetto Eccellenze IIS Marconi (Dalmine) 14-16 aprile 2014 Il petrolio petròlio s. m. [dal fr. pétrole, lat. mediev. petroleum, cioè petrae oleum «olio di sasso»]. – 1. Nome con cui si indica comunemente il p. grezzo, liquido di aspetto oleoso, più o meno viscoso, di colore da giallastro a bruno-nero, dotato di odore caratteristico e di fluorescenza verde-azzurra: è costituito da una miscela complessa di idrocarburi liquidi della serie paraffinica, naftenica e, in piccola misura, aromatica (per cui si parla, a seconda della prevalenza, di p. paraffinici, naftenici, ecc.), nei quali sono disciolti altri idrocarburi, solidi o gassosi, e contiene anche piccole quantità di composti ossigenati, solforati, azotati, e misti (resinosi, asfaltici, ecc.). È detto anche olio minerale Gli utilizzi del petrolio Utilizzi più comuni • • • • • • • • Combustibile Energia Fertilizzanti Medicinali e cosmetici (trucchi, deodoranti etc.) Plastica Tessuti Asfaltatura strade etc. https://www.youtube.com/w atch?v=drzqi5rZ_hY Gli usi del petrolio Carburante Altro: energia, fertilizzanti, medicinali, plastica, tessuti, strade etc. 35% 65% Il petrolio in cifre Consumo • Italia: 4,5 l al giorno a testa => 1.700.000 barili al giorno (~ 270 mil litri, ossia ~ 108 piscine olimpioniche) • Europa: 1 barile al mese a testa (159l l). • Mondo: 4.932.354.500.000 l al giorno (~ 25 volte il Lago Trasimeno) 26 milioni di km (~ 68 volte la distanza Terra-Luna) Produzione • Mondo: 3.928.000.000 tonnellate al giorno, ossia 28.057.142.857 barili al giorno (~ 654 piramidi di Keope) Gli utilizzi del petrolio (soluzioni) Come sarebbe la nostra vita senza petrolio? Composizione chimica I • Il petrolio, in quanto idrocarburo, è composto da: – Carbonio : 85% – Idrogeno : 13% – Alti elementi : 2% • Sono presenti anche atomi metallici in quantità modeste, combinati con i composti organici, o in sali disciolti in tracce d'acqua: – nichel, vanadio, molibdeno, cobalto, cromo, cadmio, piombo, arsenico, mercurio Composizione chimica Carbonio Idrogeno Altri elementi (zolfo, azoto, ossigeno) 2% 13% 85% Composizione chimica II Il greggio è un'emulsione di idrocarburi (cioè composti chimici le cui molecole sono formate da idrogeno e carbonio) con acqua ed altre impurità – emulsióne s. f. [dal fr. émulsion, der. del lat. emulsus, part. pass. di emulgēre «smungere», comp. di e-1 e mulgēre «mungere»]. – In chimica fisica, miscela costituita dalla dispersione di goccioline di un liquido (fase dispersa o discontinua) in un altro (fase disperdente o continua) nel quale sono insolubili o quasi Il petrolio è una miscela costituita costituito principalmente da idrocarburi appartenenti alle classi degli alcani (o paraffine), cicloalcani (o nafteni) e in quantità minore idrocarburi aromatici, il cui rapporto varia a seconda del giacimento. – miscèla s. f. [dal lat. miscellus (agg.) «misto», der. di miscere «mescolare», rifatto col suff. di cautela, querela e sim.], in chimica, aggregato (detto anche miscuglio) di due o più sostanze (componenti della m.) mescolate tra loro, la cui composizione può variare in un intervallo ampio e nel quale ogni componente conserva le sue proprietà chimiche essenziali Composizione chimica del petrolio Alcani (o paraffine) Cicloalcani (o nafteni) Idrocarburi aromatici Altre sostanze 5% 30% 25% 40% Origine e formazione • Origine non biologica (teorie abiogene) • Origine biologica (teoria biogenica, naftogenesi) Origine non biologica I Formazione attraverso processi non biologici • • Marcellin Berthelot e Dimitri Mendeleev secolo XIX: formazione di depositi di carbonio nel mantello superiore della crosta terrestre. Polimerizzazione delle molecole di metano, per azione di alte temperature e forte pressione, fino a formare lunghe catene idrocarburiche Variante: l'idrolisi di rocce di origine magmatica del mantello, con conseguente formazione di un fluido ricco in idrogeno e con metalli catalizzatori (nichel, cromo, cobalto o vanadio). Questo liquido risalendo, dilava le rocce sedimentarie calcaree superiori, generando idrocarburi Origine non biologica II Ma come spiegare l’esistenza di giacimenti profondi di idrocarburi? • Thomas Gold (1992): Teoria della biosfera calda • J. Kenney (2001): dimostrazione dell’impossibilità della trasformazione a basse pressioni di carboidrati o altro materiale biologico in catene idrocarburiche (leggi della termodinamica) Origine biologica I Formazione attraverso processi biologici Lomonosov, secolo XVIII: Trasformazione di materiale biologico in decomposizione. • Alfred E. Treibs (anni ‘30): evidenziazione dell'analogia strutturale tra una molecola di metalloporfirina (rintracciata nel petrolio) e la molecola della clorofilla (associata a processi biologici) ruolo del processo di fotosintesi. Il materiale biologico dal quale deriva il petrolio è costituito da organismi unicellulari marini vegetali e animali (fitoplancton e zooplancton) rimasti sepolti nel sottosuolo centinaia di milioni di anni fa • Rocce madri: argillose, calcaree e dolomitiche, silicee e carboniose • Origine biologica II • Parallelamente alle trasformazioni che subiscono i sedimenti per diventare rocce sedimentarie, anche la materia organica in essi contenuta si modifica e in particolare i biomonomeri (molecole semplici, come glicerolo, acidi grassi, amminoacidi, zuccheri, fenoli) si ricondensano in molecole più complesse chiamate geopolimeri • Cherogene Trasformazione del cherogene I Stadio I: Diagenesi • • • • • • Trasformazione del sedimento in roccia e della sostanza organica in cherogene Profondità: 1000 m Temperatura: 50 °C Espulsione dell’acqua presente nel sedimento per compattazione e nella materia organica Distruzione (batteri) dei biopolimeri e la formazione dei geopolimeri Possibile formazione di ligniti e carboni bruni (quando la materia organica è quasi esclusivamente composta di resti vegetali) Stadio II: Catagenesi • • • • • • • Profondità: > 2000 m Temperatura: fino a 150 °C Pressione molto elevata (10001500 bar) Trasformazione del cherogene in petrolio (cracking) Può esserci formazione di metano Compattazione delle rocce e dei sedimenti, diminuzione della porosità e permeabilità, ulteriore espulsione di acqua Maturazione del cherogene e tempi di cottura Trasformazione del cherogene II Stadio III: Metagenesi • • • • Proseguimento maturazione del cherogene Raggiungimento del punto di overcooking (stracottura): perdita ulteriore idrogeno e ossigeno, arricchimento in carbonio Termine della formazione di idrocarburi liquidi, generazione si solo metano (in parte derivata dal cracking termico del petrolio che si era generato durante lo stadio precedente) Trasformazione dei carboni in antracite Trasformazione del cherogene III Stadio IV: Metamorfismo • • • • Temperatura: > 150-200 °C Profondità: > 5-6.000 m si entra nel campo del metamorfismo Assenza di idrocarburi Trasformazione del residuato di cherogene in grafite I giacimenti Trappola • Rocce argillose, impermeabili, di copertura • Reservoir = rocciaserbatoio, porosa, permeabile Manifestazioni petrolifere Possono essere: • Superficiali: si evidenziano quando le rocce entro le quali il petrolio ha migrato intersecano la superficie terrestre. Sono classificate in: – liquide – gassose: in genere consistono in un gocciolamento libero di olio, il quale risale in superficie attraverso le fratture della roccia o attraverso strati porosi e permeabili – solide: tra queste particolare importanza rivestono gli scisti bituminosi (shales) • Profonde: sono emissioni superficiali di gas (metano, anidride carbonica, idrogeno solforato), sono generalmente associate a quelle liquide e vi è spesso legato il fenomeno del vulcanismo sedimentario. Le manifestazioni profonde si verificano a seguito di scavi di pozzi e trincee di varia natura. Sono distinte in: – liquide – gassose – solide Perché i tubi sono importanti nell’industria energetica? Classificazione dei pozzi di estrazione Pozzi esplorativi (Exploratory wells) Per scopo Pozzi di Valutazione (Appraisal Wells) Pozzi di Sviluppo (Development Wells) Onshore Per locazione Offshore Verticali Per direzione Direzionali Multilaterali Classificazione per Locazione Offshore Onshore Fino a 450 m Fino a 900 m Fino a 1800 m Fino a 2100 m Fino a 1100 m Fino a 3000 m Classificazione per Direzione Verticali Direzionali Multilaterali Ciclo di vita di un pozzo Pianificazione Perforazione Completamento Produzione Abbandono Ciclo di vita di un pozzo Perforazione del Pozzo Funzioni del fango di perforazione: Rimuovere i detriti (fluido tissotropico) Assicurare la stabilità del pozzo, fornendo una pressione idrostatica tale da evitare l’ingresso di fluidi di formazione Evitare il collasso del pozzo fino all’inserimento dei tubi di casing Minimizzare il danneggiamento della formazione Limitare la corrosione dei tubi di perforazione Favorire le analisi geofisiche Tipologie di punte 1) Perforazione per raggiungimento della massima resistenza a taglio 2) Perforazione per raggiungimento della massima resistenza a compressione Well Drilling https://www.youtube.com/watch?v=ws_PhjdN w7M Casing Design Funzioni del casing: 1) Prevenire il collasso delle pareti del pozzo 2) Prevenire la contaminazione dei fluidi di superficie 3) Fornire supporto al sistema di deviazione nel caso di una inaspettata riserva di gas superficiale Funzioni del tubing: 1) Guidare i fluidi di estrazione alla superficie 2) Consentire l’iniezione di altri fluidi nella formazione Sistema di controllo del pozzo https://www.youtube.com/wa tch?v=vaGDfagOgek Produzione • • Primary Recovery Sfrutta l’energia naturale della riserva Si estrae circa il 15 – 20% dell’original oil in place (OOIP) Secondary Recovery Viene fornita energia tramite iniezione di acqua o gas Si estrae un ulteriore 15 – 20% do OOIP rispetto al recovery primario • • • Tertiary Recovery Si estrae un ulteriore 10 – 15% do OOIP rispetto al recovery primario Primary Recovery – Artificial Lift Beam pumping with sucker rods Gas Lift Electro-submersible pump Progressing cavity pump Secondary Recovery Un fluido esterno (i.e. acqua o gas) viene iniettato nel giacimento attraverso un apposito pozzo di iniezione • Waterflooding • Gas Injection Tertiary Recovery Steam Flooding Chemical Flooding Applications Shales Deep Wells Highly Corrosive Environments Deepwater HP/HT Applications