OFF – SIDE Escursioni nel teatro contemporaneo OFF – SIDE Escursioni nel Teatro Contemporaneo Un'escursione sui sentieri del teatro indipendente, fatto di genio, artigianato e competenza artistica. Un viaggio nelle botteghe degli artisti dove incontrare gli attori, i personaggi e i temi che animano le avanguardie del nuovo teatro. La rassegna Off-side offrirà a Rovereto un panorama inedito, una skyline di compagnie provenienti da tutta Italia che operano nel settore del giovane teatro indipendente, dove con poche risorse si costruiscono i sogni di una ricerca artistica. Spettacoli fatti spesso con poca scenografia, qualche costume e che si reggono sulle due sole potenti forze vitali della scena: l'attore e il pubblico. Off-side è una rassegna di spettacoli di teatro "Off", selezionati nel panorama del mondo teatrale italiano ed estero, allo scopo di dare risalto a quelle realtà professionali che si stanno facendo strada nel mondo del teatro e che ancora non rientrano a pieno titolo nel circuito ufficiale. Un'escursione oltre il limite del conosciuto, oltre i confini di ciò che possiamo conoscere attraverso la comunicazione istituzionale. La rassegna nel suo primo anno di vita è pensata per il pubblico più vasto possibile, i temi degli spettacoli sono i più variegati: la solitudine, l'amore saffico, la doppia identità, la guerra partigiana, il sogno, la crescita e il difficile passaggio del bambino all'età adulta. Il progetto suggella oltretutto la nascita di una collaborazione tra due enti che operano nel mondo della cultura sul territorio roveretano: la compagnia Evoè!Teatro e Smart. L'intento è quello di creare una sinergia tra le due forze mettendo in campo le reciproche competenze e professionalità per quanto riguarda l'organizzazione e la promozione dei singoli eventi. Oltre all'evento spettacolare infatti sono previste serate di teatro-cucina, teatro-aperitivo, o teatro-merenda. Un pacchetto che unisce la ristorazione al tema spettacolo in una visione d'avanguardia per l'offerta al pubblico locale. Gli eventi e gli spettacoli si svolgeranno i giovedì, a partire dal 20 febbraio alle ore 20.45 Evoè! e Smart puntano a creare un evento ripetibile negli anni, di qualità, con l'obiettivo di ottimizzare l'utilizzo delle risorse sul territorio in una visione di lavoro tra associazioni "in rete". 2 20 Febbraio 2014 GROPPI D’AMORE NELLA SCURAGLIA Di Tiziano Scarpa Con Silvio Barbiero Scene di Paolo Bandiera Costumi di Anna Cavaliere Musiche di Sergio Marchesini e Depora Petrina Regia di Marco Caldiron Produzione Carichi Sospesi www.carichisospesi.com Spettacolo fnalista Premio Off - 2011 Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centrosud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l'originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con penellate severe e marcate. Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo. Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce. Spettacolo fnalist Premio Off 2011 Tiziano Scarpa 02 Marzo 2014 IL BUGIARDO Di Carlo Goldoni Con Silvia Benedini, Emanuele Cerra, Annagaia Marchioro Alessio Nardin, Clara Setti, Matteo Spiazzi. Maschere di Gianfranco Gallo, Alberto Dall’Abaco Costumi di Silvia Benedini Danze e Coreografa di Grazia La Naia Drammaturgia Alessio Nardin (con il contributo degli attori) Regia Alessio Nardin Spettacolo comico in maschera, con I caratteri della commedia dell’arte. “La bugia come prima forma di creazione artistica, come ingénue possibilità di vedere il Mondo in modo diverso e, forse, migliore: attraverso lo svolgersi di intrighi amorosi, amori, gelosie, potere, denaro e miserie sociali. Lo sviluppo della trama è impreziosito da musiche dal vivo, danze e combattimenti. Lo spettacolo particolarmente adatto a famiglie e bambini si inserisce in una cornice stilistica tipica di Commedia dell’Arte, con trasformazioni e colpi di scena. In azione le maschere classiche di commedia: Zanni, Arlecchino, Pantalone, Dottore… inserito in un contesto settecentesco tipicamente goldoniano, con un contenuto drammaturgico modern e originale. 3 17 Aprile 2014 NORTH b -EAST Di e con Silvio Barbiero e Marco Tizianel Produzione Tbt - Padova Due personaggi, due uomini alla ricerca di un contatto in una locomotive chiamata North – East costretta a correre nella sua spompata produttività. Un vero e proprio “j’accuse” contro il Nord-est, svelandone, con ironia e consapevolezza, tutte le contraddizioni, attraverso la costruzione di due personaggi decisamente antitetici: uno student ampiamente fuoricorso, svogliato, incapace di vivere serenamente la propria omosessualità e di ammettere la propria inettitudine alimentata da canne, avventurette e delusioni; un rampante uomo in carriera, bancario, spregiudicato, nel suo lavoro, ma saturo di pregiudizi verso tutti gli altri”. 24 Aprile 2014 LA METAFISICA DELL’AMORE Testo di Giovanna Donini e Andrea Midena Con Roberta De Stefano e Annagaia Marchioro “La metafsica dell’amore”uno spettacolo comico che parla dell’amore. E soprattutto delle donne che amano altre donne che amano tutti gli altri. Le Brugole, irriverente duo lesbo-comico di Zelig-Off, raccontano e si raccontano, trasformandosi e dando vita a una carrellata di personaggi esilaranti tutti alla ricerca di un amore: lapsicopatica, la Milanese, l’artista, la frichettona, la ex… Uno spettacolo dedicato a chi ha ancora voglia di amare e ridere di questo disgraziato dolore che ti prende allo stomaco senza distinzione di sesso, di raza, di lingua o di religione. Una Produzione Le Brugole, Milano Premio Scintille 2011, Asti Teatro Premio Chimere, Padova 4 24 maggio 2014 KAUKALIAS Quando volare vuol dire vivere “Come? Tutto sarebbe solo umano, troppo umano” Friedrich Nietzsche regia di Alessio Nardin con Alessandro Bianchi, Nastassia Calia, Emanuele Cerra, Paolo Malvisi, Marta Marchi, Moreno Petroni, Clara Setti disegno luci: Luca Brum proiezioni e video: Marco Leonardo Pieropan suono e musiche: Lorenzo Zanghielli supervisione costumi: Anja Tavernini progetto grafico: Elena Tudorache Lo spettacolo è liberamente tratto da “Il gabbiano” di A. P. Cechov. La libertà non consta nel re-interpretare l’autore: il genio non si può interpretare, si può solo manifestare e da questa epifania si può solo apprendere. La libertà è stata posta nell’universalità ed attualità dei singoli temi delle “persone” presenti ne “Il gabbiano”. La vita di una decina di persone si interseca continuamente attorno ad un contesto famigliare: un gruppo di artisti, o aspiranti tali, si ritrova, per una serie di coincidenze, isolato in una casa di campagna. L’incrociarsi delle loro vite concrete mette in evidenza interrogativi condivisi tra i vari protagonisti: la necessità dell’arte nella vita dell’uomo, la necessità del sogno ispiratore nell’arte, la necessità di avere un sogno nella vita per la sua stessa essenza. Temi che animano il testo come un fiume carsico, un filo conduttore che collega tra loro vite ed esperienze diverse; un pretesto per interrogare attori e spettatori sul ruolo del sogno, dell’arte e dell’uomo nella società contemporanea del 2014. Lo spettacolo si basa sull’unicità di ogni replica che cambia in funzione dello spazio architettonico a disposizione e del pubblico presente trasformandoli in un nuovo e diverso spazio scenico, dove attori e spettatori sono sullo stesso piano e condividono insieme l’azione. NOTE DI REGIA Nell’affrontare questa opera e cercando ostinatamente l’azione in scena ci ritroviamo ogni volta quotidianamente, senza volerlo, davanti all’essenza umana nella vita. Attori, regista, spettatori e personaggi, tutti costretti a confrontarsi in un’arena con una costante domanda: CHI SONO IO? La tentazione immediata è quella di scappare attraverso l’uso della logica scenica o della retorica tematica; ma incessantemente, come in un labirinto senza uscita, più scappiamo e più ci troviamo al centro di domande paradossalmente molto semplici: chi sono, come mi chiamo, da dove vengo, cosa voglio fare, dove cerco la mia essenza quotidiana? Impossibile cercare la risposta in sofismi o concetti, la vita è troppo presente e forte per permetterlo. Allora dove? In una realtà concreta fatta di situazioni dove si ripetono i tentativi di trovare la propria “strada” o la propria aspirazione o il proprio grande SOGNO. Tutto questo non lo scegliamo coscientemente: ce lo impone l’autore contro ogni nostro tentativo di fuga, per questo siamo all’essenza. La nostra sfida è cercare di creare ogni sera concretamente il nostro sogno, e questo paradosso possiamo tentare di farlo solo producendo un evento teatrale basato quasi unicamente sul lavoro degli attori e sulla presenza reale ed attiva degli spettatori, denudato da orpelli, basato sull’azione cioè sull’essenza delle persone presenti in quel momento nello spazio-arena: CHI SONO IO? Solo l’essenziale che diventa tutto: attori, regista, spettatori e personaggi. Un lavoro umano che, adattandosi a spazi teatrali diversi, muta nella forma, rafforzandosi nell’ESSENZA: l’assoluta semplicità si può trasformare in purezza. coproduzione di: Evoè!Teatro - Kalambur Teatro è stato realizzato grazie al sostegno di: Comune di Rovereto - Assessorato alla Contemporaneità Provincia Autonoma di Trento Teatro Cartiera Rovereto in collaborazione con: Smart Lab Rovereto Firestarter* Network Small House Productions 5 Prezzo Biglietto: 8 € intero 5 € con tessera SmartLab Pacchetto Teatro Cucina 20 euro (15 cena e 5 spettacolo) info: cell / 328.9344205 mail / [email protected] ore 19.30 aperitivo ore 20.45 spettacolo Viale Trento n.46 38068 Rovereto (TN) Evoè!Teatro, Via Ferrari 13, 38068 Rovereto (TN)