LTER-ITALIA 20 – DUNE SABBIOSE COSTIERE DELL’ITALIA CENTRALE Descrizione generale del sito Il sito comprende le dune sabbiose costiere di alcune aree dell’Italia centrale. Si tratta di ecosistemi caratterizzati da una flora altamente specializzata e da un elevato valore ecologico e paesaggistico. Le dune sabbiose del Mediterraneo, in generale, presentano una significativa omogeneità interna sia dal punto della composizione specifica e della struttura cenologica, sia dal punto della distribuzione spaziale delle comunità (zonazione della vegetazione). Nonostante queste somiglianze, le coste Mediterranee europee vengono divise in due macrosettori: le coste del Mediterraneo orientale e quelle del Mediterraneo occidentale, e la linea di separazione fra questi due grandi settori passa proprio attraverso l’Italia. Per questo motivo, per il nuovo sito LTER proponiamo di includere ecosistemi costieri sabbiosi sia adriatici che tirrenici. Il sito comprende ecosistemi delle dune costiere ad alta vulnerabilità, a causa di forti pressioni antropiche dirette e indirette. Si tratta di aree inserite nella rete Natura 2000 contenenti habitat e specie di interesse comunitario: 1. Monumento Naturale “Palude di Torre Flavia” (Lazio): presenta una vegetazione delle spiagge ben sviluppata e frammenti della vegetazione delle dune embrionali e mobili. La vegetazione psammofila è a diretto contatto con la piana retrostante che ospita invece una vegetazione tipica delle paludi salmastre dei litorali mediterranei. 2. Sito S.I.C. “Foce Trigno-Marina di Petacciato”, sito S.I.C “Foce Biferno-Litorale di Campomarino”, sito S.I.C “Foce Saccione-Bonifica Ramitelli” (Molise): sono ben rappresentati la vegetazione delle spiagge, la vegetazione delle dune embrionali e mobili, i pratelli retrodunali e uno degli ultimi lembi di macchia Mediterranea di tutto il litorale adriatico. 3. Sito S.I.C. “Punta Aderci-Punta della Penna”, sito S.I.C. “Marina di Vasto”: sono conservati gli ultimi lembi di vegetazione psammofila in Abruzzo, costituiti da vegetazione delle spiagge, vegetazione delle dune embrionali e mobili, pratelli retrodunali e frammenti di vegetazione umida retrodunale. Stazioni di ricerca (nome, sigla, localizzazione, comune, provincia, alt. s.l.m., lat., long., estensione) Costa laziale: Monumento Naturale “Palude di Torre Flavia” (Z.P.S. Torre Flavia IT6030020), localizzato al confine tra il comune di Ladispoli e il comune di Cerveteri nella provincia di Roma; altitudine media (s.l.m): 10.; lat.: 41° 58’ N; long.:12° 03’ E; estensione (area vasta): 40 ha. Il Monumento è Zona di Protezione Speciale; Dir. 79/409/CEE per l’avifauna migratoria, codice IT6030020. Le aree permanenti floristico-vegetazionali sono costituite da transetti a fascia (quadrati di 1 m2 contigui) perpendicolari alla linea di riva. In particolare i dettagli stazionali sono (Sistema di coordinate UTM 33N, WGS84): Transetto LAZ1, Monumento Naturale Torre Flavia (Roma), N 4649976, E 255003, lungo 40 m. Transetto LAZ2, Monumento Naturale Torre Flavia (Roma), N 4649827, E 255098, lungo 58 m. Transetto LAZ3, Monumento Naturale Torre Flavia (Roma), N 4649715, E 255179, lungo 29 m. Costa molisana: Sito S.I.C. IT7228221 “Foce Trigno-Marina di Petacciato” (localizzato nei comuni di Montenero di Bisaccia e Petacciato nella provincia di Campobasso); altitudine media (s.l.m.): 20 m; lat.: 42° 2’ 32’’ N; long.: 14° 50’ 1’’E; estensione (area vasta): 747 ha. Sito S.I.C. IT7222216 “Foce Biferno-Litorale di Campomarino” (localizzato nei comuni di Termoli e Campomarino nella provincia di Campobasso); altitudine media (s.l.m.): 4 m; lat.: 41° 57’ 58’’ N; long.: 15° 2’ 28’’ E; estensione (area vasta): 817 ha. Sito S.I.C. IT7222217 “Foce Saccione-Bonifica Ramitelli” (localizzato nel comune di Campomarino, provincia di Campobasso); altitudine media (s.l.m.): 12 m; lat.: 41° 55’’ 42’ N; long.: 15° 5’ 56’’ E; estensione (area vasta): 870 ha. Le aree permanenti floristico-vegetazionali sono costituite da transetti a fascia (quadrati di 1 m2 contigui) perpendicolari alla linea di riva posizionati in aree in differenti condizioni di dinamica e evoluzione della costa (1998-2008). In particolare i loro dettagli stazionali sono: Transetto MOL1, S.I.C. IT7228221 “Foce Trigno-Marina di Petacciato” (Campobasso), 2506285,87 4654739,45, lungo 76 m (costa arretrata nel periodo 1992-2000, poi stabile) Transetto MOL2, S.I.C. IT7228221 “Foce Trigno-Marina di Petacciato” (Campobasso), 2508602,84 4653501,18, lungo 122 m (costa stabile dal 1954) Transetto MOL6, S.I.C IT7222217 “Foce Saccione-Bonifica Ramitelli” (Campobasso), 2527010,25 4643156,19, lungo 103 m (costa fortemente arretrata dal 1998, poi stabile) Transetto MOL9, S.I.C IT7222217 “Foce Saccione-Bonifica Ramitelli” (Campobasso), 2530782,85 4641879,25, lungo 118 m (costa in progradazione) Costa abruzzese: Sito S.I.C. IT7140108 “Punta Aderci-Punta della Penna”(localizzato nel comune di Vasto, provincia di Chieti); altitudine media (s.l.m.): 30 m; lat.: 42° 10’ 0” N; long.: 14° 42’ 40” E; estensione (area vasta): 317 ha. Il sito è compreso nella Riserva Regionale Punta Aderci. Sito S.I.C. IT7140109 “Marina di Vasto” (localizzato nel comune di Vasto, nella provincia di Chieti); altitudine media (s.l.m.): 3 m; lat.: 42° 05’ 10” N; long.: 14° 44’ 25” E; estensione (area vasta): 57 ha. Le aree permanenti floristico-vegetazionali sono costituite da transetti a fascia (quadrati di 1 m2 contigui) perpendicolari alla linea di riva, in particolare i loro dettagli stazionali sono: Transetto ABR1, Marina di Vasto (Chieti), 42° 05’ 29” N; 14° 42’ 22”, lungo 120 m Transetto ABR2, Punta Aderci (Chieti), 42° 10’ 25” N; 14° 42’ 21”, lungo 98 m. Referente del sito (nome, indirizzo, tel./fax/e-mail) Prof. Alicia T.R. Acosta Dip. Biologia, Università di Roma Tre V.le Marconi 446 00146 – Roma [email protected] Tel. +39-06-57336389/ Fax +39-06- 06-57336321 Istituto responsabile e persona di contatto (nome, indirizzo, telefono/fax/e-mail) Costa laziale: aspetti botanici e faunistici Prof. Alicia T.R. Acosta Dip. Biologia, Università di Roma Tre V.le Marconi 446 00146 – Roma [email protected] Dott. Corrado Battisti Provincia di Roma Servizio Ambiente, Ufficio Conservazione Natura Via Tiburtina 691, 00159 Roma Costa molisana: aspetti botanici e faunistici Dip. Scienze e Tecnologie dell’Ambiente e del Territorio (S.T.A.T.), Università del Molise, Contrada Fonte Lappone, 86090 Pesche (Isernia) Prof. ssa Angela Stanisci, Prof. ssa Anna Loy tel. 0874.404141-40 – fax 0874.404123 [email protected] [email protected] Costa abruzzese: aspetti botanici Dipartimento di Scienze Ambientali, Università degli Studi de L’Aquila, Via Vetoio, Loc. Coppito, I – 67100 L’Aquila Prof. Gianfranco Pirone e-mail: [email protected] Tel. 0862/433226 – fax 0862/433205 Aspetti climatici e meteo-marini, evoluzione e dinamica costiera: Dip. Scienze e Tecnologie dell’Ambiente e del Territorio (S.T.A.T.), Università del Molise, Contrada Fonte Lappone, 86090 Pesche (Isernia) Prof. ssa Carmen Rosskopf Tel. 0874 404128; fax: 0874 404123 e-mail: [email protected] Comunità biotiche principali: Gli habitat principali presenti nelle aree costiere delle tre regioni e le rispettive comunità sono: Vegetazione delle prime dune sabbiose (dune embrionali e dune mobili): Salsolo-Cakiletum maritimae (habitat 1210), Echinophoro spinosae-Elytrigetum junceae (habitat 2110), EchinophoroAmmophiletum arenariae (habitat 2120), Sileno coloratae-Vulpietum membranaceae, SilenoOnonidetum variegatae (habitat 2230) e gariga a Cistus creticus e Cistus monspeliensis (habitat 2260), che si trova a mosaico con la macchia bassa dell’associazione Phillyreo angustifoliaeEricetum multiflorae. Rari sono invece i lembi di bosco retrodunale a leccio (habitat 9340), sostituiti dai rimboschimenti a conifere e latifoglie esotiche, o da aree agricole e insediamenti abitativi. Oltre a queste comunità psammofile si hanno altri habitat legati alle depressioni umide retrodunali, con suoli più o meno salini come la vegetazione pioniera a Salicornia (habitat 1310) e quella perenne (Sarcocornetea fruticosi) (habitat 1420) delle zone fangose e sabbiose e, infine, i giuncheti mediterranei (Juncetalia maritimi) (habitat 1410) delle depressioni umide retrodunali, rappresentati dalle associazioni Eriantho ravennae-Schoenetum nigricantis, Schoeno nigricantis-Plantaginetum crassifoliae, Caricetum divisae, Junco acuti-Schoenetum nigricantis, Puccinellio festuciformisJuncetum maritimi, Puccinellio festuciformis-Halimonietum portulacoidis. Inoltre, si osservano canneti a dominanza di Phragmites australis. Dal punto di vista faunistico, sono presenti le seguenti specie di interesse comunitario:- Specie in Direttiva Habitat: Emys orbicularis in allegato II e IV, Lacerta bilineata (ex L. viridis) in allegato IV, Podarcis muralis in allegato IV, Podarcis sicula in allegato IV, Coluber viridiflavus in allegato IV, Elaphe longissima in allegato IV, Natrix tessellata in allegato IV. - Specie di uccelli (nidificanti e non) in Direttiva Uccelli: Calonectris diomedea, Botaurus stellaris, Ixobrychus minutus, Nycticorax nycticorax, Ardeola ralloides, Egretta garzetta, Casmerodius albus, Ardea purpurea, Plegadis falcinellus, Platalea leucorodia, Phoenicopterus roseus, Aythya nyroca, Pernis apivorus, Milvus milvus, Circus aeroginosus, Circus cyaneus, Pandion haliaetus, Falco columbarius, Falco cherrug, Falco peregrinus, Porzana porzana, Porzana parva, Grus grus, Himantopus himantopus, Recurvirostra avosetta, Glareola praticola, Charadrius alexandrinus, Charadrius morinellus, Philomachus pugnax, Tringa glareola, Larus melanocephalus, Larus minutus, Larus audouinii, Sterna sandvicensis, Asio flammeus, Caprimulgus europaeus, Alcedo atthis, Calandrella brachydactyla, Luscinia svecica, Acrocephalus melanopogon, Lanius collurio. Ricerche in corso Studi sulla flora e vegetazione Censimento della flora vascolare e rilievi fitosociologici con lo scopo di indagare sullo stato di conservazione e sulla vulnerabilità delle specie e delle cenosi dunali costiere; Campionamenti della vegetazione lungo transetti a fascia perpendicolari alla linea di riva con lo scopo si analizzare la dinamica temporale degli aggruppamenti vegetali; Analisi floristico-quantitative tramite griglie di campionamento (aree permanenti) nelle aree interessate da popolamenti di specie esotiche invasive, in particolare Carpobrotus aff. acinaciformis, con lo scopo di valutare l’influenza delle aliene sulla biodiversità generale. Frequenza di campionamento: -transetti di vegetazione: ogni 2 anni, nel periodo di massima fioritura; -griglie di campionamento per l’analisi delle specie esotiche: 1 volta all’anno, nel periodo di massima fioritura; - rilievi fitosociologici: a cadenza episodica fino al 2008, successivamente a cadenza biennale. Studi sulla fauna Censimento tramite campionamento (mapping method, line transect method, point counts) dell’avifauna sedentaria, nidificante e di passo migratorio nelle differenti tipologie ambientali presenti nell’area (giuncheto/cariceto, fragmiteto, pascolo inondato, settore dunale), inanellamento scientifico dell’avifauna, analisi sullo stato di salute della popolazione alloctona di Procambarus clarkii e della dinamica di popolazione (tasso di accrescimento, mortalità, natalità). Frequenza di campionamento - censimento dell’avifauna: frequenza annuale. Studi sulla dinamica costiera Analisi multi temporale della evoluzione della linea di costa, delle recenti tendenze evolutive e delle dinamiche in atto. Caratterizzazione morfologico-batimetrica e sedimentologica della spiaggia sommersa ed emersa lungo il litorale molisano attraverso rilievi batimetrici e sedimentologici entro 10 m di profondità. Frequenza di campionamento: annuale Studi climatici e meteo-marini Reperimento ed elaborazione di dati climatici (precipitazioni e temperatura) relativi alle stazioni tuttora in attività e di dati meteomarini, vale a dire ondametrici (direzione ed intensità delle onde, stazione di Ortona) e anemometrici (stazione di Termoli). Per la costa laziale reperimento ed elaborazione di dati climatici relativi alle diverse stazioni costiere. Studi sul suolo Dal 2008 è iniziata un Tesi di Dottorato presso l’Università di Roma Tre che riguarda l’analisi del suolo e altri fattori ambientali (aerosol marino, abrasione del vento, ecc.) in rapporto con le comunità vegetali costiere. Storia del sito In Italia , le dune costiere proprio per il loro grande interesse biologico, geomorfologico, e paesistico, sono state oggetto negli anni passati di svariati studi. In particolare, per il sito esaminato si possono citare i seguenti: Costa laziale: Flora e vegetazione Le indagini sugli ambienti costieri dunali del Lazio hanno interessato soprattutto la flora e le comunità vegetali (Bonaventura 1957; Marinucci et al. 1980; Lucchese & Pignatti 1990; Acosta et al. 1998; Bianco et al. 2001; Acosta et al. 2000a; Stanisci et al. 2004). Altri studi si sono, in seguito, soffermati sul paesaggio costiero (Acosta et al. 2000b; Acosta et al. 2003a; Acosta et al. 2003b; Acosta et al. 2005; Izzi et al. 2006) e sugli aspetti della qualità ambientale e del disturbo sulla vegetazione costiera (Blasi et al. 1999; Filesi & Ercole 2000). Il censimento completo della flora psammofila di tutta la costa laziale è stato avviato nel 2003. Per quanto riguarda il Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, esso è stato a più riprese oggetto di interesse per studiosi e ambientalisti, che hanno da tempo prodotto dati ed elaborato progetti sull’area. Le indagini botaniche a Torre Flavia sono state avviate alla fine degli anni ’80. La prima carta della vegetazione di Torre Flavia è stata realizzata dal botanico Bonifazi, mentre, in seguito, esistono segnalazioni di diverse specie vegetali da parte di Lucchese nel 1996. Successivamente, è stato realizzato un censimento della flora vascolare e delle comunità vegetali (con carta di copertura del suolo). La carta di copertura del suolo è stata realizzata attraverso fotointerpretazione di immagini aeree (del 2000 e del 2004), seguita poi da verifiche di campo effettuate nel 2005, riferibili a quattro fasi fenologiche diverse. L’inquadramento fitosociologico della vegetazione, che descrive, oltre alle comunità psammofile, gli habitat legati alle depressioni umide retrodunali, è stato completato nel 2005. I transetti di vegetazione all’interno della riserva sono stati iniziati nel 2007, e in aree contigue a partire da 1998. Le aree permanenti per l’analisi delle specie esotiche sono state iniziate nel 2006. Fauna: Esistono note faunistiche di tipo aneddotico del 1953 e del 1966 (Pratesi). Successivamente, esistono riferimenti ornitologici nel 1976 (Caponera & Gallotti 1976) e nel 1986 (Mantero & Panzarasa 1986). L’acquisizione dei dati faunistici (quali-quantitativi) in modo continuo e costante è stata avviata nel 2000. Costa abruzzese-molisana: Flora e vegetazione Diversi studi di tipo floristico-cenologico hanno riguardato, nel corso degli anni passati, la costa abruzzese e molisana (Pirone 1983, 1985,1988,1995,1997,2005; Pirone et al. 2001; Conti & Stanisci 1989,1990; Taffetani & Biondi 1989; Stanisci & Conti 1990; Conti & Pirone 1996). In particolare, le indagini botaniche (rilievi fitosociologici georeferenziati) sulla costa molisana-abruzzese sono state avviate nel 1990, e sono state integrate da analisi lungo transetti a fascia a partire dal 2000. Nel 2003 sono state installate delle aree permanenti per il monitoraggio dei processi invasivi da parte di specie esotiche. Fauna Gli studi effettuati sulla fauna hanno riguardato: - Censimento dell’avifauna comune nidificante secondo la metodologia standardizzata dei punti di ascolto, nell’ambito del progetto MITO, parte del progetto europeo Euromonitoring (anni 20052006). - Censimento dei siti di nidificazione del fratino (anni 2006-2007-2008) lungo il litorale dalla foce del fiume Trigno a quella del torrente Saccione. - Analisi della distribuzione potenziale in ambiente GIS della fauna di interesse comunitario segnalata nei SIC “Foce Saccione - Bonifica Ramitelli” e “Foce Biferno - Litorale di Campomarino”. - Censimento della lontra Lutra lutra (anni 2000-2004) nelle porzioni di reticolo fluviale ricadenti nell’area (basso foci dei fiumi Saccione, Sinarca, Trigno, Biferno) secondo il protocollo standard di monitoraggio raccomandato dal IUCN-Otter Specialist Group (Reuther et al. 2000). - Censimento delle popolazioni residenti di testuggine di Herman Testudo hermanni lungo la costa di Campomarino (2002, 2004). Aspetti climatici e meteo-marini, evoluzione e dinamica costiera Le indagini riguardano il periodo complessivo 1954-2007 per il litorale molisano (con dati intermedi relativi al 1978, 1992, 1997, 2000, 2002 e 2003), il periodo 1907-1998 per il settore meridionale del litorale abruzzese (per i siti “Punta Aderci-Punta della Penna” e “Marina di Vasto”) con dati intermedi relativi al 1976, 1986. L’intervallo di tempo analizzato si amplia per le aree di foce dei fiumi molisani Trigno e Biferno per le quali si dispone di dati relativi alla posizione della linea di costa a partire dalla fine del ‘800 (carte topografiche in scala 1:50.000 dell’I.G.M., serie storiche 1869/74 e 1906/1907). Dati raccolti 1 - Dati storici (tipo, frequenza ed eventuale banca dati) Costa laziale: - I campionamenti fitosociologici sono stati svolti dagli anni ‘80 in poi. - I campionamenti della zonazione vegetazione lungo transetti a fascia perpendicolari alla linea di riva sono stati svolti nel 1998, 2005 e 2007. - Le analisi floristico-quantitative in griglie georeferenziate interessate da popolamenti di specie esotiche invasive sono state effettuate negli anni 2006 e 2007. - Le cartografie digitalizzate della vegetazione e delle tipologie di uso del suolo (legenda CORINE Land Cover al IV livello di dettaglio) in scala 1: 5000, sono state realizzate nel 2005. - Il censimento della flora vascolare autoctona ed esotica degli ecosistemi dunali della regione laziale è stato avviato nel 2003, seguendo il protocollo della cartografia floristica europeo (Ehrendorfer & Hamman 1965), e considerando come unità di base quadranti corrispondenti ad 1/16 del foglio al 50.000 (circa 36 Kmq). I dati sono stati informatizzati in un database che incluse per ciascun taxon: famiglia, genere, quadrante cartografico di ritrovamento, distribuzione in Italia centrale, rarità e categoria IUCN, corotipo e forma biologica. Fauna: - Gli Uccelli costituiscono una componente importante della diversità biologica della stazione di Torre Flavia (il Monumento è ZPS Dir. 79/409/CEE per l’avifauna migratoria); essa pertanto è anche la più studiata. Le ricerche dal 2000 comprendono osservazione diretta, inanellamento scientifico e mappaggio dei nidificanti. E’ stata rilevata la nidificazione o tentativi di nidificazione del Corriere piccolo (Lista Rossa) e del Fratino (Lista Rossa e Direttiva Uccelli) sulle dune. E’ in fase di realizzazione l’analisi delle minacce, secondo il protocollo IUCN finalizzato alla redazione dello studio propedeutico al Piano di Gestione della Z.P.S. Torre Flavia IT6030020.. Inoltre, sono stati studiati i seguenti gruppi: Coleotteri: i dati raccolti sono di tipo qualitativo tramite campionamenti di a vista, con setaccio, con trappole etc., effettuati tra la fine di aprile e la fine di agosto 2005. In tutto 114 specie rinvenute. Gasteropodi: ricerca realizzata nel 2005 con determinazione delle specie effettuata su base conchiliologica. Erpetofauna, nel 2007 probabile nidificazione nel retroduna sabbioso di Emys orbicularis (Specie di allegato 2 di Direttiva Habitat) Dati climatici: - Stazioni termopluviometriche vicine al sito di Torre Flavia: - Civitavecchia 242 (23m) Ucea-Ucos temperatura 1961-1992. - Civitavecchia 4484 (0m) Mareografico temperatura 2005-2006. - Civitavecchia 16214 (3m) Sinottica-Ugm-Enav annali idrologici temperatura-precipitazioni 1951-2006. - Palo Laziale 426 (35m) Ucea-UCST temperatura-precipitazioni 1984-1981, 1994. - Roma Fiumicino 16242 (2m) Sinottica-Ugm-Enav temperatura-precipitazioni 1958/1959, 1998. - Ponte Galeria 429 (20m) Ucea-UCST temperatura-precipitazioni 1981-1993. - Civitavecchia 2579 (311.00m) Regioni-ex Simn precipitazioni 1951- 1987. - Ladispoli 2581 (5m) Regioni-ex Simn precipitazioni 1951-1987. - Maccarese Idrovora 2586 (4m) Regioni-ex Simn precipitazioni 1951-1987. Dati sui processi: - Geologia e idrogeologia: sono state studiate la composizione delle argille e delle sabbie in relazione alla storia geologica dell’area, valutando la riduzione degli apporti dei sedimenti fluviali negli anni (solo dati storici, confronto tra 1934 e anni successivi al 1951 fino agli anni ‘80). - Aspetti podologici: sono state studiate le caratteristiche dei suoli tramite rilievi e analisi dei profili visibili. - Analisi della trasformazione del paesaggio: considera l’arretramento della linea di costa e la trasformazione del paesaggio avvenuta negli ultimi 60 anni nell’area, tramite foto aeree dal 1943, misurando la superficie di terra emersa che è stata sottratta dal mare. Costa abruzzese e molisana Flora e vegetazione: - Il censimento della flora vascolare autoctona ed esotica degli ecosistemi dunali costieri è stato effettuato nel 2003 e nel 2006, seguendo il protocollo descritto per il Lazio. - I rilievi fitosociologici sono stati svolti nel 1984, 1990, 2000, 2005. - I campionamenti della zonazione vegetazione lungo transetti a fascia perpendicolari alla linea di riva sono stati svolti nel 2000-2008 (Molise), 2005-2008 (Abruzzo). - Le analisi floristico-quantitative in griglie georeferenziate nelle aree interessate da popolamenti di specie esotiche invasive sono state effettuate nel 2006 e 2007. - La cartografia digitalizzata della vegetazione e delle tipologie di uso del suolo (legenda CORINE Land Cover al IV livello di dettaglio) a scala 1: 5000 è stata realizzata con le foto aeree del 1998 e del 2002 e verificata con rilievi in campo nel 2004-2005. - La cartografia digitalizzata degli habitat di interesse comunitario a scala 1:10.000 è stata realizzata da foto aeree del 2000 e verificata con rilievi in campo nel 2006. Fauna: censimento dell’avifauna nidificante e svernante nel 2005. Dati sulla nidificazione del fratino dal 2006 e sulla testuggine di Herman dal 2002. Nel 2007 sono state approntate carte della distribuzione potenziale della fauna di interesse comunitario presente nei SIC “Foce Saccione - Bonifica Ramitelli” e “Foce Biferno - Litorale di Campomarino”. Dati climatici: Sono stati raccolti dati relativi al clima (temperatura e precipitazioni) e principali parametri meteomarini (vento e moto ondoso) ed è stata costruita una banca dati informatizzata che include le seguenti stazioni: Vasto: temperatura dell’aria (1990-2003), Termoli: precipitazioni (1951-2000), temperatura (19912003), vento (1953-2007). Evoluzione e dinamica costiera: I dati ad oggi acquisiti riguardano morfologia costiera, variazioni della posizione della linea di costa, sedimentologia, topografia e batimetria, antropismi. Tutti i dati risultano inseriti in un sistema informativo territoriale. In particolare: - le varie posizioni della linea di costa e relative variazioni lineari ed areali tra 1869 e 2007 (e vari sottoperiodi) per la costa molisana, tra 1954 e 1998 per la costa abruzzese; - assetto morfo-batimetrico della spiaggia sommersa molisana (entro 10 m di profondità) da rilievi annuali (2004-2007); - assetto morfo-topografico della spiaggia emersa molisana ed abruzzese da rilievi semestrali (2004-2005); - distribuzione delle facies sedimentologiche lungo i fondali della costa molisana e relative schede (da rilievi annuali 2004-2007); - caratteristiche geomorfologiche e morfometriche delle dune costiere nei settori abruzzesi e molisani; - distribuzione e tipologia delle opere marittime (portuali e di difesa costiera) presenti lungo la costa abruzzese meridionale e molisana (1954, 1992, 1997/8, 2000, 2003, 2007) 2 - Dati attuali (tipo, frequenza ed eventuale banca dati) Dati biotici Flora e vegetazione: - Analisi della zonazione vegetazionale quale bioindicatore dello stato di conservazione degli ecosistemi dunali: svolta attraverso campionamenti georeferenziati lungo transetti a fascia perpendicolari alla linea di riva; si intende ripetere i transetti ogni 2 anni. - Censimento completo delle specie delle coste sabbiose seguendo il protocollo della cartografia floristica europea per l’aggiornamento della Banca dati della flora dunale; si intende ripetere il censimento floristico ogni 5 anni. - Monitoraggio dei processi di invasione di specie vegetali esotiche in aree permanenti; si intende ripetere il censimento una volta all’anno. Fauna: Analisi delle comunità ornitiche nidificanti, svernanti e di passo attraverso metodologie differenti (inanellamento scientifico, metodo del mappaggio, transetto lineare). Monitoraggio della popolazione nidificante di fratino. Censimento dell’avifauna migratrice e svernante. Censimento dell’avifauna nidificante mediante punti d’ascolto secondo il protocollo standard MITO2000. Si intende ripetere il censimento annualmente. Analisi delle minacce attraverso approccio IUCN mirato alla redazione del Piano di gestione del Momento Naturale di Torre Flavia. Dati fisici Aspetti climatici e meteomarini: Integrazione annuale dei dati climatici e meteo-marini ad oggi acquisiti e aggiornamento del relativo data base a cadenza annuale. Dati sui processi Evoluzione e dinamica costiera per la costa molisana: rilievi batimetrici e sedimentologici svolti nel 2008; integrazione dei dati morfologici della spiaggia emersa e della linea di costa attraverso rilievo geomorfologico-topografico e ricostruzione di precisione con strumentazione GPS differenziale della attuale linea di costa molisana; aggiornamento delle variazioni della linea di riva al 2008; per la costa molisana ed abruzzese: aggiornamento del data base relativo alle aree dunali mediante monitoraggio dei principali parametri morfometrici. Si prevede una frequenza di aggiornamento annuale. Cambiamenti della copertura del suolo: analisi multitemporale della copertura della vegetazione (Corine Land Cover), da ripetere ogni 5 anni. Dati minimi garantiti a lungo termine Il gruppo di lavoro si impegna all’acquisizione in continuità temporale per i prossimi 5- 10 anni dei seguenti dati: Flora e vegetazione: Analisi della zonazione vegetazionale tramite campionamenti georeferenziati lungo transetti a fascia perpendicolari alla linea di riva: si intende ripeterli ogni 2 anni. Analisi dei processi invasivi da parte di specie esotiche in aree permanenti: si intende ripetere il campionamento ogni 2 anni. Fauna: Monitoraggio periodico di anatidi, ardeidi, rallidi durante un ciclo annuale. Censimento della presenza-assenza della lontra secondo il protocollo standard IUCN-OSG, da ripetere ogni 2 anni. Aspetti climatici e meteomarini: Integrazione periodica dei dati climatici e meteo-marini ad oggi acquisiti e aggiornamento del relativo data base; si prevede una cadenza da due anni. Evoluzione e dinamica costiera Aggiornamento della morfologia e delle variazioni della linea di costa nei tratti di costa interessati da transetti sottoposti all’analisi dei ecosistemi dunali lungo la costa molisana; si prevede una frequenza di aggiornamento ogni 2 -4 anni. Accesso ai dati: Libero, su richiesta motivata, con obbligo di citazione della fonte. Strutture disponibili (laboratori, strumentazione, mezzi per effettuare prelievi, strutture ricettive, ecc.) Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Biologia dell'Università di Roma TRE dispone di un Museo Erbario già attivo da diversi anni, con un'importante collezione di specie vegetali dell'ambiente dunale dell'Italia centrale e con personale tecnico specializzato. Inoltre, il gruppo di ricerca dispone delle attrezzature necessarie per il lavoro di campo e in laboratorio e si avvale di personale strutturato preparato per l'allestimento e la gestione di banca dati e per l'elaborazione statistica dei dati ecologici. Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell'Ambiente e del Territorio dell'Università del Molise dispone di competenze specifiche volte alle analisi dei dati floristico vegetazionali, faunistici, geomorfologici, climatici, morfo-batimetrici e sedimentologici. Si dispone inoltre di una serie di strumenti di campo che consentono rilievi geomorfologici e topografici di precisione e in tempo reale (teodolite elettronico di alta precisione e DGPS Trimble R6 GPS System), nonché di un sistema combinato di GPS – ecoscandaglio (Lowrance 15MT) per profili batimetrici speditivi sottocosta. Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Ambientali, Università degli Studi de L’Aquila dispone di competenze specifiche volte alle analisi dei dati floristico vegetazionali, geomorfologici, climatici. Si dispone inoltre di un Museo Erbario già attivo da diversi anni, con un'importante collezione di specie vegetali dell'ambiente dunale, con personale tecnico specializzato. L’Ufficio Conservazione Natura mette a disposizione le strutture, i mezzi, le risorse e gli operatori della Provincia di Roma. Nell'area proposta è presente un Centro visite con funzione multipla (gestione ordinaria, educazione ambientale, aspetti tecnico-scientifici principalmente mirati a ricerche in ecologia applicata). La sede del servizio Ambiente della Provincia di Roma mette a disposizione locali e personale per le attività. Progetti di ricerca ed enti finanziatori 2002-2004 Progetto Nazionale Cofin 2002 “I depositi eolici delle coste italiane e il flusso di sedimenti spiaggia-duna”. 2003-2005 Progetto di ricerca MIUR (PRIN): “Specie esotiche e tipi funzionali delle piante negli ambienti costieri mediterranei”. 2005–2007 Progetto di ricerca per la cartografia CORINE land cover e la distribuzione nei Siti Natura 2000 del Molise degli habitat e delle specie vegetali ed animali di interesse comunitario. Convenzione tra Società Botanica Italiana e Regione Molise. 2005-2007 Progetto di ricerca MIUR (PRIN): Analisi dei processi di invasione di piante esotiche sulle coste sabbiose dell’Italia centrale. 2005-2007 Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA - Transfrontaliero Adriatico - Progetto "GES.S.TER – Gestione Sostenibile delle Aree Costiere. Dip. S.A.V.A. dell’Università del Molise. 2003-2008 Progetto di ricerca “Dinamica delle coste molisane”. Convenzione di ricerca tra Università degli Studi del Molise (Dipartimento S.T.A.T.) e Regione Molise, Settore Opere Idrauliche. La sostenibilità a medio termine della raccolta dati nel sito proposto è basata sui fondi di ricerca propri, messi a disposizione dai relativi Atenei universitari. Inoltre, per il Monumento Naturale della Palude di Torre Flavia, si conta sul finanziamento della Amministrazione Provinciale. Collaborazioni in atto Per Abruzzo e Molise è in atto una collaborazione con i Comuni costieri: Termoli, Campomarino, Setacciato. Inoltre, sono state avviate collaborazioni con; Regione Molise, ENEA, Ambiente Basso Molise, WWF Abruzzo, WWF-Molise e Stazione Ornitologica Abruzzese. Per il Lazio sono state avviate collaborazioni con: Università di Bordeaux 1 (Francia) nell’ambito del Progetto internazionale “Specie esotiche e tipi funzionali di piante in ambienti costieri europei”, finanziato dal MIUR (Programmi per l'incentivazione del processo di internazionalizzazione del sistema universitario). Inoltre, sono in atto collaborazioni con il Comune di Ladispoli, Comune di Cerveteri (per quel che riguarda le attività di vigilanza e supporto alla gestione) e con la Regione Lazio per quel che riguarda i finanziamenti APQ7 destinati ai progetti di ripristino ambientale e agli aspetti normativi dell’area protetta . Bibliografia Acosta A., Carranza M.L., Conti F., De Marco G., D’Orazio G., Frattaroli A.R., Izzi C.F., Pirone G., A. Stanisci. 2005. Banca dati della flora costiera psammofila dell’Italia Centrale. 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