scoperto il limitatore naturale per l`insetto che devasta i noccioleti

NOTIZIARIO
Si è da poco conclusa la
raccolta delle nocciole
sulle colline dell'Alta
Langa, Roero e
Monregalese. Le belle
giornate di sole di
agosto - inizio
settembre hanno
favorito una qualità
eccellente.
Pianta di nocciolo con ingiallimenti e disseccamenti
causati da attacchi di agrilo.
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SCOPERTO IL LIMITATORE
NATURALE PER L'INSETTO
CHE DEVASTA I NOCCIOLETI
PIEMONTESI
Nuove prospettive di difesa
biologica e… un sospiro di sollievo
per i corilicoltori
A impensierire gli agricoltori in questi
ultimi anni ci ha però pensato l'Agrilo
(Agrilus viridis L.), un pericoloso insetto
che danneggia interi noccioleti.
Individuato nel 1985, si è diffuso rapidamente in un crescendo di danni alle
piante e alla qualità del pregiato prodotto delle colline piemontesi. I noccioli, debilitati dalle ultime estati siccitose,
sono stati facile preda del parassita che
penetra all'interno del legno, scavando
profonde gallerie, fino a provocare l'ingiallimento e la morte della pianta.
Nel 2006 il CReSO (Consorzio di Ricerca
e Sperimentazione per l'Ortofrutticoltura piemontese) in collaborazione con
l'Università di Torino, ha avviato un programma di ricerca sulla biologia dell'insetto,
finanziato
dalla
Regione
Piemonte, con l'intento di mettere a
punto interventi di difesa efficaci, ma
nello stesso tempo rispettosi degli equilibri ambientali.
La ricerca è stata condotta da un team
tutto femminile, composto dalla dott.ssa
Maria Corte del CReSO e dalla Prof.ssa
Luciana Tavella dell'Università di Torino.
All'interno dei noccioleti colpiti, sono
stati disposti manicotti in rete intorno alle
branche per catturare gli insetti e determinarne così le epoche di sfarfallamento,
accoppiamento e ovideposizione.
L'esame delle uova di Agrilo, prelevate
nei noccioleti infestati e poste in allevamento presso i laboratori del DiVaPRA Sez. Entomologia dell'Università di
Torino, ha portato ad una scoperta sor-
prendente. Molte delle uova erano parassitizzate da un limitatore naturale:
l'Oobius zahaikevitshj Trjapitzin, un insetto “buono”, in grado di limitare naturalmente la diffusione dell'agrilo, la cui
identificazione è stata confermata dal
Prof. Emilio Guerrieri, Istituto per la
Protezione delle Piante del CNR di Portici.
La scoperta, oltre alla rilevanza scientifica, apre interessanti e concrete prospettive di difesa biologica contro l'insetto
che devasta i noccioleti, facendo tirare
un sospiro di sollievo ai corilicoltori e a
tutti gli operatori che hanno a cuore la
qualità della pregiata nocciola “Tonda
Gentile delle Langhe”. Adulto di agrilo all'interno del manicotto in rete.