Cermaglia Filiberto
3^A B.S.
MICROBIOLOGIA
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COLORAZIONE DI GRAM
Colorazione a secco di Gram positivi e Gram negativi
La colorazione di Gram è molto importante in microbiologia e batteriologia. Permette di
distinguere, all'interno di un campione, due gruppi di batteri:
•
Gram positivi, colorati in blu;
•
Gram negativi, colorati in rosso.
La colorazione implica l'utilizzo di vari coloranti (cristalvioletto, safranina, liquido di Lugol) e di un
decolorante (alcol/etanolo).
Il cristalvioletto è un colorante basico; conferisce al piastrato batterico la colorazione blu. Al
termine delle procedure i batteri che hanno trattenuto il cristalvioletto sono colorati di blu e
vengono definiti Gram positivi.
La safranina è un colorante basico; conferisce ai batteri che non hanno assorbito la colorazione
bluastra un colore rosso (detti Gram negativi).
Il liquido di Lugol è una soluzione acquosa iodata di colore giallo-marrone che viene utilizzata
come mordensante; ha lo scopo di fissare la colorazione basica.
È importante sottolineare che i batteri che assorbono il primo colorante non vengono decolorati e
rimangono quindi colorati di blu; quelli che invece non assorbono il primo colorante e vengono
decolorati dall'alcol tratterranno il secondo colorante assumendo un colore rossastro. Responsabile
di questo “fenomeno” è la diversa struttura e composizione della parete cellulare dei batteri.
Lo scopo principale di quest'esperienza consiste nell'effettuare la colorazione di Gram e
nell'osservare al microscopio i batteri diversamente definiti e colorati.
Per effettuare quest'esperienza sono necessari i seguenti materiali e strumenti:
•
carta;
•
acqua distillata;
•
sgrassatore ed etanolo;
•
vetrino portaoggetti;
•
cristalvioletto;
•
•
pinza da laboratorio (in
legno);
•
safranina;
vaschetta per colorazioni
con relativo supporto;
•
liquido di Lugol;
•
microscopio;
•
coltura in piastra di
batteri;
•
cappa a flusso laminare;
•
fiamma Bunsen.
•
ansa sterile;
•
pipetta monouso;
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MICROBIOLOGIA
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Iniziamo lavando e sgrassando un vetrino, lo asciughiamo con carta e poi lo flambiamo sul Bunsen.
Sotto cappa a flusso laminare depositiamo, tramite pipetta monouso, una goccia di acqua distillata
sul vetrino. Ora, utilizzando un'ansa sterile, preleviamo dalla piastra una piccola quantità di coltura
batterica e stemperiamo nella goccia d'acqua. Attendiamo che il vetrino sia completamente asciutto.
Una volta che il vetrino è asciugato lo prendiamo con le pinze da laboratorio e lo passiamo 3 volte
sulla fiamma Bunsen per fissarlo.
Depositiamo il nostro vetrino sul supporto della vaschetta per colorazioni e depositiamo su di esso
qualche goccia di cristalvioletto. Lasciamo agire per circa un minuto.
Lasciando il vetrino sul suo supporto, lo laviamo con acqua distillata e ricopriamo, senza attendere
che asciughi, con il liquido di Lugol.
Decoloriamo ora il nostro preparato depositandoci sopra etanolo (o alcol).
Aggiungiamo la safranina sul vetrino e lasciamola agire per un minuto; dopodiché laviamo il
vetrino con acqua distillata e lo facciamo asciugare sul calore della fiamma Bunsen.
A vetrino asciugato possiamo recarci al microscopio per osservare le colorazioni dei batteri presenti.
Al microscopio riusciamo ad osservare i Gram positivi (i batteri che hanno assorbito il colore blu
del cristalvioletto) ed i Gram negativi (colorati in rosso dalla safranina) presenti sul vetrino
preparato in quest'esperienza di laboratorio.
Concludendo, tramite quest'esperienza siamo riusciti a preparare ed effettuare la colorazione di
Gram. In particolare siamo riusciti ad osservare al microscopio la presenza di Gram positivi e di
Gram negativi (colorati in modo differente) nel campione utilizzato.
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Gram negativi