Muhammed
pace e benedizioni su di lui
Profeta dell'Islam
Citazioni di personaggi illustri della storia
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Il grande orientalista francese Gustave Le
Bon.
"Muhammad sopportava i maltrattamenti e le
sofferenze con serenità e grande pazienza".
"Muhammad trattava con saggezza e tolleranza i
Qurashiti, rimasti i suoi nemici per 20 anni. Li aveva
salvati con grande difficoltà dalla rivolta dei suoi
Compagni, si limitò a cancellare le immagini nella
Ka'aba e a purificarla dai 360 idoli, che ordinò di
gettare e distruggere. Quindi proclamò la Ka'ba
santuario dell' Islam, quale è tutt'ora a partire da quel
momento".
"Se gli uomini venissero valutati attraverso le loro
nobili azioni, si potrebbe affermare che Muhammad è
il più grande uomo che la storia abbia mai conosciuto".
"Conquistando Gerusalemme Omar Ibn Al-Khattab
mostrò grandissima tolleranza verso la loro gente, in
ambito di religione, denaro e abitudini. A loro spettava
pagare solamente una piccola tassa. Gli arabi
espressero questa tolleranza anche nei confronti delle
città siriane. Presto tutti gli abitanti accettarono con
serenità il modo di governare degli arabi; molti di loro
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si convertirono all'Islam dal cristianesimo ed
impararono perfino la lingua Araba".
"Salah Eddin (Saladino) fu molto lontano dall'imitare il
comportamento dei crociati che massacrarono
sistematicamente i musulmani; si limitò solamente a
richiedere una tassa di importo molto piccolo, vietando
ogni saccheggio."
"Oltre che per la tolleranza, gli arabi in Spagna erano
noti per il loro comportamento cavalleresco. Queste
sono le leggi della cavalleria: trattare i deboli con
gentilezza e misericordia, rispettare la loro parola, i
loro beni...
E' veramente un peccato che i popoli cristiani non
siano arrivati ad avere quel grado di tolleranza, quel
rispetto per le religioni altrui, senza mai tentare di
imporre un credo con la forza."
Il noto scienziato britannico Sir Arnold
Walker Thomas.
"Muhammad ottenne una leadership per un periodo
che avrebbe potuto essere accessibile per qualsiasi
altro leader indipendente. L'unica differenza era che il
legame religioso tra i musulmani era al pari del legame
di sangue. Nello stesso tempo instaurò un sistema
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politico completamente distinto da qualsiasi altro."
"L'imposizione della tassa sui cristiani non era
considerata - come alcuni ricercatori vogliono farci
credere - una sorta di punizione per avere rifiutato di
accettare l'Islam; usavano pagare questa tassa come gli
altri non musulmani, la cui religione impediva di
arruolarsi nelle truppe dei musulmani. Così essa era
versata in cambio della protezione da parte di questi
ultimi."
"Dagli esempi dati sopra di tolleranza verso i cristiani
arabi da parte dei musulmani vittoriosi del primo
secolo dopo l'Egira (emigrazione da Mecca a Medina) e
perseguito anche dalle generazioni successive,
possiamo certamente dedurre che le tribù cristiane che
abbracciarono l'Islam, lo fecero per scelta loro e libera
determinazione. I cristiani arabi che vivono oggi tra i
musulmani, sono una testimonianza di questa
tolleranza".
"…Non abbiamo mai sentito di nessun tentativo di un
piano preparato per costringere i non musulmani ad
accettare l'Islam, o di qualsiasi persecuzione
organizzata con l'obiettivo di sterminare il
cristianesimo. Se i Califfi avessero optato per quel
piano, avrebbero cancellato facilmente il cristianesimo
come avvenne per l'Islam in Spagna durante il regno
di Ferdinando e Isabella, o con lo stesso metodo
utilizzato da Luigi XIV che puniva con la morte i
protestanti in Francia, o ancora con lo stesso
comportamento tenuto dalla Gran Bretagna che tenne
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gli ebrei distanti per 350 anni. Le chiese orientali in
Asia si sono distaccate completamente dal regno
cristiano, che le aveva abbandonate considerandole
sette eretiche; di conseguenza, solo il fatto che queste
chiese esistano ancora oggi è una prova schiacciante
che testimonia la politica di tolleranza adottata dei vari
governi musulmani verso i non musulmani".
Il grande poeta francese Alphonse de
Lamartine.
"Chi oserebbe paragonare i grandi della storia a
Muhammad? I personaggi più famosi hanno solamente
fabbricato armi, instaurato leggi, consolidato imperi.
Hanno ottenuto poteri materiali che spesso si
sgretolavano davanti ai loro occhi. Quest'uomo non
smosse solamente truppe, leggi, imperi, popoli, ma
milioni di persone che all'epoca costituivano un terzo
degli abitanti del mondo; smosse gli altari, gli dei, le
religioni, le idee, i credo e le anime.
Considerando i criteri con i quali si misurano i grandi
dell'umanità, dovremmo domandarci: esiste veramente
qualcuno più grande di lui?"
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Il grande scrittore inglese George Bernard
Show.
"Muhammad fu l'anima della misericordia, la sua
influenza è sopravvissuta attraverso il tempo. Non c'è
nessuno fra quelli che vissero con lui, né fra quelli che
hanno vissuto dopo che l'abbia dimenticato".
"E' la religione della democrazia e del libero pensiero,
la religione dei saggi; secondo la mia conoscenza non
esiste una religione con un sistema sociale sano come
quello chi si basa sulle regole e sugli insegnamenti
dell'Islam. L'islam è l'unica religione che mi sembra
possegga questa capacità di assimilare le fasi dei
cambiamenti dell'esistenza, che la rende applicabile in
ogni epoca".
"L'ho studiato - il meraviglioso uomo e nella mia
opinione ben lungi dall'essere un anti-Cristo, dovrebbe
essere chiamato "il salvatore dell' umanità"."
"Uno studioso ha un grande bisogno di un uomo che
pensa come Muhammad, questo Profeta che ha
permesso a questa religione di godere di tanto rispetto
e stima; è la più forte religione, capace di digerire le
civiltà, e per sempre. Vedo che molti si sono convertiti
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con convinzione, e credo che questa religione
conoscerà la sua gloria in questo continente (cioè
l'Europa)."
"Credo che se un uomo come lui avesse assunto la
guida del mondo moderno, avrebbe avuto successo nel
risolvere i suoi problemi, in un modo che avrebbe
recato più pace e serenità."
Il grande scrittore inglese Thomas Carlyle.
"I fanatici e gli atei osano sostenere che lo scopo di
Muhammad era la ricerca della fama personale, della
lussuria e del potere. In verità il cuore di questo
povero, stremato dalla fatica, dagli occhi lucenti e
grande spirito, era pieno di misericordia, bontà,
tenerezza, lealtà e saggezza. Le sue idee erano molto
lontane dall'avidità e le sue intenzioni non erano
dirette al raggiungimento del potere e della fama."
"Rudi segni di genio poetico, di qualunque cosa è
migliore e vera, sono visibili in questo uomo. Un forte
illetterato intelletto; percezione, cuore; un forte uomo
selvaggio, che poteva essere, se lo desiderava, un poeta,
un cavaliere, un re, o un qualsiasi altro eroe."
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Il grande orientalista americano
Washington Irving.
"Il suo trionfo militare non destò in lui né orgoglio né
vanagloria, come sarebbe accaduto nel caso di uno
scopo egoistico. Nell'epoca del suo grande potere ha
mantenuto la stessa semplicità di modi che gli
apparteneva al tempo delle avversità. Molto distante da
affettazione regale, si dispiaceva se, entrando in una
stanza, un segno inusuale di rispetto gli veniva
mostrato."
Il grande novellista tedesco Wolfgang
Goethe.
"Ho cercato attraverso la storia il modello ideale di
uomo, e non ho trovato altri che il Profeta Muhammad
(pace e benedizioni su di lui)."
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Il famoso storico americano Will Durant.
"Se misurassimo la grandezza tramite l'estensione
dell'influenza lasciata dai grandi uomini nei cuori delle
persone, vedremmo che Muhammad è stato uno dei
più grandi uomini mai conosciuti nella storia
dell'umanità".
"Alla gente del Libro - cristiani, zoroastriani, ebrei e
sabei - il califfato Ummayyde offriva un grado di
tolleranza a mala pena raggiunto dai paesi cristiani di
quei tempi. Avevano libertà di culto, mantenendo le
loro chiese e templi".
"Infatti, fino al terzo secolo dopo l'Egira, l'effettiva
maggioranza dei paesi del Levante rimase cristiana. Gli
storici raccontano che nell'impero Islamico, all' epoca
di Ma'mùn (813-833), vi erano 11,000 chiese, molte
sinagoghe e templi degli adoratori del fuoco. I cristiani
erano liberi di celebrare le loro festività in pubblico, e i
pellegrini - cristiani - andavano tranquillamente a
visitare i loro mausolei in Palestina. Anzi, i musulmani
fecero ancora di più per garantire la sicurezza ai
cristiani: nel nono secolo d.C. il governatore di
Antiochia assunse una guardia speciale per evitare che
le diverse sette cristiane si uccidessero tra di loro
dentro le chiese. Nei monasteri invece, si diffusero fra i
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monaci i lavori agricoli e quelli per la bonifica del
terreno, e gli arabi ammiravano il lavoro che
svolgevano in quei settori. Col passare del tempo,
anche i non-musulmani adottarono la lingua araba
come lingua madre, indossarono vestiti arabi e finirono
con il convertirsi all'Islam e seguire la legge del
Corano."
Lo scienziato americano contemporaneo
Michael Hart.
"La mia scelta di porre Muhammad a capo della lista
dei personaggi più importanti della storia, ha forse
sorpreso molti lettori a tal punto di sollevare alcune
domande. Ma Muhammad fu l'unico uomo nella storia
ad avere avuto, in modo così palese e sublime, successo
sia nella vita pratica che in quella religiosa."
Il famoso intellettuale politico siriano
Fares Al-Khuri.
"Muhammad fu il più grande fra i grandi uomini della
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storia. Non ne è stato conosciuto ancora uno simile. La
religione che portò a compimento e completò tutte le
altre religioni."
"Sono convinto che non è possibile combattere le
ideologie negative che minacciano il Cristianesimo e
l'Islam se non con l'Islam stesso. Solo questo farà
fronte al comunismo e lo sopraffarà: le verità dell'Islam
distruggono le falsità di queste ideologie".
"Credo nell'Islam; e nella sua validità come riforma per
la società araba; nella sua forza nel riuscire a far fronte
a tutti i principi e alle teorie estranei, qualunque sia il
numero dei loro seguaci e promotori. Ho sempre detto
e continuo a dire: non si può combattere in modo serio
il socialismo e il comunismo se non con l'Islam. E solo
esso (l'Islam) può sconfiggerli".
"Chi può avere la coscienza in pace, sapendo che la
depravazione e la corruzione sono talmente diffuse nel
proprio paese che è ormai difficile abolirle? E chi può
negare che si può affrontare questa corruzione
unicamente tramite una legge che origina dalla propria
stessa nazione?
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Il contemporaneo orientalista inglese
William Montgomery Watt .
"Spero questo studio sulla vita di Muhammad riesca a
ravvivare di nuovo l'interesse nel più grande di tutti gli
uomini."
Dice inoltre: "La prontezza di quest'uomo a subire
persecuzioni per il suo credo, l'alta moralità di coloro
che credettero in lui, lo seguirono e che lo riconobbero
come loro capo, oltre all'assoluta grandiosità delle sue
conquiste, dimostrano l'integrità basilare del suo
carattere."
"Nelle statistiche dei missionari, si dà molta
importanza al numero dei convertiti al cristianesimo,
nonché a quello dei membri che frequentano le chiese
locali.
In ciò, il Cristianesimo si pone al limite della
contraddizione con l'Islam. Nonostante quest'ultima
sia una religione che è anche missionaria come il
Cristianesimo, si vanta meno dei suoi convertiti.
La società islamica attira molte persone all'Islam per il
semplice fatto che le accetta come fratelli "nell' Islam".
E questo è un atteggiamento che appartiene a chi è
sicuro della propria religione. Sicurezza che non ha
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bisogno di venire confermata con i numeri delle
statistiche. Mentre i cristiani occidentali vivono una
crisi di scarsa fiducia in se..."
Il grande leader indiano “Mahatama”
Ghandi.
"Sono ormai estremamente convinto che l'Islam
conquistò questa sua posizione non con la spada, bensì
con la semplicità del suo Profeta, la sua precisione, la
sua scrupolosità nel mantenere le promesse, la sua
onestà, la sua devozione e lealtà verso i propri
compagni e seguaci, il suo coraggio insieme all'assoluta
fede nel proprio Signore e nella propria missione.
Questo e non la spada condussero a loro, e gli
permisero di superare le difficoltà."
"Dopo aver finito di leggere la seconda parte della
biografia del Profeta, mi sono rattristato non trovando
altro da leggere sulla sua grandiosa vita."
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La testimonianza dell'orientalista inglese
Bosworth Smith.
"Tutta la vicenda di Muhammad dall'inizio alla fine
conferma che veramente era il Messaggero di Dio."
"Muhammad fu Cesare e Papa nello stesso tempo. Ma
fu Papa senza l'arroganza del Papa, Cesare senza le
legioni di Cesare; senza grandi eserciti, né guardie
personali, né palazzi grandiosi e neppure retribuzione
fissa.
Se c'è stato un uomo che ha avuto la facoltà di dire che
ha governato con diritto divino, questo fu Muhammad,
che riuscì a tenere in mano il potere senza disporre dei
Suoi strumenti e senza il Suo supporto".
Lo scrittore russo Leon Tolstoj.
"Non ci sono dubbi sul fatto che il Profeta Muhammad
fu uno dei grandi riformatori che rese un grande
servizio alla società umana. E' sufficiente dire che ha
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guidato un'intera nazione verso la luce della verità, e
che l'ha resa incline alla tranquillità ed alla pace, e
preferito una vita di ascetismo, che ha prevenuto
spargimenti di sangue e sacrifici umani; ha mostrato
loro la strada verso il progresso e lo sviluppo. Questo fu
un grande conseguimento che pu? ottenere soltanto
una persona a cui è stata data la forza. Un uomo del
genere merita rispetto ed onore".
Il giornalista tedesco Fried von Bismarck.
"Presumo che Muhammad sia un eccellente modello;
non c'è modo di poterne ritrovare uno simile ."
" L'umanità ha visto un grande modello in te
solamente, e mai più troverà nessun altro come te di
nuovo."
Il famoso storico belga George Sarton.
"Insomma: il Profeta Muhammad (pace e benedizioni
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su di lui) giunse con una religione monoteista nove
secoli prima che qualcuno adottasse tale idea nel
Cristianesimo... Mai nessun Profeta collezionò una
somma di vittorie come fece Muhammad".
"Le conquiste arabe non furono mai il risultato di
duelli tra i berberi e i combattenti locali, i quali
soffrivano di un forte deterioramento della loro civiltà.
Era prima di tutto un conflitto tra una nuova religione
e una nuova cultura emergente, e tra inconsistenti e
corrotte culture in secondo luogo. Il credo cristiano era
già stato scosso da dispute teologiche che perdurarono
per molti secoli. Di conseguenza, i cristiani nel Medio
Oriente accolsero bene i conquistatori musulmani che
li salvarono dalla tirannia della chiesa ortodossa".
Il grande orientalista inglese Alfred Gume.
"Gli arabi vennero accolti cordialmente soprattutto in
Egitto, in Siria e in Iraq perché avevano
completamente eliminato l'estorsione imperiale e
salvato i cristiani dalla terribile pressione di cui
soffrivano a causa del governo centrale. In tal maniera,
dimostrarono che erano consapevoli dei sentimenti e
dello stato d'animo locale più dei beduini stessi."
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Il Papa egiziano ortodosso, Patriarca
Schenouda.
"I copti - all'ombra della legge islamica- divennero più
felici e più sicuri; furono così anche in passato, quando
prevaleva la legge islamica.
Siamo pronti a vivere all' ombra dell' equità islamica.
L'Egitto sta importando le leggi dall'estero e le applica
su di noi, visto che noi non adottiamo le leggi
dell'Islam. Allora come possiamo accettare le leggi
straniere e non accettare quelle dell'Islam?"
Il famoso scienziato ortodosso egiziano
Anba Gregarious.
"Le minoranze non musulmane, specialmente i
cristiani, sotto le leggi islamiche hanno goduto della
libertà, della pace, della sicurezza nelle loro religioni e
nei loro beni."
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Il grande storico inglese ebreo Bernard
Lewis.
"I contadini nelle regioni invase dai turchi, godettero di
un sostanziale miglioramento a livello economico. Il
governo dell'impero ottomano, sostituì al disordine e al
conflitto la sicurezza e l'unità. I contadini godettero di
più libertà rispetto a prima nella gestione dei loro
campi, le tasse venivano determinate con indulgenza, e
venivano raccolte con umanità.
Al termine dell'autorità ottomana in Europa, le nazioni
cristiane governate dagli ottomani per diversi secoli
possedevano ancora le loro lingue, culture, religioni ed
avevano - in un certo qual modo - le loro istituzioni.
Tutto ciò rimase intatto e predisposto per riprendere l'
attività nazionale indipendente. Quanto alla Spagna e
alla Sicilia, ora non ci sono più musulmani o persone
che parlano l'arabo."
La famosa arabista tedesca Sigrid Hunke.
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"Mentre il Cristianesimo visse sotto l'autorità islamica
per lunghi secoli in Andalusia, in Sicilia e nei Balcani,
la vittoria del Cristianesimo sull'Islam in Andalusia
significò scacciare i musulmani e gli ebrei, perseguitarli
e costringerli alla conversione al cristianesimo, nonché
riprendere l'attività dell' Inquisizione.
Quando Saladino riconquistò Gerusalemme, che i
crociati avevano occupato in precedenza, e che
sparsero con ferocia il sangue del proprio popolo in un
massacro mai visto prima, non sparse a sua volta il
sangue dei cristiani per vendetta, anzi li trattò con
grande umanità e generosità, mostrando loro il vero
spirito della cavalleria. La cavalleria cristiana - al
contrario di quella islamica- non ebbe alcun riguardo
verso la parola d' onore e i prigionieri di guerra.
Dopo che il re Riccardo Cuor di Leone giurò sul proprio
onore che la vita di tre mila prigionieri arabi era al
sicuro, subitaneamente cambiò idea e ordinò di
massacrarli tutti."
Il grande scienziato italiano Francesco
Gabrieli.
"Riguardo alla dominazione arabo-islamica in Sicilia e
alle tracce che ci ha lasciato, possiamo notare, dal
punto di vista italiano ed occidentale, che sembra
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essere stata positiva ed utile dal momento che portò
vita nuova nella disperata Sicilia bizantina."
"L'origine islamica di molte industrie ed arti si può
notare da molte parole usate fino al giorno d'oggi,
come per esempio il soprannome arabo del mulino,
ovvero: Ma'assarah. La presenza islamica inoltre ha
influenzato considerevolmente l'agricoltura.
L'introduzione di nuove tecniche e coltivazioni permise
all'economia locale di prosperare. Alcuni di questi
prodotti, il limone in particolare, costituisce anche al
giorno d'oggi una delle fondamenta dell'economia
siciliana."
Il famoso orientalista francese Maxime
Rodinson.
"In Italia, i popoli di molte regioni comunicarono ai
loro governi tiranni che avrebbero accolto volentieri la
conquista ottomana, come avevano fatto alcuni popoli
cristiani dei Balcani. I seguaci di John Calvin (15091564) in Ungheria, Transilvania, i Protestanti di Silesia,
e gli antichi fedeli della Russia, fecero ricorso alla
Turchia per sfuggire dalla persecuzione cattolica od
ortodossa, come fecero gli ebrei spagnoli due secoli
prima.
L'accumulo di informazioni corrette sull'Islam e sulle
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sue origini, nonché sui musulmani, l'incremento dei
contatti politici e commerciali, il risultante
apprezzamento e comprensione per i movimenti
scientifici e le correnti filosofiche provenienti dai paesi
islamici, tutti questi fattori accelerarono la lenta
interna evoluzione della mentalità occidentale d'allora,
portandola ad un cambiamento della sua visione del
mondo esterno."
Il grande storico tedesco Adam Mez.
"Lo stato islamico non interveniva nei processi dei non
musulmani presso i loro tribunali. Le loro leggi non si
limitavano solo alle questioni di matrimonio, bens?
includevano anche quelle dell'eredità, e la maggior
parte degli attriti che riguardavano solo i cristiani".
"Nelle antiche città islamiche, non esistevano quartieri
riservati unicamente agli ebrei o ai cristiani - anche se i
seguaci di una determinata religione preferivano vivere
vicini -. I monasteri cristiani erano così diffusi in tutta
Baghdad al punto tale che se ne trovavano ovunque".
"La legge islamica proibì i metodi cruenti durante la
raccolta dei pagamenti tributari. l'Islam proibì, inoltre,
i vecchi metodi di tortura e di chiedere alla gente ciò
che era oltre le loro capacità. Il pagamento tributario
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solitamente veniva versato a rate, e in Egitto tutti i
cristiani europei e i monaci patriarchi venivano
esentati dal pagare le tasse".
"Tra le cose che stupiscono, c'è il grande numero di
operai e dei responsabili non musulmani nello stato
islamico".
Il famoso storico libanese cristiano Philip
Hitti.
"Nel 628 Muhammad guidò un corpo di 1400 credenti
nella sua città di nascita, e pretese il patto in cui i
meccani e i musulmani sarebbero stati trattati a pari
condizioni. Questo patto praticamente concluse il
conflitto fra Muhammed e la sua gente, i Quraish. Fra
altri membri di questa tribù, Khalid Ibnul Walid e
Amru Ibnul 'As, destinati a diventare le due più forti
spade fra i militanti dell' Islam, venivano ricevuti in
questo periodo come reclute per la grande causa. La
conquista della Mecca venne completata due anni dopo
(verso la fine di Gennaio 630 d. C., anno lunare 8
dell'Egira). Muhammad entrò nella Ka'ba e distrusse
gli idoli, di cui si racconta che fossero quasi
trecentosessanta. Indicando questi idoli con un
bastone in mano, Muhammad disse:" "è giunta la
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verità, la falsità è svanita. Invero la falsità è destinata a
svanire" [Sura XVII, versetto 81].
Le persone stesse, comunque, vennero trattate con
speciale magnanimità. E' raro trovare nella storia
antica un esempio simile di entrata trionfale.
La famosa scrittrice inglese Karen
Armstrong.
"Dopo la conquista della Mecca, il Profeta non voleva
versare sangue per vendetta né impose a nessuno di
convertirsi all'Islam. Anzi nessuno sentì di essere stato
messo sotto pressione affinché si convertisse.
Muhammad non voleva costringere la gente, bensì
riconciliarsi con loro."
"Il suo obiettivo andando alla Mecca, non era quello di
castigare i Quraish, ma di eliminare la religione del
politeismo che venne meno alle loro esigenze. Dopo di
che, concesse un'amnistia generale"
"L'immagine fantasiosa che Salman Rushdie diede del
Profeta, era quella di un uomo dal sangue freddo, cuore
crudele e amante della vendetta. Ritratto lontanissimo
dalla verità".
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"Se dovessimo guardare a Muhammad come facciamo
con gli altri grandi personaggi storici, lo
giudicheremmo di sicuro come uno dei più grandi geni
che la storia abbia conosciuto".
Il grande orientalista inglese William Muir.
"Tra le ammirevoli qualità di Muhammad, ci fu la
gentilezza ed il rispetto con cui si rivolgeva ai suoi
compagni. La modestia, la gentilezza, la pazienza,
l'abnegazione e la generosità contrassegnarono il suo
animo, stabilendo amore nel cuore di tutti coloro che lo
circondavano. Trattò con una gentile e talvolta
amichevole considerazione perfino i suoi nemici più
accaniti. Non meno marcata fu l'indulgenza mostrata
verso Abdullah e i cittadini ostili di Medina, che per
molti anni contrastarono persistentemente i suoi
progetti e resistettero alla sua autorità, nonché la
clemenza con la quale ricevette la sottomissione delle
tribù che in precedenza furono le più ostili, perfino nel
momento della vittoria."
"Le qualità di Muhammad superano ogni descrizione.
Si possono ben constatare leggendo attentamente la
sua gloriosa storia. Quella stessa storia che lo pose in
testa alla classifica dei Profeti ed intellettuali del
mondo."
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L'ex primo ministro indiano J. Lal. Nehru.
"Muhammad, come i fondatori delle altre religioni, era
indignato dai tanti costumi e tradizioni che
prevalevano durante l'epoca in cui visse e operò, e la
gente accettava la religione alla quale lui chiamava,
provenendo perfino dalle regioni vicine, per la sua
semplicità, apertura ed equità, visto che soffrirono a
lungo a causa dell'ingiustizia di re e sacerdoti. Questi
popoli erano stanchi dei vecchi regimi, ed aspiravano
ad uno nuovo. L'Islam era la loro occasione d'oro, visto
che migliorò la maggior parte dei loro affari e li salvò
dall'incubo dell'ingiustizia e dell'oppressione."
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Traduzione a cura di
Dar Al Tarjama
http://www.daraltarjama.com/dt_it/
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