Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico opzione Scienz e Appl icate Ettore Molinari www.itis-molinari.eu — [email protected] Dipartimento di SCIENZE SPERIMENTALI Anno Scolastico 2015-2016 Piano di Lavoro Disciplinare di Chimica organica, biorganica, delle fermentazioni e laboratorio Chimica dei materiai IV anno Docenti del Dipartimento: Araldo Pietro Bavila Carmela Brivio Cesare Calmotti Sonia Caratto Alessandra Carroni Cristina Colavitto Marina Corradini Antonella Fanello Domenico Franzini Elena Landi Giuseppe Landriscina Enzo Londei Tiziano Lotorto Domenico Luilli Lorenzo Marzi Giuliana Mattoni Mariachiara Mazza Immacolata Moccia Ada Negri Giampaola Palmieri Ennio Piotti Antonella Raco Armentano Francesco Romano Russo Giuseppe Salici Elisa Samarelli Valeria Santoro Gemma Vignali Giovanna Vogliotti Laura PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CONTENUTI Ripasso aspetti fondamentali del programmidi chimica organica della classe terza 2) Aldeidi e chetoni Ripasso e approfondimento delle reazioni di addizione al carbonile: Grignard, chetali/acetali, cianidrine, basi di Shiff Condensazione aldolica Laboratorio Sintesi del dibenzalacetone per condensazione Saggio di riconoscimento di aldeidi e chetoni : reazione con fenilidrazone, saggio di Tollens e Fehling Reazione di Cannizzaro su benzaldeide Abilità Competenze 0) 2) Acidi carbossilici e derivati Nomenclatura struttura e proprietà chimico fisiche Reazioni di sotituzione al carbonile:scala di reattività e sintesi di alogenuri acilici, anidridi esteri e ammidi Reazioni di condensazione degli H acidi per sotituzione acilica (cond. di Claisen,cond. malonica, ciclizzazioni per condensazione)confronto con la condensazione aldolica Laboratorio Preparazione del benzoato di metile e successiva nitrazione con miscela solfonitrica. Sintesi dell’aspirina Reazione aloformica Biodiesel: trans esterificazione di un olio di recupero 3)Ammine e diazocomposti Nomenclatura struttura e proprietà chimico fisiche Preparazione delle ammine alifatiche e aromatiche Preparazione di diazocomposti Utilizzo dei diazocomposti aromatici nelle sostituzioni nucleofile sul benzene Comprendere e conoscere gli aspetti di reattività del gruppo funzionale carbonilico Applicare tali concetti alla sintesi di derivati di aldeidi e chetoni e alle reazioni di condensazioni Risolvere sintesi semplici relative alle Condensazioni Comprendere e conoscere gli aspetti di reattività del gruppo funzionale carbossilico Applicare tali concetti alla sintesi di derivati degli ac. carbossilicie alle reazioni di condensazioni degli H acidi Risolvere reazioni più complesse e riconoscere in molecole di condensazione i reattivi di partenza Conoscere l’ordine di reattività dei derivati degli acidi carbossilici 1, 2, 7, 8 3 4)Stereoisomeria Ripasso isomeria configurazionale cis-trans (E-Z) Enantiomeri ottici ,centri di chiralità e convenzione RS Conoscere le reazioni di preparazione delle ammine alifatiche ed aromatiche applicando le nozioni apprese nei moduli 3 e 4. Comprendere e conoscere la basicità delle ammine e le reazioni da essa conseguenti. Molecole bio-organiche Glucidi : monosaccaridi e polisaccaridi Nomenclatura struttura e proprietà chimico fisiche e principali reazioni Lipidi : trigliceridi fosfolipidi e colesterolo Nomenclatura struttura e proprietà chimico fisiche E principali reazioni (Trigliceridi: idrolisi, saponificazione, transesterificazione) Colesterolo e steroidi struttura Aminoacidi e proteine Nomenclatura struttura e proprietà chimico fisiche e principali reazioni Enzimi: proprietà strutturali e cinetica Enzimi Struttura di enzimi semplici e complessi (ruolo dei coenzimi) Funzionamento di enzimi “classici” secondo il modello di saturazione (Michaelis Menten) Equazione cinetica secondo Michaelisa Menten Utilizzo della variante di Lineweaver Burk Inibizione competitiva e non competitiva 3 Saper riconoscere i centri chirali di una molecola Essere in grado di classificare i centri chirali secondo la convenzione R-S Conoscere il significato chimico e biologico di molecole chirali 1. Laboratorio Uso del polarimetro e analisi quantitativa di una soluzione glucidica per via polarimetrica Determinazione della alfa specifica di rotazione del glucosio e fruttosio Conoscere le strutture dei principali monosaccaridi nella loro forma aperta e chiusa, in relazione al fenomeno della mutarotazione ed alla loro ossidazione (zuccheri riducenti) Conoscere la natura del legame glicosidico per comprendere la struttura di disaccaridi e polisaccaridi. Riconoscimento della struttura di polisaccaridi per metilazione e successiva idrolisi Conoscere la struttura dei lipidi e le loro reazioni con particolare riguardo a quella di saponificazione(problema dei detergenti). Conoscere la struttura degli amminoacidi, il loro comportamento anfotero, la formazione e le caratteristiche del legame peptidico, per poter comprendere la struttura proteica primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. Conoscere la tecnica di separazione degli amminoacidi per via elettroforetica in base alle caratteristiche del gruppo R dell’aminoacido 3,6 1, 2, 7, 8 Cinetica di mutarotazione del glucosio Analisi del latte separazione grassi,protieine e lattosio Test biureto su frazione proteica Test Fehling e Tollens su frazione glucidica Cinetica di reazione enzimatica utilizzando una proteasi Conoscere il significato della curva di saturazione di un enzima ed i parametri Vmax e Km Curva tempi di reazione/ Concentrazione enzima Spettrofotometria I.R.: modulo congiunto con Analisi Tecniche Interazione tra radiazione I.R. e molecole organiche Bande vibro-rotazionali di bending e stretching: significato energetico Analisi delle bande di assorbimento dei principali gruppi funzionali Modificazioni delle principali bande per effetto di legame idrogeno (allargamento), coniugazione (redshift) Interpretazione degli spettri I.R. di sostanze semplici a partire dalla formula bruta Laboratorio (se disponibile lo spettrofotometro ir) Analisi spettro ir dei composti sintetizzati precedentemente in laboratorio Con analsi diretta o solubilizzazione in nujol (svolta nelle ore di chimica analitica) Saper spiegare l’assorbimento nell’IR in base al modello quantistico e a quello classico mettendolo in relazione con il modello generale di assorbimento molecolare visto in Analisi Tecnica. Conoscere i vari tipi di vibrazioni di stiramento e deformazione, le bande conseguenti e le zone spettrali ad esse associate. Saper interpretare uno spettro IR conoscendo gli assorbimenti dei principali gruppi funzionali Saper preparare un campione per l’analisi IR e saperne registrare lo spettro (svolte nelle ore di analisi) Abilità generali per l laboratorio -saper organizzare in modo progerssivamente più autonomo l’attività sperimentale a partire dalla ricetta di una reazione -saper correlare i concetti appresi in teoria allo svolgimento dell’attività pratica -saper valutare criticamente i risultati ottenuti -conoscere le metodologie per il calcolo della resa di una reazione, della purezza di un preparato - saper utilizzzare le apparecchiature più comuni del laboratorio organico. METODOLOGIE DIDATTICHE -Lezione frontale -Lezione partecipata -Esercitazione peer to peer in classe - Ricerca approfondimenti online -Lavoro a coppie e di gruppo in laboratorio -Redazione quaderno di laboratorio -Esercizi individuali a casa -Simulazione verifiche DEFINIZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE ( vedi Tabella POF E GRIGLIE DI MISURAZIONE DEFINIZIONE DEI LIVELLI MINIMI Essere in grado di utilizzare la nomenclatura IUPAC in molecole con più gruppi funzionali Comprendere la reattività dei gruppi funzionali trattati identificando nucleofili elettrofili reazioni di sostituzione e addizione Saper completare sintesi guidate di difficoltà di base dimostrando una progressione nell’arco dell’anno utilizzando le reazioni trattate in terza e in quarta Saper ideare sintesi organiche semplici (2 o 3 passaggi) , utilizzando le reazioni trattate in terza e in quarta Laboratorio: saper seguire una procedura scritta dopo la spiegazione dell’insegnante Riconoscere i rischi associati alle operazioni compiute e seguire scrupolosamente le indicazioni sulla sicurezza date dall’insegnante Impegnarsi con costanza a redigere una relazione di quanto svolto in laboratorio con adeguati approfondimenti teorici Dimostrare un progresso nell’acquisizione di manualità raggiungendo un autonomia sufficiente nella scelta di materiali e vetreria idonei Vengono scelte varie modalità di verifica: Verifiche scritte: al termine dello svolgimento di ogni tema viene fatta una verifica composta da: domande a scelta multipla, domande aperte brevi, esercizi. Ogni verifica è preceduta da opportuna preparazione. Per gli studenti insufficienti viene offerta una verifica di recupero in itinere o al termine del periodo di recupero del primo quadrimestre. Verifiche orali: gli allievi sono spesso chiamati alla lavagna per risolvere esercizi e dimostrare così il loro grado di comprensione rispetto al tema in svolgimento. L’impegno di studio viene verificato e valutato controllando lo svolgimento dei compiti a casa. Verifiche di laboratorio: Gli allievi devono tenere un quaderno di laboratorio aggiornato contenente: la metodica spiegata, gli appunti presi durante l’esecuzione dell’esperienza, i dati registrati, le conclusioni. Su ogni esperienza è richiesta una relazione scritta Nelle verifiche scritte vengono introdotte domande sulle esperienze svolte, in cui gli allievi devono dimostrare di aver compreso lo scopo, i motivi per cui vengono svolte le varie operazioni, essere in grado di esporre risultati e conclusioni anche eseguendo semplici calcoli. MODALITA’ DI RECUPERO Recupero in itinere, in tutto l’anno intercalandolo all’avanzamento del programma e nei periodi previsti per il recupero.