076_077 Vet OK.qxp 29-04-2009 19:14 Pagina 86 Natur Vet IL BENESSERE DEL CAVALLO Insetti e cavalli: la prevenzione Gli insetti sono praticamente un “male” di stagione che tuttavia può essere combattuto giocando d’anticipo. Ecco come Testo del dott. Stefano Morini, Medico Veterinario, foto di Stefano Morini e Paolo Biroldi L a primavera è arrivata portando con sé insetti e parassiti ematofagi, alati e non, che dedicheranno la loro breve vita a punzecchiare, succhiare sangue, depositare uova e procurare dermatiti ai nostri cavalli e animali in genere. La lista è molto lunga: acari, pulci, pidocchi, zecche, mosche di vario genere, zanzare, moscerini, tafani ed altri piccoli mostri, tutti accomunati da un unico obiettivo: nutrirsi e riprodursi a spese dell’ospite. Cosa c’è di più triste e angoscioso dello spettacolo di un cavallo magro e a capo chino, ricoperto di mosche e tafani, col mantello insanguinato e pieno di uova di insetti? O di un cane con le punte delle orecchie sanguinanti, mangiate dalle mosche? Teniamo presente che le parassitosi esterne, cioé da insetti ematofagi, possono causare dimagramento, depressione del sensorio, abbassamento delle difese immunitarie,dermatiti importanti con lesioni da grattamento e da morsicature, senza contare la trasmissione di gravi malattie come carbonchio ematico, triLa quasi totalità degli insetti che infastidisce i nostri amici sono ematofagi, cioé si nutrono del loro sangue 86 panosomiasi, anemia infettiva, parassitosi intestinali e così via. A tutto ciò si aggiunga che ogni anno si notano insetti e parassiti sconosciuti per aspetto e ciclo di vita, di natura ibrida e probabile frutto di ricombinazione genetica, forse causata dall’inquinamento atmosferico e degli alimenti. Inoltre, se prima gli animali parassitati potevano essere allergici alla saliva degli insetti, adesso devono fare i conti con veri e propri avvelenamenti causati da antiparassitari, anticrittogamici e diserbanti, presenti nei frutteti, nelle vigne e nelle colture entensive in genere e veicolati dall’apparato pungitore-succhiatore. Queste sostanze chimiche altamente tossiche si localizzano nel sottocute della pel- le dando sintomatologia pruriginosa, grattamento, morsicature, intossicazioni epatiche e renali, insomma un disastro! Ricordo ancora un allevamento di cavalli argentini, al confine tra Liguria e Piemonte, devastato dai moscerini che in quella zona sono una vera e propria maledizione per numero e invasività. I cavalli si erano letteralmente scuoiati a morsi e si grattavano furiosamente contro gli alberi, mentre io e il proprietario tentavamo di parlarci senza inghiottire manciate di insetti….uno scenario da bassa ma- celleria! In ogni caso esistono molti mezzi per prevenire e curare in modo soddisfacente questi devastanti attentati alla vita dei nostri animali e…alla nostra. Innanzi tutto possiamo mettere in opera alcuni sani principi per evitare la schiusa di milioni di uova di parassiti, appena inizia la primavera e cioé l’uso della flambatura o del vapore a 100°C e/o di disinfettanti ad hoc. Una bella passata di scuderie, box e recinzioni dei paddock, soprattutto con la fiamma viva, ci metterà al riparo anche da recidive di malattie della pelle come la rogna e micosi varie. Un secondo accorgimento mi pare la scelta di mettere a paddock i cavalli durante la notte, tenendoli in scuderia durante la giornata. In questo modo di giorno stanno al fresco e all’ombra e più al sicuro da punture d’insetti, mentre di notte, passato il momento dell’imbrunire in cui tutti gli esseri volanti della notte si scatenano, si godono temperature piacevoli, mangiano e riposano tranquillamente. Questo naturalmente a patto che la situazione ambientale non 076_077 Vet OK.qxp 29-04-2009 19:14 metta gli animali a rischio di furti, nel qual caso potrebbe valere la pena di mettere del personale a controllarli durante la notte. Ancora, esistono macchine che emanano effluvi ormonali, attirando così zanzare, mosche e moscerini in una trappola a rete che li raccoglie in quantità davvero notevoli. Un antico rimedio che sfrutta lo stesso principio é l’uso di foglie di Artemisia che, raccolte in mazzetti e disposte in scuderia e nei box esterni, attira gli insetti e li trattiene con un fluido colloso prodotto dalla pianta stessa. La natura é comunque molto prodiga di rimedi naturali per allontanare gli insetti, offrendoci una vasta gamma di possibilità. Per esempio l’aglio può far parte della dieta come parziale sverminante e disinfettante intestinale, ma localizza anche il suo sentore agliaceo nel sottocute, scoraggiando i parassiti a pungerla. Localmente, strofinato delicatamente sulla pelle, ha lo stesso effetto deterrente così come le foglie di Menta, Eucalipto e Noce, magari dopo averle scottate in acqua calda per qualche minuto,circa. Le foglie di Salvia possono essere usate, macinate o tagliate, sulle punture d’insetto per far riassorbire i ponfi e cicatrizzare piccole lesioni. Pagina 87 Oltre a essere fastidiosi, gli insetti possono causare molti problemi, più o meno gravi, per la salute del cavallo L’olio di Neem, estratto dalla pianta omonima, ha invece un effetto particolarmente repellente nei confronti della zanzara tigre. Esiste poi una serie pressoché infinita di estratti complessi di varie erbe associate ad olii, già pronti e in vendita nelle erboristerie che danno buoni risultati, complessivamente. Tra questi vorrei suggerire l’associazione di Timo, Noce e benzoino ad azione particolarmente incisiva oppure un’estratto di Eucalipto, Menta, Canfora, Chiodi di Garofano, Benzoino, Lavanda, Limone, Quassia Amara, Salvia, Santeria, Nardo e Pelargonium Graveolens, con la particolarità di avere l’effetto di allontanare, ma non di uccidere gli insetti, quindi il trattamento andrà fatto all’animale in una zona lontana dall’allevamento e dalla casa. Voglio essere ben chiaro su questo tipo di somministrazione, giusto per non incorrere nelle ire di nessuno, nel caso in cui si trovasse la casa invasa da pulci, pidocchi, acari e quant’altro! É già successo più volte, in particolare un’anziana signora, allevatrice di levrieri Borzoi, che su questo argomento si trasformava in un mamba verde, il più velenoso e aggressivo dei serpenti, colpevolizzandomi ferocemente davanti a chiunque fosse nei paraggi perché mi riteneva responsabile di averle infestato la casa, irrimediabilmente. A nulla valsero le mie affermazioni d’innocenza, ormai ero bollato come untore, per sempre…. A volte mi trovo ad usare un’essenza spagirica, un olio molto aromatico chiamato Cajeput, che ha un effetto eccellente come deterrente per ogni tipo di insetto e per quasi ogni tipo di….portafoglio, quindi consiglio di usarlo sul mantello del cavallo, ma diluito almeno 1 a 10. Spesso lo uso per proteggere una ferita, suturata o trattata con cicatrizzante, dalle mosche o da morsi e sfregamenti, ungendola tutt’intorno. Un’ultima cosa vorrei aggiungere alla lista di sostanze in grado di proteggere i nostri cavalli dagli insetti molesti : l’argilla, la terra vergine…la terra, insomma! Da una parte cicatrizzerà le piccole ferite della cute, dall’altra non permetterà al rostro degli insetti ematofagi di penetrare nella cute. Lasciate che si rotolino in tutte le pozzanghere che trovano, saranno così ben protetti da non richiedere altre attenzioni. Per un pò rinunciate a mostrare il vostro gioiello pulito e lustro e lasciategli godere il suo lato “Pierino, la peste!”. Bzzzzzzzzz a tutti! * [email protected] www.naturvet.it 87