LA NEUROBIOLOGIA E IL CANNIBALISMO AZTECO Nel 1977 Michael Harner propose che gli Aztechi avessero praticato il cannibalismo per ottenere proteine animali, dal momento che queste contengono tutti gli aminoacidi nella combinazione adatta al fabbisogno umano. Nel 1978 Bernard R.Ortiz de Mantellano obbiettò che gli Aztechi avrebbero potuto ottenere tutti gli aminoacidi necessari da alimenti vegetali, e che il loro cannibalismo poteva essere spiegato come un rituale di ringraziamento, perché coincideva con il periodo di raccolta del mais. Ma, quasi nello stesso tempo, altri ricercatori dimostravano che il consumo di mais poteva causare una carenza cerebrale di serotonina, la quale a sua volta poteva provocare conseguenze neurocomportamentali, come la tendenza verso il comportamento aggressivo o il fanatismo ideologico/religioso. In questo studio noi ci proponiamo di mostrare che una dieta a base di mais può causare una carenza di serotonina e che ciò può spiegare il cannibalismo e altre peculiarità della cultura azteca. I risultati di questo studio sono coerenti con le prove acquisite da tempo, e confermate recentemente, del cannibalismo tra gli Anasazi, una popolazione preistorica del Sudovest degli odierni Stati Uniti, che basava la propria alimentazione sul mais. Più in generale indicano la probabile origine alimentare per diversi comportamenti aggressivi o fanatici in popolazioni la cui alimentazione sia basata su cibi che possano diminuire la serotonina cerebrale.