Denominazione del prodotto: Carciofo violetto di Sant’Erasmo Zona di produzione: Isola di Sant’Erasmo a Venezia. Tecnica di produzione: A seconda del fatto che la semina sia fatta per seme o per via agemica (in cui viene piantato un carduccio, cioè una parte di pianta provvista si gemma), l’impianto avviene in autunno o in primavera. Nei primi stadi della ripresa vegetativa si eseguono diverse lavorazioni al terreno. In autunno si provvede alla rincalzatura delle singole piante (fare le “motte”) e in primavera alla eliminazione (“smotar”) del terreno. La scarducciatura viene effettuata in primavera e consiste nella eliminazione dei carducci superflui. La produzione ha inizio i primi di aprile, con le così dette “castraure” e termina a giugno con le ultime produzioni, con un ciclo produttivo di circa 90 giorni. La raccolta viene completamente effettuata a mano, i capolini vengono depositati in cassette e tagliati con un gambo di circa 15 cm, lasciando 2-3 foglie. A produzione terminata (fine luglio-agosto) si procede al taglio degli steli che avevano prodotto i capolini. Caratteristiche del prodotto: Il carciofo (Cynara scolymus L) è una pianta erbacea perenne che si presenta con un fusto eretto, ramificato al momento della fioritura, robusto, striato in senso longitudinale, fornito di foglie alterne, la cui altezza varia mediamente tra gli 80 ed i 130 cm. Le varietà del carciofo sono numerose, ma solo alcune hanno un'ampia diffusione, mentre altre rivestono solo importanza locale e, talvolta, cambia solo la denominazione nelle diverse località di coltivazione. In provincia di Venezia sono coltivate due varietà di carciofo: il "Violetto di Chioggia" e il "Violetto di Sant'Erasmo". Da secoli ormai, in laguna di Venezia in particolare a Sant'Erasmo, Vignole, Lio Piccolo, Malamocco, Mazzorbo, si producono carciofi di grande qualità, frutto del lavoro e della tenacia di agricoltori, che a dispetto delle mode del mercato globale, riescono a conservare antichi sapori. Questa tradizione permane soprattutto a Sant'Erasmo, i cui terreni, consentono la coltivazione di verdure saporite tra le quali il carciofo violetto cha ha preso il nome proprio da quest'isola. Tenero, carnoso, poco spinoso e di forma allungata, il carciofo di Sant'Erasmo ha le brattee color violetto cupo, che racchiudono un cuore dal gusto inconfondibile. A Sant’Erasmo i primi carciofi vengono raccolti verso inizio di aprile. Questi carciofi, che vedono letteralmente impazzire i veri intenditori, sono le “castraure”, cioè il frutto apicale della pianta di carciofo che viene tagliato per primo in modo da permettere lo sviluppo di altri 18-20 carciofi laterali (botoli) altrettanto teneri e gustosi. Le castraure sono famose per il loro gusto unico e particolare, un carciofo tenerissimo che è un insieme di sapori, dal leggero sapore amarognolo, che ne esaltano l’inestimabile valore organolettico. Nel 2002 il Carciofo violetto di Sant’Erasmo si è visto riconosciuto il titolo di Presidio Slow Food anche grazie all’attività del Consorzio di 10 produttori che lo coltivano; Elementi di storicità: Il carciofo è un antico prodotto orticolo, tipicamente mediterraneo, presente allo stato spontaneo nelle zone più calde. I primi elementi documentali segnalano il carciofo a Venezia già nel 1500, infatti la Laguna veneziana costituisce l’unica possibilità produttiva nell’Italia del Nord Est, una opportunità ambientale e una naturale predisposizione culturale che la tradizionale sensibilità della Serenissima nei confronti dell’area mediterranea non poteva ignorare. L’isola di Sant’Erasmo, dove si produce il carciofo violetto, era considerata, e lo è ancora, come l’orto di Venezia in cui si producono verdure (dalle “castraure” alle “sparesee”) le quali per la bontà del loro sapore, dovuto alla particolarità del terreno, in parte sabbioso ed in parte cretoso, sono molto ricercate e richieste al mercato di Rialto.; Utilizzi in cucina: Il carciofo si consuma anche crudo, in pinzimonio con olio e limone. Si presta per gustosi sott’olio o sotto aceto. Prelibato, saporito e raffinato anche lessato, al forno, in umido, alla griglia e in moltissimi piatti, ove non manca mai di distinguersi per il caratteristico sapore dolcemente amarognolo. Tabella nutrizionale: per 100 g di prodotto Valore energetico (calorie) 22 kcal Acqua 84 g Proteine 2,7 g Carboidrati 2,5 g Fibre 5,5 g Grassi 0,2 g Sodio 94 mg Potassio 320 mg Ferro 1 mg Calcio 86 mg Fosforo 67 mg Magnesio 60 mg Altre informazioni sulla reperibilità e riconoscimento del prodotto: Il prodotto è reperibile da aprile a giugno quasi esclusivamente attraverso tradizionali canali commerciali (mercati, dettaglio, ristorazione) in ambito locale nei Farmer's Market Coldiretti che hanno luogo nella provincia di Venezia.