PROSPETTIVA MONUMENTALE PROSPETTIVA MONUM E N T A L E : risultato dall'associazione di due parole latine "perspectus" (vedere attraverso) e "monumentum " La prospettiva in arte ha due sensi: il primo concerne il modo di rappresentazione (v. capitolo della rappresentazione), il secondo riguarda l'aspetto che presenta un insieme urbano trattato in modo da privilegiare un asse principale con una linea d'orizzonte e uno o più punti di fuga. L'Art urbain, nell'uso della prospettiva, associa la maniera di rappresentare la città allo strumento di concepimento della composizione urbana. La prospettiva monumentale rafforza l'effetto di focalizzazione che crea un'attrattiva. Questa denominazione è specifica del XVII secolo, avendo l'asse lo scopo di segnalare un monumento. Essa trova comunque nelle diverse epoche nuove applicazioni. In Egitto, nell'isola di Filae, il tempio di Iside è stato oggetto di una sapiente messa in scena. Il suo primo pilone, circondato da due colonnati, si apre su una piazza trapezoidale in pendenza verso il Nilo (1). Ad Atene, l'Acropoli (2) costituisce una suggestiva prospettiva monumentale. L'asse privilegia le visuali oblique destinate a guidare il visitatore partendo dai propilei. La visuale d'angolo è la regola perché essa permette di mettere meglio in evidenza gli edifici con il giuoco dell'ombra e della luce. La città romana è organizzata su un asse centrale nord-sud interrotto da una piazza e due " …. E' perché essi sono fuori da questo asse folgorante, il Partenone a destra e l'Eretteo a sinistra, che avete la possibilità di vederli di tre quarti, nel loro aspetto complessivo". Le CORBUSIER, vers une Architecture. le a Brasilia e a Chandigarh. Più dei monumenti, è la velocità dell'automobile che viene privilegiata nell'uso della strada (cf. Front bâti). "Non sono tanto numerosi i comuni chiamati a un vasto e rapido sviluppo e che hanno avuto cura di organizzarsi in base ad alcuni principi chiari: un asse maggiore che dà alla città la sua struttura… ogni abitante di Cergy-Pontoise deve sentire questa dignità conferita alla sua vita. Gli si è fatto onore sviluppando questo asse nello stesso tempo in cui si costruivano strade, piazze…" François MITTERAND, le 18 octobre 1990. Con il post-modern si assiste a un rinnovamento di questo concetto. A Cergy-Pontoise, l'Asse Maggio (9) consti-tue un monument commun aux différents quartiers de la ville nouvelle. Il renforce ain-si son unité et en devient le symbole. porte, che creano così una prospettiva con un punto di fuga (prospettiva frontale) (3). Il principio base è rappresentato nelle porte di Serlio del XV secolo (cf. prospettiva). (4). Il Medioevo diffuse la visione frontale panoramica della città privilegiandone la silhouette per il visitatore (5). L'epoca barocca adotta la prospettiva con due punti di fuga. Si veda la Piazza del Popolo (6) situata all'entrata della città di Roma, con tre assi che partono dal centro. Questo esempio va confrontato alla convergenza dei tre viali che conducono alla corte del Castello di Versailles (7). Qui la prospettiva monumentale tratta in modo eccezionale il passaggio dallo spazio incolto allo spazio sistemato a verde. E' la "grandiosa vista" di cui parla Gordon Cullen in Townscape. E' lo stesso principio che è alla base della Promenade du Pérou a Montpellier e della prospettiva di San Pietroburgo. La grande composizione di Versailles ha d'altronde ispirato quella di Washington. In effetti, è il francese PierreCharles l'Enfant detto "le Major", ufficiale del genio nell'armata del Marquis de La Fayette ad aver avuto l'onore di approntare il piano di Washington, quando il primo Presidente della Convenzione del 1787, Giorgio Washington, fonda la capitale federale che porta il suo nome. Il piano di questa città prevede due grandi prospettive monumentali, di cui quella del Campidoglio, che ha parecchi chilometri di lunghezza, arriva fino alle rive del fiume Potomac. (v. note). La prospettiva monumentale è stata adoperata al servizio del potere reale poi imperiale. Adottata da Haussmann, essa ha fornito il grande Asse storico est-ovest di Parigi (8). D'altronde, l'Arche de la Défense, monumento-attrezzatura di servizio, molto paradossalmente ha restituito all'Asse storico la sua definizione classica unificando il quartiere de la Défense e concretizzando l'integrazione di questo polo a Parigi. L'aspetto sfalsato dell'Arche in rapporto all'asse sembra ispirarsi alla visione obliqua cara ai Greci per dare risalto all'edificio (2). Il movimento moderno con Le Corbusier adotta il concetto di prospettiva monumenta- rappresenta un monumento comune ai diversi quartieri della città nuova. Esso rafforza così la sua unità e ne diviene il simbolo. La gran parte delle prospettive monumentali sono costituite da tratti di strada ("avenues" o "allées"). Esse hanno la particolarità di formare un tutto con il sole, grazie all'asse privilegiato est-ovest. L'orizzonte molto spesso viene scoperto dopo un percorso in discesa che porta a un punto d'interesse, come un belvedere, un "rond-point" o un incrocio a stella. Tante situazioni considerate assieme per ottenere una monumentalità chiara ed evidente per tutti gli abitanti. Oggi un nuovo uso della prospettiva monumentale può aiutare a ristrutturare i comuni della periferia attraversata da una strada di grande comunicazione, favorendo così una sinergia intercomunale (cf. porte e entrée de ville). V. AVENUE, ALLEE, BELVEDERE, CARREFOUR, COUR, FRONT BATI, PERSPECTIVE, PORTE ET ENTREE DE VILLE, ROND-POINT, SILHOUETTE.