struttura delle piante - Istituto Serpieri Bologna

STRUTTURA DELLE RADICI
Zona di accrescimento: la più lontana dal fusto,
formata dall’apice radicale, costituito da tessuti meristematici e protetta
da tessuti sovrastanti ( cuffia)
Zona di assorbimento: immediatamente sopra
alla precedente, caratterizzata dalla presenza dei peli radicali
Zona di trasporto: che collega la zona di
assorbimento con il fusto, nelle piante arboree è lignificata.
SEZIONE DI RADICE
• Epidermide: tessuto che protegge la
radice
• Corteccia: dove si accumulano
sostanze di riserva
• Cilindro centrale: formato da tessuti
conduttori
Struttura secondaria di radice
• Nelle gimnosperme e nelle dicotiledoni
avviene l’accrescimento in spessore ad
opera del CAMBIO, che si inserisce tra
la parte esterna del legno e la parte
interna del libro
Passaggio da struttura primaria a struttura
secondaria
Funzioni della radice
• MECCANICA: ancora la pianta al terreno assicurandone
stabilità
• TROFICA: assorbimento dell’acqua e dei sali minerali dal
terreno, che si verifica nella zona di assorbimento: i peli radicali
sono delle estroflessioni dell’epidermide che aumentano la
superficie di contatto con il terreno, accrescendo la capacità di
assorbimento.
• TRASPORTO: la linfa grezza, di composizione simile alla
soluzione circolante del terreno, viene trasportata attraverso lo
xilema in tutte le parti della pianta
STRUTTURA DEL FUSTO
• Zona apicale: posta nella gemma apicale, è
costituita da tessuto meristematico
• Zona di struttura primaria: costituita da
Epidermide
Cilindro corticale o corteccia
Cilindro centrale o stele
Cilindro centrale
• Nelle monocotiledoni i fasci vascolari
sono collocati in ordine sparso
• Nelle dicotiledoni e nelle Gimnosperme
sono disposti ad anello con vasi legnosi
all’interno e vasi cribrosi all’esterno
Zona di struttura secondaria
•
•
•
•
•
Le cellule del cambio iniziano a dividersi, dando origine a nuove
cellule che si differenziano verso l’interno legno secondario e
verso l’esterno floema secondario.
Con la crescita del cambio aumenta il diametro dei fusti e nel
tronco appaiono dei cerchi detti anelli, che corrispondono
all’accrescimento di un anno.
Il floema di nuova formazione preme verso l’esterno e i tessuti
della corteccia si lacerano e muoiono.
Il fellogeno, strato di cellule meristematiche, produce il sughero
Tutti i tessuti esterni allo strato di sughero vanno a costituire la
scorza o ritidoma
FUSTI MODIFICATI
GEMMA
• GEMMA TERMINALE o APICALE
• GEMMA LATERALE O ASCELLARE
APICE VEGETATIVO
• GEMME NUDE: gemme delle piante erbacee,
non hanno protezione
• Le GEMME delle piante legnose sono protette da
PERULE (squame protettive)
• In inverno entrano in un periodo di
QUIESCENZA (gemme dormienti)
INNESTO A SPACCO
Innesto a gemma
Gemme a legno
• Contengono il primordio dell’asse
vegetativo,
• sono sottili ed appuntite
• Producono rami laterali
• o foglie sul ramo principale
Gemme a Fiore
• Contengono gli abbozzi del fiore
• Sono di forma rotonda e corposa
Gemme miste
Contengono il primordio di un asse
vegetativo e possono dare origine sia a
foglie e rami che a fiori (frutti)
Gemma mista di vite
Le gemme si distinguono secondo la
posizione che occupano
• APICALI all’estremità del ramo
• LATERALI si trovano
• in corrispondenza dei nodi
• ASCELLARI sono
• all’ascella della foglia
Le gemme si possono distinguere in base a
quando si sono formate
• Gemme pronte: si sviluppano nello stesso
anno in cui si sono formate e danno origine
ad un ramo detto: ANTICIPATO
• Gemme dormienti o quiescenti o ibernanti
danno origine a vegetazione l’anno
successivo la loro formazione
• Gemme latenti: possono rimanere
indifferenziate per anni e risvegliarsi in
seguito ad uno stimolo come per
esempio la potatura.
• Gemme avventizie: occupano una
posizione insolita sul fusto e sui rami