Un ricordo da parte del Prof. Emilio Campos

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Gunter K. von Noorden è mancato a Houston il 18 febbraio u.s. dopo lunga e penosa malattia. Il Professor von
Noorden è stato uno dei pilastri della strabologia moderna. Nato a Berlino nel 1928 ed emigrato, dopo la Laurea in
Medicina, negli Stati Uniti d’America, quivi completò la sua formazione oftalmologica a Iowa, per poi concentrarsi in
maniera esclusiva sulla strabologia sotto la guida di Hermann Burian e poi di Heinrich Harms a Tuebingen. Fu
Professore alla John Hopkins University di Baltimora, per poi trasferirsi a Houston, Texas come Professore al Balylor
College of Medicine e Direttore di Oftalmologia al Texas Children Hospital. von Noorden, sotto l’impulso dei lavori di
Wiesel e Hubel, fu il primo a studiare l’ambliopia sperimentale nelle scimmie, dando un contributo tuttora
irrinunciabile anche dal punto di vista clinico. Autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche nei settori
dell’ambliopia e dello strabismo, viene ricordato per il suo testo “Binocular Vision and OcularMotility” della sesta
edizione del quale sono il coautore. Questo libro è ritenuto tuttora la Bibbia della strabologia ed è disponibile
gratuitamente on-line.
Il Prof. von Noorden è stato un grande clinico e un didatta eccezionale, generoso verso tutti coloro che da lui
desideravano imparare. Ebbe allievi provenienti da tutte le parti del mondo. Viaggiatore instancabile e curioso, ha
tenuto lezioni e conferenze in ogni Paese, interessandosi sempre di ogni aspetto delle realtà e delle culture locali.
Insignito di ogni possibile onorificenza oftalmologica, tra cui la Hall of Fame dell’ASCRS, era particolarmente
orgoglioso del Dottorato honoris causa conferitogli dall’Università di Bologna.
Fui presentato a Gunter von Noorden nel 1975 da Gladys, vedova di Hermann Burian, cui ero molto legato. Per oltre
quarant’anni ho goduto della sua amicizia, che è stata tenuta viva da incontri frequenti in ogni dove, da
corrispondenza e da continui colloqui telefonici. Sono stato allievo di Bruno Bagolini, che a sua volta fu il primo allievo
di Burian. Scherzosamente, von Noorden si definiva il mio zio accademico. Era l’unico partner di discussione che mi
era rimasto, dopo la scomparsa del Prof. Bagolini, per affrontare temi di fisiopatologia della visione binoculare e della
motilità oculare, argomenti ritenuti forse troppo ostici dagli strabologi d’oggi. von Noorden, gentiluomo di vecchio
stampo, era dotato di un eccellente humor e un’innata simpatia che lo mettevano al centro dell’attenzione in
qualsiasi occasione si fosse trovato.
La scomparsa di Gunter von Noorden è una grandissima perdita per l’oftalmologia internazionale e in particolare per il
mondo strabologico, oltre ovviamente che per la moglie Betty, la figlia Sonja e gli allievi che lo rimpiangono con
grande affetto.
Emilio C. Campos
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