L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate Cristiani e musulmani nell'XI secolo Fra mondo cristiano e mondo musulmano erano continuati, nel corso del Medioevo, gli scambi commerciali e i passaggi di conoscenze, oltre a situazioni di scontro, accanto ad alleanze e periodi di pace XI sec. l'impero arabo appare fortemente indebolito Al contrario, l'Europa è in forte ripresa, economica e sociale L'espansione dell'Europa cristiana XI sec.: 1) Genovesi e Pisani: liberano il Mar Tirreno dai briganti saraceni 2) Normanni tolgono la Sicilia agli Arabi 3) in Spagna: i regni cristiani del nord (Le ón, Castiglia, Navarra, Aragona e la contea di Catalogna) iniziarono la cosiddetta Reconquista delle terre occupate dai Mori fin dall'VIII sec. La Reconquista si carica di significato religioso Inizialmente: guerra contro Mori si configura come una serie di scontri per il possesso di terre Successivamente: si diffonde l'idea che la riconquista di territori precedentemente cristiani sia una guerra santa e un preciso dovere di tutti i principi cristiani La Reconquista si carica di significato religioso Intero mondo cristiano si mobilita: in aiuto dei combattenti spagnoli arrivano cavalieri provenienti da tutta Europa. In cambio della partecipazione alla guerra, il papa promette il perdono dei peccati. I cavalieri che partecipano alla Reconquista portano sulle armi e sulle vesti il simbolo della croce, per indicare il carattere religioso della loro missione Il dominio arabo in Spagna si riduce al regno di Granada La lotta tra cristiani e musulmani in Spagna durò dall'XI al XV secolo 1212: scontro decisivo, a Las Navas de Tolosa. Dopo questa battaglia, i musulmani mantennero solamente il piccolo regno di Granada, all'estremo sud della Spagna Le battaglie contro i Mori in Spagna fornirono il materiale per molte leggende e canzoni: la più famosa fu il Poema de mio Cid Nasce l'idea di Crociata La situazione politica in Palestina La Palestina veniva considerata dai cristiani la Terra Santa ed era destinazione di pellegrinaggi da tutta Europa (meta importante: Gerusalemme, sede del Santo Sepolcro) Pur essendo sotto la dominazione araba (dal VII sec. d.C.), era sempre stato possibile per i cristiani compiere i pellegrinaggi fino a Gerusalemme Le dicerie sui Turchi Finire dell'XI sec. la città di Gerusalemme cade nelle mani dei Turchi selgiuchidi, popolazioni guerriere che erano arrivate a minacciare anche l'Impero bizantino. Vennero diffuse voci infondate, cioè che i turchi volessero impedire i pellegrinaggi cristiani a Gerusalemme. In realtà, veniva chiesta solo una tassa di passaggio La richiesta d'aiuto di Bisanzio Finire dell'XI sec. l'imperatore di Bisanzio, Alessio Comneno, si trova a dover fronteggiare: 1) da sud: avanzata dei Turchi 2) da ovest: avanzata dei Normanni Chiede quindi aiuto al papa, perché invii forze mercenarie L'intervento del papa 1095: il papa Urbano II, durante il concilio di Clermont, invitò i principi cristiani a prendere le armi per portare aiuto ai cristiani d'oriente in difficoltà L'invito del papa ha conseguenze importanti Intervento di Urbano II provoca entusiasmo in principi e popolo intero. La spedizione viene presentata come un santo pellegrinaggio, attraverso il quale ottenere il perdono dei peccati e la salvezza dell'anima. L'invito del papa ha conseguenze importanti A partire dal XII sec. I guerrieri che partecipano vengono chiamati crociati, perché portano la croce sulle armi e sulle vesti. Le loro spedizioni sono quindi chiamate crociate. Il viaggio verso Gerusalemme nasce quindi come manifestazione di religiosità, tuttavia in molti sfruttano le crociate come un'occasione per conquistare terre e potere Una “crociata popolare” XI sec. Importante la figura di Pietro l'Eremita, che si mise in marcia verso l'oriente alla testa dei suoi seguaci. Essi partirono senza viveri, se li procurarono per strada con saccheggi, massacrando o battezzando a forza gli Ebrei incontrati sul cammino. Una “crociata popolare” La loro crociata ebbe però un esito tragico: quasi tutti i partecipanti furono uccisi o fatti prigionieri appena arrivati in Palestina