Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica La nanoelettronica moderna e’ basata su un approccio modulare nel quale strutture particolarmente efficienti per una data funzione sono assemblate o sono importate in strutture convenzionali. Una delle forti motivazioni alla base di questo approccio e’ quella di mantenere la precisione nei vari parametri dei circuiti pur riducendo fortemente la taglia dei sistemi. Infatti un singolo atomo mancante (che sicuramente si trova in strutture generate attraverso la deposizione in vuoto) comportera’ una variazione di volume δV /V ~10−3 nelle strutture piu’ piccole δV /V ~10-6 nelle strutture piu’ grandi (1000 volte inferiore) Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica Consideriamo l’isola di un transistor a singolo elettrone per cui la capacitanza e’ una parametro fondamentale. Paragoniamo un isola costituita da un C60 con quella di dimensioni simili prodotta attraverso tecniche di deposizione in vuoto. Mentre il C60 sara’ perfettamente riproducibile ,qualsiasi altra struttura prodotta sara’ in qualche modo casuale nella forma e nella dimensione. Per cui ci saranno aspetti del circuito che dipenderanno da interazioni che non possono essere sotto controllo. Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica Un esempio simile e’ quello di un nanotubo di carbonio la cui funzione in un circuito puo’ essere quella di conduttore avente un’alta mobilita’ elettronica controllabile. La regolarita’ delle posizioni atomiche lo rende un perfetto conduttore il cui raggio e’ ben definito. Nano Lett., Article ASAP DOI: 10.1021/nl802991 Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica Le strutture molecolari come i nanotubi di Carbonio o il C60 offrono la possibilita’ del controllo assoluto che implica anche la perfetta riproducibilita’ e alta mobilita’ della cariche elettroniche. In linea di principio un metallo estremamente puro tenuto a temperature molto basse puo’ permettere agli elettroni di muoversi attraverso milioni di atomi prima di essere diffusi.Questo tipo di comportamento e’ desiderabile permettendo al dispositivo una maggiore velocità e sviluppando meno calore. Nei metalli e nei semiconduttori il requisito di perfezione delle posizioni atomiche e’ molto difficile e costoso da ottenere. Generalmente sono necessari grandi cristalli singoli che poi poi tagliati in dischi e successivamente miniaturizzati. Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica Anche in questo caso per evitare la diffusione elettronica bisogna lavorare a basse temperature poiche’ il moto termico degli atomi riduce il libero cammino medio degli elettroni da molti milioni di passi reticolari fino a qualche decina. Un modo di ridurre lo scattering a temperatura ambiente e’ quello di considerare dei cristalli rigidi a ridotta l’ampiezza delle vibrazioni. I solidi a base Carbonio (diamante, grafite) sono promettenti da questo punto di vista Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica:benzene Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica:benzene Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica:benzene Anello esagonale formato da 6 atomi di Carbonio. La struttura e’ detta aromatica poiche’ almeno due dei sei elettroni 2pz (la cui densita’ di probabilita’ si estende superiormente es inferiormente rispetto all’anello benzenico do 0.7 Angstrom) sono delocalizzati e si muovono facilmente attorno all’anello. E’ stata misurata una corrente di 3.9 nA applicando un campo magnetico di 1 T. L’equivalenza del legame carbonio-carbonio e’ mantenuta nelle strutture del grafene e della grafite. La lunghezza di legame nel grafene e’ 1.42 Angstrom(1.399 Angstrom nel benzene). Nella grafite lo spazio tra i piani di grafene e’ di 3.35 Angstrom, consistente con una debole interazione van der Waals. Nuovi building blocks per i dispositivi elettronici di scala nanometrica:benzene L’equivalenza del legame carbonio-carbonio e’ mantenuta nelle strutture del grafene e della grafite. La lunghezza di legame nel grafene e’ 142 pm (139.9 pm nel benzene).Nella grafite lo spazio tra i piani di grafene e’ di 335 pm, consistente con una debole interazione van der Waals. GRAFENE: MONOSTRATO DI ATOMI DI CARBONIO ORGANIZZATA CON UNA STRUTTURA CRISTALLINA A CELLE ESAGONALI Un singolo foglio di grafene e’ un cristallo singolo con lo spessore di un singolo atomo. I fogli di grafene sono la base per creare i nanotubi e i fullereni e la grafite GRAFENE Prima tecnica sperimentale di estrazione di fogli di grafene (2004) GRAFENE E’ difficile da isolare unb singolo foglio di graphene e solo di recente si e’ riuscito a farlo. I piu’ perfetti fogli di grafene sono estratti da un cristallo di grafite.L’estrazione prevede una sorta di rimozione (peeling off) in modo da ottenere un foglio di grafene singolo. Inoltre il grafene e’ stato crescito im modo epitassiale su un substrato di SiC. GRAFENE PROPRIETA' DEL GRAFENE Spessore: Avendo un solo strato di atomi di Carbonio, il grafene è il materiale con il minor spessore mai misurato! Nominalmente lo spessore è di 3.35 Angstrom Reticolo cristallino a nido d'ape. Ogni atomo di carbonio ha tre legami con gli atomi adiacenti, con una lunghezza di legame di d = 1,42 Å. Questi esagoni, simili a quelli della molecola di benzene, hanno una distanza centro-centro di 2,46 Å Reticolo di Bravais del grafene Reticolo di Bravais del grafene Reticolo di Bravais del grafene Reticolo di Bravais grafene Il grafene appartiene ad una diversa classe di reticoli detti reticoli cristallini , che possono essere costruiti a partire da un reticolo di Bravais, con l’aggiunta di una “base”, che in questo caso è rappresentata da due atomi di carbonio C1 e C2 e dai vettori primitivi a e b. Nel caso del grafene tra i due primitivi c’è un angolo di 120°. Il reticolo di Bravais che è più simile al reticolo del grafene è quello esagonale, ma non è identico, presenta infatti un nodo in più al centro dell’esagono Reticolo reciproco del grafene Reticolo reciproco del grafene Reticolo reciproco del grafene A destra della figura, nel piano kx ,ky e’ rappresentate la prima zona di Brillouin del grafene.I vettori d’onda k sono convenzionalmente misurati rispetto al centro della zona (Γ). I punti K ed M rappresentano importanti direzioni di alta simmetria per il grafene.In particolare il punto K e’ quello in cui si incontrano la banda di conduzione e la banda do valenza. Proprietà elettroniche del grafene STRUTTURA A BANDE STANDARD DI CONDUTTORI ED ISOLANTI METALLO ISOLANTE: GAP >> 1 ev Proprietà elettroniche del grafene SILICIO Proprietà elettroniche del grafene SEMICONDUTTORE: GAP <= 1 ev L'ASSE X E' PROPORZIONALE A MOMENTO L'ASSE Y E' PROPORZIONALE ALL'ENERGIA Proprietà elettroniche del grafene NOTA STORICA: Nel 1928 Dirac suggeri' l'eistenza delle antiparticelle. Oltre alla ricerca di antiparticelle nei raggi cosmici e negli acceleratori di particelle, I semiconduttori offrono una realizzazione pratica nella forma delle lacune nella banda di valenza. Proprietà elettroniche del grafene Il grafene ha una diversa strutura a bande La grafite e’ un conduttore ed e’ descritta come un semiconduttore a gap zero la cui conduttivita’ e altamente dipendente dalla direzione. La struttura a bande della puo’ essere pensata come se il gap del Si fosse ridotto a Zero. Mantenendo la forma parabolica per la banda dI conduzione e la bandavalenza che si toccano (sovrappongono leggermente) a k=0 (Γ). Proprietà elettroniche del grafene Massa efficace leggera → ampia curvatura → elettroni veloci!! Idea chiave dell'industria dei semiconduttori: gli elettroni si comportanto come elettroni liberi con massa uguale alla massa efficace Il grafene ha una diversa struttura a bande Gli elettrini pz riempiono completamente la banda inferiore. La banda superiore è vuota. E' possibile introdurre o elininare elettroni nelle due bandi in diversi modi Il grafene ha una diversa struttura a bande SEMICONDUTTORE ORDINARIO SEMICONDUTTORE PRIVO DI GAP Il grafene ha una diversa struttura a bande Per il grafene ci sono due importanti variazioni nella struttura a bande.La prima e’ che ci sono tre direzioni preferenziali nel piano del grafene definite dai tre diversi legami C-C. In ciascuna di queste tre direzioni il minimo di energia e’ leggermente spostato rispetto a k=0. Tali punti di minimo vengono detti K e K’. La seconda differenza e’ che le bande di energia approcciano I minimi a K e K’ linearmente piuttosto che come una parabola. Nel grafene invece che avere dei cilindi parabolici che si incotrano a gamma, le superfici di energia sono coni che si incotrano in K Il grafene ha una diversa struttura a bande Il grafene ha una diversa strutura a bande Il grafene ha una diversa strutura a bande Gli elettroni liberi del grafene giaciono in una banda formata dagli elettroni 2pz , gli stessi che forniscono la corrente di schermo nel benzene. La velocita’ stimata delgli elettroni nel ring del benzene era dell’ordine di 0.364x 106 ms −1 . Le particelle che trasportano la carica elettrica nel grafene (elettroni e lacune) a velocita’ costante ed elevata si comportano come un fotone: E = pc* = hkc*. Questa relazione suggerisce che come per il fotone la massa sia zero. Una particella di massa efficace zero e’ molto rara nella fisica dello stato solido, sebbene significhi semplicemente che l’energia vs. k sia una retta. In accordo i dati sperimentali mostrano una massa molto piccola. Conduzione elettronica nel grafene epitassiale Due fogli di grafene possono essere isolati allo stesso modo in cui si isolano fogli singoli o estraendoli da cristalli di grafite o attraverso la crescita epitassiale. Recentemente fogli singoli e doppi di grafene sono stati cresciuti in condizioni di ultra alto vuoto su un substrato di SiC. Questo processo e’ noto come vacuum graphitization e consiste in un breve riscaldamento ad alta temperatura (1400 gradi C) nel quale gli atomi di Si diffondono dalla superficie del SiC lasciando un layer di C che ha la stessa struttura cristallina. Questo metodo puo’ essere usato per produrre fogli singoli e doppi. Il grafene ha una diversa strutura a bande Sperimentalmente la mobilita’ del grafene a temperatura ambiente e' di 15000 cm2 V--1 s-1 a 300 K. Il libero cammino medio a temperatura ambiente e’ estremamente elevato : fino a 0.3 μm che corrispondono a 2000 legami C-C. Conduzione elettronica nel grafene epitassiale Utilizzando metodologie di analisi di tipo low-energy diffraction (LEED) sono stati osservati grandi domini epitassiali in cui erano presenti due fogli di grafene aventi costante reticolare 2.46 Angstrom ruotati di 30 gradi rispetto al reticolo di SiC In seguito a questa rotazione gli atomi di Carbonio e quelli del SiC si allineano sufficientemente da indurre un ordine a lungo raggio nel grafene. Conduzione elettronica nel grafene epitassiale Questi layer epitassiali mostrano un’elevata mobilita’ elettronica 2.75 m2 s −1 a 300 K indicando un elevato libero cammino medio per gli elettroni nel grafene epitassiale. E’ stato inoltre osservato che la corrente puo’ transitare anche tra due fogli di grafene con un valore di circa 1 nA per atomo di C nel grafene. Applicando un opportuno voltaggio tra i fogli di grafene , le bande di conduzione e di valenza si separano (traslano) creando un gap energetico di circa 200 meV. Per cui siamo passati da un semimetallo ad un semiconduttore. Conduzione elettronica nel grafene epitassiale Il voltaggio e’ dovuto alla deposizione di atomi di potassio all’interno del doppio strato di grafene.Il singolo elettrone di valenza del potassio e strappato dal grafene creando una concentrazione di cariche ed un campo elettrico di dipolo. In principio e’ possibile manipolare i doppi-strati di grafene con differenti voltaggi in modo da ottenere gap energetici variabili Il valore del gap energetico aumenta all’aumentare delle cariche libere immesse nel grafene. Questa caratterizzazione e’ stata fatta dal punto di vista teorico Proprietà ottiche del grafene Membrana con spessore di un singolo atomo → QUASI TRASPARENTE MOLTO UTILE IN VARIE APPLICAZIONI Proprietà meccaniche del grafene Proprietà meccaniche del grafene Riscalando lo spessore a quello del grafene il grafene risulta 100 volte piu' resistente dell'acciaio Conduzione termica nel grafene Conduzione termica nel grafene La gestione del calore nei circuiti elettronici sta diventando una parte integrante della progettazione. Le performance dei circuiti integrati dipendono dalla temperatura T, anche un piccolo incremento di T causa una riduzione delle prestazione e della durata del circuito Un possibile approccio per risolvere il problema è trovare un materiale con conducibilità termica K estremamente elevata Legge di Fourier per la conduzione termica Il coefficiente di conducibilità termica viene introdotto attraverso la legge di Fourier: dove Φ ⃗ è il vettore densità di corrente termica , ∇T è il gradiente di temperatura e K (=Kij) è il tensore di conducibilità termica. In un mezzo isotropo la conducibilità termica non dipende dalla direzione del flusso di calore e K è trattata come una costante In generale, nei materiali solidi il trasporto di calore viene effettuato da fononi ed elettroni in modo che K = Kp + K e, dove Kp e Ke sono rispettivamente i contributi dei fononi e degli elettroni. Nei materiali con base il carbonio di solito sono invece i fononi i principali portatori di calore. Fononi I fononi sono quasiparticelle che descrivono delle oscillazioni elastiche nel reticolo cristallino. Possono essere pensati come la controparte quantistica di quello che in meccanica classica è noto come "sviluppo in modi normali", ovvero la scomposizione delle vibrazioni in vibrazioni elementari (dette modi normali). Ogni sistema vibrante sia esso meccanico, elettrico, o acustico, possiede particolari modi di oscillazione in cui tutte le sue parti componenti vibrano di moto armonico, e con la stessa frequenza. Questi sono appunto i modi normali del sistema. Le vibrazioni elementari, da un punto di vista classico,sono delle onde. Dal punto di vista della meccanica quantistica, anche nei fononi si può osservare il cosiddetto dualismo onda-corpuscolo, ovvero la presenza contemporanea di proprietà delle onde e dei corpuscoli (o particelle). Applicazioni del grafene Elettrodi Trasparenti e flessibili Era dei semiconduttori Era dei semiconduttori PRIMO TRANSISTOR (1964) CHIP CONTENENTE 109 TRANSISTOR TRANSISTOR A BASE GRAFENE TRANSISTOR A BASE GRAFENE PRINCIPALI APPLICAZIONI