Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Divisione communicazione e campagne NQs Campagna LOVE LIFE primavera 2016 Sindrome retrovirale acuta (primoinfezione) 1. Situazione iniziale Il 12 maggio 2014 prendeva avvio la nuova campagna «LOVE LIFE – nessun rimpianto». La campagna è proseguita nel 2015 e verrà riproposta nella primavera del 2016. Essa verte principalmente sul tema della sindrome retrovirale acuta (primoinfezione). Chi avverte sintomi influenzali fuori dalla stagione invernale dopo aver avuto rapporti sessuali senza protezione, dovrebbe rivolgersi a un medico e informarsi sullʼHIV. 2. Messaggi principali Poco tempo dopo il contagio dal virus HIV, la maggior parte delle persone presenta sintomi analoghi a quelli dellʼinfluenza, da considerare seriamente vista lʼelevata contagiosità durante le prime settimane dellʼinfezione. Una visita dal medico per chiarire il proprio stato sierologico, abbinata a una consulenza sul tema, può contribuire a impedire che lʼHIV si diffonda ulteriormente. Inoltre, una terapia immediata potrebbe essere dʼaiuto per ridurre i danni di unʼinfezione da HIV e migliorare il controllo del sistema immunitario sulla malattia nel lungo periodo. In considerazione dellʼHIV, la versione della terza regola del safer sex è stata modificata come segue: «In caso di prurito, perdite o dolori nella zona genitale, nonché sintomi influenzali dopo un rapporto sessuale non protetto, rivolgersi immediatamente a un medico». 3. Fase 1 – Primoinfezione Domanda Qual è lʼoggetto della campagna 2015? Cosʼè la primoinfezione? Perché la primoinfezione è tornata a essere oggetto della campagna? Risposta La campagna è incentrata sulla primoinfezione e sullʼassoluta necessità di consultare un medico se si avvertono forti sintomi analoghi a quelli influenzali nelle prime settimane, fino alla quarta, dopo aver avuto rapporti sessuali non protetti. Questo vale soprattutto al di fuori della stagione influenzale. Da alcuni giorni fino a qualche settimana (generalmente da una a quattro) dopo un contagio possono presentarsi sintomi simili a quelli tipici dellʼinfluenza, quali ad esempio febbre, mal di gola, ingrossamento dei linfonodi, dolori muscolari ed eruzioni cutanee. Di regola il quadro clinico di questa fase, detta primoinfezione, dura fino a dieci giorni, ma a volte anche più a lungo. In questo periodo il virus prolifera abbondantemente e il pericolo di contagio è molto più elevato che nelle fasi successive della malattia. Allʼinizio di unʼinfezione da HIV, il virus si diffonde rapidamente nellʼorganismo e si è molto più contagiosi rispetto al periodo successivo. Per il partner stabile questa fase è particolarmente a rischio. Individuare subito lʼinfezione è il modo migliore per evitare nuovi contagi nellʼimmediato. Diagnosticare il più presto possibile unʼinfezione da HIV è chiaramente importante anche per la persona che ne è affetta: solo durante la primoinfezione una terapia immediata a base di medicamenti antiretrovirali può contribuire a ridurre i danni causati Domanda Perché insistete tanto nello specificare che deve essere «fuori dalla stagione influenzale»? Un contagio da HIV può certamente avvenire anche durante la stagione influenzale. Cosʼha in comune lʼinfluenza con lʼHIV? Da quando si è venuti a conoscenza di sintomi in caso di una nuova infezione da HIV? Finora si è sempre affermato che la prima fase dellʼinfezione fosse asintomatica. La campagna pornografica è stata bloccata? Se tutte le persone affette da influenza si rivolgessero al medico per sottoporsi al test dellʼHIV, i costi sarebbero esorbitanti e soprattutto inutili. Sono già stato dal medico. Dice che ho lʼinfluenza. Devo fissare un nuovo appuntamento o chiedere un secondo parere a un altro medico? Ancora una nuova regola del safer sex. Quando è prevista Risposta dallʼinfezione da HIV e permettere al sistema immunitario di aver un miglior controllo sulla malattia nel lungo periodo. Le trasmissioni dellʼHIV durante la primoinfezione sembrano costituire un fattore di diffusione dellʼepidemia. Quindi, se riuscissimo a impedire la trasmissione del virus durante questa fase, compiremmo un passo significativo verso la realizzazione del nostro obiettivo di ridurre il numero delle nuove infezioni a un massimo di 350 entro il 2017. La consapevolezza della popolazione su questo tema, lanciato nel 2015, potrebbe essere ulteriormente migliorata. Durante la stagione fredda, lʼinfluenza è la spiegazione più probabile dei sintomi analoghi a quelli influenzali. Pertanto, in questo periodo, non ha molto senso parlare della possibilità dellʼHIV a tutte le persone che li presentano. Chi nel corso di questa stagione avverte sintomi influenzali dopo aver avuto rapporti sessuali non protetti può comunque consultare il medico e accennare allʼHIV. Lʼinfluenza non ha nulla a che vedere con lʼHIV. Tuttavia, la maggior parte delle persone infette da HIV avverte sintomi analoghi a quelli influenzali da alcuni giorni fino a quattro settimane dopo il contagio. Sono sintomi che vanno presi sul serio, nel senso che deve essere accertata la sieropositività. Questo perché chi si sottopone con anticipo al test, contribuisce a impedire la diffusione del virus e può approfittare dei benefici di una terapia immediata che può aiutare a ridurre i danni causati dallʼinfezione da HIV e, a lungo termine, rinforzare il sistema immunitario permettendogli di avere un miglior controllo sulla malattia. I sintomi di una primoinfezione variano molto sia nella durata sia nellʼintensità e pertanto è difficile riconoscerli e attribuirli a categorie distinte. Ma visto che le trasmissioni del virus HIV durante la primoinfezione sembrano essere un fattore di diffusione dellʼepidemia, si è deciso di affrontare questo argomento pubblicamente. Quindi, se possiamo impedire la trasmissione del virus durante questa fase, compiremo un passo significativo verso la realizzazione dellʼobiettivo di ridurre il numero delle nuove infezioni a 300-400 entro il 2017. La campagna LOVE LIFE del 2014 si è svolta come previsto. Lʼobiettivo di questo tipo di campagna è sempre lo stesso: una popolazione per quanto possibile sana, ossia un numero minimo di infezioni da HIV e MST. Per questo motivo la campagna cerca ogni volta di approfondire un nuovo tema specifico, che dal 2015 concerne la primoinfezione. Chi ha avuto rapporti sessuali non protetti e, dopo qualche settimana, avverte sintomi influenzali dovrebbe rivolgersi a un medico e affrontare con lui il tema dellʼHIV. In questo modo potrà farsi consigliare da una persona competente. Se il sospetto di unʼinfezione HIV è confermato, potrà sottoporsi a una terapia medica efficace. In caso contrario, avrà la possibilità di farsi spiegare i rischi di questa malattia. Chi avverte sintomi influenzali dopo aver avuto rapporti sessuali non protetti dovrebbe discutere di HIV con il medico. Chi ha avuto rapporti sessuali non protetti e vuole escludere con certezza la possibilità di unʼinfezione da HIV deve discutere con il medico delle situazioni a rischio vissute. La 3a regola del safer sex «in caso di prurito consulta un medico in caso di prurito» è sempre valida per molte infezioni 2/3 Domanda la prossima? Lo spot televisivo e il manifesto incentrati sulla «voglia di vivere» e la «sessualità priva di sensi di colpa» non sono adatti a chi è affetto da una primoinfezione. Risposta sessualmente trasmissibili. Con la nuova aggiunta sarà possibile diagnosticare primoinfezioni da HIV. Lo spot televisivo e il manifesto si rivolgono a tutte le persone sessualmente attive. Chi è affetto da una primoinfezione da HIV o da unʼaltra malattia sessualmente trasmissibile necessita di una buona consulenza medica per ricominciare a vivere una sessualità responsabile e possibilmente priva di sensi di colpa. 3/3