IL PROGETTO DI CORSIA OSPEDALIERA VIRTUALE
Obiettivi finali del progetto
Il progetto di Corsia Ospedaliera Virtuale è voluto e finanziato dal Ministero della Salute. Con
esso si intendono sperimentare tecnologie innovative per consentire il monitoraggio del paziente
a distanza, con l’obbiettivo primario di ridurre i giorni di degenza per i pazienti che possono
essere curati a domicilio. L’obiettivo è quello di generalizzare l’esperienza a tutto il Servizio
Sanitario Nazionale. In tal modo, si può ottimizzare l’utillizzo delle risorse destinate
all’assistenza. A ciò si accompagna il miglioramento delle condizioni di vita del paziente, che
trae beneficio dal poter restare presso la propria abitazione, con la vicinanza dei suoi familiari,
piuttosto che tra le mura di un ospedale, con la garanzia di ottenere un adeguato livello di
sorveglianza medica.
I destinatari: due tipologie di pazienti
Il sistema prevede l’adozione di sistemi di telemonitoraggio del paziente in due differenti
contesti.
1. Dimissione precoce del paziente chirurgico.
Riguarda pazienti che completano il decorso post-operatorio al proprio domicilio, abbreviando il
periodo di degenza in ospedale. Questi pazienti sono dimessi dalla struttura ospedaliera e dotati
di strumenti di telemonitoraggio, attraverso i quali il personale medico è in grado di monitorarne
lo stato clinico e disporre un intervento medico o infermieristico, qualora si renda necessario. La
cura del paziente rimane normalmente sotto la responsabilità dei medici ospedalieri.
2. Dimissione assistita del paziente cronico
Riguarda pazienti che soffrono di patologie di tipo cronico e necessitano di costante
monitoraggio clinico ma non richiedono necessariamente il ricovero presso una struttura
ospedaliera. Si tratta, ad esempio, di anziani con fratture, diabetici, cardiopatici ecc. Al paziente
sono forniti strumenti di telemonitoraggio, ma rimane in carico al medico curante.
Bacino di sperimentazione
Il bacino di sperimentazione varia in base al tipo di paziente preso in considerazione.
Il primo bacino fa riferimento alla gestione del paziente cronico e coincide con il distretto
territoriale dell’AUSL n.4 di Enna, comprendente 5 comuni ed una popolazione complessiva di
40.789 unità. La sperimentazione in tale bacino è stata già portata a termine, ed è disponibile la
relativa documentazione.
Il secondo bacino di sperimentazione è collocato nelle ASL del Veneto, con priorità della ASL
n.16 e dell’Azienda Ospedaliera di Padova; tale intervento sarà diretto ai soli pazienti chirurgici.
Il terzo bacino ha sede in Piemonte, con un ruolo prioritario dell’Azienda Ospedaliera San
Giovanni Battista di Torino (Ospedale Molinette, dove il servizio non è stato ancora attivato) per
i pazienti chirurgici; dell’ASL 10 di Pienerolo (TO) per la dimissione assistita dei pazienti con
patologie croniche (anche in questo caso il servizio non è stato ancora attivato); dell’Azienda
Ospedaliera S. Luigi Gonzaga di Orbassano, dove è stata allestita la centrale di ascolto
telemedicale.
Metodologia generale
I macchinari installati sono prodotti innovativi, basati sull’adozione di tecnologie avanzate che
permettono la diffusione di servizi di telemedicina in tutta l’area della deospedalizzazione
protetta.
I pazienti vengono selezionati secondo precisi criteri, che si illustrano di seguito.
1) 20 pazienti portatori di malattie croniche (respiratorie, cardiache, neurologiche, diabete). Le
malattie croniche rappresentano un problema di rilevanza notevole nella gestione della sanità
italiana poiché esse comportano l’occupazione prolungata di posti letto in reparti
normalmente dedicati alla diagnosi ed al trattamento di patologie acute. Con il presente
studio si inseriscono nel programma di ospedalizzazione domiciliare: 5 pazienti affetti da
broncopneumopatia cronica ostruttiva, 5 pazienti con cardiopatia ischemica cronica, 5
pazienti con esiti di ischemia e/o emorragia cerebrale, 5 pazienti con diabete mellito insulinodipendente in compenso labile.
2) 30 pazienti sottoposti ad interventi chirurgici (chirurgia digestiva, chirurgia vascolare,
chirurgia della parete addominale). Il decorso postoperatorio del paziente sottoposto ad
intervento di chirurgia maggiore è spesso prolungato dalla necessità di monitoraggio di
alcuni parametri (temperatura corporea, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, quantità di
liquido in sistema di drenaggio), il cui rilevamento consente di stabilire la regolarità o meno
del decorso stesso. In particolare, eventuali anomalie nel drenaggio costituiscono spesso
motivo di considerevole allungamento della degenza postoperatoria. In considerazione di ciò,
nel presente studio vengono considerati i pazienti nei quali tale problema si manifesta più
frequentemente: 15 pazienti operati di resezione intestinale o amputazione del retto, 5
pazienti operati di gastroresezione, 5 pazienti operati di by-pass arteriosi, 5 pazienti operati di
laparocele permagno.
L’apparato per il monitoraggio di cui il paziente può disporre presso il suo domicilio viene
chiamato Unità Domiciliare di Acquisizione (UDA), ed è configurabile in funzione del tipo di
paziente e quindi del tipo di dati clinici da misurare . I dati sono trasmessi dalle UDA ad un
centro di raccolta (Centro Supervisore-CS) dove vengono esaminati da personale specializzato.
Tutti gli apparati dislocati nelle abitazioni dei pazienti sono collegati ad una Unità Centrale (UC)
sita in una apposita sala attrezzata nell’Ospedale di Leonforte per i pazienti cronici, o nella
Clinica Chirurgica Geriatrica di Padova per i pazienti chirurgici.
Obiettivi immediati del programma
Il progetto tende a dimostrare i seguenti aspetti.
1. La diminuzione in assoluto delle degenze ospedaliere dei malati cronici con consequenziale
diminuzione dei costi di gestione da parte del servizio sanitario
Lo studio ed il modello sperimentale applicato di telemedicina, tende a dimostrare la
diminuzione dei costi sanitari - valutabili in base alle poche esperienze pregresse ed alle ipotesi
sviluppate nel modello teorico - di circa il 20-30 % del costo pro-capite paziente cronico o
chirurgico.
2. La maggiore tempestività dell'intervento terapeutico, sia per ciò che riguarda la prevenzione
della riacutizzazzione delle patologie croniche, sia l'intervento emergenziale domiciliare o
ricoveriale, in caso di acuzie patologiche.
E' facilmente comprensibile che la possibilità di un monitoraggio programmato e permanente
dell'utente-paziente, e la conoscenza immediata on-line dei parametri controllati (pressione,
battito cardiaco, temperatura, elettrocardiogramma, quantità di liquidi in sistemi di drenaggio,
equilibrio psico-fisico ecc.) consente un intervento più pronto ed efficace da parte della struttura
sanitaria, e quindi la risoluzione positiva dell'eventuale insulto patologico.
3. Una migliore qualità della vita dell'utente- paziente
La realizzazione del progetto di telemedicina in parola tenderà a dare al paziente maggiore
serenità psicologica, maggiore fiducia nei confronti dell'istituzione sanitaria, maggiore senso di
protezione e, complessivamente, una migliore qualità della vita.
Elementi di valutazione del progetto
Tra gli elementi oggettivi di valutazione più specifici che il progetto mette a disposizione nel
corso del suo avanzamento vi sono:
1. Rapporto tecnico sul modello organizzativo e informativo
2. Rapporto tecnico sulla cartella clinica automatizzata (CCA) e relativo dialogo con gli
operatori sanitari
3. Software per dialogo tra CCA e strumentazione elettronica e per inserimento dati
prelevati nella CCA
4. Rete telematica di collegamento tra i pazienti e la stazione di monitoraggio ospedaliera e
tra questa ed i medici di medicina generale.
5. Corso di formazione per operatori sanitari sull’uso della rete telematica.
Queste funzioni vengono svolte utilizzando le apparecchiature e le procedure telematiche, sia in
base al bisogno del paziente sia, periodicamente, secondo le fasi stabilite dai protocolli.
Le singole apparecchiature sono direttamene connesse con la Centrale di Ascolto ed il
rilevamento dei parametri può anche essere attivato direttamente dal personale del Centro di
Ascolto.
Ospedale Virtuale della Solidarietà
L’ I.R.A.T. (Istituto Ricerche e Applicazioni di Telemedicina) propone la costituzione del primo
e prototipale Ospedale Virtuale della Solidarietà”, con Centrale Operativa in Italia a partire
dall’esperienza, già realizzata, di Ospedale Virtuale per il paziente cronico.
Le motivazioni di tale proposta sono:
- la maggiore richiesta di aiuto proveniente dai paesi del 3° e 4° mondo;
- la crescente attenzione dei Governi, delle Istituzioni e del Volontariato;
- il grande sviluppo della tecnologia e dell’informatica applicata alla Telemedicina.
La tecnologia attuale, ormai consolidata, consente infatti, con l’ausilio di strumentazioni di
telemedicina, la trasmissione a distanza di dati clinici e immagini radiografiche ad alta
definizione. I vettori utilizzati sono le normali linee telefoniche, GSM, Satellitare, UMTS…
Considerato che molte popolazioni vivono in condizioni di vita subumane, con un’assistenza
sanitaria è pressoché assente, con la telemedicina si vuole trasferire nelle “Periferie del Mondo”
le conoscenze, il sapere, i supporti tecnico-scientifico-strumentali e consulenziali delle società
più evolute.