Mauro D’Amico Michele Impedovo Enrico Moretto Matematica finanziaria Esercizi Aggiornamenti al capitolo 3 3 Calcolo delle probabilità 3.1 Insiemi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ... 3.2 Spazio dei risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.3 Algebre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.4 Spazi con misura di probabilità . . . . . . . . . . . . . 3.5 Probabilità condizionate e indipendenza . . . . . . . . 3.6 Simulazioni (uso di Excel) . . . . . . . . . . . . . . . . 3.7 Teorema di Bayes . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.8 Numeri aleatori discreti . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.9 Numeri aleatori continui . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.10 Distribuzioni particolari . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.11 Valore atteso, varianza, deviazione standard . . . . . . 3.12 Funzioni di numeri aleatori . . . . . . . . . . . . . . . 3.13 Vettori aleatori e covarianza . . . . . . . . . . . . . . . Quarta edizione Egea tools 2008 Isbn 9788875340391 Prezzo € 10,50 109 110 112 113 115 119 120 123 129 138 144 148 151 Capitolo 3 CALCOLO DELLE PROBABILITÀ 3.1 Insiemi 3.1 Indichiamo con A l’insieme complementare di A rispetto ad un insieme-universo . Ω A A Risulta A [ A = e A \ A = ?. Dati due sottoinsiemi di , A e B, veri…care mediante i diagrammi di Venn che A [ B = A \ B e che A \ B = A [ B (leggi di De Morgan). 3.2 Indichiamo con AnB (o anche con A B) l’insieme degli elementi di A che non appartengono a B. Veri…care mediante i diagrammi di Venn che AnB = A \ B. 3.3 Sia = f1; 2; 3; 4; 5; 6g, A = f1; 2g, B = f2; 3; 4g. Calcolare A [ B, A \ B e veri…care che sono uguali. Calcolare A \ B, A [ B, e veri…care che sono uguali. Risposta. A [ B = f1; 2; 3; 4g, A [ B = f5; 6g, A = f3; 4; 5; 6g, B = f1; 5; 6g, A \ B = f5; 6g. 3.4 Sia = f1; 2; 3; 4; 5; 6g, A = f1; 2; 5; 6g, B = f2; 4; 5g. Calcolare AnB, A \ B e veri…care che sono uguali. Risposta. AnB = f1; 6g, B = f1; 3; 6g, A \ B = f1; 6g. 3.5 Sia = f1; 2; 3; 4; 5; 6g, A = f1; 2g, B = f2; 4; 5g, C = f2; 3; 4g. Calcolare A [ (B \ C), (A [ B) \ (A [ C) e veri…care che sono uguali (proprietà distributiva dell’unione rispetto all’intersezione). 110 Calcolo delle probabilità Risposta. B\C = f2; 4g, A[(B\C) = f1; 2; 4g. A[B = f1; 2; 4; 5g, A [ C = f1; 2; 3; 4g, (A [ B) \ (A [ C) = f1; 2; 4g. 3.6 Sia = f1; 2; 3; 4; 5; 6g, A = f1; 2; 3; 4g, B = f2; 4; 5g, C = f2; 3; 4g. Calcolare A\(B [C), (A\B)[(A\C) e veri…care che sono uguali (proprietà distributiva dell’intersezione rispetto all’unione). Risposta. B[C = f2; 3; 4; 5g, A\(B[C) = f2; 3; 4g. A\B = f2; 4g, A \ C = f2; 3; 4g, (A \ B) [ (A \ C) = f2; 3; 4g. 3.7 Sia = f1; 2; 3; : : :g l’insieme dei numeri naturali. a) Se A è l’insieme dei multipli di 3 e B l’insieme dei multipli di 5, qual è l’insieme A [ B? e l’insieme A \ B? b) Se A è l’insieme dei multipli di 4 e B l’insieme dei multipli di 6, qual è l’insieme A [ B? e l’insieme A \ B? Risposta. a) A [ B = f3; 5; 6; 9; 10; 12; 15; 18; 20; : : :g è l’insieme dei multipli di 3 o di 5. A \ B = f15; 30; 45; : : :g è l’insieme dei multipli di 3 e di 5, cioè l’insieme dei multipli di 15. b) A [ B = f4; 6; 8; 12; 16; 18; 20; : : :g è l’insieme dei multipli di 4 o di 6. A \ B = f12; 24; 36; : : :g è l’insieme dei multipli di 4 o di 6, cioè l’insieme dei multipli di 12. 3.2 Spazio dei risultati 3.8 Si lanciano quattro monete. Qual è lo spazio si rileva sia la faccia uscita sia l’ordine? Risposta. contiene 16 elementi: dei risultati se = fT T T T; T T T C; T T CT; T CT T; : : : ; CCCCg Se invece non si rileva l’ordine con cui sono uscite le diverse facce allora lo spazio dei risultati è più piccolo: fT T T T; T T T C; T T CC; T CCC; CCCCg 3.9 Si lanciano due dadi, rilevando l’ordine delle facce uscite; lo spazio dei risultati ha 36 elementi: = f[1; 1]; [1; 2]; [2; 1]; : : : ; [6; 6]g Sia A il sottoinsieme di caratterizzato da il secondo dado mostra la faccia 1, sia B il sottoinsieme caratterizzato da la somma dei dadi è 7. Elencare gli elementi di A, di B, di A [ B, A \ B, di AnB. Spazio dei risultati 111 Risposta. Un modo per vedere lo spazio dei risultati consiste nel sistemarli nella seguente tabella dove la prima colonna indica quale faccia del primo dado è uscita mentre la prima riga denota quale faccia del secondo dato si è veri…cata. 1 2 3 4 5 6 1 1-1 2-1 3-1 4-1 5-1 6-1 2 1-2 2-2 3-2 4-2 5-2 6-2 3 1-3 2-3 3-3 4-3 5-3 6-3 4 1-4 2-4 3-4 4-4 5-4 6-4 5 1-5 2-5 3-5 4-5 5-5 6-5 6 1-6 2-6 3-6 4-6 5-6 6-6 A, B, A [ B, A \ B, AnB sono gli insiemi degli elementi evidenziati con la retinatura grigia nelle …gure seguenti A 1 2 3 4 5 6 1 1-1 2-1 3-1 4-1 5-1 6-1 2 1-2 2-2 3-2 4-2 5-2 6-2 3 1-3 2-3 3-3 4-3 5-3 6-3 4 1-4 2-4 3-4 4-4 5-4 6-4 5 1-5 2-5 3-5 4-5 5-5 6-5 6 1-6 2-6 3-6 4-6 5-6 6-6 B 1 2 3 4 5 6 1 1-1 2-1 3-1 4-1 5-1 6-1 2 1-2 2-2 3-2 4-2 5-2 6-2 3 1-3 2-3 3-3 4-3 5-3 6-3 4 1-4 2-4 3-4 4-4 5-4 6-4 5 1-5 2-5 3-5 4-5 5-5 6-5 6 1-6 2-6 3-6 4-6 5-6 6-6 1 2 3 4 5 6 1 1-1 2-1 3-1 4-1 5-1 6-1 2 1-2 2-2 3-2 4-2 5-2 6-2 3 1-3 2-3 3-3 4-3 5-3 6-3 4 1-4 2-4 3-4 4-4 5-4 6-4 5 1-5 2-5 3-5 4-5 5-5 6-5 6 1-6 2-6 3-6 4-6 5-6 6-6 1 2 3 4 5 6 1 1-1 2-1 3-1 4-1 5-1 6-1 2 1-2 2-2 3-2 4-2 5-2 6-2 3 1-3 2-3 3-3 4-3 5-3 6-3 4 1-4 2-4 3-4 4-4 5-4 6-4 5 1-5 2-5 3-5 4-5 5-5 6-5 6 1-6 2-6 3-6 4-6 5-6 6-6 1 2 3 4 5 6 1 1-1 2-1 3-1 4-1 5-1 6-1 2 1-2 2-2 3-2 4-2 5-2 6-2 3 1-3 2-3 3-3 4-3 5-3 6-3 4 1-4 2-4 3-4 4-4 5-4 6-4 5 1-5 2-5 3-5 4-5 5-5 6-5 6 1-6 2-6 3-6 4-6 5-6 6-6 A[B A\B AnB 112 Calcolo delle probabilità 3.10 Si lancia una moneta …nché non esce T (TESTA). Qual è lo spazio dei risultati? Risposta. Lo spazio dei risultati ha in…niti elementi: = fT; CT; CCT; CCCT; : : :g 3.3 Algebre 3.11 Sia = fa; b; c; d; eg. a) Scrivere tutti gli elementi della più piccola algebra fag. b) Scrivere tutti gli elementi della più piccola algebra fb; eg. c) Scrivere tutti gli elementi della più piccola algebra fag e fb; eg. Risposta. a) f?; fag ; fb; c; d; eg ; g. b) f?; fb; eg ; fa; c; dg ; g. c) f?; fag ; fb; eg ; fc; dg ; fa; b; eg ; fa; c; dg ; fb; c; d; eg ; che contiene che contiene che contiene g. 3.12 Sia dato lo spazio dei risultati di un esperimento aleatorio. L’algebra più piccola che si può costruire (talmente piccola da essere inservibile) è ovviamente A = f?; g. L’algebra più grande che si può costruire è l’insieme di tutti i sottoinsiemi di , cioè l’insieme delle parti di , indicato con } ( ). Se è …nito e contiene n elementi, quanti elementi contiene } ( )? In altri termini: quanti sono tutti i sottoinsiemi di un insieme di n elementi? Risposta. } ( ) contiene 2n elementi. Infatti la costruzione di un generico sottoinsieme A di possiamo pensarla così: per ogni elemento di abbiamo due scelte: metterlo in A o non metterlo in A. In totale abbiamo 2 2 : : : 2 (n volte) scelte possibili, cioè 2n modi diversi di costruire un sottoinsieme di . 3.13 Scrivere l’insieme delle parti dello spazio = fa; b; cg. Risposta. } ( ) contiene 23 = 8 elementi: } ( ) = f?; fag ; fbg ; fcg ; fa; bg ; fb; cg ; fa; cg ; g. 3.14 Sia = fx 2 R : 0 x < 1g. Si vuole costruire un’algebra che contenga gli intervalli A = [0; 0:2), B = [0:2; 0:5), C = [0:5; 1). Qual è l’algebra più piccola che si riesce a costruire? Risposta. f?; [0; 0:2); [0:2; 0:5); [0:5; 1); [0; 0:5); [0:2; 1); [0; 0:2) [ [0:5; 1); [0; 1)g : Spazi con misura di probabilità 3.4 113 Spazi con misura di probabilità 3.15 A e B sono eventi di uno spazio , con Pr(A) = 1=3, Pr(B) = 1=4, Pr(A \ B) = 1=12. Calcolare: a) Pr(A [ B), b) Pr(AnB), c) Pr(BnA), d) Pr A \ B , e) Pr A [ B . Risposta. Ω A B 3/12 1/12 2/12 a) Pr(A [ B) = 1=3 + 1=4 1=12 = 1=2, b) Pr(AnB) = 1=3 1=12 = 1=4, c) Pr(BnA) = 1=4 1=12 = 1=6, d) Pr A \ B = Pr A [ B = 1=2, e) Pr A [ B = Pr A \ B = 11=12. 3.16 Si lanci un dado regolare e si considerino gli eventi A (esce un numero pari) e B (esce un numero minore di 5). Calcolare Pr (A), Pr (B), Pr (A \ B), Pr (A [ B). Risposta. Risulta A = f2; 4; 6g, B = f1; 2; 3; 4g, A \ B = f2; 4g, A [ B = f1; 2; 3; 4; 6g. Dunque Pr (A) = 1=2, Pr (B) = 2=3, Pr(A \ B) = 1=3, Pr (A [ B) = 5=6. 3.17 A e B sono eventi di uno spazio , con Pr(A) = 0:2, Pr(B) = 0:5. a) Tra quali valori è necessariamente compresa Pr(A \ B)? E Pr(A [ B)? b) Idem con Pr(A) = 0:6, Pr(B) = 0:8. Risposta. a) 0 Pr(A \ B) 0:2, 0:5 Pr(A [ B) 0:7. b) 0:4 Pr(A \ B) 0:6, 0:8 Pr(A [ B) 1. 3.18 Siano A e B due eventi di uno spazio e siano noti Pr (A) e Pr (B). Quali sono il minimo e il massimo valore per Pr (A \ B)? Risposta. Se Pr (A) + Pr (B) 1 allora Pr (A \ B) è minimo (e vale 0) se A e B sono disgiunti. Ω A B 114 Calcolo delle probabilità Se invece Pr (A) + Pr (B) > 1 (e quindi A e B non possono essere disgiunti) allora il valore minimo di Pr (A \ B) è Pr (A) + Pr (B) 1. Ω A∩B A B Pr (A \ B) è invece massimo, e vale min (Pr (A) ; Pr (B)), se A e B sono uno contenuto nell’altro. Ω A=A∩B B In generale risulta max (0; Pr (A) + Pr (B) 1) Pr (A \ B) min (Pr (A) ; Pr (B)) dove con max ( ; ; :::) [min ( ; ; :::)] s’intende il valore più grande [piccolo] tra quelli presenti all’interno della parentesi. 3.19 Siano A e B due eventi di uno spazio e siano noti Pr (A) e Pr (B). Quali sono il minimo e il massimo valore per Pr (A [ B)? Risposta. Il valore minimo di Pr (A [ B) si ha in ogni caso quando A e B sono uno contenuto nell’altro, e vale max (Pr (A) ; Pr (B)). Ω A B=A∪B Probabilità condizionate e indipendenza 115 Se Pr (A) + Pr (B) 1 allora Pr (A [ B) è massimo, e vale Pr (A) + Pr (B), se A e B sono disgiunti. Ω A B Se invece Pr (A) + Pr (B) > 1 allora Pr (A [ B) può valere al più 1. Ω A B In generale risulta max (Pr (A) ; Pr (B)) Pr (A [ B) min (Pr (A) + Pr (B) ; 1) 3.20 A e B sono eventi, con Pr(A) = 0:3, Pr(B) = 0:5, Pr(A [ B) = 0:6. Calcolare: a) Pr(A \ B) b) Pr A \ B , c) Pr A [ B . Risposta. a) Pr(A \ B) = Pr(A) + Pr (B) Pr(A [ B) = 0:2. b) Pr A \ B = 1 Pr (A \ B) = 0:8. c) Pr A [ B = 1 Pr (A [ B) = 0:4. 3.5 Probabilità condizionate e indipendenza 3.21 La tabella seguente è un estratto dalle tavole di mortalità in Italia, che indicano, per 100 000 nati, il numero di sopravvissuti dopo t anni. t sopravvissuti 0 100000 40 96909 50 94781 60 89317 70 75988 80 48396 Valutare, attraverso le frequenze, le seguenti probabilità condizionate. a) Un individuo di 40 anni è vivo tra 20 anni. 116 Calcolo delle probabilità b) Un individuo di 50 anni è vivo tra 20 anni. c) Un individuo di 60 anni è vivo tra 20 anni. d) È più probabile che una persona di 45 anni sia viva tra 15 anni oppure che una persona di 55 anni sia viva tra 5 anni? 89317 Risposta. a) Pr (vivo a 60 annijvivo a 40 anni) 92%. 96909 75988 80%. b) Pr(vivo a 70 annijvivo a 50 anni) 94781 48396 c) Pr(vivo a 80 annijvivo a 60 anni) 54%. 89317 d) Pr(vivo a 60 annijvivo a 55 anni) > Pr(vivo a 60 annijvivo a 45 anni): infatti i numeratori sono uguali, e la prima probabilità ha il denominatore minore. 3.22 A e B sono eventi legati a un esperimento aleatorio, con Pr (A) > 0 e Pr (B) > 0. Dimostrare: a) Se B A allora Pr(AjB) = 1. Pr (A) b) Se A B allora Pr(AjB) = . Pr (B) c) Se A e B sono incompatibili allora Pr(AjB) = 0. Pr (A \ B) Risposta. a) B A =) A \ B = B =) Pr (AjB) = = Pr (B) Pr (A \ B) Pr (B) = 1. b) A B =) A \ B = A =) Pr (AjB) = = Pr (B) Pr (B) Pr (A) Pr (A \ B) 0 . c) A \ B = ? =) Pr (AjB) = = = 0. Pr (B) Pr (B) Pr (B) 3.23 A e B sono eventi legati a un esperimento aleatorio, con Pr(A) > 0 e Pr(B) > 0. Dimostrare: a) Pr(AjB) > Pr(A) () Pr(A \ B) > Pr(A) Pr(B) () Pr(BjA) > Pr(B) (gli eventi A e B si dicono in questo caso positivamente correlati ) b) Pr(AjB) < Pr(A) () Pr(A \ B) < Pr(A) Pr(B) () Pr(BjA) < Pr(B) (gli eventi A e B si dicono in questo caso negativamente correlati ) c) Pr(AjB) = Pr(A) () Pr(A \ B) = Pr(A) Pr(B) () Pr(BjA) = Pr(B) (gli eventi A e B si dicono in questo caso stocasticamente indipendenti, o semplicemente indipendenti ). Risposta. a) sfruttando la de…nizione di probabilità condizionaPr (A \ B) ta, la prima disugualianza può essere riscritta come > Pr (B) Pr(A); moltiplicando ambo i membri per Pr (B), si ha Pr (A \ B) > Pr (A) Pr (B). Dividendo adesso ambo i membri per Pr (A) si resta Probabilità condizionate e indipendenza 117 Pr (A \ B) > Pr (B); usando ancora la de…nizione di probabilità Pr (A) condizionata s’ottiene Pr (BjA) > Pr (B). b) Nella risposta a) basta sostituire > con <. c) Nella risposta a) basta sostituire > con =. con 3.24 A e B sono eventi legati a un esperimento aleatorio, con Pr(A) = 1=3, Pr(B) = 1=4, Pr (A \ B) = 1=12. Calcolare: a) Pr(AjB), b) Pr(AjB), c) Pr(BjA), d) Pr(BjA), e) Pr(AjB). 1=12 1 Risposta. a) Pr(AjB) = = = Pr (A): dunque A e B sono 1=4 3 Pr A \ B 2=12 2 = = ; si osservi che indipendenti. b) Pr(AjB) = Pr (B) 1=4 3 risulta Pr (AjB) + Pr AjB = 1: infatti, dato B, si veri…ca A oppure si veri…ca A. Inoltre risulta Pr AjB = Pr A : anche A e B sono Pr (A \ B) 1=12 1 indipendenti. c) Pr (BjA) = = = = Pr (B); come Pr (A) 1=3 4 sappiamo la relazione di indipendenza tra due eventi è simmetrica. Pr B \ A 3=12 3 d) Pr(BjA) = = = = Pr B : anche B e A sono Pr (A) 1=3 4 Pr A \ B 1=2 2 indipendenti. e) Pr(AjB) = = = = Pr A : anche 3=4 3 Pr B A e B sono indipendenti. Questo esercizio è la veri…ca empirica di una proprietà generale: se A e B sono indipendenti anche A e B, A e B, A e B lo sono. 3.25 Si lanciano due dadi regolari. Calcolare le seguenti probabilità condizionate. a) La somma è 4, dato che il primo dado è 3. b) Il primo dado è 3, dato che la somma è 4. c) Gli eventi la somma è 4 e il primo dado è 3 sono indipendenti? d) La somma è 7, dato che il primo dado è 3. e) Il primo dado è 3, dato che la somma è 7. f) Gli eventi la somma è 7 e il primo dado è 3 sono indipendenti? 1=36 Risposta. a) Pr (d1 + d2 = 4jd1 = 3) = = 1=6. 1=6 b) Pr(d1 = 3jd1 + d2 = 4) = 1=3. c) No: Pr (d1 = 3jd1 + d2 = 4) = 1=3 6= Pr (d1 = 3) = 1=6. 1=36 1 d) Pr (d1 + d2 = 7jd1 = 3) = = . 6=36 6 1=36 1 e) Pr (d1 = 3jd1 + d2 = 7) = = . 6=36 6 118 Calcolo delle probabilità f) Sì: Pr (d1 = 3jd1 + d2 = 7) = 1=6 = Pr (d1 = 3). Questo esercizio mostra quanto possa essere poco intuitivo riconoscere l’indipendenza. 3.26 Un’urna contiene 6 palline rosse (R) e 3 palline blu (B). Se ne pescano due insieme. Calcolare: a) la probabilità Pr(R1) che la prima pallina sia rossa. b) la probabilità Pr(B1) che la prima pallina sia blu. c) la probabilità Pr(R2jR1) che la seconda pallina sia rossa sapendo che la prima è rossa. d) la probabilità Pr(R2jB1) che la seconda pallina sia rossa sapendo che la prima è blu. e) la probabilità Pr(B2jR1) che la seconda pallina sia blu sapendo che la prima è rossa. f) la probabilità Pr(B2jB1) che la seconda pallina sia blu sapendo che la prima è blu Risposta. a) Pr(R1) = 6=9 = 2=3. b) Pr (B1) = 3=9 = 1=3. c) Pr(R2jR1) = 5=8; non è necessario calcolare Pr (R2 \ R1) = Pr (R1), è su¢ ciente osservare che se la prima pallina è rossa, nell’urna restano 5 rosse e 3 blu. d) Pr (R2jB1) = 6=8 = 3=4. e) Pr (B2jR1) = 3=8. f) Pr (B2jB1) = 2=8 = 1=4. Il grafo seguente illustra i possibili risultati e le corrispondenti probabilità. 6/9 3/9 B1 R1 5/8 3/8 6/8 2/8 R2|R1 B2|R1 R2|B1 B2|B1 5/12 1/4 1/4 1/12 3.27 Si consideri l’esperimento che consiste nello scegliere a caso un numero reale nell’intervallo = [0; 1) (è esattamente ciò che viene simulato dal comando =CASUALE() di Excel). Possiamo interpretare l’espressione scegliere a caso nel modo seguente: la probabilità che il numero estratto sia compreso tra a e b sia b a; per esempio, è ragionevole supporre che se un numero reale è scelto a caso in [0; 1) Simulazioni (uso di Excel) 119 allora la probabilità che sia compreso tra 0.5 e 0.7 è 0.2. a) Si considerino gli eventi A = [0; 0:5) e B = [0:4; 0:8). Stabilire se A e B sono indipendenti, positivamente correlati o negativamente correlati. b) Idem con A = [0; 0:5) e B = [0:2; 0:6). c) Idem con A = [0; 0:5) e B = [0:3; 0:7). Risposta. a) Risulta Pr (A) = 0:5, Pr (B) = 0:4, A \ B = [0:4; 0:5) e dunque Pr (A \ B) = 0:1. Risulta Pr (AjB) = Pr (A \ B) 0:1 = = 0:25 < Pr (A) Pr (B) 0:4 A e B sono dunque negativamente correlati: se so che il numero estratto è compreso tra 0.4 e 0.8 allora la probabilità che sia compreso tra 0 e 0.5 necessariamente diminuisce. b) Risulta Pr (A) = 0:5, Pr (B) = 0:4, A \ B = [0:2; 0:5) e dunque Pr (A \ B) = 0:3. Risulta Pr (AjB) = 0:3 Pr (A \ B) = = 0:75 > Pr (A) Pr (B) 0:4 A e B sono dunque positivamente correlati: se so che il numero estratto è compreso tra 0.2 e 0.6 allora la probabilità che sia compreso tra 0 e 0.5 necessariamente aumenta. c) Risulta Pr (A) = 0:5, Pr (B) = 0:4, A \ B = [0:3; 0:5) e dunque Pr (A \ B) = 0:2. Risulta Pr (AjB) = Pr (A \ B) 0:2 = = 0:5 = Pr (A) Pr (B) 0:4 A e B sono dunque indipendenti: se so che il numero estratto è compreso tra 0.3 e 0.7 allora la probabilità che sia compreso tra 0 e 0.5 non cambia. 3.6 Simulazioni (uso di Excel) Per una guida a queste attività consultare i …le 7.1-7.4 al sito www.unibocconi.it/pmd 3.28 Simulare il lancio di 3 dadi e stimare la probabilità che la somma sia 10. Risposta. La probabilità valutata classicamente è 1=8 = 12:5%. 120 Calcolo delle probabilità 3.29 Simulare il lancio di 3 dadi e stimare la probabilità che il massimo delle tre facce sia 4. Risposta. La probabilità valutata classicamente è 37=216 = 17:1%. 3.30 Simulare il lancio di 3 dadi e stimare la probabilità che almeno due facce siano uguali. Risposta. La probabilità valutata classicamente è 4=9 = 44:4%. 3.31 Simulare il lancio di 4 monete truccate (p(T) = 0.6) e stimare la probabilità che ci siano almeno due T. Risposta. La probabilità valutata classicamente è 513=625 = 82:1%. 3.7 Teorema di Bayes 3.32 Un test diagnostico per l’accertamento di una malattia non è mai perfetto. C’è una certa percentuale di falsi negativi, cioè persone malate che risultano negative al test, e una certa percentuale di falsi positivi, cioè persone sane che risultano positive al test. I dati che solitamente si conoscono sono: P = Pr(Mal ) = percentuale di malati nella popolazione, cioè la probabilità che una persona scelta a caso sia malata. p1 = Pr(NegjMal ) = percentuale di falsi negativi, cioè la probabilità che una persona malata risulti negativa al test. p2 = Pr(PosjSan) = percentuale di falsi positivi, cioè la probabilità che una persona sana risulti positiva al test. I problemi da risolvere sono in generale i seguenti: Se una persona risulta positiva al test, qual è la probabilità che sia davvero malata? Se una persona risulta negativa al test, qual è la probabilità che sia davvero sana? a) Risolvere con p = p1 = p2 = 0:1. b) Risolvere con p = 0:1, p1 = p2 = 0:01. c) Risolvere con p = 0:1, p1 = p2 = 0. Risposta. Risulta in ogni caso: Pr (Mal jPos) / Pr (Mal ) Pr (PosjMal ) Pr (SanjPos) / Pr (San) Pr (PosjSan) a) Pr (Mal jPos) / 0:1 0:9 = 0:09; Pr (SanjPos) / 0:9 0:1 = 0:09. 0:09 Quindi Pr (Mal jPos) = Pr (SanjPos) = = 50%. Risulta0:09 + 0:09 to sorprendente, vero? Il test è del tutto ine¢ ciente e quindi inutile. b) Pr (Mal jPos) / 0:1 0:99 = 0:099; Pr (SanjPos) / 0:9 0:01 = Teorema di Bayes 121 0:099 = 91:7%; 0:099 + 0:009 Pr (SanjPos) = 8:3%. Se il test è positivo c’è una probabilità dell’8:3% di essere sani. c) Pr(Mal jPos) / 0:1 1 = 0:1; Pr(SanjPos) = 0:9 0 = 0. Quindi Pr(Mal jPos) = 1 e Pr(SanjPos) = 0: è (ovviamente) l’unico caso in cui il test è risolutivo. 0:009. Quindi Pr (Mal jPos) = 3.33 Una fabbrica ha tre linee produttive che producono chip di memoria. La prima linea produce il 50% dei pezzi e ha un tasso di pezzi difettosi del 4%, la seconda linea produce il 30% dei chip e ha un tasso di pezzi difettosi del 5% mentre la terza linea produce il 20% dei chip e ha un tasso di pezzi difettosi del 1%. Si estrae un chip a caso. a) Sapendo che il chip è difettoso, quali sono le probabilità che sia stato prodotto rispettivamente dalla prima, seconda, terza linea produttiva? b) Qual è la probabilità che il chip estratto a caso sia difettoso? c) Costruire una tabella che dia l’interpretazione dei risultati in termini di frequenza, su un campione di 1000 pezzi estratti a caso. Risposta. Indichiamo con I, II, III le tre linee produttive e con D il pezzo difettoso. I dati sono i seguenti: Pr(I) = 0:5, Pr(DjI) = 0:04, Pr(II) = 0:3, Pr(DjII) = 0:05, Pr(III) = 0:2, Pr(DjIII) = 0:01. a) Risulta Pr(IjD) / 0:5 0:04 = 0:02, Pr(IIjD) / 0:3 0:05 = 0:015, Pr(IIIjD) / 0:2 0:01 = 0:002. Quindi risulta Pr(IjD) = 0:02 0:02 + 0:015 + 0:002 Pr(IIjD) = 0:015 0:037 Pr(IIIjD) = 0:002 0:037 54% 41% 5% b) Pr(D) è uguale al denominatore di ciascuno dei rapporti appena calcolati, e quindi è uguale alla somma dei tre valori proporzionali alle probabilità richieste: 0:02 + 0:015 + 0:002 = 3:7%. c) L’interpretazione frequentista del problema, su un campione di 1000 pezzi estratti a caso, è data dalla seguente tabella (D = difet- 122 Calcolo delle probabilità toso, N D = non difettoso). I II III D 20 15 2 37 ND 480 285 198 963 500 300 200 1000 Ad esempio 20 è la frequenza dei pezzi che sono sia prodotti dalla macchina I sia difettosi: f r (I \ D). Allora Pr(IjD) si calcola come rapporto tra la frequenza f r(I \ D) = 20, e f r(D) = 37: Pr(IjD) = 20=37 54%. 3.34 Il daltonismo è una patologia ereditaria più comune nei maschi che nelle femmine: sono daltonici il 7% dei maschi e solo lo 0.5% delle femmine. Si prende un campione di persone composto in ugual numero di maschi e femmine. a) Quanti sono in percentuale i maschi tra i daltonici del campione? E le femmine? b) Qual è la percentuale di daltonici del campione? Risposta. Indichiamo con M e F maschi e femmine, con D e N daltonici e normali. I dati sono i seguenti: Pr (DjM ) = 0:07, Pr (DjF ) = 0:005, Pr (M ) = Pr (F ) = 0:5. a) Pr(M jD) / 0:5 0:07 = 0:035, Pr (F jD) / 0:5 0:005 = 0:0025; 0:035 dunque Pr (M jD) = = 93:3%, 0:035 + 0:0025 0:0025 = 6:7%. Pr (F jD) = 0:035 + 0:0025 b) Pr (D) = 0:035 + 0:0025 = 0:0375 = 3:75%. 3.35 In una valigia contenente banconote da 100 euro, vi sono alcune banconote false. In particolare, risulta falso il 10% delle banconote con numero di serie pari e l’8% di quelle con numero di serie dispari. Le banconote con numero di serie pari sono il 40% del totale. a) Calcolare la probabilità che una banconota sia autentica sapendo che ha numero di serie pari. b) Calcolare la probabilità che una banconota sia falsa. Che cosa si può dire della correlazione tra i due eventi {la banconota ha numero di serie pari } e {la banconota è falsa}? c) Calcolare la probabilità che una banconota abbia numero di serie pari sapendo che è falsa. d) Calcolare la probabilità che una banconota abbia numero di serie pari e sia falsa. Numeri aleatori discreti 123 e) Calcolare la probabilità che una banconota abbia numero di serie pari oppure sia falsa. f) Calcolare la probabilità che una banconota abbia numero di serie pari e sia falsa oppure abbia numero di serie dispari e sia autentica. Risposta. Sia A ={la banconota è falsa} e B ={la banconota ha numero di serie pari}. I dati sono i seguenti: Pr(B) = 0:4, Pr(AjB) = 0:1, Pr(AjB) = 0:08. a) Pr(AjB) = 1 Pr (AjB) = 0:9. b) Pr(A) = Pr(AjB) Pr(B) + Pr(AjB) Pr(B) = 0:1 0:4 + 0:08 0:6 = 0:088. Poiché Pr(A) = 0:088 < Pr(AjB) = 0:1, A e B sono positivamente correlati. Pr (AjB) 0:9 c) Pr(BjA) = Pr(B) = 0:4 0:455 (teorema di Bayes). Pr (A) 0:088 d) Pr(A \ B) = Pr(AjB) Pr(B) = 0:1 0:4 = 0:04. e) Pr(A[B) = Pr(A)+Pr (B) Pr(A\B) = 0:088+0:4 0:04 = 0:448. f) Pr (A \ B) [ A \ B = Pr (A \ B) + Pr A \ B (infatti i due eventi A\B e A\B sono incompatibili) = Pr (A \ B)+Pr A [ B = 0:04 + 0:552 = 0:592. 3.8 Numeri aleatori discreti 3.36 La roulette è un esperimento il cui spazio dei risultati è = f0; 1; 2; : : : ; 36g e tutti i risultati elementari hanno la stessa probabilità: Pr (0) = Pr (1) = Pr (2) = : : : = Pr (36) = 1 37 a) Il giocatore A punta 1 sull’evento Manque (i numeri da 1 a 18); se esce Manque vince 1 (ritira la sua posta raddoppiata) altrimenti perde la posta. Scrivere il numero aleatorio X rappresentato dalla vincita (o perdita) aleatoria di A come funzione da in R; scrivere la distribuzione di probabilità di X. b) Il giocatore B punta 1 sull’uscita dello 0; se esce 0 vince 35 (ritira 36 volte la sua posta) altrimenti perde la posta. Scrivere il numero aleatorio Y rappresentato dalla vincita (o perdita) aleatoria di B come funzione da in R; scrivere la distribuzione di probabilità di Y . Risposta. a) Risulta X (!) = 1 ! = 0 or 19 1 1 ! 18 ! 36 124 Calcolo delle probabilità La distribuzione di probabilità di X è 8 > < 1 X > : 19 37 la seguente: 1 18 37 b) Risulta 1 ! 6= 0 35 ! = 0 Y (!) = La distribuzione di probabilità di Y è 8 > < 1 Y > : 36 37 la seguente: 35 1 37 3.37 Rappresentare gra…camente la funzione di probabilità del numero aleatorio X che ha la seguente distribuzione. 100 100 200 0:5 0:3 0:2 X a) Calcolare Pr (X = 100), Pr(X = 0). b) Calcolare Pr(X < 100), Pr(X 100), Pr(X < 100), Pr(X 100), Pr(X < 200), Pr(X 200). c) Calcolare Pr(X > 100), Pr(X 100), Pr(X > 100), Pr(X 100), Pr(X > 200), Pr(X 200). d) Calcolare Pr(X < 123), Pr(X > 123), Pr(X > 234), Pr(X < 234). Risposta. Il diagramma a bastoncini è il seguente. 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 -200 -100 0 100 200 300 a) Pr(X = 100) = 0:5, Pr(X = 0) = 0. b) Pr(X < 100) = 0, Pr(X 100) = 0:5, Pr(X < 100) = 0:5, Numeri aleatori discreti 125 Pr(X 100) = 0:8, Pr(X < 200) = 0:8, Pr(X 200) = 1. c) Pr(X > 100) = 0:5, Pr(X 100) = 1, Pr(X > 100) = 0:2, Pr(X 100) = 0:5, Pr(X > 200) = 0, Pr(X 200) = 0:2. d) Pr(X < 123) = 0:8, Pr(X > 123) = 0:2, Pr(X > 234) = 0, Pr(X < 234) = 1. 3.38 Si lanciano due dadi regolari. Si considerino i seguenti NA: X = la somma delle due facce Y = la di¤erenza (in modulo) delle due facce Z = il massimo delle due facce a) Si consideri il risultato ! : I dado = 2, II dado = 5; calcolare X(!), Y (!), Z(!). b) Per ciascun NA descrivere la funzione di probabilità e tracciare il diagramma a bastoncini. Risposta. Per calcolare le diverse distribuzioni, può essere utile la tabella dell’esercizio 3.9. a) X (!) = 7, Y (!) = 3, Z (!) = 5. b) il numero aleatorio somma delle due facce ha come valore minimo 2 (nel caso escano due facce con il numero 1) e come valore massimo 12 (nel caso escano due facce con il numero 6). La funzione di probabilità di X ed il diagramma relativo sono X 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 36 2 36 3 36 4 36 5 36 6 36 5 36 4 36 3 36 2 36 1 36 0.18 0.16 0.14 0.12 0.1 0.08 0.06 0.04 0.02 0 0 2 4 6 8 10 12 14 Il numero aleatorio Y ha funzione di probabilità e relativo diagramma 126 Calcolo delle probabilità a bastoncini 0 1 2 3 4 5 6=36 10=36 8=36 6=36 4=36 2=36 Y 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 0 1 2 3 4 5 6 In…ne il numero aleatorio che indica il valore massimo ottenuto lanciando due dadi ha come funzione di probabilità e relativo diagramma 1 2 3 4 5 6 1=36 3=36 5=36 7=36 9=36 11=36 Z 0.35 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 0 1 2 3 4 5 6 7 3.39 La distribuzione di probabilità di un numero aleatorio X è la seguente. 10 12 15 18 X s 0:6 3s 0:2 a) Calcolare s. b) Rappresentare gra…camente la funzione di probabilità di X. Risposta. a) Deve risultare s + 0:6 + 3s + 0:2 = 1, da cui s = 0:05. Risulta dunque X 10 12 15 18 0:05 0:6 0:15 0:2 Numeri aleatori discreti 127 b) Il gra…co della funzione di probabilità è il seguente. 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 8 10 12 14 16 18 20 3.40 Un tiratore, che colpisce il bersaglio con probabilità costante p = 1=5 (e lo manca con probabilità q = 1 p = 4=5), tira …no a che non colpisce il bersaglio. Il numero X di tiri necessari per colpire il bersaglio la prima volta è aleatorio. Se assumiamo che ogni tiro sia indipendente dai precedenti, la probabilità di colpire il bersaglio al 1 tiro è p, di colpirlo al 2 tiro è qp, al 3 è q 2 p, al quarto è q 3 p, . . . . a) Descrivere la funzione di probabilità di X e rappresentarla gra…camente. b) Veri…care che la serie delle probabilità converge a 1. c) Calcolare la probabilità Pr(X = 10) di colpire il bersaglio entro i primi 10 tiri. Risposta. a) La funzione di probabilità è la seguente. X ( 1 1 5 2 4 25 3 16 125 4 64 625 ::: ::: 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 0 5 10 15 128 Calcolo delle probabilità b) In generale p + qp + q 2 p + q 3 p + : : : = p 1 X qn = p n=0 c) Pr (X = 10) = p 9 P qn = p n=0 1 1 q =1 1 q 10 = 89:3%. 1 q 3.41 Si lanciano due monete ugualmente truccate, in cui esce T con probabilità p = 0:7 (e quindi esce C con probabilità q = 0:3). a) Descrivere lo spazio dei risultati . b) Descrivere il numero aleatorio X = numero di T e calcolare le probabilità Pr(X = n) con n = 0; 1; 2. c) Tracciare il diagramma a bastoncini della distribuzione di X. Risposta. a) = fT T; T C; CT; CCg. b) Risulta X (T T ) = 2, X (T C) = X (CT ) = 1, X (CC) = 0. c) Poiché le due monete sono indipendenti le probabilità sono le seguenti: Pr (T T ) = 0:7 0:7 = 0:49 Pr (T C) = Pr(CT ) = 0:7 0:3 = 0:21 Pr(CC) = 0:3 0:3 = 0:09 La distribuzione di X è dunque la seguente. 0 1 2 0:09 0:42 0:49 X c) 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.42 Il numero aleatorio discreto X ha la seguente funzione di probabilità. 1 2 3 4 X 0:1 0:2 0:3 0:4 Numeri aleatori continui 129 a) Tracciare il gra…co della sua funzione di ripartizione F . b) Calcolare F (2), F (2:5), F (3). Risposta. a) Il gra…co di F è il seguente. 2 F ( x) 1 0 1 2 3 4 5 6 x b) F (2) = F (2:5) = Pr(X Pr(X 3) = 0:6. 3.9 2) = Pr (X 2:5) = 0:3, F (3) = Numeri aleatori continui 3.43 Il numero aleatorio continuo X assume valori compresi tra 5 e 7 e ha la seguente distribuzione (uniforme su ciascun intervallo): X [5; 6] (6; 6:2] (6:2; 7] 0:6 0:3 0:1 Costruire la funzione di densità di probabilità f (x) e tracciarne il gra…co. Risposta. La funzione di densità è la seguente: 8 0 x<5 > > > 0:6 = 0:6 > 5 x 6 < 6 5 0:3 = 1:5 6 < x 6:2 . f (x) = 6:2 6 > 0:1 > > 6:2 < x 7 > 7 6:2 = 0:125 : 0 7<x Ad essa si è arrivati considerando come, dato che la probabilità che X assuma un valore compreso in uno dei tre intervalli [5; 6], (6; 6:2] o (6:2; 7] è costante all’interno dell’intervallo e tenendo conto che la probabilità è l’area sottesa alla densita di probabilità f (x), va determinata l’altezza dei rettangoli di base 6 5 = 1, 6:2 6 = 0:2 e 7 6:2 = 1:2 le cui aree sono le rispettive probabilità 0:6, 0:3 e 0:1. Deve allora valere (6 5) | {z } BASE x |{z} ALTEZZA = |{z} 0:6 AREA 130 Calcolo delle probabilità da cui si ricava x = 60:65 = 0:5. Similmente si procede per gli altri due intervalli. Il gra…co relativo è 2 f ( x) 1 4 5 6 7 8 x 3.44 Si consideri un numero aleatorio continuo X con distribuzione uniforme tra 8 e 12. a) Determinare e tracciare il gra…co della densità di probabilità f . b) Determinare e tracciare il gra…co della funzione di ripartizione F . Risposta. La densità f (x) è diversa da 0 solo nell’intervallo [8; 12]. Poiché deve risultare +1 Z f (x) dx = 1 Z12 f (x) dx = 1 8 e poiché f è costante su [8; 12] il suo valore deve essere e 0 altrove. Il gra…co è il seguente. 1 12 8 = 0:25 0.4 0.3 f ( x) 0.2 0.1 6 8 10 12 14 0.1 x b) La funzione di ripartizione F (x) è la funzione integrale di f con Numeri aleatori continui 131 centro in 8, cioè tale che F (8) = 0. Zx f (t) dt = 1 Zx 8 8 > < 0 1 1 dt = (x 8) > 4 : 4 1 x<8 8 x 12 x > 12 1 F ( x) 0.5 6 8 10 12 14 16 x 3.45 Il numero aleatorio continuo X ha la seguente densità di probabilità: 8 0 x 1 < x 2 x 1<x 2 f (x) = : 0 altrove a) Veri…care che f (x) è una densità di probabilità e tracciarne il gra…co. b) È più probabile che X assuma valori compresi tra 0:4 e 0:5 oppure tra 0:9 e 1? c) Qual è l’intervallo di ampiezza 0:1 in cui X ha la maggior probabilità di cadere? d) Calcolare la funzione di ripartizione F . e) Calcolare F (0:8), F (1:2). Quale informazione fornisce la di¤erenza F (1:2) F (0:8)? Risposta. a) Risulta +1 Z f (x) dx = 1 Z1 0 x dx + Z2 1 (2 x) dx = 1 132 Calcolo delle probabilità Il gra…co è il seguente. 1 f ( x) 0.5 0 0.5 1 1.5 2 x b) È su¢ ciente osservare il gra…co di f (x): Pr(0:4 Pr(0:9 X 1). Risulta infatti Pr(0:4 X 0:5) = X Z1 0:5 Z X 0:5) < x dx = 0:045 = 4:5% 0:4 Pr(0:9 1) = x dx = 0:095 0:9 c) Sempre osservando il gra…co si nota che l’intervallo di ampiezza 0:1 in cui si ha la massima densità di probabilità è [0:95; 1:05]. Risulta Pr(0:95 X 1:05) = Z1 x dx + 0:95 1:05 Z (2 x) dx = 0:0975 = 9:75% 1 d) F (x) = 0 in ( 1; 0). Tra 0 e 1 F (x) è la primitiva della funzione x tale che F (0) = 0; tra 1 e 2 F (x) è la primitiva di 2 x tale che F (1) = 1=2. F (x) = 8 > > > > > < > > > > > : 0 1 2 x 2 1 2 x + 2x 2 1 x<0 0 1 x 1 1<x 2 x>2 Numeri aleatori continui 133 1 F ( x) 0.5 0 0.5 1 1.5 2 x e) Risulta F (0:8) = 0:32 = Pr(X 0:8), F (1:2) = 0:68 = Pr(X 1:2). F (1:2) F (0:8) = Pr(0:8 X 1:2). 3.46 Il numero aleatorio X ha densità di probabilità ax 1 x2 0 f (x) = 0 x 1 altrove a) Calcolare a. b) Calcolare Pr (0:4 X 0:6) e Pr (0:8 X 1:2). c) Calcolare la funzione di ripartizione F (x) di X. d) Calcolare, mediante F , le probabilità del punto b). Risposta. a) Per la condizione di normalizzazione deve risultare Z1 ax 1 x2 dx = 1 0 Poiché Z1 ax 1 x2 dx = a 1 2 x 2 1 4 x 4 0 1 0 1 = a 4 allora a = 4. b) Risulta Z0:6 Z0:6 f (x) dx = 4x 1 0:4 x2 1 2 x 2 1 3 x 4 1 dx = 4 x2 2 1 3 x 4 dx = 4 0:4 0:6 = 37 = 0:296 125 = 81 = 0:1296 625 0:4 e Z1:2 Z1 f (x) dx = 4x 1 0:8 0:8 2 x 1 0:8 134 Calcolo delle probabilità c) La funzione di ripartizione è, nell’intervallo [0; 1], la funzione integrale di f con centro in 0: F (x) = Zx f (t) dt = 1 Zx t2 4t 1 dt = 4 1 2 t 2 1 4 t 4 0 Dunque F (x) = f .2 2 ()0 x F 1 0.8 0.6 0.4 .5 8 < : 0 2x2 x4 1 x = 2x2 x4 0 x<0 0 x 1 x>1 d) Risulta Pr (0:4 X 0:6) = F (0:6) F (0:4) = 0:5904 0:2944 = 0:296 e Pr (0:8 X 1:2) = F (1:2) F (0:8) = 1 0:8704 = 0:1296 3.47 Si consideri un numero aleatorio continuo X con densità f (x) = ax4 0 1 x 1 altrove a) Calcolare a. b) Stabilire per quale valore di s la probablità Pr ( s X s) è almeno 90%. c) Calcolare F ( 1), F (0), F (1), dove F è la funzione di ripartizione di X. Numeri aleatori continui 135 Risposta. a) Poiché f è simmetria rispetto all’asse y, la condizione di normalizzazione si può scrivere anche nel seguente modo: 2 Z1 ax4 dx = 1 0 Poiché 2 Z1 ax4 dx = 2a 1 5 x 5 0 1 0 2 = a 5 deve risultare a = 5=2. Il gra…co di f (x) è 0.5 ()− fx 3 2 1 b) Per la simmetria di f rispetto all’asse y risulta 2 Zs 5 4 x dx > 0:9 2 0 Poiché Zs 5 4 1 2 x dx = 5 x5 2 5 0 s = s5 0 p da s5 > 0:9 si ricava s > 5 0:9 0:9791. c) Non occorre calcolare l’espressione di F (x). Per la simmetria di f possiamo concludere: F ( 1) = 0 F (0) = 1=2 F (1) = 1 136 Calcolo delle probabilità 3.48 Si consideri un numero aleatorio X la cui funzione di ripartizione è 8 0 x< 1 < a x3 + 1 1 x 1 F (x) = : 1 x>1 a) Determinare il valore di a. b) Calcolare f (x), la densità di probabilità di X. c) Calcolare la probabilità che X assuma valori minori di 1=2. Risposta. a) F deve essere continua, dunque deve risultare a ( 1)3 + 1 = 0 (veri…cato per ogni a) e a 13 + 1 = 1 da cui a = 1=2. Il gra…co della F (x) allora è 0.5 − 2 ()1 x F b) Derivando F tra 1 e 1 si ottiene ( 3 x2 f (x) = 2 0 1<x<1 altrove c) Risulta Pr (X < 1=2) = F 1 2 = 9 = 56:3% 16 3.49 Si consideri un numero aleatorio X la cui funzione di ripartizione è 1 F (x) = 1+e x Numeri aleatori continui 137 50.5 010 − x()10.5 F a) Calcolare Pr (0 < X < 1). b) Stabilire per quale valore c la probabilità che X assuma valori minori di c supera il 99%. Risposta. a) Risulta Pr (0 < X < 1) = F (1) F (0) = 1 1 + 1=e 1 2 0:231 b) Deve risultare Pr (X < c) = F (c) = Risolvendo, da 1 + e 4:595. c < 1 1+e 100 si ricava e 99 c c < > 99 100 1 e quindi c > ln 99 99 3.50 Si consideri un numero aleatorio X la cui densità di probabilità è 0 x<0 f (x) = x xe x 0 ed il cui gra…co è 1xp 8 6 4 2 e0 0.4 0.3 0.2 ()0.1 − x 0 ⋅ a) Veri…care la condizione di normalizzazione. b) Calcolare F (x), la funzione di ripartizione di X. c) Calcolare c tale che Pr (X c) = 1=2. 138 Calcolo delle probabilità Risposta. a) Integrando per parti si ottiene Z xe x dx = xe Z x e x x dx = xe b 0 b!1 x e = e x (1 + x) e quindi Z1 xe x dx = lim e b!1 x (1 + x) = lim e b (1 + b) + 1 = 1 0 b) Le primitive di f (x) nell’intervallo [0; +1) sono tutte e sole le funzioni del tipo e x (1 + x) + c Poiché deve essere F (0) = 0, cioè e 0 (1 + 0) + c = 0, allora c = 1. Quindi 0 x<0 F (x) = 1 e x (1 + x) x 0 Allo stesso risultato si arriva calcolando la funzione integrale di f (x) con centro in 0: F (x) = Zx te t dt = e t (1 + t) x 0 =1 e x (1 + x) 0 3.10 Distribuzioni particolari 3.51 (Usare Excel). Si consideri il numero aleatorio discreto X con distribuzione di Poisson di parametro = 2. a) Calcolare Pr(X = n) per n = 0; 1; 2; : : : ; 10. b) Calcolare Pr(X 3), Pr(1 < X 3). c) Se F (x) è la funzione di ripartizione di X, calcolare, F (1:7). Risposta. a) Il comando di Excel =POISSON(n; ;FALSO) fornisce la probabilità che un numero aleatorio con distribuzione di Poisson di parametro assuma il valore n, cioè il valore f (n) = Pr (X = n)), mentre =POISSON(n; ;VERO) fornisce F (n) = Pr (X n). Distribuzioni particolari 139 Ecco la tabella costruita con Excel. lambda 2 n 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 p(X=n) 0.135335 0.270671 0.270671 0.180447 0.090224 0.036089 0.01203 0.003437 0.000859 0.000191 3.82E-05 p(X<=n) 0.135335 0.406006 0.676676 0.857123 0.947347 0.983436 0.995466 0.998903 0.999763 0.999954 0.999992 Nel diagramma seguente è invece rappresentata la funzione di probabilità di X. 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 0 2 4 6 8 10 b) Pr (X 3) = Pr (X = 0)+Pr (X = 1)+Pr (X = 2)+Pr (X = 3) 85:7%. Pr (1 < X 3) = Pr (X = 2) + Pr (X = 3) = 45:1%. c) F (1:7) = Pr (X 1:7) = Pr (X = 0) + Pr (X = 1) = 40:6%. 3.52 (Usare Excel). Due clienti della stessa compagnia di assicurazioni hanno un numero aleatorio di incidenti annuo con distribuzione di Poisson di parametri rispettivamente 1 = 0:5 e 2 = 2:5. a) Calcolare, per ciascun cliente, le probabilità di avere 0, 1, 2, 3 incidenti all’anno. b) Qual è, nei due casi, la probabilità di avere più di 1 incidente? c) Qual è, nei due casi, la probabilità di avere al più 1 incidente? d) Qual è, nei due casi, la probabilità di avere almeno 1 incidente? 140 Calcolo delle probabilità Risposta. a) Ecco le tabelle. lambda n p(X=n) 0.5 0 0.606531 1 0.303265 2 0.075816 3 0.012636 p(X<=n) lambda n p(X=n) p(X<=n) 0.606531 2.5 0 0.082085 0.082085 0.909796 1 0.205212 0.287297 0.985612 2 0.256516 0.543813 0.998248 3 0.213763 0.757576 Con 1 = 0:5 (assicurato virtuoso) la probabilità si concentra sui primissimi valori di n (99.8% per i valori 0, 1, 2, 3) e diventa rapidamente trascurabile, mentre con 2 = 2:5 (assicurato sinistroso) la probabilità si distribuisce in modo signi…cativo anche su valori maggiori. b) L’assicurato virtuoso commette più di 1 incidente con probabilità Pr(X > 1) = 1 Pr(X = 0) Pr(X = 1) 9%. L’assicurato sinistroso commette più di 1 incidente con probabilità circa del 71%. c) L’assicurato virtuoso commette al più 1 incidente con probabilità Pr(X 1) 91%. L’assicurato sinistroso commette al più 1 incidente con probabilità Pr(X 1) 29%. d) L’assicurato virtuoso commette almeno 1 incidente con probabilità Pr(X > 0) = 1 Pr (X = 0) 30%. L’assicurato sinistroso commette almeno 1 incidente con probabilità circa del 92%. 3.53 Il tempo di attesa (in minuti) ad un call center è un numero aleatorio continuo X con distribuzione esponenziale di parametro , cioè con densità 0 x<0 f (x) = x e x 0 a) Dimostrare che per ogni +1 Z > 0 risulta e x dx = 1. 0 b) Posto = 0:2, calcolare le probabilità che il tempo d’attesa sia minore di 1 minuto, compreso fra 1 e 3 minuti, maggiore di 3 minuti. Risposta. a) Risulta +1 Z e x dx = lim e b!+1 x b 0 = lim b!+1 e b +1=1 0 R1 b) Risulta Pr (X < 1) = 0:2 e 0:2x dx = 18:1%; Pr (1 < X < 3) = 0 R3 0:2 e 1 0:2x dx = 27%; Pr (X > 3) = 0:2 +1 R e 3 0:2x dx = 54:9%. Distribuzioni particolari 141 3.54 Due call center hanno tempi d’attesa aleatori con distribuzione esponenziale di parametri 1 = 0:5 e 2 = 2. Qual è il più e¢ ciente, cioè quello dove sono più probabili tempi d’attesa brevi? Risposta. Nella …gura seguente sono tracciati i gra…ci di f (x) (linea continua) e g(x) (linea tratteggiata) 2 f ( x) g ( x) 1 0 2 4 x che sono le funzioni di densità con distribuzione esponenziale di parametri rispettivamente 1 = 0:5 e 2 = 2. Osserviamo che g(x) è maggiore di f (x) per valori di x vicini a 0: questo signi…ca che è più probabile avere tempi di attesa minori per g(x) che per f (x): il call center 2 è più e¢ ciente del call center 1. 3.55 Supponiamo che il numero aleatorio continuo X = altezza di uno studente maschio della Bocconi abbia distribuzione normale; da un’indagine statistica di un paio di anni fa, risulta che l’altezza media è m = 180 cm e la deviazione standard è s = 6 cm. a) Scrivere la funzione densità di probabilità f (x) di X e tracciarne il gra…co. b) Calcolare la probabilità che uno studente sia alto meno di 175 cm. c) Calcolare la probabilità che l’altezza di uno studente sia compresa tra 175 e 185 cm. d) Calcolare la probabilità che uno studente sia alto più di 185 cm. Risposta. a) Risulta 1 f (x) = p e 6 2 1 x 180 2 6 2 142 Calcolo delle probabilità 0.08 0.06 0.04 0.02 160 b) Pr (X < 175) = 170 175 R 180 190 200 f (x) dx = 20:2%. Per calcolare questo in- 1 tegrale si può usare Excel; il comando =DISTRIB.NORM(x; m; s; VERO) fornisce il valore in x della funzione di ripartizione F (x) di una distribuzione normale si parametri m e s, cioè fornisce Pr (X x). Il parametro VERO serve per la probabilità cumulata; con FALSO si ottiene il valore della densità in x. c) Pr (175 X 185) = Pr (X < 175) = 185 R f (x) dx = F (185) 175 F (175) = 59:5%. d) Pr (X > 185) = +1 R f (x) dx = 1 F (185) = 20:2% (si ricordi che 185 la distribuzione è simmetrica rispetto a 180). 3.56 Il diametro di un cuscinetto a sfere prodotto da una macchina è un numero aleatorio continuo X con distribuzione normale di parametri m = 12 mm e = 0:02 mm. Il controllo di qualità prevede che possano essere messi in vendita solo pezzi con diametro compreso tra 11.98 e 12.02 mm. Qual è la probabilità che un pezzo scelto a caso possa essere messo in vendita? Risposta. La funzione di densità è 1 1 p e 2 0:02 2 12:02 R 12:02) = f (x) dx f (x) = Pr (11:98 X x 12 0:02 2 0:68:3; la probabilità che 11:98 un pezzo possa essere messo in vendita (tale probabilità può essere Distribuzioni particolari 143 interpretata come una stima della percentuale di cuscinetti a sfera che superano il controllo di qualità) è 68:3%. Si dimostra che tale valore non dipende né da m né da : la probabilità che un numero aleatorio con distribuzione normale assuma valori che distano non più di da m vale 68:3% per qualsiasi distribuzione normale: Pr (m X m + ) = 68:3% 10 5 12.08 12.06 12.04 12.02 12 11.98 11.96 11.94 11.92 20 15 In modo analogo si ottiene, per qualunque distribuzione normale risulta: Pr (m 2 X m + 2 ) = 95:4% Pr (m 3 X m + 3 ) = 99:7% 10 5 12.08 12.06 12.04 12.02 12 11.98 11.96 11.94 11.92 20 15 e 10 5 12.08 12.06 12.04 12.02 12 11.98 11.96 11.94 11.92 20 15 144 Calcolo delle probabilità Dunque la probabilità che un numero aleatorio con distribuzione normale si allontani da m per più di 3 è quasi nulla, solo 0:3%. 3.11 Valore atteso, varianza, deviazione standard 3.57 Dalle statistiche ISTAT desumiamo la distribuzione di probabilità per il numero di …gli per donna in Italia. X 0 1 2 3 4 5 0:28 0:33 0:29 0:06 0:03 0:01 (la probabilità di avere 6 o più …gli è trascurabile). Calcolare il valore atteso di …gli per donna. Risposta. Risulta E (X) = 0 0:28 + 1 0:33 + 2 0:29 + 3 0:06 + 4 0:03 + 5 0:01 = 1:26. 3.58 Sia dato il numero aleatorio discreto X con la seguente distribuzione. 1 2 3 4 X 0:1 0:2 0:3 0:4 a) Calcolare il valore atteso E(X). b) Veri…care che risulta E (X E (X)) = 0. c) Calcolare la varianza Var(X). d) Calcolare la deviazione standard (X). Risposta. a) E (X) = 1 0:1 + 2 0:2 + 3 0:3 + 4 0:4 = 3. b) Risulta X E (X) = X 3 2 1 0 1 0:1 0:2 0:3 0:4 E (X 3) = 2 0:1 + ( 1) 0:2 + 0 0:3 + 1 0:4 = 0. c) Var(X) =p12 0:1 + 22 0:2 + 32 0:3 + 42 0:4 32 = 1. d) (X) = Var (X) = 1. 3.59 Il numero aleatorio discreto X ha la seguente distribuzione di probabilità. 2 7 X p 1 p2 a) Determinare p1 e p2 in modo che E(X) = 6. b) Determinare p1 e p2 in modo che 2 (X) = 4. c) Per quali valori di p1 e p2 la varianza di X è massima? d) Esistono valori p1 e p2 per i quali la varianza è nulla? Valore atteso, varianza, deviazione standard 145 Risposta. a) E(X) = 2p1 + 7p2 = 6. Si tratta di risolvere il sistema 2p1 + 7p2 = 6 p1 + p2 = 1 che ammette l’unica soluzione p1 = 1=5, p2 = 4=5. b) Var(X) = 4p1 +49p2 (2p1+7p2)2 . Si tratta di risolvere il sistema 4p1 + 49p2 (2p1 + 7p2)2 = 4 p1 + p2 = 1 che ammette le due soluzioni simmetriche p1 = 1=5, p2 = 4=5 (la stessa del punto a) e p1 = 4=5, p2 = 1=5. c) Ponendo p1 = p, p2 = 1 p, risulta E (X) = 2p + 7 7p = 7 5p Var (X) = 4p + 49 49p (7 5p)2 = 25p (1 p) Var (X) è dunque una funzione quadratica di p, con punto di massimo nel vertice p = 1=2. Questo è un risultato di carattere generale: per un numero aleatorio discreto che può assumere due soli valori x1 , x2 , la varianza è massima se la probabilità è distribuita in parti uguali sui due valori: p1 = p2 = 50%. d) La varianza è nulla se e solo se la probabilità è concentrata in un solo punto, quindi se p1 = 1 e p2 = 0, oppure in modo simmetrico p1 = 0 e p2 = 1. 3.60 Sia dato il numero aleatorio continuo X che ha densità uniforme sull’intervallo [3; 5]. a) Calcolare il valore atteso E(X). b) Calcolare la varianza e la deviazione standard di X. Risposta. La densità di probabilità di X è: f (x) = 1=2 0 3 x 5 altrove R5 1 x dx = 4: è ovvio che se la distribuzione è 3 2 uniforme il valore atteso è il punto medio dell’intervallo [3; 5]. r Z5 Z5 1 1 2 1 2 1 2 b) Var(X) = x 4 dx = x dx 4 = . (X) = 2 2 3 3 a) Risulta E (X) = 0:578. 3 3 146 Calcolo delle probabilità 3.61 Sia dato il numero aleatorio continuo X la cui funzione di densità di probabilità è 8 0 x<1 < 0:5 0:25 1 x 3 f (x) = : 0 altrove a) Calcolare il valore atteso E(X). b) Veri…care che E (X E (X)) = 0. c) Calcolare la varianza e la deviazione standard di X. Z1 Z3 1 Risposta. a) E(X) = 0:5x dx + 0:25x dx = + 1 = 1:25. 4 0 b) E (X 1 1:75 Z0:25 Z 1:25) = 0:5x dx + 0:25x dx = 1:25 c) Var(X) = 37 . 48 (X) = Z1 0:5 (x 0 r 0:25 Z3 1:25)2 dx+ 0:25 (x 3 3 + = 0. 8 8 1:25)2 dx = 1 37 48 0:878. 3.62 Un numero aleatorio continuo X ha densità f (x) = ax2 0 0 x 1 altrove a) Calcolare a. b) Calcolare il valore atteso E(X). c) Calcolare la probabilità che X sia minore di E(X). d) Calcolare varianza e deviazione standard di X. Risposta. a) Deve risultare +1 Z Z1 1 f (x) dx = ax2 dx = a = 1 3 1 0 da cui a = 3 e f (x) = 3x2 . Z1 3 b) E(X) = 3x3 dx = . 4 0 c) Pr(X Z3=4 3=4) = 3x2 dx = 27=64 0 42:2%. 31 43 + = 96 96 Valore atteso, varianza, deviazione standard d) Var(X) = Z1 3x4 dx 3 4 147 2 = 3=80 = 0:0375. (X) = 0 0:194. r 3 80 3.63 Un numero aleatorio continuo X ha densità 8 a > 1 x 2 < 3 x f (x) = > : 0 altrove a) Calcolare a. b) Calcolare il valore atteso E (X) di X. c) Calcolare la probabilità che X sia minore di E(X). Risposta. a) Deve risultare +1 Z Z2 a 3 f (x) dx = dx = a = 1 3 x 8 1 1 8 8 e f (x) = 3 in [1; 2]. 3 3x Z2 8 4 b) E (X) = dx = . 2 3x 3 da cui a = 1 c) Pr (X 4=3) = Z4=3 7 8 dx = = 58:3%. 3 3x 12 1 3.64 Si considerino le due funzioni f (x) e g(x) rappresentate nei gra…ci seguenti. f .5 3 0 ()1 x g 2 a) Indichiamo con X e Y due numeri aleatori che abbiano come densità di probabilità rispettivamente f e g su [0; 1] e 0 altrove. Quanto 148 Calcolo delle probabilità valgono E(X) e E(Y )? b) Quale dei due numeri aleatori ha varianza maggiore? Risposta. a) Poiché in entrambi i casi la densità di probabilità è simmetrica rispetto a 1=2, risulta E(X) = E(Y ) = 1=2. b) Il gra…co di f (x) mostra che la densità di probabilità di X aumenta allontanandosi dal valore atteso, mentre per g(x) accade il contrario: la densità di Y è massima vicino a 1/2 e decresce …no a 0 allontanandosi. Dunque Var(X) > Var(Y ). 3.65 Sia dato il numero aleatorio discreto X che ha distribuzione uniforme sui valori 1, 2, 3, 4, 5, cioè che ha funzione di probabilità 1 2 3 4 5 1=5 1=5 1=5 1=5 1=5 f (x) = a) Calcolare il valore atteso di X. b) Calcolare la varianza e la deviazione standard. Risposta. a) Poiché la distribuzione è uniforme, E(X) è la media aritmetica dei valori assunti da X: 1 (1 + 2 + 3 + 4 + 5) = 3 5 b) Var(X) = E X 2 p (X) = 2 1:41. 3.12 2 E (X) = 1 (1 + 4 + 9 + 16 + 25) 5 9 = 2. Funzioni di numeri aleatori 3.66 Un numero aleatorio X ha la seguente distribuzione X 2 4 6 0:5 0:4 0:1 a) Calcolare E(X) e Var(X). b) Sia u(x) = 3x + 10 e Y = u(X). Scrivere la distribuzione di Y . c) Calcolare E(Y ) e Var(Y ). Risposta. a) E(X) = 2 0:5 + 4 0:4 + 6 0:1 = 3:2. Var(X) = 4 0:5 + 16 0:4 + 36 0:1 3:22 = 1:76. b) Risulta 16 22 28 Y 0:5 0:4 0:1 c) Poiché u(x) è lineare, risulta E(Y ) = 3 E(X) + 10 = 19:6 e Var(Y ) = 9 Var(X) = 15:84. Funzioni di numeri aleatori 149 3.67 Il danno aleatorio X causato ogni anno ad una compagnia di assicurazioni da un certo cliente ha la seguente distribuzione di probabilità. 0 1000 2000 X 0:9 0:08 0:02 a) Calcolare il danno atteso m. b) Calcolare la deviazione standard del danno. c) Calcolare la probabilità che la compagnia paghi 1200 euro; calcolare la probabilità che paghi più di 1200 euro. d) Se la compagnia si impegna per contratto a pagare solo il 90% del danno causato, qual è la distribuzione di Y , il numero aleatorio che esprime il danno e¤ettivamente pagato dall’assicurazione? Calcolare il valore atteso e la deviazione standard di Y . Risposta. a) m = E(X) = 0 0:9 + 1000 0:08 + 2000 0:02 = 120. b) Var(X) = 0 0:9 + 10002 0:08 + 20002 0:02 1202 = 145600. (X) 382. c) Pr (X = 1200) = 0. Pr (X > 1200) = 0:08 + 0:02 = 10%. d) u(x) = 0:9x e quindi 0 900 1800 0:9 0:08 0:02 Y d) E(Y ) = 0:9 E(X) = 108. (Y ) = 0:9 (X) = 343:42. 3.68 Sia X un numero aleatorio discreto con la seguente distribuzione di probabilità. X 1 2 5 0:7 0:2 0:1 e sia u (x) = x2 , Y = u(X). a) Scrivere la distribuzione di Y . b) Calcolare E(X) e E(Y ). c) Risulta E(Y ) = E(X)2 : VERO o FALSO? Risposta. a) Risulta Y 1 4 25 0:7 0:2 0:1 b) E(X) = 1 0:7+2 0:2+5 0:1 = 1:6. E(Y ) = 1 0:7+4 0:2+25 0:1 = 4. c) FALSO: 1:62 6= 4. In generale E (u (X)) 6= u (E (X)). L’uguaglianza vale sistematicamente se u(x) è lineare, cioè u(x) = ax + b. 150 Calcolo delle probabilità 3.69 Sia dato il numero aleatorio continuo X con funzione di densità di probabilità 2x 0 x 1 f (x) = 0 altrove e sia data la funzione u(x) = 3x + 2. a) Calcolare il valore atteso di X e di Y = u(X). b) Calcolare la varianza di X e di Y . Risposta. a) Risulta E (X) = Z1 2x2 dx = 2 3 0 Ricordiamo che se Y = u (X) = aX + b allora E (Y ) = a E (X) + b. Dunque E (Y ) = 3 E (X) + 2 = 4 Z1 Z1 2 2 2 2 1 b) Var (X) = x 2x dx = 2x3 dx = . Ri3 3 18 0 0 cordiamo che se Y = u (X) = aX + b allora Var (Y ) = a2 Var (X). Dunque 1 1 Var (Y ) = 32 = 18 2 3.70 Il numero aleatorio X ha densità di probabilità f (x) = ax (1 x) 0 0 x 1 altrove a) Calcolare a. b) Calcolare il valore atteso E (X) di X. c) Calcolare il valore atteso del numero aleatorio Y = 10X 4. d) Calcolare il valore atteso del numero aleatorio Z = X 2 + 1. Risposta. a) Per la condizione di normalizzazione deve risultare Z1 ax (1 x) dx = 1 0 Poiché Z1 0 ax (1 1 x) dx = a x 2 1 3 x 3 1 =a 0 1 2 1 3 1 = a 6 Vettori aleatori e covarianza 151 allora a = 6 e la densità di probabilità di X ha, tra 0 e 1, il gra…co seguente. 0.5 0.8 0.6 2fx()10.4 .2 b) Poiché f è simmetrica rispetto a x = 1=2, non può che essere E (X) = 1=2. Controlliamo: E (X) = Z1 6x2 (1 1 3 x 3 x) dx = 6 1 4 x 4 0 1 =6 0 1 3 1 4 = 1 2 c) Risulta E (Y ) = E (10X 4) = 10 E (X) 4=1 d) Risulta 2 E (Z) = E X + 1 = Z1 x2 + 1 6x (1 x) dx = 0 = 6 x3 + x 3.13 x4 x2 1 0 = 13 10 Vettori aleatori e covarianza 3.71 Si lanciano due monete. Sia X = numero di teste (T) Y = numero di variazioni (per esempio in TC c’è 1 variazione, in TT non ci sono variazioni) a) Costruire la funzione di probabilità congiunta del vettore aleatorio X Y . b) X e Y sono indipendenti? Risposta. a) Lo spazio dei risultati è = fT T; T C; CT; CCg. Le probabilità (congiunte e marginali) sono illustrate nella seguente 152 Calcolo delle probabilità tabella a doppia entrata. XnY 0 1 2 Pr (Y ) 0 1=4 0 1=4 1=2 1 0 1=2 0 1=2 Pr (X) 1=4 1=2 1=4 1 b) X e Y non sono indipendenti. Per esempio Pr(X = 0 e Y = 1) = 0, Pr(X = 0) = 1=4, Pr(Y = 1) = 1=2, e quindi Pr(X = 0 e Y = 1) 6= Pr(X = 0) Pr(Y = 1). 3.72 Si gioca alla roulette. Consideriamo lo spazio dei risultati sempli…cato = fR; N; 0g che tiene conto solo del fatto che il numero uscito sia rosso, nero, oppure lo 0 (che non è né rosso né nero). Il giocatore A punta 1 sul Rosso, il giocatore B punta 1 sul numero 0. Se esce un numero rosso A vince 1; se esce lo 0 B vince 35. Chi non vince perde la posta. a) Indicati con X e Y i numeri aleatori che rappresentano le vincite (o perdite) rispettivamente di A e B, scrivere il vettore aleatorio Z = X Y come come funzione da in R2 . b) Calcolare il valore atteso di Z. c) Scrivere il numero aleatorio XY come funzione da in R e calcolare la distribuzione di probabilità di XY . d) Calcolare la covarianza di X e Y . Risposta. a) Risulta Z (R) = 1 1 , b) Le distribuzioni di X ( 1 X 19 37 Z (N ) = 1 1 , Z (0) = 1 35 e Y sono le seguenti: ( 1 1 35 Y 36 1 18 37 37 37 e dunque E (X) = E (Z) = 19 18 + = 37 37 1=37 1=37 1 , 37 E (Y ) = 36 35 + = 37 37 1 , 37 Vettori aleatori e covarianza 153 c) Risulta XY (R) = X (R) Y (R) = 1 XY (N ) = X (N ) Y (N ) = 1 XY (0) = X (0) Y (0) = 35 e dunque XY 8 > < 1 1 35 > : 18 37 18 37 1 37 d) Per la covarianza di X e Y risulta: Cov (X; Y ) = E (XY ) E (X) E (Y ) = 35 37 1 = 372 1296 1369 0:947 3.73 Si consideri il vettore aleatorio Z = X Y , di cui si conoscono le distribuzioni delle singole componenti (distribuzioni di probabilità marginali). XnY 2 4 6 Pr (X) 1 0:7 3 0:3 Pr (Y ) 0:2 0:4 0:4 1 Supponiamo che X e Y siano ritenute indipendenti. a) Calcolare le probabilità congiunte. b) Calcolare F (2; 5), dove F (x; y) è la funzione di ripartizione del vettore aleatorio, FX (2) e FY (5), dove FX (x) e FY (y) sono le funzioni di ripartizione di X e Y . Veri…care che risulta F (2; 5) = FX (2)FY (5). c) Calcolare il valore atteso E (Z) del vettore aleatorio. d) Calcolare la distribuzione e il valore atteso del numero aleatorio XY . e) Veri…care che risulta Cov(X; Y ) = 0. Risposta. a) Se X e Y sono ritenute indipendenti allora Pr(X = xi e Y = yj ) = Pr(X = xi ) Pr(Y = yj ) per ogni i, j. XnY 1 3 Pr (Y ) b) F (2; 5) = Pr (X X 2 e Y 2 0:14 0:06 0:2 2eY 4 0:28 0:12 0:4 5). 6 0:28 0:12 0:4 Pr (X) 0:7 0:3 1 Osservando la tabella l’evento 1 1 5 si veri…ca per le coppie o , dunque 2 4 154 Calcolo delle probabilità Pr (X 2 e Y 5) = 0:14 + 0:28 = 0:42 = F (2; 5). Il valore della funzione di ripartizione di X calcolata in x = 2 è FX (2) = Pr (X 2) = Pr (X = 1) = 0:7. Il valore della funzione di ripartizione di Y calcolata in y = 5 è FY (5) = Pr (Y 5) = Pr (Y = 2 o Y = 4) = 0:2+0:4 = 0:6. FX (2)FY (5) = 0:7 0:6 = 0:42 = F (2; 5). c) Risulta E(X) = 0:7 + 0:9 = 1:6, E(Y ) = 0:4 + 1:6 + 2:4 = 4:4, 1:6 . E (Z) = 4:4 d) La distribuzione di XY è la seguente. XY 2 4 6 12 18 0:14 0:28 0:34 0:12 0:12 Dunque risulta E(XY ) = 2 0:14+4 0:28+6 0:34+12 0:12+18 0:12 = 7:04. e) Cov(X; Y ) = E (XY ) E(X) E(Y ) = 7:04 1:6 4:4 = 0. 3.74 Si consideri il vettore aleatorio Z = X Y . Si assegnano le distribuzioni marginali delle componenti (le stesse dell’es. precedente). XnY 1 3 Pr (Y ) 2 4 6 0:2 0:4 0:4 Pr (X) 0:7 0:3 1 a) Nell’ipotesi che Pr X = 1 e Y = 4) = 0:3 e Pr X = 3 e Y = 6) = 0:1, calcolare le altre probabilità congiunte. X e Y sono ritenute indipendenti? b) Calcolare E (Z): è lo stesso dell’esercizio precedente? c) Calcolare Cov (X; Y ): è lo stesso dell’esercizio precedente? Risposta. a) Se Pr X = 1 e Y = 4) = 0:3 allora necessariamente Pr X = 3 e Y = 4) = 0:4 0:3 = 0:1. Ragionando in modo analogo per le altre probabilità congiunte si completa la tabella. XnY 1 3 Pr (Y ) 2 0:1 0:1 0:2 4 0:3 0:1 0:4 6 0:3 0:1 0:4 Pr (X) 0:7 0:3 1 X e Y non sono ritenute indipendenti. b) Il valore atteso di un vettore aleatorio non dipende dalla distribuzione della probabilità congiunta, ma solo dalle probabilità marginali delle singole componenti, dunque si ottiene lo stesso vettore Vettori aleatori e covarianza 155 dell’esercizio precedente: E (Z) = E (X) E (Y ) 1:6 4:4 = c) Invece E (XY ), e di conseguenza anche Cov (X; Y ), dipendono dalle distribuzioni marginali. Infatti la distribuzione di E (XY ) è ora la seguente: 2 4 6 12 18 XY 0:1 0:3 0:4 0:1 0:1 e dunque Cov (X; Y ) = E (XY ) E (X) E (Y ) = 6:8 3.75 Del vettore aleatorio Z = marginali delle componenti: XnY 0 1 Pr (Y ) X Y 7:04 = 0:24 sono assegnate le distribuzioni 0 1 0:3 0:7 Pr (X) 0:4 0:6 1 Indichiamo con a una delle quattro probabilità congiunte, per esempio a = Pr (X = 1 e Y = 1). a) Calcolare E (X) e E (Y ). b) Indichiamo con a una delle quattro probabilità congiunte, per esempio a = Pr (X = 1 e Y = 1). Completare la tabella delle probabilità congiunte. c) Per quale valore di a la covarianza del vettore aleatorio Z è minima? Per quale valore di a è massima? d) Per quale valore di a risulta che X e Y sono indipendenti? Risposta. a) Dai dati ricaviamo subito E (X) = 0:6 e E (Y ) = 0:7. b) La tabella delle probabilità congiunte in funzione di a è la seguente: XnY 0 1 Pr (Y ) 0 a 0:3 0:6 a 0:3 1 0:7 a a 0:7 Pr (X) 0:4 0:6 1 c) Risulta Cov (X; Y ) = 1 1 a 0:6 0:7 = a 0:42 156 Calcolo delle probabilità Poiché tutte le probabilità devono essere non negative, il sistema 8 a 0:3 0 > > < 0:7 a 0 > 0:6 a 0 > : a 0 fornisce l’informazione 0:3 covarianza minima: a 0:6. Per a = 0:3 abbiamo la Cov (X; Y ) = a XnY 0 1 Pr (Y ) 0 0 0:3 0:3 0:42 = 1 0:4 0:3 0:7 0:12 Pr (X) 0:4 0:6 1 Per a = 0:6 abbiamo la covarianza massima Cov (X; Y ) = a XnY 0 1 Pr (Y ) 0 0:3 0 0:3 0:42 = 0:18 1 0:1 0:6 0:7 Pr (X) 0:4 0:6 1 d) X e Y sono indipendenti se e solo se a = 0:42. XnY 0 1 Pr (Y ) 0 0:12 0:18 0:3 1 0:28 0:42 0:7 Pr (X) 0:4 0:6 1 3.76 Si consideri la funzione di probabilità congiunta del vettore aleatorio Z = X Y : XnY 0 1 Pr (Y ) 0 0:2 0 1 0:2 0:4 2 0 0:2 Pr (X) a) Calcolare le distribuzioni di probabilità marginali di X e Y . b) Calcolare il vettore atteso E (Z). Vettori aleatori e covarianza 157 c) Calcolare la matrice varianze-covarianze del vettore aleatorio. d) X e Y sono indipendenti? Risposta. a) La tabella a doppia entrata completa è la seguente. XnY 0 1 Pr (Y ) 0 0:2 0 0:2 1 0:2 0:4 0:6 2 0 0:2 0:2 Pr (X) 0:4 0:6 1 b) Risulta E (X) = 0:6, E (Y ) = 1, dunque E (Z) = 0:6 1 c) Risulta Var (X) = 0:6 0:36 = 0:24, Var (Y ) = 1:4 1 = 0:4, Cov (X; Y ) = E (XY ) 0:6 1 = 1 0:4 + 2 0:2 0:6 = 0:2. La matrice varianze-covarianze del vettore aleatorio Z è la seguente. X = 0:24 0:2 0:2 0:4 d) X e Y non sono indipendenti; se lo fossero risulterebbe Cov (X; Y ) = 0: 3.77 Si considerino due titoli che a scadenza hanno valori aleatori X e Y con le seguenti distribuzioni. X 1000 1200 0:7 0:3 Y 600 700 0:6 0:4 Si stima che sia nulla la probabilità che X e Y abbiano entrambe valore massimo. a) Calcolare la distribuzione di probabilità congiunta del vettore aleatorio Z = X Y . b) Calcolare la probabilità condizionata Pr (Y = 600jX = 1000). c) Calcolare E(Z). d) Calcolare il valore atteso e la varianza del portafoglio costituito da 10 unità del titolo X e 15 del titolo Y . Risposta. a) Per ipotesi Pr (X = 1200 e Y = 700) = 0. Questa informazione ci permette di completare in modo univoco la tabella a 158 Calcolo delle probabilità doppia entrata che dà la probabilità congiunta. XnY 1000 1200 Pr (Y ) 600 0:3 0:3 0:6 700 0:4 0 0:4 Pr (X) 0:7 0:3 1 b) Pr (Y = 600jX = 1000) = Pr (Y = 600 e X = 1000) 0:3 = Pr (X = 1000) 0:7 0:429: 1060 . 640 d) E(10X + 15Y ) = 10 E(X) + 15 E(Y ) = 10600 + 9600 = 20200. Var (10X + 15Y ) = 100 Var (X)+225 Var (Y )+300 Cov (X; Y ). Dato che Var (X) = 8400, Var (Y ) = 2400, Cov (X; Y ) = 2400, risulta Var (10X + 15Y ) = 660000. c) E (Z) = 3.78 Data la seguente tabella a doppia entrata XnY 2 4 1 0:4 0 3 0 0:3 5 0:1 0:2 a) Calcolare la funzione di probabilità del numero aleatorio Z = XY . b) E(XY ) = E(X) E(Y ). VERO o FALSO? c) Calcolare la funzione di probabilità del numero aleatorio W = X +Y. d) E(X + Y ) = E(X) + E(Y ). VERO o FALSO? Risposta. a) Poiché Pr (X = 2 e Y = 3) = Pr (X = 4 e Y = 1) = 0, risulta 2 10 12 20 XY 0:4 0:1 0:3 0:2 b) FALSO. Risulta E(XY ) = 2 0:4 + 10 0:1 + 12 0:3 + 20 0:2 = 9:4. Completiamo la tabella con le probabilità marginali. XnY 2 4 Pr (Y ) 1 0:4 0 0:4 3 0 0:3 0:3 5 0:1 0:2 0:3 Pr (X) 0:5 0:5 1 Vettori aleatori e covarianza 159 Risulta quindi E(X) = 3, E(Y ) = 2:8, E(X) E(Y ) = 8:4 6= E(XY ). c) Poiché Pr (X + Y = 5) = 0, risulta 3 7 9 0:4 0:4 0:2 X +Y d) VERO. E (X + Y ) = 1:2 + 2:8 + 1:8 = 5:8 = E (X) + E (Y ). 3.79 Si considerino i due numeri aleatori X e Y che hanno la seguente distribuzione di probabilità congiunta. XnY 0 1 Pr (Y ) 0 0:1 0:2 0:3 1 0:3 0:1 0:4 2 0:1 0:2 0:3 Pr (X) 0:5 0:5 1 Veri…care che Cov(X; Y ) = 0, ma X e Y non sono indipendenti. Risposta. E(X) = 0:5, E(Y ) = 1, E(XY ) = 0:1 + 0:4 = 0:5. Cov(X; Y ) = E(XY ) E(X) E(Y ) = 0. Tuttavia X e Y non sono indipendenti: si osserva che, ad esempio, Pr X = 0 e Y = 0) = 0:1 mentre Pr X = 0) Pr Y = 0) = 0:15. 3.80 Si consideri la seguente distribuzione di probabilità congiunta. XnY 2 4 1 0:4 0:2 3 0:3 0:1 a) Calcolare E(X), E(Y ). b) Calcolare la funzione di ripartizione del numero aleatorio W = 2X + 3Y . c) Veri…care che risulta E(W ) = 2 E(X) + 3 E(Y ). d) Calcolare Var (X), Var (Y ), Var(W ), Cov(X; Y ). e) Veri…care che risulta Var(2X + 3Y ) = 4 Var(X) + 9 Var(Y ) + 12 Cov(X; Y ). Risposta. a) Completiamo la tabella con le probabilità marginali. XnY 2 4 Pr (Y ) 1 0:4 0:2 0:6 3 0:3 0:1 0:4 Pr (X) 0:7 0:3 1 Risulta E(X) = 1:4 + 1:2 = 2:6, E(Y ) = 0:6 + 1:2 = 1:8. b) Risulta W = 2X + 3Y 7 11 13 17 0:4 0:2 0:3 0:1 160 Calcolo delle probabilità c) E(W ) = 2:8 + 2:2 + 3:9 + 1:7 = 10:6; 2 E(X) + 3 E(Y ) = 5:2 + 5:4 = 10:6. d) Var (X) = 0:84; Var (Y ) = 0:96; Var(W ) = 123:4 10:62 = 11:04. Cov(X; Y ) = E (XY ) E (X) E (Y ) = 4:6 4:68 = 0:08. e) Var (W ) = Var(2X + 3Y ) = = 4 Var(X) + 9 Var(Y ) + 2 2 3 Cov(X; Y ) = 11:04: