FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica enzimi e membrane studi e applicazioni di macromolecole e strutture sopramolecolari biologiche prof. Roberto Stevanato prof. Federico Momo d.ssa Sabrina Faris dssa Mariangela Bertelle p.i. Achille Zanin FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica Perché la Chimica Biologica nei corsi di laurea in Chimica e Chimica Industriale? o Per uno studio più prettamente chimico dei processi biologici; o Per rispondere ad esigenze di sintesi ed analisi “difficili” con la chimica tradizionale; o Per creare una chimica più ecocompatibile. FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica Gli enzimi: oscuri oggetti del desiderio? • Sono proteine (lunghe sequenze di 20 specifici L-α-amminoacidi legati assieme mediante legame ammidico) • che catalizzano reazioni biologiche (rispettando le regole della chimica) • caratterizzate da alta specificità (di reazione, di substrato, di legame, stereospecificità e prochiralità) • di straordinaria efficienza catalitica (incrementano la velocità di reazione di 108÷1020 volte) • che operano in condizione blande (solvente H2O, pH ≅ 7, T ≅ 37°C) • che sono in grado di autoregolarsi (nei sistemi biologici) o di essere regolate (in vitro) FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica Gli enzimi: illustri sconosciuti? 30.000 è il numero di enzimi presumibilmente presenti in natura; 3.000 è il numero di enzimi noti; 300 è il numero di enzimi studiati; 30 è il numero di enzimi utilizzati industrialmente. FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica Il contributo del gruppo di Biochimica/Biofisica 1. Studio del sito attivo e del meccanismo catalitico delle ammino ossidasi R-CH2NH3+ + H2O + O2 R-CHO + NH4+ + H2O2 ♦ utilizzando enzimi ad elevato grado di purezza (≅ 95%) appositamente purificati (da siero bovino, da soia, da pisello) con il contributo determinante del gruppo; ♦ mediante misure di attività a differenti condizioni chimicofisiche (T, pH, I), in presenza di differenti tamponi, differenti ioni e controioni e con l’impiego di substrati amminici a struttura chimica predefinita; ♦ con il supporto di misure ESR (risonanza elettronica di spin), NMR (risonanza magnetica nucleare). Rappresentazione “a nastro” nastro” dell’ dell’ammino ossidasi bovina. FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica . . . e con quali risultati? EFFETTO FOSFATO Il fosfato, utilizzato per decenni come tampone nelle misure di attività attività dell’ dell’ammino ossidasi bovina, complessa i substrati poliamminici che in tale forma non sono riconosciuti come substrati e quindi agisce come inibitore dell’ dell’enzima SPM + 2Pi SPM.Pi2 substrato no substrato Queste misure hanno permesso di determinare con precisione la costante di formazione del complesso SPM.Pi2. Corazza, A., Stevanato, R., Di Paolo, M.L., Scarpa, M., Mondovì, B., Rigo, A.Biochem. Biophys. Res. Commun. 189/2, 722 (1992). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica EFFETTO IONI ALCALINI E ALCALINO TERROSI Ioni alcalini e alcalino terrosi si legano all’’ammino ossidasi bovina con differenti affinità modificandone l’attività catalitica. In particolare, K+ e Ca2+ agiscono da inibitori competitivi nei confronti dei substrati naturali spermina e spermidina. Di Paolo M.L., Scarpa, M., Corazza, A., Stevanato, R., Rigo, A. Biophys. J. 83/4, 2231-2239 (2002) FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica EFFETTO FORZA IONICA A basse concentrazioni di substrato la velocità velocità della reazione catalizzata da ammino ossidasi bovina è influenzata dalla forza ionica del mezzo con andamento proporzionale al numero di cariche positive del substrato. Ad elevate concentrazioni di substrato la velocità velocità della reazione risulta indipendente dalla forza ionica. Questi risultati hanno permesso di ipotizzare il numero e la natura di gruppi carichi presenti nel sito attivo che intervengono nella formazione del complesso enzima-substrato. Stevanato, R., Mondovì, B., Befani, O., Scarpa, M., Rigo, A. Biochem. J. 299, 317 (1994). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica EFFETTO TEMPERATURA L’ammino ossidasi bovina presenta un andamento non rettilinio nel plot di Arrhenius evidenziando una discontinuità discontinuità dovuta probabilmente a differenti rate determining steps dipendenti dalla temperatura. I valori di entropia di attivazione ottenuti hanno permesso di ipotizzare la neutralizzazione di cariche con formazione di molecole d’acqua nel meccanismo catalitico. Stevanato, R., Vianello, F., Rigo, A. Arch. Biochem. Biophys. 324/2, 374-378 (1995). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica EFFETTO pH L’attività attività dell’ dell’ammino ossidasi bovina, a basse concentrazioni di substrato, dipende dal pH in relazione al numero di cariche positive presenti nel substrato amminico. I risultati ottenuti hanno permesso di individuare i gruppi protonabili coinvolti nella catalisi presenti nel sito attivo e di determinarne la loro Ka. Di Paolo, M.L., Stevanato, R., Corazza, A., Vianello, F., Lunelli, L., Scarpa, M., Rigo, A. Biochemical Journal 371/2, 549-556 (2003) FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica Tutti i dati ottenuti in anni di ricerche hanno permesso di tracciare un modello grafico dei gruppi funzionali e delle interazioni elettrostatiche ed idrofobiche fra substrato e sito attivo dell’ dell’ammino ossidasi bovina (sin). Questi risultati sono stati recentemente confermati da misure di diffrazione raggi X su ammino ossidasi cristallina (dx). Di Paolo, M.L., Stevanato, R., Corazza, A., Vianello, F., Lunelli, L., Scarpa, M., Rigo, A. Biochemical Journal 371/2, 549-556 (2003). Lunelli M, Di Paolo ML, Biadene M, Calderone V, Battistutta R, Scarpa M, Rigo A, Zanotti G. J Mol Biol. 346(4):991-1004 (2005). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica 2. Applicazioni biotecnologiche di enzimi Tematiche: purificazione di enzimi; determinazione enzimatica di analiti; ricerca di nuovi supporti per l’immobilizzazione di enzimi; biosensori amperometrici; microbioreattori enzimatici. Enzimi utilizzati: ammino ossidasi di plasma bovino ammino ossidasi di soia ammino ossidasi di pisello ammino ossidasi di lenticchia ascorbato ossidasi superossido dismutasi horse radish perossidasi glucosio ossidasi FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica PURIFICAZIONE DI ENZIMI purificazione ne da matrici Lo studio di enzimi non commerciali richiede la loro purificazio biologiche (tessuti e fluidi animali; radici, germogli e fiori; batteri). In virtù virtù delle conoscenze chimiche si sono messi a punto nuove metodiche di purificazione, basate in particolar modo sulla cromatografia di affinità affinità, per ottenere attivittà e mediante un enzimi di elevata purezza (>95%) con buona resa, notevole attivi numero limitato di passaggi di purificazione. Sono stati purificati: ammino ossidasi di plasma bovino ammino ossidasi di soia ammino ossidasi di pisello Vianello, F., Di Paolo M.L., Zennaro, L., Stevanato, R., Rigo, A. Prot. Expr. Purif., 3, 362 (1992). Vianello, F., Di Paolo, M.L., Stevanato, R., Gasparini, R., Rigo, A. Arch. Biochem. Biophys. 307/1, 35 (1993). Vianello, F., Malek-Mirzayans, A., Di Paolo, M.L., Stevanato, R., Rigo, A. Protein Expr. Purif. 15(2), 196-201 (1999). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica DETERMINAZIONE ENZIMATICA DI ANALITI: le poliammine La freschezza di certuni alimenti è inversamente proporzionale al contenuto di poliammine. La metodica messa a punto prevede la loro determinazione per via spettrofotometrica mediante l’l’impiego dell’ dell’enzima ammino ossidasi bovino catalizzataa dall’ accoppiando la reazione principale ad una indicatrice catalizzat dall’enzima perossidasi, nella quale l’l’H2O2 prodotta dalla prima reazione viene utilizzata per la perossidazione di un composto incolore in un colorante caratterizzato caratterizzato da elevato valore di assorbanza molare: R-CH2NH3+ + H2O + O2 R-CHO + NH4+ + H2O2 Dyered + 2H2O2 Dyeox + 4H2O2 (incolore: ε ≅ 0 a 512 nm) (cat. A.O.) (cat. HRP) (colorato: ε ≅ 22000 a 512 nm) Stevanato, R., Mondovi', B., Sabatini, S., Rigo, A. Anal. Chim. Acta, 237, 391 (1990). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica DETERMINAZIONE ENZIMATICA DI ANALITI: i polifenoli Antiossidanti naturali dotati di notevoli proprietà proprietà benefiche all’ all’organismo (ad es. inibiscono la perossidazione lipidica) sono presenti nei vegetali, vegetali, nel vino e nel tè tè. La metodica messa a punto prevede la loro determinazione per via spoettrofotometrica mediante l’l’impiego dell’ dell’enzima perossidasi che catalizza la reazione di coupling perossidativo fra i polifenoli del campione e il reagente 44--amminofenazone in presenza di H2O2. I differenti polifenoli danno luogo alla formazione di una famiglia famiglia di composti colorati caratterizzati da elevato valore di assorbanza molare. O N + 2H2O2 + HO N O N N NH2 N O 4-amminofenazone fenolo dye ox (forma presunta) Stevanato, R., Fabris, S., Momo, F. J. Agric. Food Chem. 52, 6287-6293 (2004). + 4H2O FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica RICERCA DI NUOVI SUPPORTI PER L’ L’IMMOBILIZZAZIONE DI ENZIMI Gli enzimi sono catalizzatori biologici solubili in acqua: nelle reazioni in batch diviene impossibile recuperare l’l’enzima al fine della reazione catalizzata, per cui l’enzima ancora attivo viene perso. Immobilizzando l’l’enzima ad un supporto solido è possibile recuperare il attivit tività catalizzatore ancora attivo e riusarlo sino a quando presenta at tività. Recentemente è stato individuato un supporto solido che interagisce direttamente direttamente con le proteine mediante legami idrogeno e non richiede quindi reagenti reagenti specifici per l’immibilizzazione. FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica Si tratta di un polichetone C CH2 O CH2 n O O O sintetizzato nei laboratori del gruppo del prof. Toniolo che grazie all’ all’elevato numero di gruppi carbonilici ed alla loro O O O regolare disposizione può formare H O H O H O innumerevoli legami idrogeno con i N N N N N N gruppi –NH delle catene polipeptidiche O O H O H H delle proteine. irreversibilee e con resa elevata, A questo supporto sono stati immobilizzati, in modo irreversibil diversi enzimi di classe diversa. Il catalizzatorei eterogenei così così ottenuti sono stati utilizzati per la costruzione di microbioreattori. Agostinelli E., Belli F., Tempera G., Mura A., Floris G., Toniolo L., Vavasori A., Fabris S., Momo F., Stevanato R. Journal of Biotechnology 127/4, 670-678 (2007). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica BIOSENSORI AMPEROMETRICI Un sottile strato di enzima (ammino ossidasi), depositato sulla superficie elettrodica, catalizza la trasformazione del substrato (ammine biogeniche) con produzione di H2O2 che viene determinata amperometricamente. Caratterizzato da elevata sensibilità sensibilità, riproducibilità riproducibilità, stabilità stabilità e facilità facilità d’uso, permette la determinazione della freschezza di prodotti proteici deperibili mediante la misura delle poliammine. Gasparini, R., Scarpa, M., Di Paolo, M.L., Stevanato, R., Rigo, A. J. Bioelectroanal. Chem. 320, 307 (1991). FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. Gruppo di Biochimica/Biofisica MICROBIOREATTORI ENZIMATICI A scopi analitici o per bioconversioni, contengono un supporto solido sul quale è immobilizzato l’l’enzima. La conversione viene rilevata polarograficamente, amperometricamente o spettrofotometricamente. Date le ridotte dimensioni del reattore (dell’ (dell’ordine dei µL) sono possibile determinazioni mediante la tecnica flow injection analysis (FIA) con sensibilità sensibilità dell’ dell’ordine delle nanomoli. Stevanato, R., Avigliano, L., Finazzi-Agrò, A., Rigo, A. Anal. Biochem., 149, 537 (1985). Stevanato, R., Porchia, M., Berfani, O., Mondovi, B., Rigo, A. Biotechn. Appl. Biochem. 11, 266 (1989). Gasparini, R., Scarpa, M., Di Paolo, M.L., Stevanato, R., Rigo, A. J. Bioelectroanal. Chem. 320, 307 (1991). Stevanato, R., Mondovi', B., Sabatini, S., Rigo, A. Anal. Chim. Acta, 237, 391 (1990) Agostinelli E., Belli F., Tempera G., Mura A., Floris G., Toniolo L., Vavasori A., Fabris S., Momo F., Stevanato R. J. Biotechnol. 127/4, 670-678 (2007).