ANATOMIA STUDIO DELLE STRUTTURE INTERNE ED ESTERNE DEL CORPO UMANO E DEI LORO RAPPORTI AD OGNI STRUTTURA CORRISPONDE UNA SPECIFICA FUNZIONE ANATOMIA ANATOMIA MACROSCOPICA forma, consistenza e dimensione di un organo ANATOMIA MICROSCOPICA struttura ed organizzazione di un organo ANATOMIA SISTEMATICA funzioni comuni (apparati e sistemi) ANATOMIA TOPOGRAFICA localizzazione (regioni anatomiche posizione reciproca) ORGANO APPARATO SISTEMA Struttura di forma definita, separabile da altri organi, costituito dall’assemblaggio di diversi tessuti Insieme di organi che contribuiscono alla stessa funzione generale ma che hanno struttura, funzione specifica ed origine embriologica differente Insieme di organi morfologicamente e funzionalmente omogenei e con la stessa derivazione embriologica COME SI STUDIA IL CORPO UMANO? IMPORTANZA DEI PUNTI E DEI PIANI DI RIFERIMENTO TRIDIMENSIONALITA’ (altezza, larghezza, profondità) POSIZIONE ANATOMICA Individuo in piedi con le gambe unite e i piedi poggiati sul pavimento, le mani sono poste sui fianchi con i palmi rivolti verso il davanti SUPINO= disteso a faccia in su PRONO= disteso a faccia in giù RAPPRESENTAZIONE DEGLI ASSI E DEI PIANI ANATOMICI PIANO MEDIANO= Piano verticale che attraversa longitudinalmente il corpo (ds, sn) PIANO SAGITTALE = Piani verticali paralleli al piano mediano (punto di riferimento) PIANO FRONTALE (CORONALE) = Piani verticali che attraversano il corpo perpendicolarmente al piano mediano (anteriore o ventrale, posteriore o dorsale) PIANO ORIZZONTALE (TRASVERSO) = Piani orizzontali che attraversano il corpo perpendicolarmente al piano mediano e al piano frontale (superiore o craniale, inferiore o caudale) PIANO SAGITTALE MEDIANO SIMMETRIA BILATERALE (antimeri) ORGANI PARI E ORGANI DISPARI Non esiste una simmetria antero-posteriore o una simmetria superiore-inferiore La simmetria si riconosce molto precocemente nell’embrione TERMINI DI POSIZIONE Piano sagittale mediano Piano frontale Piano trasverso Mediale Laterale Anteriore (ventrale) Posteriore (dorsale) Craniale (superiore) Caudale (inferiore) Non indicano una localizzazione assoluta ma la posizione rispetto ad un’altra struttura REGIONI DEL CORPO UMANO TESTA TRONCO ARTI CRANIO FACCIA COLLO TORACE ADDOME PELVI ARTO SUPERIORE Spalla, braccio, avambraccio, mano ARTO INFERIORE Anca, coscia, gamba, piede CAVITA’ CORPOREE PROTEZIONE ORGANI DA TRAUMI ACCIDENTALI E URTI PERMETTONO CAMBIAMENTI DELLA DIMENSIONE E DELLA FORMA DEI VISCERI CAVITA’ DEL CORPO Fegato, stomaco, milza, rene, pancreas, int tenue e parte del crasso LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE - Ogni livello di organizzazione è dipendente dal precedente - L’organismo è il risultato dell’interazione dei diversi componenti - OMEOSTASI = mantenimento dell’equilibrio nell’ambiente interno ORGANO CAVO PARENCHIMATOSO ORGANO CAVO TONACA MUCOSA Epitelio Lamina propria Muscolaris Mucosae TONACA SOTTOMUCOSA TONACA MUSCOLARE SIEROSA/ AVVENTIZIA ORGANO PARENCHIMATOSO (PIENO) CAPSULA PARENCHIMA STROMA APPARATO DIGERENTE FUNZIONI SVOLTE DAL TUBO DIGERENTE E DALLE GHIANDOLE ANNESSE INGESTIONE PROCESSI MECCANICI DIGESTIONE (trasformazione chimica e meccanica) SECREZIONE ASSORBIMENTO COMPATTAZIONE ESCREZIONE Il PERITONEO è una membrana sierosa continua si suddivide in: PERITONEO PARIETALE (riveste la parete addominale) PERITONEO VISCERALE (riveste gli organi presenti nella cavità addominale) tra i due foglietti peritoneali vi è uno spazio detto RETROPERITONEALE che contiene il LIQUIDO PERITONEALE è costituito dal mesotelio e dallo strato sottomesoteliale ORGANI INTRAPERITONEALI (mobilità) ORGANI RETROPERITONEALI (fissi) Il PERITONEO forma strutture di connessione: mesi tra l’organo e la parete; omenti tra gli organi; legamenti - PERISTALSI - Mescolamento cibo - Sono movimenti intrinsechi al muscolo - Livello di attività modulato dal SNA (plessi), ormoni gastrointestinali e fattori ambientali - Sfinteri INNERVAZIONE Plesso di Auerbach (T muscolare) e di Innervazione autonoma Meissner (T sottomucosa) Innervazione parasimpatica deriva da nervo vago (da esofago a colon trasverso), nervi pelvici (colon discendente e retto). SN parasimpatico rilassa i muscoli degli sfinteri, stimola la motilità e la secrezione gastrointestinale. Promuove la digestione Innervazione simpatica inibisce la motilità e la secrezione, mantiene gli sfinteri chiusi. Inibisce la digestione IRRORAZIONE AORTA ADDOMINALE (tronco celiaco, art. mesenterica sup., art. mesenterica inf.) VENA PORTA (vena mesenterica sup., v. mesent. inf., v. splenica) Bocca prima porzione del tubo digerente e si estende fino alla faringe. - Palato - Labbrapieghe cutanee-mucose - Lingua organo muscolare - Arcate dentarie (processo alveolare dell’osso mascellare e processo alveolare della mandibola) - Tonsille palatine e linguali - Ghiandole salivari Palato osseo (duro) PALATO MOLLE Lamina connettivale rivestita da muscoli e da una tonaca mucosa LINGUA Svolge funzioni essenziali per : Assunzione cibo Masticazione Formazione del bolo Deglutizione Sede della sensibilità gustativa Sensibilità tattile Fonazione Linguaggio articolato LINGUA Faccia inferiore epitelio squamoso stratificato non cheratinizzato Faccia superiore epitelio squamoso stratificato cheratinizzato I muscoli linguali sono striati (volontari) e sono intrinseci ed estrinseci Faccia superiore Due terzi anteriori (corpo) presenta le papille linguali Terzo posteriore (radice) Solco terminale (forame cieco) PAPILLE LINGUALI Circa 60-80 cellule (cellule staminali, cellule di sostegno, cellule sensoriali) Canali ionici e recettori localizzati sui microvilli (gusto salato, dolce, amaro, acido, umami) Sono sollevamenti della mucosa. Presentano i bottoni gustativi Filiformi (prive di bottoni gustativi) Fungiformi Foliate Circonvallate FARINGE E’ un organo cavo, impari e mediano Appartiene sia all’apparato respiratorio che digerente Viene suddivisa in rinofaringe, orofaringe e laringofaringe Rinofaringe: mucosa di tipo respiratorio Orofaringe e Laringofaringe: - Mucosa (epitelio pavimentoso pluristratificato, lamina propria con ghiandole mucose) tessuto linfoide, Tonaca mucosa connessa ai muscoli sottostanti mediante fibre elastiche - Tonaca fibro-elastica (fascia faringo-basilare) - Tonaca muscolare:Muscoli costrittori della faringe (spingono il bolo nell’esofago), Muscoli elevatori (sollevano faringe) sono muscoli volontari (ma esiste un meccanismo riflesso) -Fascia perifaringea (lamina connettivale ricca di fibre elastiche) Tonsille (ipertrofia tonsille: Adenoidi) ESOFAGO ● Lungo tubo25 cm (C6-T10) ● Andamento ● Presenza di 4 segmenti,restringimenti e di sfinteri (2) ● Rapporti ● Funzione ● Arterie esofagee; Vene esofagee T. MUCOSA: Epit.Pavimentoso pluristratificato L. Propria con ghiandole (non in tutto l’esofago zona faringe e stomaco e producono muco) MM T. SOTTOMUCOSA: ghiandole esofagee tubulo acinose (muco, pepsinogeno, lisozima),sono costituite da due tipi di cellule, mucose (muco) e sierose(lisozima e pepsinogeno). I dotti escretori attraversano la t. mucosa e sboccano nel lume. Secrezione continua ma aumenta con ingestione cibo Presenza di T. MUSCOLARE scheletrico e liscio (1/3 sup scheletrico; 1/3 medio sia schel che liscio; 1/3 infer liscio) T. AVVENTIZIA STOMACO - Funzione - Capienza variabile - La superficie interna dello stomaco non è liscia ma presenta delle pieghe - Presenza di due sfinteri (gastroesofageo, pilorico) - E’ un organo intraperitoneale - Presenza di una faccia anteriore, faccia posteriore, margine mediale (piccola curvatura), margine laterale (grande curvatura) - Suddiviso in cardias, fondo, corpo e piloro - Presenza di legamenti Arteria gastrica ds e sn Arteria gastroepiploica ds e sn Arteria splenica Vene gastriche ds e sn (tributarie della vena porta) Innervazione: rami nervo vago STOMACO T. MUCOSA Epitelio di rivestimento è cilindrico semplice composto da cellule secernenti muco Lamina propria contiene le ghiandole gastriche tubulari semplici costituite da diversi tipi cellulari Muscolaris mucosae che invia sottili tralci di fibrocellule lisce per favorire lo svuotamento lume delle ghiandole T. SOTTOMUCOSA costituita da t. connettivo denso ricco di vasi e nervi (plesso di Meissner) T. MUSCOLARE molto sviluppata (3 strati) + plesso di Auerbach T. SIEROSA Presenza delle fossette gastriche Rivestono la superficie luminale dello stomaco e le fossette. Producono muco e secernono ioni bicarbonato Rigenerazione della mucosa Muco solubile HCl, fattore gastrico intrinseco Pepsinogeno, lipasi gastrica, rennina (granuli di zimogeno) Ormoni HCl è importante per l’attivazione del pepsinogeno in pepsina e per l’attività della pepsina (ha bisogno di ambiente acido). Fattore gastrico intrinseco per l’assorbimento della vit B12 a livello dell’ileo. Posseggono recettori per gastrina, istamina e Ach Composizione del SUCCO GASTRICO: H2O, muco, HCL, fattore gastrico intrinseco, pepsinogeno, lipasi gastrica, rennina COMPOSIZIONE DEL SUCCO GASTRICO H2O HCl e FATTORE INTRINSECO GASTRICO (cellule parietali) PEPSINOGENO, RENNINA E LIPASI GASTRICA (cellule principali) MUCO (cellule di rivestimento superficiali) MUCO SOLUBILE (cellule mucose del collo) Ormoni prodotti dallo stomaco Cellula Ormone Azione ormonale A Glucagone Stimola la glicogenolisi negli epatociti D Somatostatina Inibisce il rilascio di ormoni dalle cellule enteroendocrine delle vicinanze EC Serotonina Sostanza P Aumenta il movimento peristaltico ECL Istamina Stimola la secrezione di HCl G Gastrina Stimola la secrezione di HCl, la motilità gastrica, la proliferazione delle cellule di rigenerazione Peptide intestinale attivo Aumenta l’azione peristaltica dell’intestino VIP La differenza tra le diverse regioni dello stomaco è nella profondità delle fossette gastriche e nell’organizzazione delle ghiandole CARDIAS fossette poco profonde e ghiandole tubulari a secrezione prevalentemente mucosa CORPO e FONDO fossette profonde e ghiandole tubulari semplici che secernono i succhi gastrici e il muco di protezione PILORO fossette più profonde e ghiandole ramificate e tortuose che secernono muco e con cellule enteroendocrine che producono gastrina e somatostatina Stomaco (piloro) - la mucosa appare sollevata in creste - le fossette gastriche sono molto più profonde (occupano quasi la metà dello spessore della mucosa) - le ghiandole sono tubulari ramificate e costituite quasi esclusivamente da cellule secernenti muco (mucose del collo), gastrina e qualche cellula parietale Gastrina Stimola la secrezione di HCl, la motilità gastrica, la proliferazione delle cellule di rigenerazione INTESTINO TENUE - Occupa buona parte della cavità addominale e anche una parte della pelvi - Lunghezza media 7 metri - Diametro variabile ma decrescente andando dall’origine alla terminazione DUODENO (parte fissa) DIGIUNO mesenteriale ILEO FUNZIONE Digestione Assorbimento DUODENO - Localizzato nella parte posteriore dell’addome - Si differenzia dall’intestino tenue mesenteriale per profondità, calibro maggiore e scarsa mobilità. - Forma a C. Porzioni: superiore, discendente, orizzontale, ascendente - Retroperitoneale. Presenza di legamenti (epato duodenale, duodenocolico, duodenorenale) - Papilla duodenale maggiore (del Vater)= è lo sbocco del dotto pancreatico maggiore e del coledoco. Sfintere di Oddi. - Papilla duodenale minore (del Santorini)= è lo sbocco del dotto pancreatico minore INTESTINO TENUE MESENTERIALE DIGIUNO (2/5) ILEO (3/5) - Lunghezza circa 6.5 m - Si organizza a anse - Riduzione del diametro - Notevole mobilità - Intraperitoneale (Mesentere) - Sottomesocolico - Rapporti variano a seconda dell’ansa considerata Il mesentere collega digiuno e ileo alla parete addominale posteriore. Consente grande mobilita’ alle anse intestinali. DUODENO Arterie pancreatiche duodenali superiori ed inferiori Vene duodenali (tributarie della vena porta INTESTINO TENUE MESENTERIALE Rami arteria mesenterica superiore Vene confluiscono nella vena mesenterica inferiore tributaria della vena porta La superficie luminale INTESTINO TENUE è aumentata dalla presenza di: PLICHE [pieghe permanenti della mucosa e della sottomucosa (x2-3)] VILLI [estroflessioni della mucosa (x10)] MICROVILLI [ estroflessioni della m. plasmatica (x20)] VILLI CAPILLARI assorbono le sostanze nutritizie e le trasportano nel circolo portale epatico Membrana basale membrana che supporta l’epitelio e che è costituita da fibre reticolari VASO CHILIFERO è un capillare Core del villo è costituito da t. connettivo lasso, vasi sanguigni, vasi linfatico che trasporta al circolo linfatico linfatici, fibre muscolari lisce e altre cellule del t. connettivo (poi dotto toracico e poi circolazione venosa) sostanze che non entrano nei capillari come i complessi lipidici legati a proteine MICROVILLI ORLETTO A SPAZZOLAinsieme di microvilli Espansioni digitiformi della membrana apicale delle cellule (ep. Intestinale) La struttura portante del microvillo è costituita da un denso fascio di microfilamenti che sono connessi alla membrana da miosina I e da calmodulina e sono mantenuti in fascio da fimbrina e villina INTESTINO TENUE TONACA MUCOSA Epitelio cilindrico semplice caratterizzato dalla presenza di due tipi cellulari (enterociti, cell mucipare caliciformi) Lamina propria Presenza delle ghiandole (cripte di LIEBERKUN) Follicoli linfatici (Placche del Peyer) Muscolaris Mucosae -Assorbimento(enterociti lamina propriavasi sanguigni) - Produzione di muco ( c mucipare caliciformi) TONACA SOTTOMUCOSA Tessuto connettivo moderatamente denso ricco di fibre collagene Presenza delle GHIANDOLE di BRUNNER(duodeno); Follicoli linfatici Plesso di Meissner TONACA MUSCOLARE Circolare interno - Longitudinale esterno Plesso di Auerbach TONACA SIEROSA/AVVENTIZIA Ghiandole del Brunner presenti solo nel duodeno (muco alcalino, EGF e lisozima) INTESTINO TENUE Microvilli e glicocalice Digestione ed assorbimento enterociti Mucinogeno (muco= 20% peptici, 80% carboidrati) Ghiandole tubulari semplici o ramificate Lisozima L’intestino tenue ha la capacità di essere continuamente rinnovato. Le cellule assorbenti e mucipare vivono per 2-3 giorni mentre quelle di Paneth vivono per settimane. La parte superiore della ghiandola presenta cellule assorbenti e cellule caliciformi, mentre la parte inferiore presenta le cellule enteroendocrine, Paneth e di rigenerazione e qualche caliciforme. CELLULE ENTEROENDOCRINE DELL’INTESTINO TENUE: sono cellule localizzate alla base dell’epitelio e sono caratterizzate dalla presenza di granuli alla base della cellula. Il loro secreto è rilasciato nella lamina propria e non nel lume!! Cellula Ormone Azione ormonale A Glucagone Stimola la glicogenolisi negli epatociti D Somatostatina Inibisce il rilascio di ormoni dalle cellule enteroendocrine delle vicinanze EC Serotonina Sostanza P Aumenta il movimento peristaltico G Gastrina Stimola la secrezione di HCl, la motilità gastrica, la proliferazione delle cellule di rigenerazione Peptide intestinale attivo Aumenta l’azione peristaltica dell’intestino I Colecistochinina Stimola il rilascio dal pancreas e la contrazione della colecisti K Peptide inibitorio gastrico Inibisce la secrezione di HCl S Secretina Stimola il rilascio di un fluido ricco di bicarbonato da parte del pancreas VIP Differenze tra le diverse parti dell’intestino tenue (DUODENO – DIGIUNO - ILEO) Le ghiandole di Brunner sono presenti solo nella sottomucosa del duodeno I villi tendono a diminuire di lunghezza dal duodeno all’ileo Il tessuto linfoide è abbondante nell’ileo e poco presente nel duodeno Le cellule mucipare caliciformi aumentano distalmente Duodeno Villi più ampi, alti e numerosi; meno cellule mucipare; ghiandole di Brunner Digiuno Villi più corti e stretti; più cellule mucipare Ileo Villi corti e radi; placche del Peyer INTESTINO CRASSO Lunghezza 1.8 m Diametro 4-5 cm Suddiviso in cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, colon sigmoideo, retto, ano haustra coli tasche delimitate da ripiegamenti della mucosa FUNZIONI Riassorbimento H2O (circa 1400 ml di H2O al giorno), di elettroliti e gas Compattazione del contenuto intestinale in feci Assorbimento di vitamine Accumulo materiale fecale Tenia coli Sono nastri di muscolatura liscia (corrispondono allo strato longitudinale esterno della t.muscolare) BATTERI producono vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina K ecc) Escherichia coli nel colon, mentre nel retto vi è una popolazione eterogenea Arterie mesenteriche superiori e inferiori Vene mesenteriche superiori e inferiori tributarie della vena porta INTESTINO CRASSO TONACA MUCOSA - Epitelio cilindrico semplice - Lamina propria costituita da t. connettivo che contiene numerosi vasi linfatici ed ematici, presenza delle ghiandole (cripte di Lieberkuhn= ghiandole tubulari semplici e sono fittamente stipate) e di aggregati linfoidi - Muscolaris mucosae TONACA SOTTOMUCOSA simile al tenue TONACA MUSCOLARE Circolare interno - Longitudinale esterno (tenia coli) TONACA SIEROSA/AVVENTIZIA Non presenta villi!!!!! Ghiandole tubulari semplici della lamina propria producono muco (protegge la mucosa e favorisce il compattamento delle feci) e ioni bicarbonato (azione tamponante e di protezione della mucosa rispetto gli acidi prodotti dai batteri) L’appendice vermiforme: - è un diverticolo del cieco - è intraperitoneale - struttura simile al colon ma diametro minore - ricco contenuto di elementi linfoidi (presenti sia nella mucosa che nella sottomucosa) - rimane parzialmente legata ad ileo e cieco mediante piega sierosa detta mesenteriolo RETTO -Fa seguito al colon sigmoideo e termina con l’ano (3° vert sacrale) -Suddiviso in AMPOLLA RETTALE (pelvi) e CANALE ANALE (perineo). Limite inserzione m elevatore dell’ano - E’ rivestito in parte dal peritoneo Presenza di pieghe longitudinali e pieghe trasversali Non sono presenti tenia coli Diversi tipi di EPITELIO (cubico semplice,pavimentoso stratificato,pavimentoso stratificato cheratinizzato) - LAMINA PROPRIA caratterizzata dalla presenza delle ghiandole tubulari, di ghiandole sebacee e follicoli piliferi - T. SOTTOMUCOSA connettivo fibroelastico con plessi venosi - T. MUSCOLARE (sfintere interno) GIUNZIONE ESOFAGO-GASTRICA brusco passaggio dall’epitelio pavimentoso stratificato dell’esofago alla mucosa secretoria dello stomaco ricca di ghiandole GIUNZIONE ILEO-CECALE passaggio dalla disposizione villosa dell’intestino tenue a quella ghiandolare del crasso GIUNZIONE RETTO-ANALE passaggio dalla mucosa caratterizzata dalle ghiandole fittamente stipate del crasso (il retto è la porzione terminale del crasso) all’epitelio pavimentoso stratificato del canale anale Tra FARINGE ed ESOFAGO è presente lo SFINTERE FARINGO-ESOFAGEO Tra ESOFAGO e STOMACO è presente lo SFINTERE GASTRO-ESOFAGEO Tra STOMACO e DUODENO è presente lo SFINTERE PILORICO Tra ILEO e CIECO è presente la VALVOLA ILEO-CECALE