La parete cellulare Struttura che circonda il protoplasto esternamente alla membrana plasmatica. Composta principalmente da polisaccaridi, proteine e composti fenolici Spessore da 0,1µm a 100 µm Funzioni della parete cellulare • Agisce da esocheletro e mantiene /determina la forma e la grandezza della cellula • Fornisce supporto e resistenza meccanica • Permette la creazione della pressione di turgore (circa 0,2 MPa) • E’ responsabile dell’architettura della pianta • Ha un ruolo metabolico (enzimi..) • Barriera fisica per patogeni • Ruolo nella segnalazione (oligosaccarine) La parete cellulare conferisce alla cellula una forma definita A) parenchima di mesofillio di Zinnia A B) Cellule epidermiche di fiori di bocca di leone B C) Trachea D) Tricoma di foglia di Arabidopsis C D Parete cellulare e forma della cellula Permette la creazione della pressione di turgore Parete cellulare e impieghi commerciali • Carta, tessuti, fibre (cotone, lino, canapa ecc.) • Carbone, legna e derivati del legno • Altri derivati (estratti polisaccaridici modificati, per la produzione di plastiche, pellicole, rivestimenti, gel, addensanti) • Riserva naturale di carbonio organico (ciclo del carbonio negli ecosistemi) • Fonte di fibra nell’alimentazione umana e animale La parete di diversi tipi cellulari Classificazione delle pareti Costituzione della parete cellulare Lamella mediana: • Strato più esterno • Unisce cellule adiacenti (cemento intercellulare) • Composta principalmente da pectine • Spessore 30nm (o meno) Costituzione della parete cellulare Parete primaria • Depositata da cellule in accrescimento • Sostanze pectiche 35%, emicellulose 25%, cellulosa 25%, proteine 1-8% • Spessore da 0,1 a 1µm Costituzione della parete cellulare Tutte le cellule hanno lamella mediana e parete primaria Costituzione della parete primaria A. Cellula parenchimatica di cipolla B. Cellula di ipocotile di cetriolo Costituzione della parete primaria Cellula di ipocotile di fagiolo Costituzione della parete cellulare Costituzione della parete cellulare Parete secondaria: • viene depositata tra la parete primaria e la membrana plasmatica • viene depositata dopo che l’espansione cellulare è completa • è spesso costituita da strati distinti S1, S2 e S3 • ha funzione di supporto • Può contenere un’elevata proporzione di cellulosa e lignina • Può contenere suberina, cutina e cere Stratificazione della parete secondaria Composizione della parete cellulare • • • • • • Fase di matrice (amorfa) Emicellulose Pectine Proteine Fenoli Lignina • Fase fibrillare • Cellulosa Composizione della parete cellulare MONOSACCARIDI Cellulosa • Catene lineari di β-D-glucosio uniti con legami 1 4 • Legami H tra 20-40 catene formano una microfibrilla • Unità ripetuta è il cellobiosio Cellulosa Ogni catena di β 1->4 glucosio può contenere alcune migliaia di unità di glucosio (per circa 2-3 m di lunghezza) che nella microfibrilla sono arrangiate parallelamente ma in modo sfalsato permettendo a tale struttura di raggiungere lunghezze di centinaia di micron. Fibrille di cellulosa Le microfibrille si aggregano a loro volta in macrofibrille di 0,5 micron ad arrangiamento cilindrico o piatto il che conferisce una resistenza alla trazione pari a quella di una fune di acciaio di pari spessore Cellulosa Emicellulose Le emicellulose sono polisaccaridi di matrice non cariche; sono anche definite glicani cocatenanti (cross-linking), poiché si legano mediante legami idrogeno alle fibrille di cellulosa. • Sono molecole ramificate • In alcuni casi costituiscono un sito di accumulo di scheletri carboniosi di riserva. Emicellulose • • • • • Xiloglucani (XG) (Contengono da 6 a 11 Zuccheri) Xilani (glucuronoarabinoxilaniGAX) Glucomannani Galattomannani Galattoglucomannani Emicellulose di riserva Cellule dell’endosperma della palma da datteri, con parete ispessita per la presenza di mannani Pectine Le pectine sono polisaccaridi ramificati e molto idratati e sono costituiti da: -zuccheri acidi: acido galatturonico -zuccheri neutri: ramnosio, galattosio, arabinosio Pectine Le pectine sono polisaccaridi ramificati e molto idratati e sono costituiti da: -zuccheri acidi: acido galatturonico -zuccheri neutri: ramnosio, galattosio, arabinosio Pectine Funzioni: 1) contribuiscono alla carica della parete modulandone il pH e lo scambio ionico 2) determinano la porosità della parete e, regolando l’accesso agli enzimi rilassanti (idrolitici), influiscono sulla crescita per distensione 3) fungono da recettori attivi nell’individuazione di organismi simbiotici o patogeni, o di substrati enzimatici 4) mediano l’adesione fra pareti cellulari contigue nella lamella mediana. Le pectine formano gel I gruppi COO- dell’omogalatturonano, quando non sono metilati, possono legarsi ionicamente con ioni Ca++ e Mg++ formando “egg boxes” (scatole di uova). Responsabili della formazione di “gel” Le proteine strutturali • Molte di esse sono glicoproteine modulari, ricche in amminoacidi quali idrossiprolina (estensine), prolina, glicina o lisina. HRGP, GRP e PRP Le proteine strutturali • Appena secrete sono relativamente solubili diventano sempre più insolubili durante la maturazione cellulare o a seguito di ferite e attacco dei patogeni • Si ritiene che il processo di insolubilizzazione sia dovuto a legami intermolecolari di difeniletere fra le tirosine • Vengono indotte durante le ferite o attacco dei patogeni Proteine con attività enzimatica • Enzimi ossidativi – perossidasi • Enzimi idrolitici per la degradazione dei legami dei polisaccaridi di parete (pectinasi, cellulasi, emicellulasi) • Enzimi per l’espansione cellulare (transglicosidasi) • Altre proteine per l’espansione : Espansine Biogenesi della parete Biogenesi della parete • Al termine della mitosi, numerose vescicole originate dall’apparato di Golgi si raccolgono fra i due nuclei a formare il cosiddetto setto di separazione. Il processo di migrazione e fusione delle vescicole è controllato da un sistema di microtubuli che si forma al termine della mitosi, il fragmoplasto. Il setto di separazione comincia a formarsi al centro e poi si espande verso la periferia della cellula madre, fino a fondersi con il plasmalemma e la parete preesistenti. Genesi della parete Genesi della parete • Il successivo sviluppo della parete richiede una precisa coordinazione fra la sintesi delle microfibrille di cellulosa a livello del plasmalemma, la sintesi delle pectine e delle emicellulose a livello dell’apparato di Golgi e quella delle proteine a livello del reticolo endoplasmico rugoso Sintesi dei polisaccaridi della matrice Il mattone fondamentale per la sintesi dei componenti polisaccaridici della parete cellulare e’: l’NDP-zucchero (glicosilnucleotide). La sintesi degli NDP-zuccheri dagli zuccheri 1-P avviene nel citosol. Zucchero 1-P + PPP-R-N (NTP) Zucchero-P-P-R-N +PP PP + H2O 2P Questa reazione e’ catalizzata dalla: NDP-zucchero pirofosforilasi Sintesi dei polisaccaridi della matrice Polimerizzazione La polimerizzazione avviene per trasferimento di monosaccaridi dagli NDP-zuccheri alla catena polisaccaridica in crescita, generalmente all’estremita’ non riducente NDP-zucchero + polisaccariden → NDP + polisaccariden+1 Tale reazione e’ catalizzata dalla: zucchero-nucleotidepolisaccaride glicosiltransferasi o polisaccaride sintasi. Sintesi della Cellulosa La cellulosa è sintetizzata a livello del plasmalemma e “iniettata” nella parete in accrescimento. La sintesi delle microfibrille è catalizzata da grossi complessi proteici detti rosette. Sintesi della Cellulosa Ciascuna rosetta è fatta di sei subunità ciascuna delle quali è costituita da sei unità di cellulosa sintasi. Questo enzima è codificato da una famiglia genica (almeno tre geni diversi) denominata CesA. In definitiva una rosetta produrrà 36 filamenti di glucano. Cellulosa sintasi Saccarosio + UDP UDP-glucosio + Fruttosio Modello di sintesi di cellulosa e altri polisaccaridi come ripetizione di un disaccaride Distensione cellulare La parete primaria nelle cellule vegetali viene depositata durante la fase di crescita della cellula. L’espansione cellulare correlata alla crescita primaria sottintende un cambiamento nelle dimensioni e nella composizione della parete. Infatti durante l’espansione la parete deve incorporare nuovo materiale e aumentare di superficie. Il turgore esercitato dal protoplasto è necessario per generare l’espansione cellulare e tale pressione rimane pressoché costante durante l’intero processo. Distensione cellulare L’arrangiamento delle rosette nel plasmalemma guida la direzione di deposizione delle microfibrille che a sua volta determina la direzione di allungamento cellulare. I microtubuli corticali, situati nel citoplasma sottostante, coordinano la direzione secondo cui le microfibrille di cellulosa sono deposte nella parete nascente. I microtubuli corticali, quindi, determinano la tessitura della parete. Distensione cellulare Durante l’espansione cellulare la direzione predominante di crescita è influenzata dalla tessitura della parete, tendendo ad essere perpendicolare alla direzione prevalente delle microfibrille. Parete secondaria • Una volta raggiunte le dimensioni definitive, la cellula completa il proprio differenziamento e inizia a funzionare come cellula adulta. La maggior parte delle cellule del corpo della pianta possiede solo una parete primaria. • Alcuni tipi cellulari, però, completano il differenziamento deponendo una parete secondaria all’interno della parete primaria. La parete secondaria è composta principalmente di fibre di cellulosa con piccole quantità di emicellulose e pectine pertanto mostra una ridotta flessibilità. La parete secondaria presenta molti strati concentrici, in cui l’orientamento delle fibrille presenta una tessitura parallela ed è diversa da strato a strato. Questa disposizione permette di resistere alle forze di trazione. Modificazioni della parete secondaria La parete cellulare, durante la vita della cellula, assume spesso nuove caratteristiche chimicofisiche, in stretto rapporto con le funzioni che deve svolgere. Le principali modificazioni della parete avvengono per INCROSTAZIONE, cioè infiltrazione di materiali tra gli spazi interfibrillari delle molecole di cellulosa, per APPOSIZIONE sulla parete di materiali che ne aumentano l’impermeabilizzazione e per GELIFICAZIONE. Tipi di modificazioni • Per INCROSTAZIONE: 1) Lignificazione 2) Pigmentazione 3) Mineralizzazione • Per APPOSIZIONE: 1) Cutinizzazione 2) Cerificazione 3) Suberificazone • Per GELIFICAZIONE Lignificazione Consiste nella deposizione di LIGNINA nella matrice a livello delle emicellulose e delle sostanze pectiche. • La LIGNINA è un polimero di composti fenolici, specialmente fenilpropanoidi Lignina Rinforza e impermeabilizza la parete cellulare Aumenta la resistenza all’attacco dei patogeni La sintesi di lignina elimina H2O dalla parete e forma una trama idrofobica che lega la cellulosa e previene l’espansione cellulare Cutinizzazione e Cerificazione La parete delle cellule che sono disposte sulla superficie delle foglie o di un giovanissimo ramo è protetta nella faccia rivolta verso l’esterno da una pellicola, detta CUTICOLA che è costituita da CUTINA e CERE Cutinizzazione e Cerificazione Cutina Polimero eterogeneo formato da: • acidi grassi ossidrilati (>= 16 C) Cere miscela complessa di alcani a lunga catena e esteri di acidi grassi Cutinizzazione e Cerificazione Sulla superficie della cuticola si formano cristallizzazioni che aumentano la rugosità Cutinizzazione e Cerificazione Sulla superficie della cuticola si formano cristallizzazioni che aumentano la rugosità Suberificazione Modificazione della parete secondaria dovuta alla SUBERINA sostanza costituita da acidi grassi a catena molto lunga coniugati con alcoli e sostanze fenoliche (da qui la colorazione bruna). Suberina • acidi grassi ossidrilati e non • acidi dicarbossilici a lunga catena (> 16 C). • alcooli a lunga catena (> 16 C) • fenoli (ac. ferulico) (50-75%) Suberificazione La suberificazione coinvolge tutta la parete. Avviene soprattutto nelle piante che si estendono in larghezza ed avviene con deposizione di lamelle di suberina alternate a lamelle di cellulosa a partire dalla lamella mediana. La parete delle cellule suberificate ha grande proprietà di impermeabilizzazione e fa da coibente. Le cellule hanno lume cellulare ridotto. Le cellule suberificate sono cellule morte. Gelificazione Frequente è la formazione di MUCILLAGINI dovuta d un aumento delle sostanze pectiche. La parete, in tal caso, assume un aspetto mucillaginoso e in presenza di acqua si rigonfia enormemente. Cellule a mucillagine si trovano nei fiori del tiglio, nelle radici, nelle foglie e nei fiori e nel tallo di alcune alghe rosse che proprio per la loro caratteristica sono utilizzate per la produzione della gelatina detta “agar” e sono pertanto dette agarofite.