EUR MED PHYS 2008;44(Suppl. 1 to No. 3) Tono, elasticità e stiffness: valutazione miometrica delle proprietà muscolari G. IANIERI, R. SAGGINI, R. MARVULLI, G. TONDI, A. APRILE, M. RANIERI, S. ALTINI, L. GOFFREDO, M. MEGNA, G. MEGNA Il tono muscolare dei muscoli scheletrici svolge un ruolo fondamentale nell’assicurare la possibilità di una contrazione attiva ed efficiente e nel provvedere al mantenimento della postura. È pertanto necessario valutare e misurare in maniera oggettiva il tono muscolare per svelare e monitorare le sue alterazioni, spesso associate a determinati disordini neuromuscolari. La miometria è un utile approccio per la valutazione e sorveglianza dei cambiamenti del tono muscolare tempo-dipendenti che si hanno nelle patologie croniche. Questo metodo si basa sulla valutazione della risposta di un muscolo ad un breve impulso meccanico, impiegando uno strumento, denominato miometro, per applicare detto impulso sul ventre muscolare. Il miometro comprende una testina che viene posizionata dall’operatore perpendicolarmente alla superficie cutanea che ricopre il muscolo da indagare; la testina imprime una delicata pressione, comprimendo il tessuto sottostante. Attraverso un attuatore elettromagnetico viene prodotto un costante impulso di forza per un breve lasso temporale. La sua durata è dell’ordine dei millisecondi. L’interruzione dell’alimentazione dell’attuatore elettromagnetico induce la testina del dispositivo ad essere velocemente rilasciata, contestualmente il muscolo reagisce alla sollecitazione impulsiva con brevi oscillazioni smorzate. La testina, in contatto con la cute, viene indotta a muoversi, a sua volta da dette oscillazioni smorzate. L’andamento delle oscillazioni smorzate dipende dalle proprietà elastiche del tessuto muscolare. Un trasduttore di accelerazione registra, le oscillazioni della testina a contatto con la cute ricoprente il muscolo sollecitato. I parametri misurati con tale metodo sono tre: stiffness, elasticità e frequenza. La stiffness è intesa come la resistenza che oppone il muscolo ad una forza esterna ossia l’abilità del muscolo a resistere ai cambiamenti di forma ed è descritta dalla seguente formula: Dove C è la stiffness ed è espressa in [N]/[m], mtestina rappresenta la massa della testina espressa in kg, amax rappresenta l’accelerazione massima della testina espressa in m/s2 e ∆l rappresenta lo spostamento della testina [m]. Maggiore è la stiffness e maggiore è la forza che occorre per vincere la resistenza del muscolo, per cui, l’attivazione del muscolo, in ordine ai movimenti e/o alla postura, risulta meno economica dal punto di vista energetico, insorgendo problemi posturali. L’elasticità è intesa come la capacità del muscolo di ripristinare la sua forma iniziale dopo una stimolazione meccanica ed è rappresentata dalla seguente formula: Vol. 44 - Suppl. 1 to No. 3 Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Sezione di Medicina Fisica e Riabilitazione, Università degli Srudi di Bari, Bari che rappresenta il decremento logaritmico, dove a3 è la seconda e a5 la terza ampiezza positiva della curva di accelerazione ottenuta. Più alta è l’elasticità e migliori sono le condizioni del muscolo. Una bassa elasticità denota una maggiore difficoltà del movimento ed una maggiore propensione all’affaticamento. La frequenza f [1/T] è data dall’inverso del periodo T della oscillazione spontanea ottenuta espresso in secondi. La misurazione miometrica offre diversi vantaggi per la valutazione del tono muscolare rispetto alle altre metodiche. Infatti ogni misurazione è oggettiva, poiché non è influenzata da colui che esegue la procedura di misurazione come, per esempio, succede con la valutazione del tono tramite la scala Asworth. Inoltre, oltre che oggettiva e ripetibile, la misurazione miometrica non è invasiva ed offre un risultato quantitativo. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla possibilità di valutare in maniera quantitativa simultaneamente le tre caratteristiche stiffness, elasticità e frequenza. La possibilità di eseguire la misurazione a diversi livelli di contrazione, o durante il rilassamento o in allungamento passivo senza causare al muscolo deformazioni residue, consente di ottenere una maggiore significatività delle indagini utili nella valutazione statistica e correlativa. Non di secondaria importanza è la possibilità di valutare il muscolo spastico prima e dopo il trattamento con tossina botulinica al fine di accertare in maniera quantitativa l’effetto della terapia. L’indagine su muscoli profondi risulta difficoltosa, per cui, prescinde dall’applicazione della metodica. Le proprietà di un muscolo possono essere misurate con il miometro solo se la contrazione del muscolo può essere riconosciuta tramite la palpazione; inoltre, i valori di tutte le misurazioni devono essere più alti per il muscolo contratto rispetto al muscolo a riposo. Bisogna porre attenzione al fatto che il tessuto indagato è formato da: – tessuti di rivestimento (pelle, tessuto adiposo e vasi sanguigni); – tessuto muscolare; – vasi sanguigni del tessuto muscolare. Questo spiega come mai un limite importante è rappresentato dalla quantità di tessuto adiposo; il suo pessore, infatti, impedisce EUROPA MEDICOPHYSICA 1 LANIERI TONO, ELASTICITÀ E STIFFNESS: VALUTAZIONE MIOMETRICA DELLE PROPRIETÀ MUSCOLARI Figura 1. Figura 2. Figura 3. all’oscillazione della testina del miometro di raggiungere il muscolo o comunque una quantità significativo di esso. Questo problema può essere però facilmente superato, modificando la forza dell’impulso trasmesso. Altro limite è rappresentato dalla difficoltà di analizzare i muscoli più sottili. In realtà anche questo limite viene facilmrnte superato variando il valore del quick time. Per quanto riguarda la relazione tra tono muscolare e vascolarizzazione, è importante prestare attenzione alla vascolarizzazione del muscolo durante lo sforzo fisico. In un muscolo contratto la velocità del flusso sanguigno nei vasi che penetrano il muscolo è pari a zero. Di conseguenza una fibra muscolare può ricevere sangue soltanto durante il periodo che intercorre tra due contrazioni consecutive (periodo di recupero). L’afflusso di sangue al muscolo può esserci soltanto quando durante il periodo di recupero fra due contrazioni il muscolo riesce a liberarsi della tensione meccanica e ristabilisce la sua conformazione iniziale. Il muscolo deve possedere pertanto una buona elasticità. La quantità di sangue arterioso che raggiunge la fibra muscolare è direttamente proporzionale alla diffrenza di pressione ed inversamente proporzionale alla resistenza e può essere espressa dalla Legge di Pouiselle. Da questa risulta evidente che il raggio del vaso è il maggior responsabile della portata di sangue alla fibra muscolare. Si desume che un tono alto e una bassa elasticità muscolare fanno diminuire il flusso vascolare portando ad una riduzione di rifornimento di ossigeno e substrati energetici e ad un cattivo smaltimento di anidride carbonica e cataboliti. Quindi tutti i processi metabolici sono rallentati a danno della fibra muscolare perché in tal modo si instaura un circolo vizioso che porta ad una condizione di sovraccarico, all’instaurarsi di dolore e alla tendenza alla limitazione della forza contrattile. Una peculiare caratteristica della misurazione miometrica è la possibilità di valutare i valori di frequenza, elasticità e stiffness a destra e a sinistra e verificare in tal modo la simmetria. In linea di massima il corpo umano umano è simmetrico, infatti la differenza 2 fra i due lati del corpo del 5% è considerata normale. La simmetria dipende dal tipo di allenamento muscolare; essa è maggiore nel paziente che pratica nuoto e minore nel paziente che si dedica al tennis. Una mancanza di simmetria indica una patologia muscolare e/o un rischio di lesioni muscolari. La misurazione miometrica permette di ottenere dei grafici che mettono in risalto le differenze tra destra e sinistra e tra stato rilassato e contratto. Il grafico che si ottiene mostra come il muscolo di sinistra abbia una migliore elasticità e una più bassa frequenza in contrazione, segno che indica un muscolo ben allenato. Inoltre, il grafico può essere usato per confrontare i valori di un muscolo nel tempo. Ciò è sfruttato in modo particolare nello sport , infatti un muscolo con l’allenamento aumenta l’elasticità e in seguito anche la frequenza, come mostrano i seguenti grafici: Con la misurazione miometrica è possibile quindi diagnosticare l’atrofia muscolare. Durante la contrazione, un muscolo atrofico non genera forza e l’elasticità risulta notevolmente diminuita rispetto al muscolo sano dell’altro lato. Altra applicazione della misurazione miometrica è quella della traumatologia muscolare. È infatti possibile mettere in evidenza un micro-trauma; durante la contrazione di un muscolo lesionato si registra una diminuzione dell’elasticità dovuta alla sostituzione della struttura elastica con tessuto cicatriziale e alla rottura dei filamenti muscolari attivi. Il grafico che segue mostra le differenze tra muscolo normale e muscolo con micro-trauma e come queste si attenuino dopo il trattamento. Per concludere, il myometro è un ottimo ausilio nella valutazione delle condizioni muscolari a patto però che siano rispettati i criteri di standardizzazione: 1. il punto del muscolo dove fare la misurazione deve corrispondere al ventre muscolare; 2. la misurazione deve essere fatta sempre con il dispositivo posto perpendicolarmente al muscolo o comunque non inclinato oltre i 30 gradi; 3. la misurazione va fatta a muscolo rilassato prima e contratto dopo, diventando così importanti la posizione del corpo nello spazio e del singolo muscolo rispetto agli altri per ottenere una misurazione attendibile. Bibliografia 1. Gregson JM, Leathley M, Moore AP, Sharma AK, Smith TL, Watkins CL. Reliability of the tone assessment scale and the modified ashworth scale as clinical tools for assessing poststroke spasticity, 25 May 2004. 2. Brashear, A, Zafonte R, Corcoran M, Galvez-Jimenez N, Gracies JM, Forrest Gordon M, Mcafee A, Ruffing K, Thompson B, Williams M, Chia-Ho Lee, Turkel C. 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