P363 RENE POLICISTICO AUTOSOMICO DOMINANTE: RISULTATI DELL'ANALISI MOLECOLARE IN UNA CASISTICA TOSCANA 1 1 1 1 1 2 1 S. Falconi , C. Giuliani , M. Trafeli , A. Gozzini , E. Pelo , L. Cirami , F. Torricelli 1 SOD Diagnostica Genetica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze 2 DAI-Specialità Medico-Chirurgiche / Nefrologia dei Trapianti e Dialisi, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze L’ADPKD (Autosomal Dominant Polycystic Kidney Disease) è una malattia autosomica dominante dovuta, nell’85% dei casi, a mutazioni del gene PKD1 (16p13.3) responsabile della forma più grave e precoce e, nel 15% dei casi, a mutazioni del gene PKD2 (4q21) associato ad una forma meno severa e a più lento decorso. La diagnosi genetica dell’ADPKD è complicata non soltanto dalla particolare struttura di PKD1, (46 esoni, un trascritto di circa 14kb e 6 pseudogeni ad omologia di sequenza superiore al 75%), ma anche da un’elevata eterogeneità mutazionale che implica l’identificazione di mutazioni “private” e di varianti di significato patogenetico incerto. Ad oggi, presso la SOD Diagnostica Genetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, è stato eseguito il sequenziamento automatico della regione non duplicata di PKD1 e del gene PKD2 in 52 pazienti non consanguinei con diagnosi clinica di ADPKD. Una variante di sequenza è stata evidenziata nel 21% dei pazienti analizzati (11/52). In particolare sono state riscontrate le varianti c.11498_11500del, c.10895_10898del, c.11615A>T e c.11137dup su PKD1 e c.404G>T, c.1319+1G>A, c.1446-49delCTTT, c.1704dup, c.916C>T, c.965G>A e c.1960C>T su PKD2. Di queste risultano descritte sull’“ADPKD Mutation Database” (http://pkd.mayo.edu) le varianti c.916C>T, c.1319+1G>A, c.1446_1449delCTTT, c.965G>A e c.1960C>T come patogenetiche e la variante c.404G>T con significato indeterminato; le varianti c.11498_11500del, c.10895_10898del, c.11615A>T e c.11137dup non sono invece presenti, e assumono pertanto un significato patogenetico incerto. Nel tentativo di definire la probabile correlazione esistente tra difetto molecolare e sintomatologia clinica dell’ADPKD abbiamo cercato di associare, per ogni probando della nostra casistica, il fenotipo al difetto molecolare identificato, servendoci dei risultati del sequenziamento genico e delle informazioni anamnestiche raccolte in sede di consulenza genetica.