IMMUNOSENESCENZA
Dott. Angelo Maria Di Fede
Il processo d’invecchiamento
comincia dal primo momento della
nostra vita.
Consiste nell’accumulazione dei
prodotti di rifiuto non espulsi.
Le cellule si deteriorano a causa
dell’accumulo di tossine.
ALEXIS CARREL,
fisiologo francese,
al Rockefeller Institute,
mantenne in vita per
circa 28a., in una
soluzione salina
(che conteneva minerali nelle stesse
proporzioni di quelle del sangue del
pollo) e che rinnovava tutti i giorni.
Nel momento in cui
smise di rinnovare
la soluzione, le cellule
del cuore morirono.
Il segreto risiedeva nel fatto che veniva
mantenuto il fluido extracellulare
costante e che eliminava giornalmente
ogni giorno i prodotti di rifiuto.
IL DOTT. ALEXIS CARREL diceva:
LA CELLULA E’ IMMORTALE...
E’ semplicemente il fluido nella quale galleggia che si
degrada.
Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari,
daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e
vivere cosa che potrà continuare indefinitamente.
Immaginate una casa da cui si eliminano solo il 99,9%
dei rifiuti ogni giorno.
Accumulando l’1% dei rifiuti ogni giorno la casa
avrebbe un odore orribile.
Tratto da intestino libero di BERNARD JENSEN
EQUILIBRIO VITALE
Nucleo
acido
Citoplasma
basico
Dott.AngeloMariaDIFEDE- Bologna05.10.2014
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POTENZIALE ELETTRICO
Tutte le cellule hanno una caratteristica comune:
IL CITOPLASMA
ha una reazione ALCALINA (NEGATIVA)
ed il NUCLEO ne ha una ACIDA (POSITIVA).
Ciò crea una differenza di POTENZIALE ELETTRICO
tra il CITOPLASMA ED IL NUCLEO
Questa differenza di POTENZIALE ELETTRICO
determina la VITALITÀ DELLE CELLULE
Dott.AngeloMariaDIFEDE- Bologna05.10.2014
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Se questo POTENZIALE ELETTRICO
si riduce sotto un certo
livello la cellula si AMMALA,
INVECCHIA ed eventualmente
può anche MORIRE
Quando il sangue porta con
sé molte sostanze acide,
per esempio le tossine,
le stesse possono penetrare
all’interno delle cellule e neutralizzare
L’ALCALINITÀ DEL CITOPLASMA.
Dott.AngeloMariaDIFEDE- Bologna05.10.2014
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Infiammazione cronica e Patologie cronico
degenerative come causa finale l’invecchiamento
L’INFIAMMAZIONE CRONICA è una vera e propria forza
trainante della CARCINOGENESI e fattore critico nella
progressione dei FENOMENI NEOPLASTICI e
NEURO-DEGENERATIVI per:
a)-alterazione dell’asse immuno-endocrino
b)-aumento delle citochine proinfiammatorie
(IL1,IL2,IL6,TNFα)
Molecole di adesione cellulare (ICAM-1), e di
Marcatori infiammatori come la (PCR) e i
Cosa sono questi prodotti di rifiuto e
come facciamo a liberarcene?
Diceva Sang Whang
che per invertire
l’invecchiamento
bisogna ridurre i prodotti
di rifiuto in modo da
riportare una persona
di 50a. ai livelli di una
di 40a. o meno.
da Invertire l’invecchiamento di SANG WHANG
Questo accumulo di sostanze tossiche acide ha
conseguenze negative sull’organismo, quali:
1) RITARDO DELLA CRESCITA
IN ETÀ INFANTILE per compromissione
dell’ormone della crescita.
2) LA DIMINUITA FORMAZIONE
DI MASSA MUSCOLARE
per “spreco” metabolico dell’azoto.
3) LA PERDITA DI MASSA OSSEA
perché utilizzata per tamponare
il carico acido indotto da una
dieta acidogena.
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4) LA FORMAZIONE DI CALCOLI RENALI
perché l’acidosi determina
un aumento della
concentrazione urinaria di calcio.
5) MALATTIE AUTOIMMUNI,
DEGENERATIVE,
NEOPLASTICHE
6) INVECCHIAMENTO PRECOCE
L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE È DI GRANDE IMPORTANZA
PER LA STRUTTURA E LA FUNZIONE DELLE PROTEINE,
LA PERMEABILITÀ DELLE MEMBRANE CELLULARI,
LA DISTRIBUZIONE DEGLI ELETTROLITI
E PER LA FUNZIONE ARTICOLARE.
PERCHE’ UN ESSERE UMANO INVECCHIA?
Perché consuma i TESORI
DELLA VITA, i depositi di
sostanze minerali (ossa,
cartilagini, cuoio capelluto,
articolazioni, ecc.), per
neutralizzare le scorie acide
prodotte giornalmente
Pertanto l’invecchiamento è il
progressivo accumulo di
scorie ed il concomitante
esaurimento delle sostanze
minerali per contrastare gli
acidi che giornalmente
produciamo ed ingeriamo.
L’organismo cerca di neutralizzare gli
acidi il più velocemente possibile.
Per far ciò ha bisogno di sostanze
minerali che inibiscono gli acidi
formando SCORIE.
LE SOSTANZE MINERALI
sono i garanti
della nostra salute.
«la salute attraverso l’eliminazione delle scorie»
di Peter Iantasschura e Josef Lohkamper
L’IMPORTANZA DELLA DISINTOSSICAZIONE
- UN CORPO AMMALATO È UN CORPO INTOSSICATO
- Gli acidi tossici sono prodotti normalmente dal
catabolismo cellulare oltre a quelli introdotti
dall’aria che respiriamo, dal cibo che mangiamo e da
altre sostanze ambientali.
- Quando queste tossine sono eliminate dal corpo
non provocano disturbi.
Ma quando iniziano a essere assimilate o prodotte più
velocemente di quanto siano espulse o,quando uno o
più di uno dei sistemi di eliminazione ha una
funzionalità ridotta (intestino,vie urinarie,
respirazione, cute,ecc.), ecco che iniziano i problemi.
Quasi tutti i pazienti hanno problemi di tossicità
che deve essere curata per prima.
RIPORTARE EQUILIBRIO ED ARMONIA NELL’ORGANISMO
AMMALATO È IL PRIMO COMPITO DEL MEDICO.
Ecco l’importanza di un
INTESTINO NON DISBIOTICO.
Si è soliti dire che si è ciò che si mangia…
Io sono solito dire che si è quello
che il nostro intestino assorbe.
Puoi mangiare i cibi migliori e
morire lo stesso di fame se i
processi di digestione e di
assorbimento intestinale non
funzionano correttamente.
Tutte le guarigioni iniziano con la rimozione delle tossine,
LA VERA GUARIGIONE È UN PROCESSO DI
PULIZIA E RICOSTRUZIONE.
Tratto da Intestino libero di BERNARD jENSEN
Ruolo dell’alimentazione nell’infiammmazione
cronica silente o acidosi metabolica latente
“La salute è la completa e
armonica unione di mente
e corpo. Non è un ideale
così difficile da raggiungere,
ma qualcosa di facile e naturale
che molti di noi hanno trascurato”
Edward Bach 1866-1936
“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la
giusta dose di nutrimento ed esercizio
fisico, né in difetto né in eccesso,
avremmo trovato la strada della salute”
Ippocrate 460 377°a.C,
L’INFIAMMAZIONE CRONICA LATENTE O SILENTE:
UN ASSASSINO SILENZIOSO
L’INFIAMMAZIONE può anche essere silenziosamente
presente nel corpo, senza manifestazioni cliniche
evidenti, assumere un andamento cronico, subdolo,
e rappresentare una delle principali di molte
patologie degenerative o di un invecchiamento precoce.
Basta considerare il sorprendente collegamento
tra INFIAMMAZIONE CRONICA e:
- INFARTO DEL MIOCARDIO,
- MALATTIA DI ALZHEIMER,
- MALATTIA DIABETICA,
- INVECCHIAMENTO PRECOCE
Infiammazione cronica e Patologie cronico
degenerative come causa finale l’invecchiamento
L’INFIAMMAZIONE CRONICA è una vera e propria forza
trainante della CARCINOGENESI e fattore critico nella
progressione dei FENOMENI NEOPLASTICI e
NEURO-DEGENERATIVI per:
a)-alterazione dell’asse immuno-endocrino
b)-aumento delle citochine proinfiammatorie
(IL1,IL2,IL6,TNFα)
Molecole di adesione cellulare (ICAM-1), e di
Marcatori infiammatori come la (PCR) e i
PREMESSA
Alcuni mangiano per vivere,
mentre altri vivono per mangiare.
Si dice che alcuni cibi sono buoni per la
nostra salute, mentre altri la danneggiano.
Per aiutare il nostro organismo a funzionare e
crescere bene dobbiamo mangiare bene.
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IL CIBO È CLASSIFICATO IN TRE CATEGORIE
CARBOIDRATI,
PROTEINE,
GRASSI.
TUTTO QUESTO CIBO È COMPOSTO
DA QUATTRO ELEMENTI BASILARI:
CARBONIO,
AZOTO,
OSSIGENO,
IDROGENO.
NEL CIBO MESCOLATI AI QUATTRO ELEMENTI
CI SONO DIVERSI MINERALI INORGANICI TRA
I QUALI:
ZOLFO, CLORO, SODIO, CALCIO, ECC.
che si dividono in:
MINERALI ACIDI:
MINERALI ALCALINI:
zolfo,
fosforo,
cloro,
iodio
sodio,
potassio,
calcio,
magnesio,
ferro
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È generalmente riconosciuto
che la dieta seguita
dai nostri antenati, durante
una millenaria evoluzione,
è fisiologicamente più indicata
di quella dei nostri tempi.
La discordanza tra i nostri
fabbisogni nutrizionali,
geneticamente determinati,
e la dieta attuale, viene
ritenuta una delle cause di
alcuni disturbi tipici del
nostro tempo.
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in particolare, la carenza nella nostra dieta di
componenti basici presenti come sali organici di…
POTASSIO E MAGNESIO
nei vegetali che venivano
copiosamente consumati
dai nostri antenati, e la loro
sostituzione con il sale
(sodio cloruro),
pressoché assente nei
vegetali ed usato a sproposito nell’attuale
alimentazione, non permette di neutralizzare il…
“CARICO ACIDO”
prodotto dai cibi acidogeni, cioè che producono
nell’organismo acidi dal metabolismo di
“ZOLFO, FOSFORO e CLORO”.
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Si instaura così uno stato di…
“ACIDOSI METABOLICA CRONICA LATENTE”,
che tende ad
aumentare con
l’avanzare dell’età, in
conseguenza del
fisiologico declino
della funzione renale
essenziale per il…
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MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO
ACIDO
BASE
ACIDO-BASE DELL’ORGANISMO.
COSA COMPORTA UNO STATO DI ACIDOSI
METABOLICA?
L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE interviene in ogni momento
della vita per mantenere costanti le FUNZIONI VITALI.
LE MALATTIE sono il prodotto della combinazione
di alterazioni fondamentali del pH dei liquidi
del corpo (intra ed extracellulari) con la presenza
contemporanea di PROTEINE ANOMALE e/o TOSSICHE
e/o VIRALI (VIRUS) e la proliferazione di batteri per
mancanza di antagonisti
(ALTERAZIONE DELLA FLORA BATTERICA “AUTOCTONA”).
UOMO E DONNA INVECCHIAMENTO DIVERSO
Nel periodo fertile la donna “parcheggia” gli acidi
nel sangue, nella linfa, nella placenta e il livello
dell’acidità aumenta giorno per giorno fino alle
mestruazioni.
L’alto livello degli acidi
nei giorni prima delle
mestruazioni provoca
depressione, irritabilità,
edemi (un mezzo per diluire
gli acidi) e altri disturbi che
conosciamo come Sindrome
Premestruale.
Una volta espulsi gli acidi
spariscono anche i sintomi Premestruali.
È STATO OSSERVATO che la durata delle mestruazioni
e la sindrome premestruale si riducono notevolmente
se il regime di vita del mese precedente ha permesso
una riduzione degli acidi.
L’ UOMO, invece, non ha la possibilità di espellere
regolarmente gli acidi e le scorie.
Pertanto l’uomo, se non si rifornisce regolarmente di
sostanze minerali ricche di energia, l’organismo
ricorre ai propri depositi di sostanze minerali.
Tratto da la salute attraverso l’eliminazione delle scorie di
Peter Jenteschura e Josef Lohkamper
A questo punto risulta evidente che tutto
quanto detto ci conduce alla fisiologia o
fisiopatologia del “MICROBIOTA” intestinale.
Infatti gli agopuntori cinesi
4000a. fa chiamavano
L’INTESTINO
FORNACE ENERGETICA
così come Ippocrate diceva
che la vita e la morte
risiedono nel nostro intestino.
Aging of the Immune System as a Prognostic
factor for Human Longevity
L’IMMUNOSENESCENZA è un termine utilizzato
per descrivere la progressiva perdita immunologica
che rende i soggetti più suscettibili alle malattie ed la
morbilità e la mortalità dovute alle infezioni nell’età
anziana rispetto a quella dei giovani.
Si osserva, pertanto, un progressivo decremento
della immunità adattiva, associata ad uno
stato infiammatorio cronico.
Tale processo è stato nominato
“inflammaging”
LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’
INFLAMMAGING
sono costituite dall’attivazione macrofagica e
dall’espansione di specifici cloni di “T” linfociti
(megacloni) diretti nei confronti di comuni virus
quali l’EBV e il CMV.
Secondo recenti studi sembra che l’invecchiamento
non sia solo il frutto di alterazioni cellulari intrinseche,
ma che contribuiscono ad esso:
- il Sistema Immunitario
- il Sistema Endocrino,
- il Sistema Nervoso Autonomo.
DURANTE LA SENESCENZA
si sono osservate alterazioni immunologiche che hanno
per effetto il decadimento delle funzioni Immunitarie
contribuendo così al fenomeno biologico globale
dell’invecchiamento.
Le cellule derivanti dal Timo e
la funzione delle cellule
NK (Natural Killer) subiscono
con l’avanzare dell’età
profonde modificazioni.
Infatti, non solo si assiste ad una diminuizione del
turnover dei linfociti T citotossici,ma anche di quelli ad
azione modulatrice (T-helper, T-suppressor).
Da ciò consegue un’alterazione dell’immunità
cellulamediata e delle funzioni dei linfociti B.
Da ciò consegue un’alterazione
dell’immunità cellulamediata e delle funzioni
dei linfociti B.
Anche l’immunità non specifica risulta essere
coinvolta nel processo dell’invecchiamento.
L’attività citotossica delle cellule NK
(diretta contro cellule tumorali, cellule
infettate da virus e da batteri) può essere
endogena oppure inducibile con citochine.
Sembra che nell’invecchiamento umano sia
compromessa soprattutto quest’ultima attività NK:
- Riduzione del numero dei linfociti T;
- Ridotta risposta ai fitogeni;
- Ridotta MLR e AMLR;
- Alterazioni quantitative e funzionali dei linfociti T soppressori
- Ridotta produzione di linfochine (IL-2);
- Ridotta espressione dei recettori per la IL-2;
- Aumento del numero di ”large granular lynphocytes”
circolanti con ridotta attività NK;
- Ridotta tolleranza agli autoantigeni con comparsa di
fenomeni autoimmuni;
- Varie anomalie del controllo neuroendocrino
della risposta immune.
IL MICROBIOTA
REGOLATORE DELL’INFIAMMAZIONE
Il MICROBIOTA influenza il Sistema
Immunitario tramite diverse vie.
il suo squilibrio può essere alla base di
numerose patologie a base infiammatoria non
solo di tipo intestinale.
Si profila un nuovo ruolo per i probiotici
da coadiuvanti nelle terapie antibiotiche
a farmaci naturali regolatori.
IL SIGNORE DELL’INTESTINO
C’è una crescente evidenza del ruolo
centrale dell’Ecosistema
Batterico intestinale nella
genesi e nella evoluzione
delle principali patologie
intestinali e dell’organismo
causate da infiammazione
Intestinale.
IL MICROBIOTA UMANO
…è l’insieme dei microrganismi
BATTERI,
VIRUS,
FUNGHI…
che convivono secondo diverse modalità,
all’interno di un ospite preferibilmente di
MUCOSE E PELLE
RAPPORTI DI CONVIVENZA:
Simbiosi: ciascuna specie riceve benefici dall’altra;
Commensalismo: soltanto una specie ricava
benefici dall’altra;
Parassitismo: solo una specie ricava benefici,
ma reca danno all’altra.
PATOGENICITA’ DEL MICROBIOTA:
in alcune situazioni possono passare da:
simbiotici o commensali a opportunisti
e dare inizio a infezioni o stati patologici.
IL MICROBIOTA E LE MALATTIE
Malattie Gastrointestinali
Malattie Metaboliche;
Malattie Cardiovascolari;
Malattie Autoimmunitarie;
Malattie Reumatiche;
Malattie Degenerative.
MICROBIOTA DELL’
APPARATO GASTROINTESTINALE
L’APPARATO DIGERENTE,
per via
delle sue differenti contestualizzazioni, è
formato da diversi distretti che,
relativamente alle diverse condizioni,
sono molto eterogenei.
Ad esempio lo stomaco presenta
un PH MOLTO ACIDO mentre il duodeno,
il tenue, il crasso presentano un
PH SEMPRE PIÙ BASICO.
Lo stomaco con un PH MOLTO ACIDO agisce da filtro per
eventuali patogeni.
L’unico batterio capace di crescere a PH ACIDO è
L’HELICOBACTER PYLORI.
MICROBIOTA DELLE MUCOSE
IN SIMBIOSI CON L’UOMO
Negli ultimi anni le
ricerche sull’azione
dei PROBIOTICI
hanno fatto notevoli
passi avanti.
I BATTERI che vivono nel nostro corpo non si limitano
a metabolizzare i nutrienti. L’organismo umano
CONTIENE MOLTI PIÙ MICRORGANISMI CHE CELLULE,
che interagiscono con l’organismo influenzandone la
fisiopatologia.
È stato, addirittura, coniata la definizione di :
“SUPER-ORGANISMO”.
IL SUPER ORGANISMO
È in stretto contatto con
la mucosa intestinale
che è, dopo
l’area respiratoria,
la più grande superficie
del corpo occupando
circa
400 m².
Sia il Microbiota…
…sia la Mucosa…
…assieme al Muco,
formano la barriera intestinale,
importante sistema di difesa contro i
fattori immunogeni o patogeni presenti
nel “LUME” oltre a separarlo dai residui
organici di alimenti e dalle secrezioni
salivari, gastrico, pancreatico, biliare
intestinale, dal Sistema Specifico Linfoide
associato all’intestino.
(Gut Associated Lynfoid System-GALT).
Pertanto, oltre all’utilizzo dei nutrienti
ingeriti con il cibo, influenzano
significativamente lo sviluppo e le funzioni
del
Sistema Immunitario.
Inoltre IL MICROBIOTA è capace
(“Bifidobatteri”)
mediante la sua
composizione di
estrarre calorie
dalla dieta e quindi
spiegare le
interpretazioni
del sovrappeso e della obesità.
LE RICERCHE PIU’ AVANZATE
IL MICROBIOMA
di ogni individuo ha una sua
“Impronta Batterica”; come una “Impronta Digitale”
diversa da individuo ad individuo.
Esiste un NUCLEO DI ALMENO 57 SPECIE BATTERICHE
che sono comuni a tutti gli esseri umani.
La comunità microbica è tipicamente dominata da 2 phyla
batteriche (Bacteroidetes e Firmicutes) che rappresentano
più del 90% dei gruppi filogenetici presenti nell’intestino
umano almeno nella parte distale.
Le relazioni che si stabiliscono tra
MICROBIOTA ED ORGANISMO
possono essere sia commensali che simbiotiche.
I BATTERI DEL MICROBIOTA
sono essenziali nel facilitare l’assorbimento delle
sostanze nutritive (per esempio consentendo l’idrolisi di alcuni
carboidrati altrimenti non digeribili), nel prevenire la colonizzazione
intestinale, quindi l’ingresso nell’organismo di microrganismi
patogeni attraverso la produzione di
CITOCHINE.
Sono in essere studi sul genoma batterico (Microbioma),
sul sequenziamento sistematico del DNA del Microbiota
(negli USA) e sulla metagenomica dell’intestino umano
(in Europa).
FAO/OMS:
i probiotici sono organismi vivi che
apportano un beneficio alla salute dell’ospite ,in
particolare, ”ceppo specifici”.
PROGETTO MICROBIOMA UMANO
E COMPOSIZIONE DEL MICROBIOTA
Dopo l’ambizioso progetto del sequenziamento del
Genoma Umano, ecco la nuova sfida del sequenzia- mento
del Microbioma
(the Human Microbiome Project negli Stati Uniti
e il Metagenomics of Human Intestine in Europa)
ovvero sequenze geniche delle popolazioni microbiche
che colonizzano il nostro tratto digerente (Microbiota).
Le funzioni del Microbioma servono per chiarire che la nostra
salute e la nostra vita risultano programmate non solo
attraverso le sequenze del DNA, ma dipendono anche
dalle variazioni epigenetiche che il Microbioma attua
sull’espressione dei nostri geni.
Siamo un aggregato
di batteri, funghi, lieviti, virus come i
batteriofagi.
Il nostro metabolismo
e quello delle specie che ci
abitano si intrecciano, interagiscono ed evolvono in
maniera parallela
La loro distribuzione invisibile
ad occhio nudo
riguarda la pelle, la bocca, l’esofago, lo stomaco, il colon, l a
vagina, l’apparato respiratorio.
In ogni individuo troviamo
da 10/13 a 10/14
microrganismi che contengono 100 volte più geni
rispetto al nostro genoma.
Nello stomaco
troviamo Lactobacilli e Streptococchi
La gran parte del microbiota
del sistema
digerente è costituito da batteri Estremofili ed Anaerobi.
TALI SPECIE BATTERICHE sono state
identificate di recente grazie al sequenziamento dei
16S Rdna (un tratto di DNA da cui un RNA che va a
costituire un pezzo del ribosoma del batterio), la
sua fabbrica di proteine.
LA COMPOSIZIONE NELLE
SINGOLE SPECIE MICROBICHE
varia molto tra individui diversi
ed all’interno dello stesso individuo.
Dai 4 ai 36 MESI DI VITA
IL MICROBIOTA di un individuo si
insedia a partire dalla nascita
acquisendo la sua identità nei
PRIMI 4-36 MESI DI VITA a
seguito
del contatto con l’ambiente
esterno
e allo sviluppo del sistema
immunologico intestinale
IL PROGETTO MICROBIOMA UMANO
sta cercando di stabilire se
all’interno di una elevata variabilità
nella sequenza del
MICROBIOMA INDIVIDUALE
sia possibile trovare una stabilità di
funzione.
ANCHE IL CIBO ha un ruolo
fondamentale nel determinare la
composizione individuale del
MICROBIOTA.
L’IDEA DI
INTERVENIRE SUL NOSTRO
STATO DI SALUTE
Da qui
ripristinando condizioni di equilibrio eventualmente
compromesse attraverso una alimentazione funzionale ed una
terapia microbica specifica che faccia uso di probiotici
(microrganismi) con differenti azioni, usati come singoli ceppi
o in combinazione tra di loro.
Tali prospettive di cura necessitano di studi e ricerche
ulteriori per chiarire la composizione del MICROBIOTA,
le differenti azioni dei vari probiotici, le interazioni tra dieta
e
MICROBIOTA.
Sintesi degli effetti più
documentati dei PROBIOTICI
1) Alcuni probiotici prevengono la diarrea
infettiva nei bambini.
2) Migliorano i disturbi tipici dell’intestino
irritabile.
3) Riducono la frequenza e la gravità di
enterocolite necrotizzante nei neonati
prematuri.
4) Accelerano la remissione clinica della
Malattia Infiammatoria Intestinale.
5) Alcuni ceppi riducono la durata e/o la
gravità delle infezioni virali stagionali.
6) Alcuni ceppi possono ridurre l’incidenza e
le manifestazioni di alcuni disturbi
dermatologici tipici delle malattie
allergiche nei bambini.
ASSE INTESTINO-CERVELLO
influenzadellaflorabattericasulcervelloesull’umore.
I ricercatori dell’UCLA
hanno dimostrato come
un MICROBIOTA INTESTINALE
alterato possa influenzale
ed alterare le funzioni
cerebrali in donne che
consumavano con regolarità
alimenti contenenti fermenti
vivi e probiotici come lo
yogurt.
Alcuni NEUROTRASMETTITORI, essenziali per il
funzionamento del cervello, derivano da aminoacidi
essenziali, ovvero dalla demolizione delle proteine della
dieta come la SEROTONINA CEREBRALE che viene
sintetizzata a partire dall’aminoacido TRIPTOFANO, LA
DOPAMINA,L A NORADRENALINA E L’ADRENALINA DALLA
TIROSINA, mentre L’ISTAMMINA deriva dalla
decarbossilazione della ISTIDINA.
LA DISBIOSI DEL TRIPTOFANO
è fondamentale per la
nostra sopravvivenza e
costituisce la Acute Phase
Reaction (APR) che in caso
di pericolo si riduce la
captazione del Triptofano e
quindi la sintesi cerebrale di
SEROTONINA che ci
rende ansiosi.
Se la disbiosi diventa cronica si cade nella
Cronic Phase Reaction (CPR)
definita
“MADRE DI TUTTE LE PATOLOGIE”.
Quindi l’ansia è una risposta positiva
agli agenti stressogeni.
La riduzione del TRIPTOFANO avvantaggia :
- La captazione della Tirosina che ci rende più abili.
- La captazione della Dopamina che ci rende più furbi.
- La captazione della Noradrenalina che ci rende più forti.
- La captazione della Adrenalina che ci rende maggiormente
capaci ad affrontare un pericolo.
IL TRIPTOFANO
controlla:
LA SINTESI CEREBRALE DI NPY, un neuropeptide che
controlla i processi di neurogenesi e sinaptogenesi e
quindi la capacità di autoripararsi.
LA RISPOSTA IMMUNITARIA che nelle donne deve
ridursi ciclicamente per evitare un danno sincopale ad
un eventuale feto. Quindi la corrispondente diminuzione
della SEROTONINA porta alla ben nota sindrome
premestruale e a problemi neurologici nella donna come
la depressione.
ANCHE LA MORTE CELLULARE per apoptosi cellulare
perché la nostra sopravvivenza è basata sulla capacità di
riparare i danni che l’ambiente continuamente ci procura.
Questo compito è stato affidato al MICROBIOTA
INTESTINALE capace di individuare i danni del Dna e
ripararlo
LA COMUNICAZIONE MICROBIOTA CERVELLO
Nature Rewiews Neuroscience ha
riportato una ampia rassegna del
dipartimento di psichiatria (Cork
University) SULL’IMPATTO DEL
MICROBIOTA SUL CERVELLO E
SUL COMPORTAMENTO.
Dalla ricerca emerge che la COMUNICAZIONE TRA
CERVELLO E MICROBIOTA INTESTINALE è a due
direzioni influenzandosi vicendevolmente in senso
positivo e negativo.
UNA CONDIZIONE DI STRESS EMOZIONALE
tramite il rilascio di
CORTISOLO, ADRENALINA E
NORADRENALINA altera
l’equilibrio tra ceppi
batterici e sistema
immunitario locale
rendendo la parete
intestinale più permeabile
ai ceppi patogeni presenti
nella mucosa.
Viceversa una alterazione del MICROBIOTA
determina il rilascio di CITOCHINE
infiammatorie che attraverso il Vago ed il
sangue raggiungono il cervello.
EVIDENZE CLINICHE
RIDUZIONE DELL’ANSIA, DELLO STRESS, DEL
CORTISOLO somministrando probiotici (lactobacillus
Helveticus e Bifidobacterio Longum) in persone con la
sindrome dell’intestino irritabile e la fatica cronica.
Altri studi hanno messo in evidenza che questi
PROBIOTICI INNALZANO LA SOGLIA DEL DOLORE.
Inoltre L’USO DI ANTIBIOTICI
nell’animale oltre ad alterare
patologicamente l’equilibrio del
microbioma (disbiosi) altera il
comportamento per RIDUZIONE
DEL (BDNF) CEREBRALE
NELL’IPPOCAMPO E NELLA
AMIGDALA.
MICROBIOTA e CUORE
R
FLORA INTESTINALE
Il tratto digerente ospita più di 400 specie di
batteri (migliaia di miliardi di microrganismi
che pesano circa 1 kg e mezzo).
Abbiamo più batteri nell’intestino che
cellule del nostro corpo.
DISTRIBUZIONE FLORA BATTERICA
LA FLORA SOSTIENE E PROMUOVE
IMPORTANTI FUNZIONI INTESTINALI:
1. produzione di enzimi,
favorendo così i processi
digestivi,
2. sintesi di vitamine
(vitamina K e del gruppo B,
come la B12),
3. produzione di acidi grassi a
catena corta, come l'acido
acetico,propionico e butirrico
(il quale sembra abbia azione
protettiva contro il cancro del
colon), utili alle cellule
epiteliali del colon,
4. azione sul metabolismo
di pigmenti biliari,
5. produzione di sostanze ad
azione antimicrobica,
6. modulazione del sistema
immunitario intestinale
7. potenziamento della
funzione di barriera
intestinale, contro
l’invasione di batteri
patogeni,
8. regolazione della
motilità del
tubo digerente e della
composizione dei gas
intestinali e delle feci,
9. regolazione del pH
dell’ambiente gastrointestinale.
MEMBRANA che riceve il segnale
Effettori citoplasmatici
FATTORI NUCLEARI
Trascrizione e RISPOSTA
STRESS da LIPOPOLISACCARIDE, LPS
Componente dei batteri Gram negativi
(shock settico, sindrome infiammatoria sistemica)
CITOPLASMA
MEMBRANA del MONOCITA e
MACROFAGO
Membrana cellula intestinale
TOLL-LIKE
RECEPTOR
(innate immune
response)
NUCLEO
TRASCRIZIONE di GENI
COLLEGATI
all’INFIAMMAZIONE
(vie di sintesi di
citochine, chemochine)
Cellular Signalling 13 (2001) 85-94
RISPOSTA INFIAMMATORIA DELL’EPITELIO
INTESTINALE ALLA CARICA BATTERICA
Concetto dell’INFIAMMAZIONE
come processo connesso alla degenerazione cellulare
Concetto dell’INFIAMMAZIONE SILENTE
IL MICROBIOMA COME REGOLATORE
DELL’ INFIAMMAZIONE
Il MICROBIOTA
influenza il sistema immunitario tramite diverse vie.
IL SUO SQUILIBRIO
può essere alla base di numerose patologie a base
infiammatoria non solo di tipo intestinale.
Si profila un nuovo ruolo per i PROBIOTICI:
da coadiuvanti nelle terapie antibiotiche
a farmaci regolatori naturali.
GLI ESSERI UMANI
sin dall’inizio della loro
evoluzione, hanno vissuto in costante associazione con i
batteri e quindi considerarli come i nostri più “VECCHI
AMICI”.
SUPERA DI 10 VOLTE QUELLO
DELLE CELLULE che compongono il corpo umano
Il loro numero
Il LORO GENOMA (meta-genoma) è di circa 100 volte
superiore a quello umano.
La META-GENOMICA rappresenta un notevole
campo di ricerca biologica di estremo interesse per la
comprensione della nostra fisiologia e per le
applicazioni terapeutiche.
Un grande sforzo è stato compiuto dallo Human
Microbiome Project composto da 200 ricercatori
provenienti da 80 istituti di ricerca statunitense
che ha recentemente presentato il primo catalogo
genetico della grande varietà di microrganismi che
convivono nel nostro corpo.
Lo studio durato 5 anni ha analizzato il
MICROBIOMA presente in 5 macro aree.
I futuri programmi di ricerca sono finalizzati al
sequenziamento del METAGENOMA per lo studio tra la
composizione della specie batteriche e le malattie.
LA FLORA BATTERICA INTESTINALE
La FLORA BATTERICA INTESTINALE svolge
importanti funzioni metaboliche come la digestione di
carboidrati non digeribili.
PRODUZIONE DI AC.GRASSI A CATENA CORTA (SCFA)
fonte energetica per batteri, cellule epiteliali,
regolazione positiva della sensibilità all’insulina,
acidificano l’ultima parte del colon con aumentano
della motilità, produzione di vit.del gruppo
“B”,biotina, trasformazione della bile, sintesi di
aminoacidi.
Funzioni protettive e di incremento dell’effetto
barriera.
L’AUMENTO PRODUZIONE DI MUCINA,
LA PRODUZIONE DI ZOLUDINA (Tights Junctions)
necessaria per mantenere strette le giunzioni delle cellule
dell’epitelio intestinale,
LA PRODUZIONE DI BATTERIOCINE, stimolando la
modulazione immunitaria inducendo la maturazione delle
cellule dendritiche (DC) aumentandone la loro
sopravvivenza ed attivando la produzione della
CITOCHINA ANTI INFIAMMATORIA IL-10.
LE DC, CELLULE APC, ”PONTE” TRA BATTERI,
immunità innata ed acquisita, regolano la tolleranza delle cellule
dell’epitelio intestinale ai batteri commensali e stimolando i
linfonodi mesenterici inducendo la PRODUZIONE DI IGA
SECRETORIE PROTETTRICI DELLA MUCOSA
INTESTINALE E RESPIRATORIA.
UN GRUPPO DI BATTERI INTESTINALI
sono
in grado di mantenere un giusto equilibrio dei
LINFOCITI “T”.
Determinano l’attivazione di NFkB che rappresenta
una risposta infiammatoria a vari stimoli.
Altra funzione è l’attivazione dei PPRy
regolatori della infiammazione intestinale.
Un deficit genetico dei PPRy determina maggiore
suscettibilità a sviluppare colite e/o rettocolite ulcerosa.
L’attivazione dei
NFkB
PPRy
inibisce l’attivazione di
e la produzione di molecole infiammatorie
indotte da
LPS come la COX2 e IL-8.
Rapporto OMEGA-6 ed OMEGA-3
Primo fattore nutrizionale ad essere individuato
Ø
Ø
Ø
Ø
RAPPORTO GIUSTO
Consumo di alimenti in accordo al rapporto 4-5:1
Non eccedere nel consumo di PUFA
Eccesso di PUFA (omega 6 e 3) porta ad ossidazione
Protezione antiossidante nella formulazione
Stato
prevalentemente
infiammatorio
SINDROME DI PROSTAGLANDINE
Bilancio tra le due classi di PUFA
OMEGA-6 e OMEGA-3
Risposta dell’epitelio intestinale alla
tipologia di GRASSI dietetici o batterici
GLI ACIDI GRASSI sia
derivanti dal cibo che
prodotti dai batteri sono
riconosciuti dai Toll-like
receptor (TLR) espressi
sulle cellule immunitarie,
nell’intestino, negli
adipociti e determinano
l’attivazione di risposta
immunitaria.
SECONDO L’INTENSITÀ E LA DURATA, nonchè i fattori di
controllo di queste interazioni, si potrà sviluppare un
efficiente sistema di difesa oppure si potrà verificare una
deriva verso problematiche metaboliche, compresa l’obesità
ACIDI GRASSI SATURI
inducono attivazione di TLR2 e TLR4
PUFA
sopprimono le vie TLR, l’attivazione
NF-kB e l’infiammazione.
Dieta
Omega-3
Omega-6
Acido a-linolenico (18:3- D9,12,15)
D6 desaturasi
18:4-D6,9,12,15
elongasi
Acido linoleico
(LA, 18:2- D9,12)
D6 desaturasi
20:4- D8,11,14,17
D5 desaturasi
EPA (20:5- D5,8,11,14,17)
Acido g-linolenico
(18:3- D6,9,12)
elongasi
Acido dihomo-g-linolenico
(20:3- D8,11,14)
D5 desaturasi
Acido arachidonico
(AA, 20:4- D5,8,11,14)
elongasi
22:5- D7,10,13,16,19
elongasi
24:5- D9,12,15,18,21
D6 desaturasi
24:6- D6, 9,12,15,18,21
degradazione
DHA (22:6- D4,7,10,13,16,19)
STRATEGIE D’INTERVENTO
RIDURRE
INFIAMMAZIONE
DIMINUIRE
TOSSICITA’
ALIMENTAZIONE
BILANCIAMENTO
PH
DIMINUIRE
OSSIDAZIONE
GRAZIE
PER LA VOSTRA
PARTECIPAZIONE.
Dott. Angelo M. Di Fede