IMMUNOSENESCENZA Dott. Angelo Maria Di Fede Il processo d’invecchiamento comincia dal primo momento della nostra vita. Consiste nell’accumulazione dei prodotti di rifiuto non espulsi. Le cellule si deteriorano a causa dell’accumulo di tossine. ALEXIS CARREL, fisiologo francese, al Rockefeller Institute, mantenne in vita per circa 28a., in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) e che rinnovava tutti i giorni. Nel momento in cui smise di rinnovare la soluzione, le cellule del cuore morirono. Il segreto risiedeva nel fatto che veniva mantenuto il fluido extracellulare costante e che eliminava giornalmente ogni giorno i prodotti di rifiuto. IL DOTT. ALEXIS CARREL diceva: LA CELLULA E’ IMMORTALE... E’ semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e vivere cosa che potrà continuare indefinitamente. Immaginate una casa da cui si eliminano solo il 99,9% dei rifiuti ogni giorno. Accumulando l’1% dei rifiuti ogni giorno la casa avrebbe un odore orribile. Tratto da intestino libero di BERNARD JENSEN EQUILIBRIO VITALE Nucleo acido Citoplasma basico Dott.AngeloMariaDIFEDE- Bologna05.10.2014 6 POTENZIALE ELETTRICO Tutte le cellule hanno una caratteristica comune: IL CITOPLASMA ha una reazione ALCALINA (NEGATIVA) ed il NUCLEO ne ha una ACIDA (POSITIVA). Ciò crea una differenza di POTENZIALE ELETTRICO tra il CITOPLASMA ED IL NUCLEO Questa differenza di POTENZIALE ELETTRICO determina la VITALITÀ DELLE CELLULE Dott.AngeloMariaDIFEDE- Bologna05.10.2014 7 Se questo POTENZIALE ELETTRICO si riduce sotto un certo livello la cellula si AMMALA, INVECCHIA ed eventualmente può anche MORIRE Quando il sangue porta con sé molte sostanze acide, per esempio le tossine, le stesse possono penetrare all’interno delle cellule e neutralizzare L’ALCALINITÀ DEL CITOPLASMA. Dott.AngeloMariaDIFEDE- Bologna05.10.2014 8 Infiammazione cronica e Patologie cronico degenerative come causa finale l’invecchiamento L’INFIAMMAZIONE CRONICA è una vera e propria forza trainante della CARCINOGENESI e fattore critico nella progressione dei FENOMENI NEOPLASTICI e NEURO-DEGENERATIVI per: a)-alterazione dell’asse immuno-endocrino b)-aumento delle citochine proinfiammatorie (IL1,IL2,IL6,TNFα) Molecole di adesione cellulare (ICAM-1), e di Marcatori infiammatori come la (PCR) e i Cosa sono questi prodotti di rifiuto e come facciamo a liberarcene? Diceva Sang Whang che per invertire l’invecchiamento bisogna ridurre i prodotti di rifiuto in modo da riportare una persona di 50a. ai livelli di una di 40a. o meno. da Invertire l’invecchiamento di SANG WHANG Questo accumulo di sostanze tossiche acide ha conseguenze negative sull’organismo, quali: 1) RITARDO DELLA CRESCITA IN ETÀ INFANTILE per compromissione dell’ormone della crescita. 2) LA DIMINUITA FORMAZIONE DI MASSA MUSCOLARE per “spreco” metabolico dell’azoto. 3) LA PERDITA DI MASSA OSSEA perché utilizzata per tamponare il carico acido indotto da una dieta acidogena. 11 4) LA FORMAZIONE DI CALCOLI RENALI perché l’acidosi determina un aumento della concentrazione urinaria di calcio. 5) MALATTIE AUTOIMMUNI, DEGENERATIVE, NEOPLASTICHE 6) INVECCHIAMENTO PRECOCE L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE È DI GRANDE IMPORTANZA PER LA STRUTTURA E LA FUNZIONE DELLE PROTEINE, LA PERMEABILITÀ DELLE MEMBRANE CELLULARI, LA DISTRIBUZIONE DEGLI ELETTROLITI E PER LA FUNZIONE ARTICOLARE. PERCHE’ UN ESSERE UMANO INVECCHIA? Perché consuma i TESORI DELLA VITA, i depositi di sostanze minerali (ossa, cartilagini, cuoio capelluto, articolazioni, ecc.), per neutralizzare le scorie acide prodotte giornalmente Pertanto l’invecchiamento è il progressivo accumulo di scorie ed il concomitante esaurimento delle sostanze minerali per contrastare gli acidi che giornalmente produciamo ed ingeriamo. L’organismo cerca di neutralizzare gli acidi il più velocemente possibile. Per far ciò ha bisogno di sostanze minerali che inibiscono gli acidi formando SCORIE. LE SOSTANZE MINERALI sono i garanti della nostra salute. «la salute attraverso l’eliminazione delle scorie» di Peter Iantasschura e Josef Lohkamper L’IMPORTANZA DELLA DISINTOSSICAZIONE - UN CORPO AMMALATO È UN CORPO INTOSSICATO - Gli acidi tossici sono prodotti normalmente dal catabolismo cellulare oltre a quelli introdotti dall’aria che respiriamo, dal cibo che mangiamo e da altre sostanze ambientali. - Quando queste tossine sono eliminate dal corpo non provocano disturbi. Ma quando iniziano a essere assimilate o prodotte più velocemente di quanto siano espulse o,quando uno o più di uno dei sistemi di eliminazione ha una funzionalità ridotta (intestino,vie urinarie, respirazione, cute,ecc.), ecco che iniziano i problemi. Quasi tutti i pazienti hanno problemi di tossicità che deve essere curata per prima. RIPORTARE EQUILIBRIO ED ARMONIA NELL’ORGANISMO AMMALATO È IL PRIMO COMPITO DEL MEDICO. Ecco l’importanza di un INTESTINO NON DISBIOTICO. Si è soliti dire che si è ciò che si mangia… Io sono solito dire che si è quello che il nostro intestino assorbe. Puoi mangiare i cibi migliori e morire lo stesso di fame se i processi di digestione e di assorbimento intestinale non funzionano correttamente. Tutte le guarigioni iniziano con la rimozione delle tossine, LA VERA GUARIGIONE È UN PROCESSO DI PULIZIA E RICOSTRUZIONE. Tratto da Intestino libero di BERNARD jENSEN Ruolo dell’alimentazione nell’infiammmazione cronica silente o acidosi metabolica latente “La salute è la completa e armonica unione di mente e corpo. Non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato” Edward Bach 1866-1936 “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada della salute” Ippocrate 460 377°a.C, L’INFIAMMAZIONE CRONICA LATENTE O SILENTE: UN ASSASSINO SILENZIOSO L’INFIAMMAZIONE può anche essere silenziosamente presente nel corpo, senza manifestazioni cliniche evidenti, assumere un andamento cronico, subdolo, e rappresentare una delle principali di molte patologie degenerative o di un invecchiamento precoce. Basta considerare il sorprendente collegamento tra INFIAMMAZIONE CRONICA e: - INFARTO DEL MIOCARDIO, - MALATTIA DI ALZHEIMER, - MALATTIA DIABETICA, - INVECCHIAMENTO PRECOCE Infiammazione cronica e Patologie cronico degenerative come causa finale l’invecchiamento L’INFIAMMAZIONE CRONICA è una vera e propria forza trainante della CARCINOGENESI e fattore critico nella progressione dei FENOMENI NEOPLASTICI e NEURO-DEGENERATIVI per: a)-alterazione dell’asse immuno-endocrino b)-aumento delle citochine proinfiammatorie (IL1,IL2,IL6,TNFα) Molecole di adesione cellulare (ICAM-1), e di Marcatori infiammatori come la (PCR) e i PREMESSA Alcuni mangiano per vivere, mentre altri vivono per mangiare. Si dice che alcuni cibi sono buoni per la nostra salute, mentre altri la danneggiano. Per aiutare il nostro organismo a funzionare e crescere bene dobbiamo mangiare bene. 21 IL CIBO È CLASSIFICATO IN TRE CATEGORIE CARBOIDRATI, PROTEINE, GRASSI. TUTTO QUESTO CIBO È COMPOSTO DA QUATTRO ELEMENTI BASILARI: CARBONIO, AZOTO, OSSIGENO, IDROGENO. NEL CIBO MESCOLATI AI QUATTRO ELEMENTI CI SONO DIVERSI MINERALI INORGANICI TRA I QUALI: ZOLFO, CLORO, SODIO, CALCIO, ECC. che si dividono in: MINERALI ACIDI: MINERALI ALCALINI: zolfo, fosforo, cloro, iodio sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro 24 È generalmente riconosciuto che la dieta seguita dai nostri antenati, durante una millenaria evoluzione, è fisiologicamente più indicata di quella dei nostri tempi. La discordanza tra i nostri fabbisogni nutrizionali, geneticamente determinati, e la dieta attuale, viene ritenuta una delle cause di alcuni disturbi tipici del nostro tempo. 25 in particolare, la carenza nella nostra dieta di componenti basici presenti come sali organici di… POTASSIO E MAGNESIO nei vegetali che venivano copiosamente consumati dai nostri antenati, e la loro sostituzione con il sale (sodio cloruro), pressoché assente nei vegetali ed usato a sproposito nell’attuale alimentazione, non permette di neutralizzare il… “CARICO ACIDO” prodotto dai cibi acidogeni, cioè che producono nell’organismo acidi dal metabolismo di “ZOLFO, FOSFORO e CLORO”. 26 Si instaura così uno stato di… “ACIDOSI METABOLICA CRONICA LATENTE”, che tende ad aumentare con l’avanzare dell’età, in conseguenza del fisiologico declino della funzione renale essenziale per il… 27 MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO ACIDO BASE ACIDO-BASE DELL’ORGANISMO. COSA COMPORTA UNO STATO DI ACIDOSI METABOLICA? L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE interviene in ogni momento della vita per mantenere costanti le FUNZIONI VITALI. LE MALATTIE sono il prodotto della combinazione di alterazioni fondamentali del pH dei liquidi del corpo (intra ed extracellulari) con la presenza contemporanea di PROTEINE ANOMALE e/o TOSSICHE e/o VIRALI (VIRUS) e la proliferazione di batteri per mancanza di antagonisti (ALTERAZIONE DELLA FLORA BATTERICA “AUTOCTONA”). UOMO E DONNA INVECCHIAMENTO DIVERSO Nel periodo fertile la donna “parcheggia” gli acidi nel sangue, nella linfa, nella placenta e il livello dell’acidità aumenta giorno per giorno fino alle mestruazioni. L’alto livello degli acidi nei giorni prima delle mestruazioni provoca depressione, irritabilità, edemi (un mezzo per diluire gli acidi) e altri disturbi che conosciamo come Sindrome Premestruale. Una volta espulsi gli acidi spariscono anche i sintomi Premestruali. È STATO OSSERVATO che la durata delle mestruazioni e la sindrome premestruale si riducono notevolmente se il regime di vita del mese precedente ha permesso una riduzione degli acidi. L’ UOMO, invece, non ha la possibilità di espellere regolarmente gli acidi e le scorie. Pertanto l’uomo, se non si rifornisce regolarmente di sostanze minerali ricche di energia, l’organismo ricorre ai propri depositi di sostanze minerali. Tratto da la salute attraverso l’eliminazione delle scorie di Peter Jenteschura e Josef Lohkamper A questo punto risulta evidente che tutto quanto detto ci conduce alla fisiologia o fisiopatologia del “MICROBIOTA” intestinale. Infatti gli agopuntori cinesi 4000a. fa chiamavano L’INTESTINO FORNACE ENERGETICA così come Ippocrate diceva che la vita e la morte risiedono nel nostro intestino. Aging of the Immune System as a Prognostic factor for Human Longevity L’IMMUNOSENESCENZA è un termine utilizzato per descrivere la progressiva perdita immunologica che rende i soggetti più suscettibili alle malattie ed la morbilità e la mortalità dovute alle infezioni nell’età anziana rispetto a quella dei giovani. Si osserva, pertanto, un progressivo decremento della immunità adattiva, associata ad uno stato infiammatorio cronico. Tale processo è stato nominato “inflammaging” LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’ INFLAMMAGING sono costituite dall’attivazione macrofagica e dall’espansione di specifici cloni di “T” linfociti (megacloni) diretti nei confronti di comuni virus quali l’EBV e il CMV. Secondo recenti studi sembra che l’invecchiamento non sia solo il frutto di alterazioni cellulari intrinseche, ma che contribuiscono ad esso: - il Sistema Immunitario - il Sistema Endocrino, - il Sistema Nervoso Autonomo. DURANTE LA SENESCENZA si sono osservate alterazioni immunologiche che hanno per effetto il decadimento delle funzioni Immunitarie contribuendo così al fenomeno biologico globale dell’invecchiamento. Le cellule derivanti dal Timo e la funzione delle cellule NK (Natural Killer) subiscono con l’avanzare dell’età profonde modificazioni. Infatti, non solo si assiste ad una diminuizione del turnover dei linfociti T citotossici,ma anche di quelli ad azione modulatrice (T-helper, T-suppressor). Da ciò consegue un’alterazione dell’immunità cellulamediata e delle funzioni dei linfociti B. Da ciò consegue un’alterazione dell’immunità cellulamediata e delle funzioni dei linfociti B. Anche l’immunità non specifica risulta essere coinvolta nel processo dell’invecchiamento. L’attività citotossica delle cellule NK (diretta contro cellule tumorali, cellule infettate da virus e da batteri) può essere endogena oppure inducibile con citochine. Sembra che nell’invecchiamento umano sia compromessa soprattutto quest’ultima attività NK: - Riduzione del numero dei linfociti T; - Ridotta risposta ai fitogeni; - Ridotta MLR e AMLR; - Alterazioni quantitative e funzionali dei linfociti T soppressori - Ridotta produzione di linfochine (IL-2); - Ridotta espressione dei recettori per la IL-2; - Aumento del numero di ”large granular lynphocytes” circolanti con ridotta attività NK; - Ridotta tolleranza agli autoantigeni con comparsa di fenomeni autoimmuni; - Varie anomalie del controllo neuroendocrino della risposta immune. IL MICROBIOTA REGOLATORE DELL’INFIAMMAZIONE Il MICROBIOTA influenza il Sistema Immunitario tramite diverse vie. il suo squilibrio può essere alla base di numerose patologie a base infiammatoria non solo di tipo intestinale. Si profila un nuovo ruolo per i probiotici da coadiuvanti nelle terapie antibiotiche a farmaci naturali regolatori. IL SIGNORE DELL’INTESTINO C’è una crescente evidenza del ruolo centrale dell’Ecosistema Batterico intestinale nella genesi e nella evoluzione delle principali patologie intestinali e dell’organismo causate da infiammazione Intestinale. IL MICROBIOTA UMANO …è l’insieme dei microrganismi BATTERI, VIRUS, FUNGHI… che convivono secondo diverse modalità, all’interno di un ospite preferibilmente di MUCOSE E PELLE RAPPORTI DI CONVIVENZA: Simbiosi: ciascuna specie riceve benefici dall’altra; Commensalismo: soltanto una specie ricava benefici dall’altra; Parassitismo: solo una specie ricava benefici, ma reca danno all’altra. PATOGENICITA’ DEL MICROBIOTA: in alcune situazioni possono passare da: simbiotici o commensali a opportunisti e dare inizio a infezioni o stati patologici. IL MICROBIOTA E LE MALATTIE Malattie Gastrointestinali Malattie Metaboliche; Malattie Cardiovascolari; Malattie Autoimmunitarie; Malattie Reumatiche; Malattie Degenerative. MICROBIOTA DELL’ APPARATO GASTROINTESTINALE L’APPARATO DIGERENTE, per via delle sue differenti contestualizzazioni, è formato da diversi distretti che, relativamente alle diverse condizioni, sono molto eterogenei. Ad esempio lo stomaco presenta un PH MOLTO ACIDO mentre il duodeno, il tenue, il crasso presentano un PH SEMPRE PIÙ BASICO. Lo stomaco con un PH MOLTO ACIDO agisce da filtro per eventuali patogeni. L’unico batterio capace di crescere a PH ACIDO è L’HELICOBACTER PYLORI. MICROBIOTA DELLE MUCOSE IN SIMBIOSI CON L’UOMO Negli ultimi anni le ricerche sull’azione dei PROBIOTICI hanno fatto notevoli passi avanti. I BATTERI che vivono nel nostro corpo non si limitano a metabolizzare i nutrienti. L’organismo umano CONTIENE MOLTI PIÙ MICRORGANISMI CHE CELLULE, che interagiscono con l’organismo influenzandone la fisiopatologia. È stato, addirittura, coniata la definizione di : “SUPER-ORGANISMO”. IL SUPER ORGANISMO È in stretto contatto con la mucosa intestinale che è, dopo l’area respiratoria, la più grande superficie del corpo occupando circa 400 m². Sia il Microbiota… …sia la Mucosa… …assieme al Muco, formano la barriera intestinale, importante sistema di difesa contro i fattori immunogeni o patogeni presenti nel “LUME” oltre a separarlo dai residui organici di alimenti e dalle secrezioni salivari, gastrico, pancreatico, biliare intestinale, dal Sistema Specifico Linfoide associato all’intestino. (Gut Associated Lynfoid System-GALT). Pertanto, oltre all’utilizzo dei nutrienti ingeriti con il cibo, influenzano significativamente lo sviluppo e le funzioni del Sistema Immunitario. Inoltre IL MICROBIOTA è capace (“Bifidobatteri”) mediante la sua composizione di estrarre calorie dalla dieta e quindi spiegare le interpretazioni del sovrappeso e della obesità. LE RICERCHE PIU’ AVANZATE IL MICROBIOMA di ogni individuo ha una sua “Impronta Batterica”; come una “Impronta Digitale” diversa da individuo ad individuo. Esiste un NUCLEO DI ALMENO 57 SPECIE BATTERICHE che sono comuni a tutti gli esseri umani. La comunità microbica è tipicamente dominata da 2 phyla batteriche (Bacteroidetes e Firmicutes) che rappresentano più del 90% dei gruppi filogenetici presenti nell’intestino umano almeno nella parte distale. Le relazioni che si stabiliscono tra MICROBIOTA ED ORGANISMO possono essere sia commensali che simbiotiche. I BATTERI DEL MICROBIOTA sono essenziali nel facilitare l’assorbimento delle sostanze nutritive (per esempio consentendo l’idrolisi di alcuni carboidrati altrimenti non digeribili), nel prevenire la colonizzazione intestinale, quindi l’ingresso nell’organismo di microrganismi patogeni attraverso la produzione di CITOCHINE. Sono in essere studi sul genoma batterico (Microbioma), sul sequenziamento sistematico del DNA del Microbiota (negli USA) e sulla metagenomica dell’intestino umano (in Europa). FAO/OMS: i probiotici sono organismi vivi che apportano un beneficio alla salute dell’ospite ,in particolare, ”ceppo specifici”. PROGETTO MICROBIOMA UMANO E COMPOSIZIONE DEL MICROBIOTA Dopo l’ambizioso progetto del sequenziamento del Genoma Umano, ecco la nuova sfida del sequenzia- mento del Microbioma (the Human Microbiome Project negli Stati Uniti e il Metagenomics of Human Intestine in Europa) ovvero sequenze geniche delle popolazioni microbiche che colonizzano il nostro tratto digerente (Microbiota). Le funzioni del Microbioma servono per chiarire che la nostra salute e la nostra vita risultano programmate non solo attraverso le sequenze del DNA, ma dipendono anche dalle variazioni epigenetiche che il Microbioma attua sull’espressione dei nostri geni. Siamo un aggregato di batteri, funghi, lieviti, virus come i batteriofagi. Il nostro metabolismo e quello delle specie che ci abitano si intrecciano, interagiscono ed evolvono in maniera parallela La loro distribuzione invisibile ad occhio nudo riguarda la pelle, la bocca, l’esofago, lo stomaco, il colon, l a vagina, l’apparato respiratorio. In ogni individuo troviamo da 10/13 a 10/14 microrganismi che contengono 100 volte più geni rispetto al nostro genoma. Nello stomaco troviamo Lactobacilli e Streptococchi La gran parte del microbiota del sistema digerente è costituito da batteri Estremofili ed Anaerobi. TALI SPECIE BATTERICHE sono state identificate di recente grazie al sequenziamento dei 16S Rdna (un tratto di DNA da cui un RNA che va a costituire un pezzo del ribosoma del batterio), la sua fabbrica di proteine. LA COMPOSIZIONE NELLE SINGOLE SPECIE MICROBICHE varia molto tra individui diversi ed all’interno dello stesso individuo. Dai 4 ai 36 MESI DI VITA IL MICROBIOTA di un individuo si insedia a partire dalla nascita acquisendo la sua identità nei PRIMI 4-36 MESI DI VITA a seguito del contatto con l’ambiente esterno e allo sviluppo del sistema immunologico intestinale IL PROGETTO MICROBIOMA UMANO sta cercando di stabilire se all’interno di una elevata variabilità nella sequenza del MICROBIOMA INDIVIDUALE sia possibile trovare una stabilità di funzione. ANCHE IL CIBO ha un ruolo fondamentale nel determinare la composizione individuale del MICROBIOTA. L’IDEA DI INTERVENIRE SUL NOSTRO STATO DI SALUTE Da qui ripristinando condizioni di equilibrio eventualmente compromesse attraverso una alimentazione funzionale ed una terapia microbica specifica che faccia uso di probiotici (microrganismi) con differenti azioni, usati come singoli ceppi o in combinazione tra di loro. Tali prospettive di cura necessitano di studi e ricerche ulteriori per chiarire la composizione del MICROBIOTA, le differenti azioni dei vari probiotici, le interazioni tra dieta e MICROBIOTA. Sintesi degli effetti più documentati dei PROBIOTICI 1) Alcuni probiotici prevengono la diarrea infettiva nei bambini. 2) Migliorano i disturbi tipici dell’intestino irritabile. 3) Riducono la frequenza e la gravità di enterocolite necrotizzante nei neonati prematuri. 4) Accelerano la remissione clinica della Malattia Infiammatoria Intestinale. 5) Alcuni ceppi riducono la durata e/o la gravità delle infezioni virali stagionali. 6) Alcuni ceppi possono ridurre l’incidenza e le manifestazioni di alcuni disturbi dermatologici tipici delle malattie allergiche nei bambini. ASSE INTESTINO-CERVELLO influenzadellaflorabattericasulcervelloesull’umore. I ricercatori dell’UCLA hanno dimostrato come un MICROBIOTA INTESTINALE alterato possa influenzale ed alterare le funzioni cerebrali in donne che consumavano con regolarità alimenti contenenti fermenti vivi e probiotici come lo yogurt. Alcuni NEUROTRASMETTITORI, essenziali per il funzionamento del cervello, derivano da aminoacidi essenziali, ovvero dalla demolizione delle proteine della dieta come la SEROTONINA CEREBRALE che viene sintetizzata a partire dall’aminoacido TRIPTOFANO, LA DOPAMINA,L A NORADRENALINA E L’ADRENALINA DALLA TIROSINA, mentre L’ISTAMMINA deriva dalla decarbossilazione della ISTIDINA. LA DISBIOSI DEL TRIPTOFANO è fondamentale per la nostra sopravvivenza e costituisce la Acute Phase Reaction (APR) che in caso di pericolo si riduce la captazione del Triptofano e quindi la sintesi cerebrale di SEROTONINA che ci rende ansiosi. Se la disbiosi diventa cronica si cade nella Cronic Phase Reaction (CPR) definita “MADRE DI TUTTE LE PATOLOGIE”. Quindi l’ansia è una risposta positiva agli agenti stressogeni. La riduzione del TRIPTOFANO avvantaggia : - La captazione della Tirosina che ci rende più abili. - La captazione della Dopamina che ci rende più furbi. - La captazione della Noradrenalina che ci rende più forti. - La captazione della Adrenalina che ci rende maggiormente capaci ad affrontare un pericolo. IL TRIPTOFANO controlla: LA SINTESI CEREBRALE DI NPY, un neuropeptide che controlla i processi di neurogenesi e sinaptogenesi e quindi la capacità di autoripararsi. LA RISPOSTA IMMUNITARIA che nelle donne deve ridursi ciclicamente per evitare un danno sincopale ad un eventuale feto. Quindi la corrispondente diminuzione della SEROTONINA porta alla ben nota sindrome premestruale e a problemi neurologici nella donna come la depressione. ANCHE LA MORTE CELLULARE per apoptosi cellulare perché la nostra sopravvivenza è basata sulla capacità di riparare i danni che l’ambiente continuamente ci procura. Questo compito è stato affidato al MICROBIOTA INTESTINALE capace di individuare i danni del Dna e ripararlo LA COMUNICAZIONE MICROBIOTA CERVELLO Nature Rewiews Neuroscience ha riportato una ampia rassegna del dipartimento di psichiatria (Cork University) SULL’IMPATTO DEL MICROBIOTA SUL CERVELLO E SUL COMPORTAMENTO. Dalla ricerca emerge che la COMUNICAZIONE TRA CERVELLO E MICROBIOTA INTESTINALE è a due direzioni influenzandosi vicendevolmente in senso positivo e negativo. UNA CONDIZIONE DI STRESS EMOZIONALE tramite il rilascio di CORTISOLO, ADRENALINA E NORADRENALINA altera l’equilibrio tra ceppi batterici e sistema immunitario locale rendendo la parete intestinale più permeabile ai ceppi patogeni presenti nella mucosa. Viceversa una alterazione del MICROBIOTA determina il rilascio di CITOCHINE infiammatorie che attraverso il Vago ed il sangue raggiungono il cervello. EVIDENZE CLINICHE RIDUZIONE DELL’ANSIA, DELLO STRESS, DEL CORTISOLO somministrando probiotici (lactobacillus Helveticus e Bifidobacterio Longum) in persone con la sindrome dell’intestino irritabile e la fatica cronica. Altri studi hanno messo in evidenza che questi PROBIOTICI INNALZANO LA SOGLIA DEL DOLORE. Inoltre L’USO DI ANTIBIOTICI nell’animale oltre ad alterare patologicamente l’equilibrio del microbioma (disbiosi) altera il comportamento per RIDUZIONE DEL (BDNF) CEREBRALE NELL’IPPOCAMPO E NELLA AMIGDALA. MICROBIOTA e CUORE R FLORA INTESTINALE Il tratto digerente ospita più di 400 specie di batteri (migliaia di miliardi di microrganismi che pesano circa 1 kg e mezzo). Abbiamo più batteri nell’intestino che cellule del nostro corpo. DISTRIBUZIONE FLORA BATTERICA LA FLORA SOSTIENE E PROMUOVE IMPORTANTI FUNZIONI INTESTINALI: 1. produzione di enzimi, favorendo così i processi digestivi, 2. sintesi di vitamine (vitamina K e del gruppo B, come la B12), 3. produzione di acidi grassi a catena corta, come l'acido acetico,propionico e butirrico (il quale sembra abbia azione protettiva contro il cancro del colon), utili alle cellule epiteliali del colon, 4. azione sul metabolismo di pigmenti biliari, 5. produzione di sostanze ad azione antimicrobica, 6. modulazione del sistema immunitario intestinale 7. potenziamento della funzione di barriera intestinale, contro l’invasione di batteri patogeni, 8. regolazione della motilità del tubo digerente e della composizione dei gas intestinali e delle feci, 9. regolazione del pH dell’ambiente gastrointestinale. MEMBRANA che riceve il segnale Effettori citoplasmatici FATTORI NUCLEARI Trascrizione e RISPOSTA STRESS da LIPOPOLISACCARIDE, LPS Componente dei batteri Gram negativi (shock settico, sindrome infiammatoria sistemica) CITOPLASMA MEMBRANA del MONOCITA e MACROFAGO Membrana cellula intestinale TOLL-LIKE RECEPTOR (innate immune response) NUCLEO TRASCRIZIONE di GENI COLLEGATI all’INFIAMMAZIONE (vie di sintesi di citochine, chemochine) Cellular Signalling 13 (2001) 85-94 RISPOSTA INFIAMMATORIA DELL’EPITELIO INTESTINALE ALLA CARICA BATTERICA Concetto dell’INFIAMMAZIONE come processo connesso alla degenerazione cellulare Concetto dell’INFIAMMAZIONE SILENTE IL MICROBIOMA COME REGOLATORE DELL’ INFIAMMAZIONE Il MICROBIOTA influenza il sistema immunitario tramite diverse vie. IL SUO SQUILIBRIO può essere alla base di numerose patologie a base infiammatoria non solo di tipo intestinale. Si profila un nuovo ruolo per i PROBIOTICI: da coadiuvanti nelle terapie antibiotiche a farmaci regolatori naturali. GLI ESSERI UMANI sin dall’inizio della loro evoluzione, hanno vissuto in costante associazione con i batteri e quindi considerarli come i nostri più “VECCHI AMICI”. SUPERA DI 10 VOLTE QUELLO DELLE CELLULE che compongono il corpo umano Il loro numero Il LORO GENOMA (meta-genoma) è di circa 100 volte superiore a quello umano. La META-GENOMICA rappresenta un notevole campo di ricerca biologica di estremo interesse per la comprensione della nostra fisiologia e per le applicazioni terapeutiche. Un grande sforzo è stato compiuto dallo Human Microbiome Project composto da 200 ricercatori provenienti da 80 istituti di ricerca statunitense che ha recentemente presentato il primo catalogo genetico della grande varietà di microrganismi che convivono nel nostro corpo. Lo studio durato 5 anni ha analizzato il MICROBIOMA presente in 5 macro aree. I futuri programmi di ricerca sono finalizzati al sequenziamento del METAGENOMA per lo studio tra la composizione della specie batteriche e le malattie. LA FLORA BATTERICA INTESTINALE La FLORA BATTERICA INTESTINALE svolge importanti funzioni metaboliche come la digestione di carboidrati non digeribili. PRODUZIONE DI AC.GRASSI A CATENA CORTA (SCFA) fonte energetica per batteri, cellule epiteliali, regolazione positiva della sensibilità all’insulina, acidificano l’ultima parte del colon con aumentano della motilità, produzione di vit.del gruppo “B”,biotina, trasformazione della bile, sintesi di aminoacidi. Funzioni protettive e di incremento dell’effetto barriera. L’AUMENTO PRODUZIONE DI MUCINA, LA PRODUZIONE DI ZOLUDINA (Tights Junctions) necessaria per mantenere strette le giunzioni delle cellule dell’epitelio intestinale, LA PRODUZIONE DI BATTERIOCINE, stimolando la modulazione immunitaria inducendo la maturazione delle cellule dendritiche (DC) aumentandone la loro sopravvivenza ed attivando la produzione della CITOCHINA ANTI INFIAMMATORIA IL-10. LE DC, CELLULE APC, ”PONTE” TRA BATTERI, immunità innata ed acquisita, regolano la tolleranza delle cellule dell’epitelio intestinale ai batteri commensali e stimolando i linfonodi mesenterici inducendo la PRODUZIONE DI IGA SECRETORIE PROTETTRICI DELLA MUCOSA INTESTINALE E RESPIRATORIA. UN GRUPPO DI BATTERI INTESTINALI sono in grado di mantenere un giusto equilibrio dei LINFOCITI “T”. Determinano l’attivazione di NFkB che rappresenta una risposta infiammatoria a vari stimoli. Altra funzione è l’attivazione dei PPRy regolatori della infiammazione intestinale. Un deficit genetico dei PPRy determina maggiore suscettibilità a sviluppare colite e/o rettocolite ulcerosa. L’attivazione dei NFkB PPRy inibisce l’attivazione di e la produzione di molecole infiammatorie indotte da LPS come la COX2 e IL-8. Rapporto OMEGA-6 ed OMEGA-3 Primo fattore nutrizionale ad essere individuato Ø Ø Ø Ø RAPPORTO GIUSTO Consumo di alimenti in accordo al rapporto 4-5:1 Non eccedere nel consumo di PUFA Eccesso di PUFA (omega 6 e 3) porta ad ossidazione Protezione antiossidante nella formulazione Stato prevalentemente infiammatorio SINDROME DI PROSTAGLANDINE Bilancio tra le due classi di PUFA OMEGA-6 e OMEGA-3 Risposta dell’epitelio intestinale alla tipologia di GRASSI dietetici o batterici GLI ACIDI GRASSI sia derivanti dal cibo che prodotti dai batteri sono riconosciuti dai Toll-like receptor (TLR) espressi sulle cellule immunitarie, nell’intestino, negli adipociti e determinano l’attivazione di risposta immunitaria. SECONDO L’INTENSITÀ E LA DURATA, nonchè i fattori di controllo di queste interazioni, si potrà sviluppare un efficiente sistema di difesa oppure si potrà verificare una deriva verso problematiche metaboliche, compresa l’obesità ACIDI GRASSI SATURI inducono attivazione di TLR2 e TLR4 PUFA sopprimono le vie TLR, l’attivazione NF-kB e l’infiammazione. Dieta Omega-3 Omega-6 Acido a-linolenico (18:3- D9,12,15) D6 desaturasi 18:4-D6,9,12,15 elongasi Acido linoleico (LA, 18:2- D9,12) D6 desaturasi 20:4- D8,11,14,17 D5 desaturasi EPA (20:5- D5,8,11,14,17) Acido g-linolenico (18:3- D6,9,12) elongasi Acido dihomo-g-linolenico (20:3- D8,11,14) D5 desaturasi Acido arachidonico (AA, 20:4- D5,8,11,14) elongasi 22:5- D7,10,13,16,19 elongasi 24:5- D9,12,15,18,21 D6 desaturasi 24:6- D6, 9,12,15,18,21 degradazione DHA (22:6- D4,7,10,13,16,19) STRATEGIE D’INTERVENTO RIDURRE INFIAMMAZIONE DIMINUIRE TOSSICITA’ ALIMENTAZIONE BILANCIAMENTO PH DIMINUIRE OSSIDAZIONE GRAZIE PER LA VOSTRA PARTECIPAZIONE. Dott. Angelo M. Di Fede