Oltre il Teorema di Pitagora Riassumiamo le caratteristiche del problema che dobbiamo risolvere servendoci della seguente figura: Dobbiamo calcolare la misura del segmento AB che corrisponde al raggio della circonferenza percorsa da ogni località della Terra che si trova ad una latitudine di α °. In pratica dobbiamo risolvere il triangolo rettangolo OBA conoscendo la misura della sua ipotenusa OB (6368 Km raggio medio della terra) e il valore dell’angolo OBA ( pari alla latitudine α del luogo). Possiamo ipotizzare che il segmento di cui dobbiamo individuare la misura, diminuisca linearmente mano a mano che la latitudine aumenta fino a 90°. Si tratta di una pura ipotesi che dovremo perciò controllare verificando la correttezza o meno dei risultati ottenuti. In altre parole se il segmento (OC) all’Equatore vale 6368 Km e al Polo vale zero, quando la latitudine vale 45° dovrebbe valere la metà di 6368 Km cioè 3184 Km e quando la latitudine vale 60° ( 2/3 di 90°) esattamente 1/3 di 6368 km cioè 2123 Km.. L’andamento previsto è rappresentato dalla seguente figura: Le latitudini scelte (45° e 60°) non sono casuali. Si tratta di angoli particolari per cui è agevole verificare i risultati ottenuti. Nel caso della latitudine di 45° il triangolo OBA è necessariamente la metà di un quadrato che ha una diagonale che vale 6368 Km. In questo tipo di situazione è facile determinare la misura del lato AB (lato del quadrato) facendo il rapporto tra la diagonale e la radice quadrata di due otteniamo: 6368 πΎπΎπΎπΎ √2 = 4502 πΎπΎπΎπΎ Il valore ottenuto è diverso da quello che avevamo ricavato precedentemente ragionando in termini di andamento lineare (3184 Km). Una ulteriore conferma può essere ottenuta operando in modo analogo con l’angolo di 60°. Il metodo proposto che ipotizzava un variazione lineare della misura del segmento al variare della latitudine non è corretto. E’ necessario individuare un’altra strada che ci permetta di creare una relazione tra quello che abbiamo: l’ipotenusa del triangolo rettangolo e un suo angolo Procediamo in altro modo. Disegniamo tre triangoli rettangoli con delle particolari misure dei lati in modo da poter agevolmente fare i nostri calcoli. Le misure di questi triangoli sono indicate nella figura seguente: Le misure sono state scelte tra le cosiddette terne pitagoriche. Il triangolo con i cateti di 3 cm e 4 cm avrà necessariamente l’ipotenusa di 5 cm. Quello con cateti di 6 cm e 8 cm l’avrà di 10 cm mentre l’ultimo a destra avrà la misura della ipotenusa pari a 15 cm. I tre triangoli sono simili tra loro in virtù del il Terzo criterio di similitudine in quanto hanno tutti i lati proporzionali. Il secondo triangolo, ad esempio, è simile al primo in quanto tutti i suoi lati sono il doppio di quelli del primo. Anche il terzo è simile al primo in quanto tutti i suoi lati sono tripli di quelli del primo. Una interessante conseguenza del fatto che i triangoli sono simili è che hanno tra loro angoli congruenti. La misura dell’angolo compreso tra l’ipotenusa e il cateto minore è quindi in tutti e tre i triangoli pari a α°. Con un goniometro possiamo misurare l’ampiezza dell’angolo magari utilizzando per la misura il triangolo più grande . Tale valore è intorno ai 53°. Eseguiamo qualche semplice calcolo alla ricerca di qualche relazione tra i diversi elementi in gioco. Calcoliamo in tutti e tre i triangoli il rapporto tra cateto minore e ipotenusa. ππ ππ = 0,6 ππ ππππ = 0,6 ππππ ππππ = ππ, ππ Come si vede il valore di questo rapporto, essendo sempre lo stesso, non dipende dalle misure dei lati. Il rapporto dipende dall’ampiezza dell’angolo alfa. Questo valore che non ha unità di misura ma è un numero puro prende il nome di coseno dell’angolo α. Non spaventatevi non è difficile determinare il coseno di un qualsiasi angolo basta avere a disposizione una calcolatrice scientifica ed utilizzare il tasto cos (abbreviazione di coseno). Avendo a disposizione i coseni il nostro problema è risolto. Ritorniamo allo schema da cui siamo partiti: Tanto per intenderci π¨π¨π¨π¨ πΆπΆπΆπΆ = cosα da cui con una semplice trasformazione otteniamo quello che cercavamo AB = OB cosα Abbiamo individuato un metodo per calcolare la misura del segmento AB. Applichiamolo subito. La latitudine di Civitanova Marche vale 43° 18’ 36” cioè 43,31° .Il calcolo che dobbiamo fare è: AB = 6368* cos(43,31°)= 6368* 0,728 = 4635,90 km Calcolato il raggio della circonferenza che Civitanova Marche percorre in un giorno possiamo agevolmente calcolare la velocità : V= ππ,ππππ∗ππππππππ,ππππ ππππ = 1213,06 Km/h La velocità è molto elevata ma è di ben 456 km/h inferiore a quella con cui si muovono i punti sull’Equatore. Prova per esercizio a trovare la velocità dei punti della Terra che si trovano sul Circolo polare Artico… Sarà per questo che le popolazioni nordiche sono così calme e flemmatiche? Un altro esercizio potrebbe essere quello di determinare la latitudine dei punti della superficie terrestre che si muovono alla velocità di 1000 Km/h. Prima di concludere si può notare che anche il rapporto del cateto maggiore di un triangolo con l’ipotenusa rappresenta un valore significativo che prende il nome di seno dell’angolo. Per cui possiamo dire che : ππππ Per cui ππππ = senα OA= OB senα Il seno di un qualsiasi angolo si può determinare facilmente utilizzando in una calcolatrice scientifica il tasto sen.In pratica utilizzando opportunamente i seni ed i coseni possiamo risolvere facilmente un qualsiasi triangolo rettangolo. Dopo questo duro lavoro le nostre conoscenze si sono ampliate . Con Pitagora possiamo risolvere un triangolo conoscendo la misura di due dei suoi lati, utilizzando il seno e il coseno possiamo farlo conoscendo la misura di un lato e quella di un angolo. Avere nella cartucciera più munizioni fa sempre comodo dovendosi avventurare nella giungla della conoscenza… Il metodo dei seni e dei coseni è molto comodo, come abbiamo potuto verificare, quando non è agevole determinare una lunghezza. Una situazione di questo tipo si verificava quando per dirigere il tiro dell’artiglieria contro le mura di una fortezza nemica si doveva determinare l’alzo dei cannoni per stabilire la gittata. Riferedoci alla figura quello che serviva era la misura del segmento OB. B O Chiaramente i difensori mai avrebbero permesso che qualcuno si avvicinasse alle mura per misurare la distanza… Il problema si poteva risolvere senza correre troppi rischi realizzando uno schema del tipo: B A O In cui l’angolo in A è chiaramente retto. La misura del cateto AO può essere misurata agevolmente senza doversi avvicinare alle mura nemiche. L’angolo AOB si può calcolare con un Teolodite. Il gioco è fatto. Teodolite Dato che : π΄π΄π΄π΄ ππππ = cos πΌπΌ avremo che OB= π΄π΄π΄π΄ cos πΌπΌ Lo sviluppo di questa parte della matematica che prende il nome di Trigonometria ha avuto avvio nei secoli passati proprio per risolvere problemi di tipo balistico. Qualcuno chiaramente si chiederà come facevano a quel tempo, in cui non disponevano di calcolatrici scientifiche, a calcolare la misura di seno e coseno per i diversi angoli. La risposta è semplice : utilizzavano delle tabelle compilate con certosina pazienza.